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Autore: Blue_Wander    09/12/2019    1 recensioni
|Angel and Demon AU!!! Continuo di Everlastings' Fight!|
"Un rumore forte di catene svegliò un gatto dal lungo pelo scuro, facendolo miagolare come se si stesse lamentando. Quando il rumore cessò [...] il piccolo micio richiuse gli occhietti verdi, rimettendosi subito a ronfare, venendo svegliato una seconda volta da un frastuono insopportabile di metallo contro altro metallo, come se chiunque avesse in mano quelle catene le stesse agitando tra loro. Il gatto si mise seduto, indubbiamente scocciato, prendendo a leccarsi lentamente e sofisticatamente la zampina destra, finendo per guardare negli occhi la fonte di tanta confusione."
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Per tutta la sua vita da sempiterno, Yoongi, aveva sempre sentito dire dai terreni che i gatti neri portavano sfortuna. Il demone sapeva bene che non era così, visto che lui stesso era definito portatore di cattiva sorte dopo quello che era accaduto con Jackson e T/n. L'ex angelo, infatti, era ormai diventato un Neutro: qualcosa di proibito, diverso da angeli e diavoli ma che non si avvicinava minimamente all'essere umano. Erano creature potentissime, ma rese schiave e prigioniere di un limbo che, se trovata una via di fuga, si sarebbe trattenuto comunque tutta la magia. La loro punizione consisteva proprio nel distribuire poteri cosmici e fare in modo che non potessero usarli.
Yoongi lo aveva fatto apposta: pensava che in quel modo si sarebbe sbarazzato una volta per tutte di Jackson, una vera e propria palla al piede per lui con tutti quei divieti. Per i demoni le regole erano fatte per essere infrante, quindi perché avrebbe dovuto preoccuparsi degli avvertimenti o persino del VETO? Ma, ben presto, scoprì di sbagliarsi.
Era stato quasi buttato fuori dalle schiere diaboliche, salvato proprio da quelle angeliche che avevano affermato che Jackson stava diventando sempre più corrotto dall'amore che provava verso la propria terrena. Lui avrebbe dovuto avere il compito di custodirla e proteggerla, evitando di farle prendere la via sbagliata, non di certo innamorarsene.
Alla fine a Yoongi era andata bene, anche perché affidarono T/n ad un angelo di nome Chungha, con il compito di rimetterla sulla retta via da cui si stava sempre più facilmente allontanando. Non che al ragazzo piacesse portare T/n sulla cattiva strada, il fatto era che era proprio lei che stava, sempre più, scegliendo da sola il male. Forse perché non possedeva più il suo angelo custode, come dicevano in molti, ma Yoongi aveva un'altra teoria: era stato proprio lui, con la sua influenza, a portarla a scegliere il male. Lui ormai non la tentava più, lei decideva per se stessa, con il proprio libero arbitrio.
-A che pensi, hyung?- chiese Jungkook, uno dei demoni più giovani tra gli amici di Yoongi e che, di conseguenza, aveva iniziato da poco a seguire la propria terrena anche fuori casa. Il minore si posizionò al fianco dell'amico, toccandogli una spalla, mentre osservava l'umana assegnata a lui infervorarsi per un'ingiustizia scolastica.
La confusione della terrena di Jungkook attirò l'attenzione del maggiore, notando che quella ragazza era un'amica di T/n e che le stava proponendo di copiare durante il compito del giorno dopo. In pratica stava facendo lei tutto il lavoro dei due demoni sopra la sua testa e questo lo fece sorridere, la bravura del suo giovane amico con le ragazze si estendeva persino a quello. -Sono molto felice. Finalmente sembra che siamo in vantaggio su quella Chungha.
-E su Yugyeom.- sorrise il minore, vantandosi di vedere la sua umana così diabolica. -Comunque sei strano hyung. Ammettilo che non vuoi che T/n si comporti male; noi siamo demoni ed è giusto per noi infrangere le regole. Che ti importa di che dicono le schiere diaboliche? Anche a loro non importa delle regole, forse anche meno rispetto a noi.- si strinse nelle spalle Jungkook. -Io mi faccio la mia terrena quando mi pare e le basse sfere non lo hanno mai scoperto.
Yoongi fece finta di non aver sentito, ignorando palesemente le parole dell'amico, visto che l'essere crudele ed egocentrico di Jungkook lo stava innervosendo, nonostante fosse abbastanza normale visto che era quello che ci si aspettava da un demone come lui. Sapeva che la sua terrena si era innamorata di Jungkook, ma l'amico la usava e basta, non dando per niente peso ai sentimenti della ragazza. Se solo fosse stato nella stessa situazione con T/n, sarebbe diventato il diavolo più felice del mondo sempiterno.
Eppure, era quello il problema principale: T/n era troppo buona, troppo gentile, troppo vera per innamorarsi di uno come lui, che aveva come regole quelle di tentare, confondere e mentire agli umani come lei. Yoongi sapeva di essere fatto si sola e unica malvagità e cercava di cambiare, ma, alla fine, non riusciva proprio a fare a meno del suo istinto.
-Ciao ragazze, ho sentito che anche voi avete il compito di storia domani.- esclamò una voce maschile e tranquilla che attirò l'attenzione dei due demoni e del gruppo di ragazzine.
-Che palle.- si lamentò Jungkook, alzando gli occhi al cielo. -Sono arrivati gli angioletti. Yoongi, che cosa facciamo?
-Come prima cosa, fa silenzio.- ordinò, guardando Chungha e Yugyeom, accompagnati da altri angeli assegnati alle ragazze presenti, trasformati anche loro temporaneamente in terreni. Anche se non avevano fatto nessuna sfida per decidere chi avrebbe avuto la prima mossa con le ragazze, gli angeli erano passati all'azione. Ma quello era contro ogni regola del loro mondo e gli angeli non trasgredivano mai le loro leggi.
-Non vi ho mai visto, siete di questa scuola?- chiese la terrena di Jungkook al suo angelo custode, mentre il moro digrignava i denti, visibilmente infastidito. Yugyeom annuì, sorridendole e facendola avvampare appena.
-Vorremmo sapere se siete libere questo pomeriggio. Potremo studiare insieme per il compito, visto che è molto difficile e ci sono tante cose da sapere.- concluse Chungha con tono dolce, facendo subito cambiare idea a T/n che annuì, convinta.
Un po' troppo convinta per i gusti di Yoongi.
Le ragazze, com'era prevedibile, abbandonarono l'idea di imbrogliare e accettarono la proposta fatta dai loro custodi, scambiandosi un gesto d'intesa e mettendosi d'accordo su dove vedersi una volta finite le lezioni.

ɤ


Un rumore forte di catene svegliò un gatto dal lungo pelo scuro, facendolo miagolare come se si stesse lamentando. Quando il rumore cessò -solo pochi secondi dopo- il piccolo micio richiuse gli occhietti verdi, rimettendosi subito a ronfare, venendo svegliato una seconda volta da un frastuono insopportabile di metallo contro altro metallo, come se chiunque avesse in mano quelle catene le stesse agitando tra loro. Il gatto si mise seduto, indubbiamente scocciato, prendendo a leccarsi lentamente e sofisticatamente la zampina destra, finendo per guardare negli occhi la fonte di tanta confusione.
Jackson si era seduto sul trono di pietra improvvisato, invocando l'incantesimo dell'occhio che vede tutto, non prima di aver richiamato a se il povero gattone con un incantesimo di levitazione. Davanti a lui si aprì uno squarcio dai bordi violacei, che mostrava T/n e le sue amiche dividere il pranzo con Chungha e gli altri angeli. Il biondo sospirò, abbassando lo sguardo sulle proprie braccia piene di tatuaggi che rappresentavano i sigilli che lo imprigionavano in quel limbo di roccia crollata anni prima.
Solo un sacrilegio libera un Neutro” diceva il grande libro su cui studiava quando era ancora a scuola. “I sacrilegi possono essere diversi ma i più pericolosi sono due: un bacio tra un angelo e un demone e lo scambio di ruoli tra i mondi sempiterni.
Jackson sapeva che non poteva puntare sul primo, perché Yoongi amava troppo T/n per interessarsi a Chungha. Ma, sul secondo, doveva almeno tentare. Gli angeli erano fin troppo buoni per pensare di imbrogliare o trasgredire, quello era il compito dei diavoli. Ma Jackson era stato un angelo e sapeva quando, superato un certo limite di sopportazione, la pazienza della loro razza poteva venire meno e cominciare ad impazzire. Infatti, si ripeteva sempre, i demoni non diventavano Neutri.
Il biondo si bloccò. Per qualche attimo smise anche di respirare, per poi riprendere solo quando stava per rimanere asfissiato. Non avrebbe avuto bisogno di far diventare gli angeli dei demoni e viceversa: doveva solo far diventare Yoongi un Neutro al posto suo.
-Se lo farai diventerai tu stesso un demone. Non potrai mai più mettere piede tra le schiere angeliche.- disse il gatto, leggendogli nel pensiero.
Jackson abbassò lo sguardo sul gatto e ritirò l'incantesimo spia. Prese una delle spesse catene che gli circondavano le braccia, accarezzando il micio nero in modo mellifluo. Avvolse il collo del povero animale tra gli anelli incrociati, stringendo sempre di più, mentre il gatto rilasciava miagolii sommessi. -E lui non potrà mai più metterlo tra quelle diaboliche.

ɤ

Quella notte Yoongi entrò nella camera di T/n e si ricordò immediatamente di Jackson e di quella fatidica sera in cui sparì.
La osservò. Era così bella e indifesa, piccola per come la vedeva lui. Non sapeva nemmeno che cosa l'aveva davvero attratto di lei, lui che amava le ragazze che giravano sempre nei night club riservati ai demoni.
Amava, che parolone. Quel sentimento non era nulla rispetto a quello che provava per T/n. Così giusta, così onesta, così umana. Il bello di loro era proprio quello: mentre i sempiterni rimanevano uguali per anni e anni, senza mai mutare il loro aspetto, gli umani erano inafferrabili. Per loro il tempo era tutto perché avevano una sveglia che, una volta suonata, segnava la fine della loro vita -giovane o vecchia che fosse. Voleva T/n, la desiderava con tutto se stesso, impaziente come un bambino di vedere il suo cambiamento in adulta.
Il bene ama, Yoongi, e il male odia” si ripeteva, cercando di non andare contro la sua natura di demone della sfortuna e della morte. Ma, guardando i respiri cadenzati di T/n si rese conto di una cosa: lui amava. E questo faceva sì che lui fosse il bene.
Velocemente ripeté in rassegna tutte le leggi degli angeli: difendere, perdonare, aiutare, dare e amare. Non fu in grado di trovarne una, una soltanto, a cui lui venisse meno. Questo voleva dire che in realtà lui...
I suoi pensieri furono interrotti da un rumore improvviso, qualcosa che lo spaventò a morte. T/n aveva aperto gli occhi e lo guardava come se riuscisse a vederlo. Ma non era possibile: Yoongi era ancora sempiterno e i terreni non potevano vederli. Il demone si avvicinò cautamente al viso della ragazzina che non arretrò, facendo aggrottare le sopracciglia del ragazzo che però, solo dopo pochi attimi, capì.
Si girò di scatto, trasformandosi in terreno con un veloce gesto della mano, così da contrapposi tra T/n e la creatura che stava suscitando in lei tanto terrore. La ragazza si allontanò maggiormente appena visto il copro di Yoongi apparire davanti al suo, mentre con lo sguardo seguiva i movimenti della fonte della sua paura. -Ch-chi diavolo siete?- balbettò, in un sussurro.
La creatura fece un piccolo gesto addormentandola, rivolgendosi poi al demone con una fragorosa risata.
-Jackson...- lo chiamò Yoongi, sentendo la terra tremare appena, consapevole del piccolo sacrilegio commesso chiamando il nome del Neutro.
L'altro smise di ridere, mostrano i denti bianchi. -Sai cosa? Missione compiuta, anche per me.
Entrambi sparirono nell'oscurità che avvolgeva la camera della terrena che, al suo risveglio, già non ricordava più nulla.

  
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