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Autore: John Spangler    05/12/2019    5 recensioni
Corri, nel buio notturno che avvolge la foresta. Corri, per sfuggire alla cosa mostruosa che ti insegue.
Genere: Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Stai correndo da non sai nemmeno tu quanto tempo. Tutto intorno a te, la foresta scorre via alla velocità di un lampo. C'e un silenzio di tomba, rotto solo dal rumore delle tue scarpe sul terreno e dal tuo respiro affannato. Non ti guardi indietro, pensi solo a correre, a cercare un posto dove nasconderti. Un posto dove poter essere al sicuro.

La cosa ti sta inseguendo.

Non sai che cosa vuole da te, o che aspetto abbia di preciso. Sai solo che ti sta inseguendo. E che se ti prenderà, ti succederà qualcosa di molto brutto.

Un ramo ti graffia la mano e ti esce del sangue. Non ci fai caso. E' solo un piccolo fastidio temporaneo. Non è niente al confronto di quello che ti farà la cosa se riuscirà a prenderti. Stringi i denti e vai avanti.

Senti i versi della cosa alle tue spalle. Un ruggito, un latrato, che ti fanno gelare il sangue nelle vene. Cerchi di andare ancora più forte. Non vuoi finire tra le grinfie della cosa.

Dopo un pò ti accorgi che la foresta inizia a diradarsi. In lontananza vedi una casa con le luci accese. Nel tuo cuore si riaccende la speranza. Dentro devono per forza esserci delle persone! E forse avranno anche delle armi, qualcosa per difenderti dall'orrore che ti corre dietro. Sorridi e continui a correre.

Ti accorgi del sasso solo quando è troppo tardi. Cadi a terra con un tonfo e gridi per il dolore e la sorpresa. Fai per rialzarti, ma un verso bestiale ti blocca lì dove sei. La cosa ti ha raggiunto.

Fai per gridare aiuto, ma una presa d'acciaio ti afferra la gamba e inizia a trascinarti via. Cerchi di divincolarti. Afferri il sasso che ti ha fatto cadere e lo lanci contro la cosa. Un gemito di dolore, e la presa si allenta. Riprendi a correre verso la casa, verso la salvezza.

All'improvviso, la cosa ti piomba addosso con tutto il suo peso. Ti ritrovi di nuovo a terra, incapace anche solo di respirare correttamente. Non puoi muoverti neanche di un centimetro. Un brivido ti corre lungo la schiena mentre ti rendi conto che è finita.

Gli artigli della cosa prendono a squarciarti la schiena con una furia cieca. Gridi come un maiale al macello e preghi per un miracolo.

Ma non accadrà. Ed è con questa consapevolezza che muori, lentamente e con dolore.


NOTA: Dopo tanto tempo, ecco che ritorno nella sezione horror. L'ultima storia che avevo scritto per questa sezione era “Marco e Laura”, del lontano 2016, e ad essere precisi non era proprio un horror ma una storia a luci rosse (a proposito, se voleste darci un'occhiata e lasciare un commento, vi sarei molto grato). Nel frattempo mi sono cimentato tra fanfiction di vario genere, storie fantasy e di fantascienza. E' stato bello tornare a scrivere un horror, e spero che abbiate gradito.

Adesso, riprenderò a scrivere il prossimo capitolo della mia storia in corso “Progetto 36” (che per chi fosse interessato, è una storia di fantascienza su zombi e alieni), che avevo precedentemente cancellato perchè non mi piaceva come stava venendo. Conto di finirlo entro la fine del mese.

E qui chiudo. A presto, cari lettori!

  
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