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Autore: Danielle96    02/12/2019    0 recensioni
Storie autoconclusive. What it e Missing moments su Cattegaris e personaggi a loro legati!
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
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"E tu... pensi ancora al ragioniere?" Un sorriso appena accennato sfiora il volto di Clelia. Per qualche secondo rimane in silenzio, lasciando che l'amica scruti la sua espressione pacata e trattenuta, alla ricerca di quella risposta più che scontata. Ma quella che pareva essere una semplice domanda retorica era, più che altro, un invito a parlare e a esprimere tutto ciò che nei mesi passati non aveva potuto dire a nessuno. E così si decide a rispondere, distogliendo lo sguardo e prendendo il fiato necessario per pronunciare le fatidiche parole. "Certo che ci penso. Ci penso in ogni singolo momento, da quando apro gli occhi la mattina fino a quando li chiudo la sera. E a volte persino mentre dormo..." Fissa un punto imprecisato del tavolino, mentre con le dita percorre il bordo della tazzina per ritirare la mano e chiudersi in braccia conserte. Cerca altre parole, con difficoltà, consapevole del fatto che non ci sia molto da aggiungere e che tutto ciò che vorrebbe dire, in verità, andrebbe preferibilmente taciuto, anche dinanzi ad un'amica fidata. Roberta percepisce il suo disagio e decide di prendere parola per evitare che il silenzio prolungato di impadronisca irrimediabilmente della loro conversazione. Sceglie bene le parole. Non vuole cambiare forzatamente argomento, né metterle ulteriore pressione col discorso intrapreso. Decide di dire ciò che è più evidente, parlando del passato, per evitare di pronunciarsi su un presente che sospetta, ma non conosce. "Voi due... eravate molto legati..." Si interrompe di colpo, senza tuttavia risultare brusca, grazie al suo tono di voce naturalmente lieve. Clelia riprende a guardarla negli occhi, questa volta accennando un sorriso più pronunciato, illuminato dall'equilibrato incoraggiamento della sua interlocutrice. Era giunto il momento di esporsi e di lasciarsi un po' andare. Del resto... se non con lei, con chi? "Lo eravamo! Molto più di quanto immagini. Non mi sono mai sentita così legata -in senso buono- ad una persona come con Luciano. E in qualche modo mi sento ancora legata a lui, dopo tutti questi mesi..." "Be' è normale... un legame così forte non può spezzarsi in così poco tempo." "E invece sì. Si è spezzato. Lo abbiamo spezzato ed è stato necessario. Mi sento ancora legata a Luciano per tutto quello che ho vissuto con lui e per tutto quello che provo, ancora. Ma il nostro legame non ha futuro, non lo ha mai avuto. E spezzarlo, seppur così dolorosamente, è stato tutto ciò che potevo fare. Non potevo permettergli di compromettere ancora così tanto la sua vita per me." "Hai fatto la cosa che ritenevi giusta e sono sicura che anche lui ha capito le tue ragioni... come sono sicura che lui tenga ancora a te". Clelia si blocca. Un tremolio percorre il suo corpo e sente una strana ansia impossessarsi di lei. Guarda l'amica con aria titubante, con tutta l'insicurezza di chi ha paura di cercare risposte ai suoi interrogativi. Esplode: "Ti ha detto qualcosa?... ha fatto qualche riferimento a me oppure lo hai visto..." "No, no, no" si affretta a rispondere Roberta "nulla di tutto ciò. Scusami, non volevo illuderti. È solo che sono convinta che lui ci tenga ancora a te. Come ti ho detto, un legame così forte non può scomparire in pochi mesi, nemmeno se ci si impone con tutte le forze di spezzarlo. Al cuore non si comanda, no?" L'espressione di Clelia di addolcisce, mostrando una punta dell'orgoglio che nuttiva per lei, la sua Roberta. "Infatti... al cuore non si comanda. E mi fa strano sentirlo dire da te... la ragazza più razionale e pragmatica che conosca!" Roberta inizia a ridere teneramente, quasi arrossendo per quello che aveva tutta l'aria di essere un complimento. "Sì è vero, la razionalità è sempre stata una mia virtù ma se c'è una cosa che ho imparato negli ultimi mesi è che l'amore è più forte di tutto e per quanto vogliamo rimanere lucidi e distaccati non possiamo mai riuscirci fino in fondo!" Clelia annuisce, sottoscrivendo con la mente ogni parola ascoltata. "È stato Federico?" Chiede con tono divertito. "È stato lui a farti capire queste cose?" "Sì... a Federico devo molto. È stato grazie a lui che ho capito per la prima volta cosa vuol dire amare qualcuno e quanto l'amore possa essere potente e possa stravolgere le cose così in fretta da non lasciarti neanche il tempo di accorgertene. Succede tutto così velocemente: un attimo prima sai cosa vuoi fare, sei concentrata sui tuoi obiettivi e conosci bene le tue priorità e un attimo dopo sei lì che non capisci più nulla e tutto si stravolge. È strano... ma non avrei mai pensato che potesse esserci qualcosa di così profondamente bello in tutta questa confusione e in queste incertezze a cui porta l'essere innamorati. E in questi mesi in cui è lontano ne ho ancora di più la conferma: un amore non si dissolve per colpa di una semplice distanza. Anzi semmai la distanza può farti capire quanto l' amore sia forte. È facile amare qualcuno che fa parte della nostra vita e che vediamo ogni giorno, ma quando continuiamo ad amare qualcuno di cui non ci sembra neanche di ricordare i lineamenti del volto o il timbro della voce... ecco, quello, credo che quello sia amore vero." Clelia sorride intenerita davanti alla forza vitale con cui Roberta esprime i suoi pensieri. "È vero. Continuare ad amare qualcuno anche quando è lontano ti fa capire ancora di più quanto tu tenga a lui. A volte ti sembra di amare solo un ricordo, ma poi ti rendi conto che, tra tutti i ricordi che hai, quello è il più caro di tutti e ha ancora la capacità di sconvolgerti, come solo l'amore può fare. Peccato che il vero amore, a volte, è destinato a rimanere relegato sul fondo di un cassetto pieno di sogni." "Non dire così... sono sicura che troverai una soluzione. Tu e il ragioniere vi appartenete in qualche modo. È vero, non potete stare insieme perché lui è sposato, ma in qualche modo fate parte l' uno della vita dell'altro e sono sicura che lui ci sarà sempre per te come tu ci sarai per lui e..." Roberta blocca improvvisamente il suo flusso di parole, riprendendo il fiato e trattenendolo per qualche secondo. "Troppo ottimista, vero?" "Un po'!" Conferma clelia sorridendo. "Scusami, volevo solo essere di conforto ma mi sa che ho finito per esagerare e per distorcere le cose" Clelia sorride grata e intenerita per il goffo tentativo dell'amica. "Il fatto è che la situazione è molto più complicata di quanto possa sembrare, come ben sai" "Immagino... Lo incontrerai?" Clelia alza lo sguardo con aria perplessa, schiude le braccia e allontana il corpo dal tavolino, facendo aderire la schiena alla sedia. "Non posso" dice, con una punta di coraggio. "Non posso. Se andassi da lui non riuscire più a tornare indietro, non potrei più separarmene e ricomincerebbe tutto da capo. E non può accadere. E poi se è vero che ha trovato finalmente un po' della tranquillità che merita, non posso permettere che la mia vista lo turbi. Non deve accadere. Non devo cedere, almeno questa volta" "Io credo che sarebbe felice di vederti, di sapere che stai bene. Certo, questo potrebbe complicare le cose, ma forse lo aiuterebbe anche a stare più tranquillo... non deve essere stato facile per lui non avere più tue notizie, dopo la tua partenza" "Non lo è stato neanche per me. In qualche modo mi tranquillizzava sapere che potesse finalmente riprendere in mano la sua vita e tornare a dedicarsi alla sua famiglia, alla sua nipotina... e anche a sua moglie. Ma allo stesso tempo questo pensiero mi stringeva il cuore. Avrei voluto essere con lui in qualasiasi istante. In un altro modo, nel modo giusto. Ma per noi non esiste un modo giusto, non in questa vita". Si incupisce, e torna ad appoggiarsi sul tavolino. "Ti ammiro molto sai? Hai mostrato di avere una grande forza... e non parlo solo della tua vita e di tutto quello che ti è successo, ma anche di adesso. Non è da tutti trovare il coraggio di farsi da parte e mettere da parte i propri sentimenti per non nuocere a chi si ama" "Sì..." sussurra clelia stringendo le labbra. "Questa è la mia unica consolazione. È la cosa giusta, l'unica che io possa fare." "E ce la farai! Come ce l'hai sempre fatta. Ne sono convinta." Clelia accenna un sorriso amaro, cercando di convincersi delle parole dell'amica, che intanto tende le mani verso le sue in segno di conforto. "Vado adesso, devo tornare a lavoro. La signora Molinari non è certo clemente come lo eri tu!" Si alza. "Roberta?" "Sì?..." Clelia cerca le ultime parole da dirle e la guarda negli occhi, quasi aspettando che le venga incontro, parlando al posto suo. "Lo so, tranquilla. Non lo dirò a nessuno. I tuoi segreti sono al sicuro!" E va via, mentre Clelia resta al tavolino, cercando di raccogliere i suoi pensieri.
   
 
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