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Autore: Scaramouch_e    05/12/2019    8 recensioni
Freddie cercava in tutti di far mettere insieme Brian e Roger, ci riuscirà questo Natale?
“Partecipa al contest “Queen me like there's no tomorrow” indetto da Carmaux sul forum di EFP”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Under a mistletoe, a Kiss


Disclaimer: Dichiaro che i Queen non mi appartengo, appartengono solo a loro stessi, e che le cose descritte all'interno della fanfic sono di pura fantasia. 
Buona lettura (: 
 

Dedicata a  evelyn80!
Buon Natale, darling, un po' in anticipo,
grazie per tutto. 

“Freddie, per favore.” Brian implorò Freddie, e quest’ultimo si voltò, un sorrisetto sfacciato a decorargli il volto, mentre tentava di mettere più vischio sopra la porta d'entrata. “Freddie, non puoi farlo. Non puoi continuare a metterci sotto il vischio, per favore. Lo sai che lui è importante per me.” 
Brian implorò Freddie, anche se lui come l’amico, trovava che la situazione con Roger fosse assurda: era da tempo che lui amava il biondo, ma non si era mai dichiarato preferendo soffrire in silenzio e lasciando che fosse Freddie, con la sua energia creativa a tentare di farli mettere insieme. Soprattutto a Natale, doveva ammettere, il suo migliore amico, faceva di tutto per farli essere una coppia, eppure non ci era ancora riuscito. 

“Proprio per questo lo faccio, Brian: voglio vedervi felice.” sbottò il ragazzo, prendendo la mano di Brian e conducendolo all’interno del salotto decorato come si conviene: luci dappertutto, un albero di natale gigante al centro - con già i regali attorno e uno dei gatti di Freddie che cercava di giocare con una pallina-, una bellissima tavola imbandita e tanto, tanto, vischio anche sotto forma di ghirlande. Il piccolo soggiorno era assolutamente delizioso, incasinato, ma assai confortevole.   
“Non ci annoiamo proprio il giorno di Natale, tesoro.” sbottò Freddie, mentre incurante del precedente avvertimento di Brian, metteva altro vischio sul tavolo, come decorazione. 
“Oggi sarà un grande giorno, lo sai!” esclamò divertito prendendo il gatto e iniziando a volteggiare con lei in giro per la stanza. 
“Dov’è Mary? Non farò nulla senza di lei in cucina.” disse divertito Brian riuscendo ad allontanare, per un momento, la figura di Roger dalla testa. 

In poco tempo la piccola stanza era piena di persone: c’era Mary, John con la sua nuova ragazza Veronica, Jim un amico di Freddie - forse più di un amico  fu il pensiero di Brian guardando come Jim fosse sempre presente per Freddie-, Miami e altra gente che il riccio personalmente non conosceva.
Erano tutti in uno spazio piccolo, e Brian si guardava intorno alla ricerca disperata di due occhioni azzurri e capelli biondi, ricerca ogni volta infruttuosa. 
“Lui verrà, tesoro, ne sono sicuro.” canticchiò Freddie quando riuscì a liberarsi di Jim, ed avvicinarsi a Brian quel tanto che bastava per mormorare all’orecchio del riccio.
 Brian sbuffò mentre osservava nuovamente la porta della stanza dove c’era il vischio che Freddie era riuscito a piazzare. 

“Sicuro che ci sarà.” Brian sbuffò e nel dire ciò cadde leggermente all’indietro un po’ ubriaco, e per fortuna, fu preso da due braccia familiari attorno al busto da dietro.
Si voltò e il sorriso crebbe, mentre osservava due occhi azzurri ridenti e un cespuglio di disordinati capelli biondi. 
“Buonasera, Roger.”  bisbigliò piano e Roger lo lasciò per andare ad abbracciare Freddie e John, mentre Brian studiava il suo brutto maglione natalizio marrone e i jeans scoloriti che il biondo indossava. Non aveva proprio nessun senso della moda, il suo Roger, ma lo amava anche per questo.
“Ho saputo che dubitavi che sarei venuto.” lo sgridò Roger, gli occhi azzurri pieni di letizia per trovarsi finalmente con loro. 
“Non l’ho mai fatto.” giurò Brian non notando che Freddie era ritornato da Jim poichè era troppo perso a fissare la perfezione assoluta di Roger.
Era decisamente, irrimediabilmente innamorato cotto del ragazzo più piccolo. 

“Puoi andare a mettere i regali di Natale sotto all'albero.” propose Brian indicando i pacchi che solo in quel momento aveva visto.
“Grazie lo farò subito.” gli occhi azzurri di Roger lasciarono la sua figura, sospirando e prendendo i regali. 
“Senti, non credo di riuscire a tornare a casa stanotte. Fuori c’è allerta meteo e io, abito lontano, come sai.” borbottò Roger, posizionando i propri regali. 
Il cuore di Brian sussultò, mentre pensava alle tante opportunità che avrebbe avuto nel conquistare Roger… Se solo il biondo fosse stato gay.
Aveva sempre dubitato di quello, ed era un’altra delle ragioni per la quale non aveva ancora confessato i suoi sentimenti per Roger.
“Sentiti libero di dormire da noi, lo sai che io e Freddie non abbiamo problemi. C’è sempre posto per te.” 
Il volto luminoso di Roger bastò come regalo, almeno per il momento.

John si portò la mano sullo stomaco, mentre guardava gli amici che erano rimasti: Jim e Freddie, Veronica, Mary e ovviamente Brian e Roger. 
“Bene ragazzi, è stato un grande natale!” fece con un luccichio negli occhi alzandosi da tavola, seguito da Mary e Veronica.  Grazie per l’ospitalità, Fred, Brian.” Mary baciò Freddie sulle guance e Veronica fece lo stesso con Brian.
“Roger se ti serve un passaggio, dimmelo.” fece serio John mettendo una mano sulla spalla del biondo
“Non ti preoccupare: ho chiesto ospitalità a Brian, e lui mi ha detto che posso rimanere. Non ti dispiace, eh Freddie?” 
“Non c’è problema tesoro, intanto rimane anche Jim. Lui dorme con me, e tu puoi rimanere a dormire con Brian.” gli occhi scuri luccicarono di malizia mentre fissava Brian e Roger, e Brian sbuffò, ma non disse nulla preferendo che fosse Roger ad annuire e sorrise nella fiducia incontrollata che il biondo provava per lui.

“Ti presto qualcosa per dormire.” propose Brian entrando in camera sua e fondandosi verso il comodino. 
Roger annuì e si guardò intorno sentendo affetto per la stanza del suo migliore amico. era assai ordinata e spaziosa, e gli piaceva l’idea di dormire con lui, nel suo grande letto coperto di una coperta con le stelle.
In realtà gli piaceva l’idea di dormire con Brian, punto. 
Mentre Brian stava frugando nel cassetto, prese da sopra lo specchio un rametto di vischio e lo portò al naso annusandolo sorridente pensando a Freddie e alla sua idea di decorare tutta la casa con del vischio in modo tale da farli baciare sicuramente. 
“Credo che questi possano andare bene, ti staranno piccoli, ma intanto c’è il piumone che ci tiene al caldo- Roger cosa, stai-?…” Brian  si voltò verso di lui, e si immobilizzò quando notò che Roger aveva in mano del vischio. 
“Stavo pensando, che è da stupidi decorare l’intera superficie della casa con questi rametti.”  disse Roger pensieroso e Brian deglutii non capendo dove il biondo andasse a parare.
“E’ Freddie, lo sai no? Lo spirito natalizio...” borbottò piano fissando qualsiasi cosa tranne Roger. 
“So perchè lo fa, Brian. Vuole farci baciare. E sto dicendo, che non mi dispiacerebbe.” mormorò e si avvicinò a Brian. 
“So come mi guardi Brian, e so che mi vuoi.” 
“Ti voglio per sempre.” precisò Brian. “E da sempre. Per favore Roger.” sbattè le palpebre in attesa. “So anche questo, Brian.”  Roger poggiò sul comodino il rametto e si avvicinò a Brian fino a che la distanza fra i loro corpi fu minima, gli poggiò una mano sulla spalla, una muta richiesta negli occhi azzurri. 
Brian annuì, guardando il batterista a bocca semichiusa, e Roger fu su di lui, annullando la distanza fra i loro corpi. 
La bocca di Roger era ruvida contro la sua leggermente più morbida, e il bacio sapeva di fumo, e di alcool e di beh, Roger. 
Per un momento Brian chiuse gli occhi lasciandosi andare, accogliendo completamente la lingua di Roger nella sua e giocandoci, sentendo le mani di Roger che curiose si infilavano sotto la camicia. 
“Tu sei…” chiese il chitarrista quando si staccarono per mancanza di fiato.  “...gay? Sono bisessuale, Brian, ma amo te praticamente da sempre. Amo tutto di te: la complessità del tuo carattere, il tuo cervello, il tuo aspetto, la tua creatività e la tua bontà.”  Brian si mise a ridere di cuore, mentre si aggrappava a Roger, cercando una seconda volta le labbra questa volta non più per la presenza del vischio, ma per volontà. 

“Alla fine il piano di Freddie ha funzionato.” borbottò Brian riposando fra le braccia di Roger.
Erano nel letto di Brian dopo aver fatto l’amore per la prima volta.
“Beh, l’abbiamo deluso però: secondo me avrebbe tanto voluto vederci baciare.” ridacchiò Roger.  
“Domani lo faremo sotto il vischio del salotto.” sghignazzò Brian stringendosi alle braccia del ragazzo biondo.   “Intanto sono sicuro che l’ha pazziato dappertutto.” commentò Roger sistemandosi nel letto caldo e non potendo credere alla fortuna di avere il chitarrista fra le sue braccia.


Note
Eccomi qui, con questa piccola storia a tema natalizio, partecipante a un contest per giunta (spero tanto che a Carmaux piacerà.), io mi sono divertita a scriverla e spero di aver reso i personaggi OOC, anche se sono degli adolescenti: non l'ho specificato nella storia, ma hanno 18 anni Roger e Brian 19, ho immaginato inoltre che si conoscessero da quando erano bambini. 
Non l'ho passata sotto le mani attente delle mia beta, perchè è un regalo e perchè partecipa anche lei al contest e per non influenzarci a vicenda non glielo ho fatta leggere, spero mi perdonerai, cara. 

 

   
 
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