Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: dreamer_J812    02/12/2019    0 recensioni
È breve, ma merita di essere ricordata. Tratto da una storia vera.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La breve storia di Mary
È breve, ma merita di essere ricordata.
 
Ciao, sono Mary. Sono una piccola coniglietta, vivace e curiosa. Come ho detto, sono molto piccola, tanto da non capire ancora di essere al mondo. Praticamente sono una pallina di pelo fitto e grigio con due occhietti pieni di luce. La mia Tata mi ha adottato appena una settimana fa, quando ancora ero piena di energie, saltavo e correvo per la gabbia e poi, curiosa, mi arrampicavo sulle grate della gabbia o mi mettevo su due zampe, annusando ogni nuovo odore. Sono curiosa e intrepida; ogni nuova cosa mi attira e mi interessa. Appena aprivano la gabbia provavo ad uscire.
Ora non lo faccio più, perché oltre che molto piccola sono anche molto malata. Tata dice che non sappiamo se vivrò o meno. Starnutisco e lei mi pulisce il nasino togliendomi il moccio con del cotone bagnato o con dei cotton fioc. A volte mi chiude nel trasportino con dei vapori strani. Lei lo chiama aerosol. All’inizio avevo paura, ma poi ho capito che lo faceva per me. Lei si prende cura di me in tutti i modi, dal primo momento che mi ha vista. Ricordo quando mi è venuta a prendere all’allevamento. L’allevatore mi ha messa in una scatola ed ero molto spaventata perché non sapevo dove mi avrebbero portata. Ricordo quando ho sentito per la prima volta la voce della mia Tata e del mio tato. Hanno preso la scatola e mi hanno caricata in macchina portandomi fino alla mia nuova casa. Tata mi è stata accanto per tutto il viaggio facendomi qualche carezza per tranquillizzarmi. Nella mia casa ho una gabbietta tutta per me con dei giochi, un ponte che mi fa anche da casina per ripararmi e il fieno. Ancora non mangio il pellet che mi da Tata. Sono stata strappata via alla mia mamma quando ancora pocciavo il suo latte. La mia Tata non sarà un’esperta di conigli ma sento quanto mi vuole bene e quanto si prende cura di me. La prima notte che abbiamo dormito insieme ho fatto un sacco di rumore correndo per la gabbietta e buttando all’aria tutti i sassolini della lettiera. D’altra parte noi coniglietti siamo animali crepuscolari, non lo sapevi, Tata? La mattina lei era distrutta dal sonno ma non era arrabbiata con me. Dopo soli due giorni che ero con lei ho cominciato a non stare bene. Ero sempre dolce, ma meno vivace. Già dal primo giorno non respiravo bene e tato se ne era accorto. A volte leccavo la mia Tata per ringraziarla di tutto quello che faceva per me e perché ero abituata a ciucciare il latte da mamma. Ora era lei la mia nuova mamma. Quando domenica è tornata a casa e si è accorta che avevo il nasino sporco di moccio ha subito cercato di contattare più dottori possibile. Non sapeva cosa fare ma io non credevo che fosse grave, ero solo un po’ più spenta.Noi coniglietti tendiamo a nascondere il più possibile che siamo malati, altrimenti verremmo allontanati dal gruppo. Quindi quando mostriamo che stiamo male, spesso è già troppo tardi.
Il giorno dopo è tornata anche la sua mamma e mi hanno portata da una veterinaria che mi ha visitata e ha spiegato loro come comportarsi. Da quella sera ho cominciato a prendere l’antibiotico con la siringa, era anche buono! Tata si svegliava la notte per pulirmi il nasino. Mi coccolava durante il giorno tenendomi accanto a se in una calda e morbida coperta, mi spazzolava e mi levava il muco dal nasino mentre io stavo buona a farmi fare tutto. Un giorno, sulle note di “Love of my life” dei Queen, che aveva appena messo sul cellulare, è scoppiata a piangere e una sua calda lacrima ha intaccato il mio pelo morbido e fitto facendomi prendere uno scossone. Avrei voluto dirle “Tata, tranquilla. Andrà tutto bene!” mentre lei continuava ad accarezzarmi.
 
“Love of my life, you've hurt me
You've broken my heart and now you leave me
Love of my life, can't you see?
Bring it back, bring it back
Don't take it away from me, because you don't know
What it means to me
Love of my life, don't leave me...”
 
Pochi giorni dopo tata mi ha affidata alla veterinaria per essere ricoverata. A quanto pare era molto grave. Secondo la veterinaria ero anche sottopeso. Mi ha messa nel trasportino e mi ha consegnata alla dottoressa talmente in fretta che non mi ha neanche salutato.
 
Mi chiamo Mary e stamani sono voltata in cielo. Non respiravo più e dopo tanta lotta e tanta fatica i miei occhietti si sono spenti. Non temere Tata, so cosa hai fatto per me e ora non soffro più.
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: dreamer_J812