Mi sono svegliato nel tuo appartamento, nel tuo letto matrimoniale. Non ricordo molto della sera precedente. A quanto pare siamo stati insieme. Un' altra volta. Un altro errore. Cediamo sempre a noi stessi. Se iniziassi a dirti queste cose so che parleresti troppo. Forse è tempo di andare. Mi giro a guardarti, vedo che sei sveglio. Hai quei grandi occhi blu, mi fai impazzire. Mi fanno fantasticare su di te. Mi abbracci da dietro, hai un profumo così dolce come margherite appena raccolte. Resterei in questa posizione in eterno. Ma tutti e due sappiamo che è sbagliato. Ma al momento sembra così giusto. Ho visto come ti frantumavi una volta, come vetro. Quando mi confessasti i tuoi sentimenti o quando mi dicesti dei tuoi abusi di violenza da parte di tuo padre. E questo Ci ha uniti ancora di più. Ma molte cose successero da quei tempi. Ho detto che era un mio errore. Ho reso le cose più difficili. Perché io tornavo sempre da te e tu da me.  Non riuscivamo a stare lontani. Ma tutti i pensieri che ho nascosto per tanto tempo sono usciti. Ti ho raccontato tutte le mie paure, tutti miei dubbi. Ti ho raccontato tutto, ed è per questo che ti ho detto che non puoi fidarti di me, ed ho detto che per me è okay. Perché alla fine non sono contento se non dico una bugia. Come per esempio se adesso ti dicessi che questo abbraccio che mi hai dato non mi piace e che vorrei restarci per tutta la mia miserabile vita. Starei qui tutto il tempo. A baciarti. Ad abbracciarti. A guardare i tuoi bellissimi occhi. Ti dico di venire con me a casa mia. Ora le mie lenzuola odorano della tua colonia. E adesso noi due, nei nostri nuovi mondi separati, dormiamo da soli. Ma non potrò mai scordarmi di te Roger. Mai