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Autore: Fiore di Giada    11/12/2019    0 recensioni
Fissa Romeo il corpo inerte di Paride.
Ne studia il viso, bianco di morte, circondato da folti capelli biondi, fissa i suoi occhi castani in quelli verdeazzurri del giovane, aperti in una espressione di dolorosa sorpresa.
Cosa è rimasto del giovane ardente, che lo ha sfidato, pazzo di dolore?
Ora è solo un corpo inerte, privo di calore, disteso in una posa scomposta.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fissa Romeo il corpo inerte di Paride.
Ne studia il viso, bianco di morte, circondato da folti capelli biondi, fissa i suoi occhi castani in quelli verdeazzurri del giovane, aperti in una espressione di dolorosa sorpresa.
Cosa è rimasto del giovane ardente, che lo ha sfidato, pazzo di dolore?
Ora è solo un corpo inerte, privo di calore, disteso in una posa scomposta.
Sospira. A cosa sta conducendo tutto questo?
L’amore per Giulietta, ormai morta, vale la morte di un innocente, colpevole di essere suo rivale?
Si è ripetuta la tragedia.
Prima Tebaldo, cugino di Giulietta, è morto per mano sua.
E poi il ferro ha troncato la giovane esistenza di Paride.
A cosa giova la sua scomparsa?
Si china e la mano, pietosa, gli chiude gli occhi. Quella rabbia è svanita, come il fuoco da un braciere ormai spento.
La scomparsa di Paride non gli darà Giulietta.
Non gli consentirà una vita felice con lei.
Per lui, nulla ha più senso.
L’amore, che gli ha donato tante dolcezze e delizie, si sta rivelando un tiranno crudele.
Instilla nella sua anima il fiele amaro del dolore e del rimorso.
Vorrebbe strapparsi dal cuore un simile, crudele sentimento.
Ma non può.
Ormai, è servo di quella divinità crudele.
E non può sottrarsi a quei lacci soffocanti.
Prende tra le braccia il corpo di Paride e, delicato, lo depone nella cripta accanto a Giulietta.
Non sarai solo. – mormora. Nella sua capricciosità, Amore è stato giusto.
I suoi crimini sarebbero stati puniti.
Presto, la morte avrebbe preso anche la sua vita.
E sarebbero stati riuniti in una sola, grande cripta.




P.S.: beh, un Romeo un po’ reinterpretato, in quanto arrabbiato e amareggiato, perché l’amore, con tutte le sue pene, l’ha costretto a uccidere. Insomma, un po’ di risentimento non gli viene, data l’indole comunque buona?
Premetto che Paride mi piace parecchio di “Romeo e Giulietta”, assieme alla Nutrice e a Frate Lorenzo.

   
 
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