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Autore: MelaniaTs    05/12/2019    0 recensioni
Storia basata in due tempi, all'epoca dei Malandrini e al dopo seconda guerra contro Voldermort. Si conoscerà il grande amore di Sirius Black, una Lestrange rinnegata dalla sua famiglia e condannata all'esilio.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Angelina/George, James/Lily, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Lemon, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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PREMESSA: PER CHI GIA' MI CONOSCE; SA CHE IO SONO CONTRARIA LE MORTI INGIUSTE QUINDI ASPETTATEVI DEI RISVEGLI
Ho modificato alcuni prestavolti, seppur storici di alcuni personaggi principali, quali James e Lily, questo perché leggendo la storia sono più coerenti per età ed aspetto descrittivo del libro vi ricordò che i Potter sono morti a 21 anni quindi non possono avere l'aspetto di quarantenni, di seguito ecco i volti che troverete in questa storia: Lily ha il volto di Amy Adam, ovviamente a 25 anni, James invece Dominic Cooper, entrambi sia da giovani che da adulti. 
Crystal Lestrange ha il volto di Naomi Watts, tenete presente solo che dalle mie descrizioni era un po' rotondetta da ragazza; qui trovate tutti i volti principali della storia prima e dopo le due guerre Lestrange/Black ;
Potter;
Weasley;
Paciok;
Blackson/Nilsson
Altri personaggi, le sorelle Irén e Hope Fehér, Winona Crabble; il giovane Jonatan e Severus Piton  
COPYRIGHT: © J.K Rowling
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ℒ𝓸𝓷𝓭𝓻𝓪 - 𝓔𝓼𝓽𝓪𝓽𝒆 𝟏𝟗𝟕𝟑
Quella era la lussuosa dimora di Rudyard Lestrange Junior o Quarto come lo si voleva chiamare, primo di tre figli maschi di Rudyard Lestrange III. Quel giorno al palazzo, poichè quello era un lussuosissimo palazzo si svolgevano le nozze tanto attese ed acclamate di Rodolphus Lestrange con la giovane ed elegante Bellatrix Black. Si poteva dire che nel palazzo decorato a festa con rose bianche e rosse stesse per sposarsi una regina. Le rose era bianche perché si voleva ricordare un matrimonio, rosse perchè era il colore preferito di Bellatrix, le ricordavano il sangue diceva, ed a lei il sangue piaceva.
Fuori al giardino gli invitati, la crème del regno magico purosangue, si riversavano sotto la frescura degli alberi, Bellatrix indossava un abito lungo con una larghissima gonna a pallone trapuntata di strass, le maniche a sbuffo ricoperte di megramè, quel vestito era a parere della piccola Crystal Lestrange...
"Bleah disgustoso!" se avesse potuto farlo si sarebbe messa delle dita in gola per poter rovesciare sul serio. Chi era Crystal? La figlia unica e primogenita di Rudyard, purtroppo per lei. 
La giovane si rivolse verso le due adulte che sedevano al tavolo con lei e che la guardavano comprensivi. Erano sua madre, viso dolce e pallido e occhi azzurri spenti, era bellissima in una vestito elegante e molto semplice, i biondi capelli raccolti in una crocchia. Poi c'era sua nonna, la sua amatissima nonna, Daphne Kirias, maga purosangue di origine greca, i suoi capelli castani erano tenuti in un elaborata acconciatura che le metteva in risalto gli occhi grigi ed il viso ancora giovane, nonostante le sofferenze che aveva passato.
"Crystal tesoro non farti notare!" le tornò a ripetere la madre sempre accondiscendente. La giovane sbuffò, quella era la canzone preferita di sua madre "Crystal non farti notare, Crystal nasconditi, Crystal evita di parlare!" E lei lo faceva nonostante parlare le piacesse molto. Non si faceva notare, portava degli occhiali da presbite da far paura, teneva i capelli biondi scuri sempre legati, lo sguardo basso, questo perchè... perchè sua madre non voleva che quegli sporchi purosangue che erano alla festa la notassero. Che la nuova zia la notasse, infatti era stata molto chiara sul fatto che non la volesse come damigella, e meno male, perchè quello per Crystal sarebbe stata una vera e propria umiliazione. Guardò la folla che si accalcava ai tavoli, e poi notò suo padre andare in loro direzione. Un uomo castano dall'aria truce, la bocca rivolta in un ghigno sofferente, di disprezzo, si la disprezzava e lo sapeva. La cosa non le dispiaceva per nulla, era anzi reciproca dopo che a tre anni aveva visto torturare sua madre con quella dannata maledizione cruciatus, questo perchè il figlio maschio che tanto aspettato era nato morto. Odiava quell'uomo come odiava il suo mondo e il lignaggio perfetto e non vedeva l'ora finalmente di andarsene da quel palazzo che per lei era una prigione. Sempre all'ombra da tutti e da tutto, si sentiva libera solo quando andava a trovare la nonna nella sua piccola casetta fuori Londra.

Guardò verso la madre "Sta venendo il Lestrange!" le disse sprezzante. La madre la guardò e sussurrò un "Sshh!" proprio mentre Rudyard le raggiungeva "Ifigenia alzati, lui è arrivato!" ordinò rivolgendosi alla moglie.
Poi portò lo sguardo a sua figlia che invece guardava la sua bibita, quella burrobirra sembrava avere tante bollicine, interessante! Pensò Crystal evitando lo sguardo del padre.
"Tu ragazzina non azzardarti a muoverti da qui, ore che è arrivato lui!" e così dicendo prese sua moglie e la strattonò per un braccio portandola via.
Appena si furono allontanati abbastanza Crystal alzò lo sguardo verso sua nonna "Odio come la tratta!" disse mentre scorse nello sguardo dell'anziana donna molta tristezza.
Era infatti duro per Daphne vedere un tale odio negli occhi di una ragazzina di appena undici anni, soprattutto se rivolto al padre. Ma la capiva, la comprendeva benissimo, in fondo lei viveva sotto lo stesso loro tetto e chi più di Crystal era testimone della cattiveria di Rudyard? "Ti capisco tesoro, credimi! Ma non possiamo fare nulla!"
Crystal continuò a guardare la nonna mentre le lacrime iniziavano a montargli negli occhi azzurri "Odio anche questa casa, e Rodolphus e Rabastan... per me quelli non sono zii, ma degli infidi uomini crudeli!" disse cercando di trattenere le lacrime "Non vedo l'ora di andarmene da qui nonna, non vedo l'ora di andare ad Hogwarts ma ho paura!" le confidò
La donna guardò la nipote titubante, lei era greca ed aveva frequentato Arcadia, ma sapeva che Hogwarts era ambita da molti studenti. "Paura di cosa bambina mia!?" le chiese dolcemente "Tua madre quando era ad Hogwarts si è trovata benissimo, lei e tua zia me ne hanno sempre parlato molto bene!"
La bambina guardò la nonna "Anche a me ne parla benissimo nonnina, ma io non... non voglio entrare nei serpeverde? Non voglio più nascondermi!"
La nonna guardò seria ed irritata la bambina "E perchè dimmi dovresti entrare a serpeverde?" le chiese in un sussurro, ma molto arrabbiata "Tua madre è stata Corvonero e tua zia Tassorosso, ci sono infinite vie che puoi seguire!" le disse
Crystal abbassò lo sguardo "Papà dice che un Lestrange è un serpeverde, e da generazioni serpeverde nonna!" affermò, alzò poi lo sguardo "Tu hai studiato ad Arcadia, quindi non sai come funziona Hogwarts!" disse con la voce tremante di pianto.
Daphne tese la mano verso quella della nipote e gliela strinse "No, ho studiato ad Hogwarts, ma tuo nonno era Grifondoro, così come la maggior parte dei suoi parenti e antenati!" le disse "Tu bambina andrai solo dove il tuo cuore ti porterà! Il cappello parlante lo sentirà per te!" le confermò
Crystal la guardò speranzosa ed annuì, sperava proprio che la nonna avesse ragione, che finisse in una qualunque casa, ma non a serpeverde, altrimenti i suoi sette ani ad Hogwarts sarebbero stati più infernali di sette anni a casa sua. Li almeno aveva la madre a consolarla, e poteva andare a trovare la nonna. Ma ad Hogwarts se fosse stata assegnata a serpeverde sarebbe solo stata circondata da gente da cui sapeva di doversi nascondere...

Era finalmente giunto il 1° settembre e quel giorno Crystal si apprestava a partire per Hogwarts. I suoi genitori l'avevano accompagnata alla stazione ed ora era lì a King Cross, d'avanti l'espresso per Hogwarts.
"Mi raccomando cerca di rendere onore alla nostra famiglia e comportati facendo onore ai Lestrange!" le ordinò il padre severo. Crystal lo sguardo basso annuì, anche se sinceramente avrebbe tanto voluto sbuffare. Ovvio che si sarebbe comportata bene, lei era una persona educata, non un mostro come lui, e tutti gli altri Lestrange. Sperava proprio di essere più una McMillan che una Lestrange sinceramente "Vedrai ti troverai bene ad Hogwarts, in qualunque casa tu andrai!" la rassicurò la madre.
"Sicuramente sarà una Serpeverde!" affermò il padre, Iphigenia si voltò verso il marito lanciandogli uno sguardo di sfida "Crystal sarà ciò che il cappello parlante riterrà giusto essere! Io ero Corvonero ad esempio!..." si voltò verso la figlia "Ma non vuol dire che tu debba uscire in Corvo o in Serpe cara, io sarò sempre orgogliosa di te! Adesso vai e ricordati di fare sempre le trecce la sera prima di andare a dormire!" le disse la madre dandole un bacio.
La bambina ricambiò il bacio della madre, poi si rivolse al padre "Allora io vado!" gli disse, ma non sapeva come comportarsi lei non voleva baciarlo, fortunatamente a trarla d'impaccio fu proprio il genitore che con un cenno della mano indicò le porte del treno.
"Non perdere più tempo vattene e cerca di mantenere alto il nome della famiglia!"
Mai prima di allora Crystal aveva obbedito tanto velocemente al padre, salì i gradini del treno e si issò su il suo baule, poi si insinuò tra i vari vagoni cercandone uno... vuoto!
Strisciava il baule lentamente quando lo sentì alzarsi.
"Serve una mano?" Sentì dire da una voce maschile, e nel voltarsi vide un ragazzo, più grande di lei seguita a ruota da una ragazza, il ragazzo biondo occhi castani sorrideva conciliante "Entri qui?" le chiese indicando lo scompartimento vuoto! Lei annuì ammutolita, quello era uno studente anziano, era alto quindi aveva almeno un paio di anni in più a lei. 
"Sì grazie!" disse in un sussurro.
Il ragazzo entrò del vagone e vi portò il baule di Crystal, "Spero non ti dispiaccia se Alice si mette qui con te!" le chiese mentre usciva e prendeva il baule della ragazza che era dietro di lui, era molto carina, aveva il viso rotondo e pieno, capelli biondi e setosi e dei bellissimi occhi blu notte, "Oh.. Oh no! Anzi" rispose, lei voleva stare sola, ma lui l'aveva aiutata e non poteva rifiutarsi. Non era scortese Crystal quindi entrò seguita dalla ragazza bionda. 
"Io devo andare nel vagone dei ragazzi che mi aspettano Alice, ci vediamo dopo va bene?" Disse il ragazzo dopo aver posato i bauli sulla graticola, si voltò verso Crystal, "Sono Frank Paciok di Grifondoro, per qualsiasi cosa chiedi pure..." disse lasciando in sospeso la frase.
Crystal lo guardò e poi come scesa dalle nuvole disse "Ah... ah si! Crystal, mi chiamo Crystal!" affermò sorridendo, quel ragazzo era un grifondoro, si voltò verso la ragazza, "Mi chiamo Crystal!" si presentò
Alice le sorrise, "Piacere Crystal, io sono Alice, la ragazza di questo bel ragazzo!" disse tutta orgogliosa. Quindi anche lei era almeno del quarto anno forse, Crystal pensava.
Ma no neanche "Anche tu sei Grifondoro?" le chiese curiosa
La bionda annuì mentre il treno iniziava a muoversi sui binari "Si, sono al terzo anno però, io e Frank ci conosciamo da quando siamo piccoli, praticamente siamo cresciuti insieme!" le confidò.
Erano destinati a stare insieme, pensò Crystal nei suoi sogni romantici, un giorno sarebbero diventati Frank e Alice Paciok... Paciok, Crystal drizzò le spalle, "Paciok... è un purosangue?" chiese per conferma.
Ma sapeva già, era sicura che fosse così, si era dovuta studiare tutte le discendenze purosangue e le conosceva da quando aveva quattro anni. Si poteva dire che avesse imparato prima quello e poi a scrivere!
"Si, io e Frank siamo purosangue!" disse atona Alice, sembrava che a lei non interessava tanto la discendenza, Crystal sorrise contenta "Ma allora non è vero che i purosangue vanno a Serpeverde? C'è una possibilità..." per me, stava per dire, ma si trattenne.
Intanto Alice che non era una stupida capì cosa voleva dire la piccola biondina "Ma certo che c'è una possibilità, chi ti ha messo in testa che non ci sia. Come ti chiami Crystal?" le chiese dolcemente
Crystal abbassò lo sguardo e disse in un sussurro il suo nome "Lestrange!"
"Ah!" esclamò Alice... guardò la ragazza e se in un primo momento provò disprezzo per il suo cognome, guardandola così abbattuta e ricordando la sua frase di poco prima le sorrise, dolcemente e parlò "Non sapevo ci fossero bambini pronti per Hogwarts tra i Lestrange!" affermò
Crystal fece spallucce "Mio padre non ci tiene tanto a far conoscere la mia esistenza al mondo magico. Una figlia femmina e bruttina nonché insopportabile come me, sopratutto perchè sono femmina!" alzò lo sguardo "Non gli porto discendenza mi fermo e mia madre non può più avere figli!" affermò con sfida con quella frase "Ed io non sposerò un purosangue te lo posso assicurare, preferisco restare a vita nell'ombra, ma non mi farò mai notare da nessuno di loro!" e così dicendo si appoggiò al finestrino.
Nel frattempo la porta del vagone si aprì ed entrarono tre ragazze, Crystal guardò verso Alice che si veniva a mettere vicino a lei per far sedere le ragazze "Non avete trovato posto?" chiese mentre queste entravano e portavano i loro bauli.
"No!" disse la più grande, o almeno così pareva a Crystal dato il seno bello prosperoso, si sedette esausta. 
"Hai compagnia Alice!" sorrise una ragazza dai capelli castani e gli occhi color verde scuro. "Ciao io sono Marlene e lei è mia cugina Jenny Forst." 
L'altra ragazza, quella prosperosa, dai ricci neri e gli occhi altrettanto color ghiaccio guardò tutte le ragazze e sbuffò. "Io sono Winona Flynt." Disse con tono superbo che a Crystal ricordava tanto suo padre e i suoi amici. "Siamo del terzo anno con Alice, mentre Jenny è al secondo!" si presentò "E tu come ti chiami bambina?!" Le disse con sfottò
Crystal si sentì presa in giro, se non gli stava bene stare nel vagone con una bambina poteva benissimo andarsene visto che lei era lì da prima del suo arrivo.
"Crystal, si chiama Crystal Lestrange!" disse a testa alta Alice guardando le due amiche "Ed è mia amica, non permetterò a nessuno di chiamarla bambina, in fondo ha solo due anni in meno a tutte!" ci tenne a precisare Alice.
Marlene e Jenny guardarono attonite Crystal, Winona era apparentemente stupita, mentre Jenny sembrava terrorizzata.
Ecco lo sapeva iniziavano gli sguardi fissi ed i sospetti, pensò la giovane Lestrange. 
Intanto Alice che osservava le espressioni delle amiche disse "Lei non è come i suoi parenti... Winona chiudi la bocca e Jenny smettila di tremare!" strinse Crystal in un abbraccio "Non spaventatela!"
Ecco Jenny non sapeva quanto potesse fidarsi di Alice in quel momento. Soprattutto perchè nonostante la Lestrange fosse al primo anno, e questo era chiaro, sicuramente era sicuro che i genitori le avessero già insegnato le magie oscure. No, non sapeva proprio quanto poteva fidarsi, Winona lo sentiva era tranquilla, in fondo sia lei che Alice erano purosangue.
Ma lei Jenny era per metà babbana, non poteva non temere per la sua vita. Stava per alzarsi ed andarsene, ma Marlene la trattenne, voleva andare via quando lo sportello tornò ad aprirsi.
"Oh è occupato!" disse una bimbetta dai capelli e dagli occhi castani, il naso piccolo puntato di lentiggini, sembrava apparentemente una persona insignificante "Scusatemi!" disse la bambina con vocina flebile.
"Ma no entra, c'è posto!" disse Jenny d'istinto osservando quella bambina estasiata. 
"Si tanto abbiamo già una bambina tra noi, una in più non fa differenza!" rispose sarcastica Winona.
Alice a quel punto la guardò arrabiata "Smettila Winona, stai un po' esagerando!" la ammonì. 
"Ho quattordici anni, è ridicolo che io stia seduta con una bimbetta di dieci anni!" affermò questa con tono di sfida
Crystal avrebbe voluto dire che comunque aveva compiuto undici anni a giugno, ma sembrava che ormai il dibattito fosse tra Alice e Winona
"Se non ti sta bene Winona vattene, noi eravamo qui da prima di te!" la sfidò Alice.
Winona stringeva le mani a pugno, le apriva e le chiudeva, Crystal era terrorizzata, cosa avrebbero fatto? Si sarebbero sfidate a colpa di incantesimi? Guardò la nuova arrivava che vedendo quella scena andò ad accucciarsi dietro la schiena di Jenny e Marlene. 
Intanto Winona e Alice continuavano a sfidarsi con lo sguardo, poi la prima si rilassò sul sediolino "Non me ne vado, questo treno non è proprieta di nessuno e posso sedermi dove voglio!" disse, inimicarsi Alice non era proprio bene, sopratutto perchè Marlene di sicuro l'avrebbe seguita seduta stante e poi l'avrebbero esclusa.
"Oh vedo che l'hai capito!" ci tenne a precisare Alice, guardò Crystal e la nuova arrivata. "Adesso chiedi scusa a Crystal e alla nostra nuova ospite per il tuo comportamento sciocco!" ordinò Marlene intervenendo in difesa delle bambine.
Winona era furente, perchè doveva chiedere scusa a due bimbette, le guardò poi guardò la biondina quattr'occhi seduta vicino Alice, quella era una Lestrange e non poteva mettersi nei guai. Poi guardò la castagna stretta a Jenny "Scusatemi sgorbietti!" disse e prese a guardare fuori dal finestrino
Crystal rimase scioccata, non perchè era stata definita sgorbietto, sapeva di essere bruttina, lei stessa si rendeva poco presentabile. Ma per la sfrontatezza della ragazza, se fosse stata lei suo padre l'avrebbe punita con un crucio ne era sicura! Guardò la sua coetanea "Come ti chiami?" le chiese
"Helene!" rispose quest'ultima prendendo posto vicino a Jenny "Helene Moore!" disse con orgoglio, era una purosangue. Ma se quelle persone erano del mondo magico sapevano che era una purosangue senza un minimo di soldi, aveva potuto frequentare Hogwarts solo grazie a Silente. Il preside era andato a trovare il padre ed aveva offerto ad Helene una specie di borsa di studio per poterla fare andare a scuola, in parole povere Helene viveva della pietà della scuola. Ma per lei non faceva nulla poteva studiare e questo le bastava, che importava se la sua divisa era di seconda, se non addirittura di terza mano, e che i suoi libri fossero quelli della scuola. A lei non importava, quindi camminava a testa alta. Crystal guardò la ragazza e sorrise, in tutta sincerità non sapeva chi fosse lei e da quale famiglia provenisse, non importava se era purosangue o meno, certo lei li conosceva tutti, gli avevano fatto studiare tutte le famiglie purosangue a casa, ma non quelle che per principio traditrici del proprio sangue, tipo la famiglia dei Weasly o dei Prewet. Si accocolò nel suo posto e si rilassò, prima di arrivare ad Hogwarts non voleva pensare allo smistamento ed ai Serpeverde.
Stava calando la sera nel treno per Hogwarts ed Alice e le sue amiche si erano alzate e stavano infilando le loro divise, Alice le sorrise guardò lei e poi Helene, "Ragazze potete indossare anche le vostre divise!" le invitò e Crystal non se lo fece ripetere due volte, prese la divisa dal suo baule e la poggiò al suo posto, guardò Helene "Tu non metti la divisa?" le chiese. Helene arrossì, e guardò la ragazzina bionda con fare imbarazzato. Crystal aveva cacciato dal suo baule una divisa nuova di zecca, e ad occhio parve di una gran bella qualità, a differenza della sua. Trasse un profondo respiro e sorrise.
"Certo la prendo subito!" e così dicendo prese la sua vecchia divisa e se la mise di corsa. Intanto anche Crystal si infilò la sua divisa, che era realmente come l'aveva vista Helene, poichè era di cachmire, suo padre non avrebbe mai permesso che una Lestrange si mettesse dei vestiti che la rendessero uguale agli altri. L'unica differenza era che, e questo Helene in quel momento non poteva saperlo, a Crystal avrebbe fatto più piacere avere 10 delle sue logore divise, anzicché la sua divisa costosa che indossava! 
Una volta infilato il mantello Crystal stava per mettere il cappello quando rimase a bocca aperta, si voltò verso Helene stupita. "Incredibile vero?!" le sussurrò, la piccola Helene a quel punto la guardò con sfida, se aveva da ridire sul suo incredibile bagaglio l'avrebbe affrontata.
Ma fu piacevolmente sorpresa da ciò che invece aveva notato Crystal "Siamo in un vagone di Grifondoro!" affermò eccitata la biondina, ed indicò Alice e le sue amiche. "Non è fantastico!" Helene all'iniziò rimase stupita poi sorrise a Crystal, forse l'aveva puntata a priori, forse la biondina non dava peso al suo abbigliamento
"Già, non me l'aspettavo!" disse semplicemente "Ma era prevedibile, in fondo le case sono quattro, e poteva capitare che erano Grifondoro..." poi guardò Winona, certo a sentirla parlare e comportarsi poteva venire naturale pensare che fosse una serpeverde. "Vabbè comunque non ha importanza, è importante dove finiremo ad Hogwarts!"
Crystal guardò Helene, con molte probabilità aveva ragione lei. Però era bello a sapersi, sopratutto perchè non l'avevano cacciata via quando avevano sentito il suo nome. 
"Senti, tu sai già in quale casa vuoi andare?" Chiese Crystal "Io spero di andare in Corvonero, mia madre lo è stata!" affermò, ed effettivamente quella era la traduzione, voglio essere corvonero come la mamma e non serpeverde come mio padre.
"A me sinceramente è indifferente, l'importante è avere la mia istruzione!" affermò Helene, poi per non deludere la ragazza terminò "Forse per questo motivo potrei essere un corvonero, sono abbastanza intelligente sai?!" 
Crystal annuì, anche lei era intelligente, e molto, forse poteva andare a Corvonero, ma si, l'importante era non entrare nei Serpeverde.
Finalmente il treno stava arrivando quando qualcuno bussò alla porta era Frank "Alice io devo portare quelli del primo anno a Johnson!" disse ad Alice nominando il suo amico prefetto, poi sorrise a Crystal ed Helene, "Venite bambine!" lanciò un bacio divertito ad Alice, "Noi ci vediamo in sala grande!" la salutò, Crystal si alzò e fece per prendere il suo baule, come anche Helene quando Jenny le fermò con la mano.
"Lasciateli qui, tanto li ritroverete nella vostra camera!" le informò, a quel punto alle due bimbette non restava che andare via, Crystal tirò un sospiro per darsi forza e seguì Helene che già stava avviandosi fuori.
Quando uscirono dall'espresso accompagnate da Frank Paciok, Crystal ed Helene furono subito sopraffatte dalla fresca brezza serale, poi udirono una voce che chiamava gli studenti del primo anno, era una voce forte e tonante, ed al richiamo le due bimbe si voltarono seguendola... 
"Ohhh...!" Esclamò sorpresa Helene.
Crystal a quel punto Intervenne. "Deve essere Hagrid... Il guardacaccia!" affermò, sua madre gliene aveva parlato, e l aveva anche detto che con molte probabilità Hagrid era un mezzo gigante o almeno la sua mole dava questa impressione.
Effettivamente Hagrid era davvero gigantesco, pensò la giovane con il naso all'insù, fino a quando non si sentì toccare la spalla. "Raggiungete Hagrid! Vi porterà lui a scuola!" le due bimbe annuirono e si diressero verso il grosso uomo. Hagrid raggruppò tutti i ragazzi del primo anno vicino a se, poi chiese loro di seguirlo. Fu così, fin quando non li porto' nei pressi del lago dove ad attenderli c'erano una decina di zattere, Hagrid salì sulla prima e fece salire un gruppo di ragazzi con se, tra cui c'erano anche Helene e Crystal, le due ragazze iniziarono la traversata del lago verso il castello di Hogwarts. Tutti i timori per lo smistamento che Crystal aveva erano stati accantonati, per godersi quegli attimi che era sicura non sarebbero più tornati, istintivamente strinse la mano ad Helene, quella era la loro notte, la prima di un lungo viaggio!
Finalmente giunsero sull'altra sponda del lago, le luci del castello si erano già intraviste da un po'. Crystal ed Helene seguirono Hagrid fino alle porte del castello dove ad attenderli c'era una donna dall'aria austera che portava degli occhiali rettangolari ed un cappello a punta che le copriva il capo, i capelli scuri erano legati in una crocchia dietro la nuca, scambiò qualche parola con Hagrid e poi guardò i bambini "Seguitemi!" disse in modo repertorio e a Crystal parve che nessuno volle disobbedirle, in silenzio li portò in una stanza e li guardò tutti. "Io sono la professoressa Minerva Mcgrannit, e sono qui per preparavi allo smistamento! Tra poco ci chiameranno e voi mi seguirete in fila indiana, dopodiché chiamerò tutti uno per volta!" li guardò sperando di essere stata chiara e riprese.
"Una volta che sarete smistati andrete subito al tavolo della casa nella quale siete stati smistati, questo è tutto. Procedete in ordine ed in silenzio" poi andò a posizionarsi davanti un altra porta opposta a quella da dove erano entrati. 
Dopo un po' guardò i bambini, "Bene siamo pronti! Seguitemi" e così dicendo uscì.
Crystal ed Helene seguirono la Mcgrannit e gli altri bambini e si ritrovarono in una grande stanza, Crystal rimase a bocca aperta, ad accoglierli c'era un lungo tavolo dove al centro era seduto il famoso preside Albus Silente, abbassò lo sguardo intimorita, e si voltò verso il resto della stanza, di fronte a se c'erano posizionati 4 tavoli ad ogni tavolo sedevano i ragazzi delle varie case, e sopra i tavoli facevano bella mostra di se gli stendardi di Tassorosso, Corvonero, Grifondoro e Serpeverde! Crystal ingoiò il groppo che le si stava formando in gola, i ragazzi venivano chiamati e smistati, chi velocemente, chi più lentamente. Ma ormai il suo turno era vicino vicino, la Mcgrannit aveva appena chiamato un Olivia Harrington, che fu subito smistata a Corvonero, fu il turno di Hestia Jones, Grifondoro e poi si sentì chiamare "Crystal Lestrange!" chissà perché ma si sentiva gli sguardi puntati addosso. Con lo sguardo più basso del solito si diresse allo sgabello, mentre pensava, 'tutto tranne Serpeverde!' il pensiero continuo, tanto le parve un sogno sentire urlare immediatamente il cappello parlante "Grifondoro !" Crystal balzò subito in piedi incredula, la sala ammutolita dalla sentenza del cappello. Poi si udì un applauso, seguito da due, poi un terzo dietro di lei, erano Marlene, Frank ed Alice, una ragazza dai capelli rossi, e Jenny. Incoraggiata la bimba scese i gradini e raggiunse il tavolo di Grifondoro e si mise quanto più vicino possibile ad Alice mettendosi tra lei e un'altra ragazza.
"Ciao, io sono Lily Evan!" si presentò la ragazza vicino la quale si era seduta, era una delle persone che l'aveva applaudita. "Piacere! Io sono Crystal." si presentò intanto che anche Helene veniva smistata in Grifondoro.
La rossa le sorrise e terminò per lei "Cry! Credo sia più carino." disse sperando di metterla a proprio agio "Alice mi ha parlato di te mentre salivamo ad Hogwarts, avete fatto il viaggio insieme."
Crystal annuì ed intanto Helene la raggiunse al tavolo di Grifondoro " Si. Sei il prefetto di Grifondoro?" col suo fare accomodante Lily fece un cenno di diniego col capo "No, anche io come Alice sono al terzo anno, i prefetti per noi sono George Johnson e Caroline Barrett!" e le indicò una ragazza dai lunghi capelli biondi e le palpebre pesanti, dovute forse al troppo trucco. 
"Benvenute ad entrambe a Grifondoro e per qualsiasi cosa chiedete senza problemi." Poi toccò il braccio di una ragazza dai capelli castani seduta al suo fianco.
"Mary loro sono Cry ed Helene le ragazza che hanno viaggiato con Alice, lei ragazze è la mia amica Mary Macdonald!" le presentò dopodiché la serata seguì tranquilla un po' per tutti.
Crystal si sentiva ancora gli sguardi addosso, sopratutto da parte dei Grifondoro ma decise di ignorarli e di godersi la serata, cavolo, non era un Serpeverde, ma un Grifondoro , lei Crystal Lestrange era GRIFONDORO.

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𝓒𝔞𝔰𝔞𝔱𝔞 𝔡𝔦 𝔊𝔯𝔦𝔣𝔬𝔫𝔡𝔬𝔯𝔬
I primi giorni ad Hogwarts furono veloci e molto eccitanti. L'approcio con la magia, che finalmente non le era più negata e conoscere dei professori che la incitavano a rendere sempre di più, fu molto di sprone a Crystal. Incontrò Alice e le altre la ragazze in sala grande molto spesso. Ma per forza di cose, differenza di età ed altri interessi a parte Crystal non si soffermò molto su di loro. Passava però molto tempo con Helene che come lei era un po' tenuta alla larga. Winona le aveva riferito una volta di stare attenta a chi frequentava poiché Helene veniva da una famiglia povera (anche se le vere parole di Winona furono, sfigata) e che lei era comunque una Lestrange e non doveva abbassarsi a certi livelli!
A Crystal l'intromissione di Winona ed i termini usati non erano piaciuti. Soprattutto non le era piaciuto che giudicasse Helene in base all'estrazione sociale. Anche Crystal nonostante non fosse molto pratica aveva capito che i vestiti ed i libri di Helene erano molto dimessi, quindi non doveva venire da una famiglia ricca. 
Ma a lei Helene piaceva, indipendentemente dal suo conto alla Gringott quindi voleva continuare ad esserle amica. Un'altra persona che le piaceva molto era anche Lily Evans, quando si incontravano lei era sempre gentile e disponibile con lei ed Helene. Cry così Lily la chiamava e la piccola aveva notato che la Evans era gentile con tutti, poi si divertiva tanto e questo compiaceva Crystal.
Anche lei avrebbe voluto essere libera di divertirsi come la rossa ma non poteva. E comunque non voleva dare troppa confidenza a Lily poiché sembrava molto amica di Severus Piton di Serpeverde e Crystal voleva avere poco a che fare con la gente di Serpeverde. Era riuscita a passare inosservata al mondo purosangue per undici anni, non voleva iniziare a farsi notare proprio adesso.
Così le sue giornate iniziarono a trascorrere con un abituale routine, la mattina ed il pomeriggio era a lezione.
Già aveva capito, anche se non era del tutto inaspettato, di essere molto brava in pozioni (sua madre l'aveva iniziata all'età di sei anni all'uso delle pozioni, alle miscele ed alle cotture dei vari ingredienti) e ad Hogwarts stava affogando la sua abilità. Anche al professor Lumacorno faceva molto piacere avere un'allieva dotata come lei. Infine Crystal adorava trasfigurazioni ed incantesimi, mentre provava un po' d'astio per Storia della magia, la cosa non era dovuta al fatto che avesse come insegnante un fantasma.  Ma con molte probabilità al fatto che sin da quando era piccola a casa sua leggevano libri di storia della magia invece che le favole di Beba il bardo. Dopo le ore di studio se c'erano gli allenamenti di Quidditch Crystal vi si recava, adorava quello sport. Ma sempre perché la sua famiglia non ammetteva che una ragazza di buona famiglia giocasse a Quidditch a lei quello sport era stato precluso. La sua unica consolazione era rimasta assistere a quel punto agli allenamenti di Grifondoro e poi in futuro alle partite.
Fu così che Crystal conobbe Remus Lupin e Peter Minus, con il già conosciuto almeno di vista da lei, Sirius Black! Fu proprio Sirius ad avvicinarsi, con molte probabilità il maggiore dei figli dei Black aspettava quel momento da quando Crystal era entrata in Grifondoro.
"E così l'unica figlia di Rudyard Lestrange è una Grifondoro!"
Crystal sentendo quella frase si sentì accapponare la pelle, chi poteva venire a disturbarla durante un allenamento e chi, conosceva così bene la sua situazione familiare, tanto da nominare suo padre? Si voltò e lo riconobbe, ovvio lei non aveva mai sentito la sua voce, Sirius Black si isolava sempre quando c'erano delle feste a cui anche loro ragazzi erano costretti a partecipare, però lo conosceva bene di vista. Se suo fratello Regulus lo vedevi partecipe a tutti i ricevimenti, Sirius non lo era, non che Crystal lo fosse. Però lei era abituata a mimetizzarsi con la tappezzeria così vedeva e sentiva tutto, ma mai la sua voce.
Sirius Black aveva una voce sicura e strafottente ed in compagnia dei suoi amici sembrava un altro. Un po' soprappensiero si chiese cosa ci facesse lui lì, poi lanciò uno sguardo al campo e capì, ovviamente James Potter, erano sempre insieme lui e Black.
Senza dar corda a Sirius e decidendo di ignorarlo Crystal si dedicò agli altri due ragazzi.
"Piacere, io sono Crystal!"
Remus rimase sgomento alla presentazione della ragazzina, solitamente le ragazze, grandi o piccole che fossero sbavavano dietro Sirius ed aver la sua parola era un grande onore per ognuna.
"Toh sentitela! Ha anche la voce la piccola Lestrange." l'intervento di Sirius si fece sentire indisponente.
Crystal stava per rispondere a Black, quando sopraggiunse una voce più calma.
"Piacere mio Crystal, io sono Remus e lui è Peter!" Crystal sorrise ai due, ringraziò mentalmente Remus dell'intervento, era così riuscita a trattenersi dal rispondere a quel Black.
I purosangue erano indubbiamente tutti uguali, che fossero Serpeverde o Grifondoro. Remus invece aveva uno sguardo tranquillo, lo stesso che aveva la sua amata madre ed anche la sua voce era gentile. Questi due fattori l'avevano calmata e le avevano impedito dal rispondere a Sirius.
Doveva ricordarsi di passare inosservata, adesso che era a scuola era più sotto lo guardo di maghi purosangue e dediti alla causa di Voldemort, che a casa sua.
I suoi pensieri furono di nuovo interrotti da una voce piccina 
"Sei una Grifondoro!" Affermó quello che doveva essere Peter, era piccolino e rotondetto, nulla che apparentemente potesse farlo apparire all'altezza di Black, a parte il nome. Anche Minus era un nome purosangue, forse lo aveva voluto Sirius nel gruppo.
Si posizionò bene gli occhiali e poi con calma rispose.
"Anche tu ed i tuoi amici!" Rispose indicando con le labbra in modo dispregiativo Sirius.
Peter ammutolì, effettivamente non sapeva cosa risponderle.
Sentendosi chiamare in causa Sirius intervenne subito la strattonò per il braccio e le disse 
"C'è molto di più di quel che vedi ragazzina purosangue e viziata!" lo sguardo argentato fisso nel suo, Crystal tirò via il braccio e si alzò
"Infatti!... Sei un troglodita e non riesci a vedere al di là del tuo naso!" e così dicendo corse via! Aveva delle ore di spacco e quel bifolco gliele aveva rovinate.
Ma come si permetteva di criticarla senza conoscerla, e poi da che pulpito veniva la predica. Sinceramente sperava di poter evitare la presenza di Black quanto più possibile, lui e suo fratello erano pericolosi!

Nel frattempo Remus guardava verso Sirius con fare ammonitore "Sai avresti dovuto essere più gentile con lei Sirius!" lo apostrofò.
Sirius guardò l'amico leggermente infuriato "È una Lestrange Remus!"
Peter guardava i due amici e ne seguiva lo scontro come ad un incontro di tennis.
Remus sospiró, anche lui era un Black, però non glielo rinfacciò poiché sapeva benissimo che a Sirius avrebbe fatto piacere essere un pezzente babbano piuttosto che un Black! Si prese il tempo per elaborare la sua risposta
"Il Cappello parlante non si sbaglia mai!" Iniziò guardando nella direzione dalla quale era andata via la Lestrange.
"Hai riflettuto che anche a lei potrebbe andare stretto il suo nome?"
Sirius guardò Remus, poi mortificato rivolse lo sguardo a James. Non disse nulla, né hai ragione né che avesse sbagliato, anche se ragionandoci Remus non aveva tutti i torti.
"Può essere, ma non mi fido di lei! La terrò d'occhio." Non si fidava, com'era possibile che una ragazzina, insignificante e da tappezzeria come Crystal Lestrange, dal buio di casa sua fosse emersa in Grifondoro? 
C'era sotto molto, ma molto di più. E se Voldemort aveva chiesto ai suoi fidati Lestrange di infiltrarsi in Grifondoro per reclutare maghi alla loro causa o per spiarli? Crystal sarebbe stata l'arma giusta... James, Remus e Peter non vivevano nella sua società, loro non vedevano quello che vedeva lui.
Sicuramente a lui quel Natale una visita dai Lestrange non gli sarebbe stata risparmiata, soprattutto da quando la cugina Bellatrix, aveva fatto quel matrimonio d'oro con Rodolphus. Cacciò la lingua schifato poi sorrise poiché gli allenamenti erano finiti.
James Potter aveva finito i suoi allenamenti e li stava raggiungendo 
"Ehi fratello!" salutò il cacciatore rivolto a Sirius che lo ricambiò con un sorriso che gli arrivava gli occhi. 
"Sei stato bravissimo come sempre!" affermò mentre nella sua testa accantonava la Lestrange e tutti quegli stupidi purosangue, in fondo c'era tempo per tutto...

 

   
 
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