Pioveva come se non ci fosse un domani, il traffico era fermo come il colon di uno stitico e la mia ira contro i motociclisti che superavano belli belli, senza neanche fare un cenno con la mano, mi stava trasformando in un Hulk di color bianco. Neanche il tempo di accendermi una sigaretta che da lontano vidi arrivare ad altissima velocità varie persone che correvano come dei beoti ciondolanti che urlavano come dannati, o meglio come persone che hanno qualcosa che va a fuoco. Quindi incuriosito, riuscendo questa volta ad accendere la sigaretta e a fare qualche tiro, uscii dalla macchina per chiedere ai passanti cosa stava succedendo. 
“scusate, cosa c'è una gara a chi corre peggio?”, domandai ironico con un semi ghigno sulla faccia.
Si perchè io adoravo prendere in giro le persone e può essere per questo che non ho mai avuto né amici né ragazze, ma sti gran cicci, ormai ero abituato a viver solo e a star solo e come dice il proverbio meglio solo, che male accompagnato.
Comunque dalle persone non ebbi nessuna risposta, solo urla spaventate e bestemmie, nulla di più. Poi, dietro di me spuntò un poliziotto, alto, muscolo e ovviamente senza cervello, che con voce rotta e furiosa mi disse
“rientra in macchi..”
Non riuscì a finire la frase che un qualcosa gli saltò addosso, come un cane che vede dopo mille anni il suo padrone, ma quella cosa non era un cane affettuoso, o no. Era un uomo, una bestia che lo stava sbranando lentamente, togliendogli pezzi di carne dal viso e mangiandoseli beato. Feci per andarmene, ma per mia sfortuna si accorse di me, ringhiandomi contro e sbavando bava insanguinata, che colava sul suo mento per poi finire a terra, mischiandosi alla pozza di sangue dell'ex poliziotto. Non era uno zombie, infatti aveva ancora tutto il viso umano, ma ciò non vuol dire fosse un ottima notizia, infatti questo era peggio di uno zombie, ragionava e aveva capito che avevo paura, ma non capii come fece. Si avvicinò a me, mostrando i suoi denti bianchi e rossi e poi quei suoi occhi così rossi con venuzze che rendevano ancor più grande il suo iride rosso, cosa che mi fece rimanere fermo impassibile dato che sembrava che quell'occhio stesse osservando e vedendo la mia anima e i miei peccati.
Poi ebbi un brivido freddo che partì dalla schiena ed arrivò fino alle gambe, facendomele tremare e perdere per un istante l'equilibrio. Si perché egli ghignò, mentre con la lingua, che sembrava assaporare l'aria colma di paura, leccava le sue labbra.
Un rumore assordante, un rombo di motore che si avvicinava a velocità elevata, mi fece girare verso destra, riuscendo a notare una moto venire proprio da quella parte, schivando passanti e macchine per poi impennarsi e fare il 360. La moto, una kawasaki ninja verde e nera andò a finire contro quella specie di zombie, schiacciandolo addosso ad una macchina mentre le ruote ancora in azione andarono a maciullare un po' della carne del suo volto lasciandolo lì fermo immobile, morto per sempre.
Cosa aveva scatenato tutto ciò? Chi vi era dietro a questo maledetto casino?
Io stavo andando a fare delle semplici compere perché questo casino? È la fine del mondo?
Quante domande senza risposta.
Dalla moto scese un tizio che con un sorriso mi rialzò da terra e mi spiegò qualcosa: "ho letto per errore un libro che ha creato questi mostri, ora devo andare a ripulire questo macello. A si io mi chiamo Ash" disse con calma estrema.
Io ero lì con occhi spalancati e non capivo, sapevo però che dovevo seguirlo... lui era colui che avrebbe dovuto e potuto salvare il Mondo. Strinsi la mano metallica e dissi "Pablo, pronto ad aiutarla".
Da lì iniziarono mille avventure, anzi disavventure solo a causa del Necronomicon e di quell'influenza negativa che portava dietro a se.