Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Celiane    01/12/2019    0 recensioni
Esiliato sulla terra.
Cacciato dal Paradiso.
Allontanato dai suoi fratelli.
L'Angelo custode dei giardini dell'Eden ha giurato vendetta nei confronti di chi l'ha privato delle sue ali, non importa a quale prezzo.
Dopo duemila anni Fylake ha finalmente la possibilità di vendicarsi, di impedire la risalita del signore dei demoni, di colui per cui aveva deciso di sacrificare tutto... Poco importa che questa ultima battaglia potrebbe decidere le sorti del mondo
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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L'angelo si staccò lentamente dal corpo del ragazzo, se sul fondo degli occhi di lei si era accesa una piccola scintilla, quelli di Thomas apparivano appannati a causa della perdita di sangue.

Fylake sentiva ancora rimbombare nelle orecchie i battiti accelerati del suo cuore, un rumore sordo che lasciava trasparire la fragilità di quegli esseri che le stavano davanti. Lentamente, mentre rivoli di sangue umano le colavano dagli angoli della bocca,  si avvicinò al corpo di Stuart, steso al suolo e percorso dai sussulti.

Thomas assisteva alla scena esterrefatto, non capiva se quello che stava succedendo davanti a lui fosse frutto della confusione che gli stava martellando il cervello. La perdita di sangue gli aveva offuscato la vista, eppure vedeva chiaramente che dalla mano di quella strana ragazza, quella che quel mostro aveva chiamato angelo, poggiata sul fianco squarciato del suo amico, dipanarsi una flebile luce.

Una volta sollevata, la ferita era sparita.

Stava cercando di formulare qualche frase di senso coerente, qualche domanda circa la follia che era appena avvenuta in quel maledetto giardino, quando, con velocità, la mano dell'angelo si spostò sulla fronte di Stuart.

Ma cos...- tentò di obiettare, ma le parole gli morirono in bocca alla vista di una piccola sfera di luce che si formava a lato della tempia del ragazzo. Fylake la strinse in pugno e quando aprì la mano il suo palmo era vuoto.

Non ricorderà nulla di quello che è appena successo, si risveglierà a breve come se non gli fosse successo alcunché, si ritroverà qui pensando di avere bevuto una birra di troppo

Ancora una volta la voce cristallina dell'angelo gli rimbombò nel cervello. Thomas si portò una mano in fronte, la testa gli pulsava, era come se la sua mente fosse spaccata da quello che aveva visto, da quella voce che sembrava trapassarlo come la lama di un coltello affilato.

Io non capisco....- mormorò con fatica - cosa diavolo era quella cosa che hai ucciso, cosa è successo?... cosa sei tu?- Una smorfia deformò il viso della donna; quegli occhi scuri lo fissavano in modo innaturale, come se la ragazza non avesse bisogno di sbattere le palpebre.

Voi uomini, siete sempre così pieni di domande...chiedete, chiedete anche quando le risposte sono davanti ai vostri occhi. Quello che hai appena visto, piccolo mio, era un demone e non l'ho ucciso, un demone di quel tipo non conosce la morte che voi umani temete così tanto. No... l'ho rimandato  nel pattume da cui proviene, a casa dal suo padrone

Thomas la guardava scioccato, non poteva crede a quelle parole eppure l'assoluta tranquillità con cui le raccontava e la scena a cui aveva assistito non lasciavano adito a dubbi

- Ma... perchè?- furono le uniche parole che riuscì a pronunciare, si sentiva del tutto svuotato. 

Nephilim

La parola pronunciata dall'angelo echeggiò nella sua testa. Anche quel mostro l'aveva pronunciata poco prima, era quello che stava cercando, quello per cui era disposto ad uccidere

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta... da quella unione nacquero i nephilim, creature dal sangue misto, nato da quell'atto di perversione imperdonabile posto in essere dagli angeli caduti. I primi nephilim avevano una forte traccia del sangue del divino, cosa che gli ha conferito enormi capacità, creando uomini eccellenti rispetto alla massa. Nel corso dei secoli il loro sangue si è sporcato, mischiatosi insieme a quello della gente comune... l'elemento divino è diventato sempre più evanescente, sempre più debole, una piccola goccia irrilevante che riappare quasi come un gene recessivo in qualche generazione... eppure i demoni ne vanno ghiotti. Farà sentire quella feccia più rilevante suppongo ed, in fin dei conti, non è neppure male

Fylake si passò la lingua sul labbro, assaporando quelle gocce di sangue umano che le avevano colorate di un rosso fulgido. Il ragazzo sgranò gli occhi, quello era il suo sangue. Era lui che quel demone stava cercando, lui la ragione per cui Stuart era stato ferito.

Lui era un nephilim

-Quindi quella cosa...tornerà per me! E tu... tu hai bevuto il mio sangue, cosa sei? Vuoi anche tu uccidermi? Sei qui per questo?-

Se avessi ancora una voce la vostra ingratitudine mi lascerebbe senza parole 

un sorriso sarcastico si dipinse sul volto della creatura 

Cosa sei, mi chiedi. In fin dei conti credi non sia molto diversa da Amon giusto? Ho bevuto il tuo sangue è vero, ma ho salvato te ed il tuo amico.. non basta per dimostrarti che non sono parte di quella feccia? Anche una mente semplice come la tua dovrebbe riuscire a fare 2+2

Il demone, ti ha chiamata angelo- le parole gli uscirono quasi come un sussurro mentre guardava meglio la strana ragazza in piedi davanti a lui. Come poteva quell'esile figura essere un angelo! Non aveva ali, aveva bevuto il suo sangue come un vampiro, eppure c'era qualcosa di definitivamente soprannaturale in quella ragazza, qualcosa nel vuoto del suo sguardo solenne che gli faceva gelare il sangue nelle vene.

Non sono un angelo, non più almeno. Ma sono la sola in grado di proteggerti su questa Terra. Offrendomi il tuo sangue, liberamente, abbiamo stretto un patto vincolante. Nessun demone potrà farti del male senza prima passare attraverso me. Per rispondere alla tua domanda, Amon tornerà, e non sarà da solo. Adesso che sa che sono qui arriveranno orde di demoni per prenderti. Loro non amano perdere, che un umano gli sia sfuggito deve averli fatti particolarmente arrabbiare

La voce dell'angelo suonava divertita mentre le sue ultime parole lasciavano un segno indelebile nella mente di Thomas: Per questo dobbiamo andare via

Il ragazzo stesse in silenzio qualche secondo, cercando di elaborare le informazioni incredibili che lo stavano tempestando. Per qualche strana ragione c'era del sangue angelico dentro di lui, sangue di cui quei mostri erano apparentemente ghiotti. I demoni sarebbero tornati per lui, per ucciderlo, e la prossima volta chi gli era accanto potrebbe non essere fortunato come Stuart

Avrebbe di nuovo causato la morte di qualcuno

-Cosa devo fare?- fu l'unica frase che riuscì a pronunciare mentre si rimetteva in piedi a fatica. L'angelo, o l'ombra dell'angelo che un tempo era stata quella ragazza era davanti a lui; i capelli nero corvino mossi da un vento che adesso sentiva gelido trapassargli le ossa. La vecchia quercia che prima l'aveva protetto, adesso incombeva su di loro minacciosa, i rami quasi artigli pronti ad afferrargli la gola per stringerlo in una mossa mortale.

In un modo o nell'altro era in trappola

Partiremo all'alba, prima che sguardi indiscreti siano svegli. Cerca di trovare una spiegazione affinché la tua famiglia non ti cerchi; più lontano saranno da te più saranno al sicuro. 

L'angelo si congedò con queste parole, in un attimo scomparve e di lei non rimase nell'aria che quello strano profumo, come di un ricco giardino lontano.

   
 
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