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Autore: Ailee_Sanders    11/12/2019    0 recensioni
"Dicono che chi pianga alla fine di questo film, si commuove perché ha avuto una perdita in famiglia" lesse lei sulla copertina del DVD "Figurati se io piangerò" dichiarò ricura e con un sorriso strafottente sulle sue labbra.
Chanyeol fece partire il film.
Raccontava la storia di certe cameriere di colore che si ribellavano ai bianchi, aiutate da una bianca, Skeeter, scrivendo un libro sulle loro storie da cameriere per la gente bianca.
Alla fine entrambi stavano piangendo.
Audrey si ritroverà in una singolare avventura conil nostro caro Chanyeol.
Buona lettura!
Completa (ma non revisionata) su Wattpad sul profilo _Ajax11_.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non passarono molti giorni che due valigie straripanti erano aperte in salotto. Nell'appartamento di Chanyeol regnava il chaos. Vestiti ovunque, carica batterie di tutti i tipi, fogge e colori, per computer, tablet o smartphone, scarpe disseminate dappertutto e quant'altro. Audrey correva a destra e a manca come una pazza chiedendosi bisbigliando -tra un respiro d'affanno e l'altro- quale felpa fosse meglio portarsi. "Chanyeol!" strillò per l'ennesima volta. "Che c'è ancora?!" chiese il ragazzo che ormai era diventato un tutt'uno con il divano. "Che clima c'è a Seul?". "Freddo, molto freddo" disse spazientito "E poi è Seoul, non Seul". "Ok, bene, scusa" e si ributtò nell'armadio. Ne riemerse solo di sera, poco prima di aver deciso di aver preso tutto e aver chiuso la valigia. "Proviamo a pesarle" disse Chanyeol con un ghigno, era straconvinto che quella di Audrey avrebbe fatto incrinare la bilancia. Neanche fosse un rito di devozione, Audrey posò solennemente la bilancia a terra. "Prima le signorine" disse Chanyeol. Lei si limitò a rispondere con una linguaccia, prese la sua valigia e la mise sulla bilancia dopo averla accesa. Il massimo peso concesso era di ventitré chili e il bagaglio non superava i sedici. "Uff! Meno male" Audrey tirò un sospiro di sollievo. Chanyeol sembrava quasi scocciato "Vinci sempre tu". La valigia di Chanyeol pesava, invece, appena appena sotto il limite. Aveva dovuto portarsi tutta l'attrezzatura per andare avanti con il progetto per l'università. Inutile dire che fu soggetto a frecciatine e scherni da parte della coinquilina. Audrey si buttò sul divano scostando pile di vestiti e cianfrusaglie varie "Oggi è stata veramente dura a scuola" disse spossata. Chanyeol la raggiunse "È la prima volta che te lo sento dire" fece notare, ed era vero. Non si era mai lamentata di quello che faceva, aveva solo da ridire sull'insegnamento. "C'è sempre quella professoressa di grafica che non mi sopporta e io non sopporto lei. È sempre così sprezzante, per quanto io mi sforzi sempre di essere impeccabile, lei non mi apprezza e quel che è peggio è che non apprezza i miei lavori" spiegò sospirando. "Non darle retta. Non capisce con chi ha che fare, è la classica persona che pensa di essere brava solo lei e non riesce a vedere oltre il suo naso". "Il problema non è questo... è che mi penalizza con i suoi voti bassi" disse Audrey "Ma non voglio parlare di questo in un momento così bello! Stiamo per partire per la Corea!" disse esaltata e trasognante. "Già, tra soli due giorni si parte. E saremo là in men che non si dica. Diciotto ore passano in un batter d'occhio" tamburellò una mano sul ginocchio di Audrey e si alzò "Qui abbiamo ancora molto da fare, su" la incitò. "Ma io sono stanca! Sono le otto di sera non vedo cibo dalle due!" protestò come se fosse una bambina "Fermiamoci almeno per mangiare, Yeollie". Chanyeol non sembrava d'accordo, ci pensò su "Va bene, ma solo perché mi hai chiamato Yeollie". Audrey saltò in piedi "Lo sapevo che non avresti resistito!" disse contenta, per poi correre in cucina e iniziare a cucinare. Chanyeol seguì i suoi movimenti sorridendo, non avrebbe saputo resistere comunque, pensò lui. Scosse la testa e si strofinò gli occhi accorgendosi di essere più che stanco. Anche lui aveva avuto una giornata faticosa: in università gli avevano dato del filo da torcere, dovevano imparare un brano al piano e, a quanto pare, gli altri ragazzi del corso ci riuscivano molto meglio di lui, le tre ragazze galline l'avevano seguito fino in capo al mondo di nuovo, il professore di composizione lo aveva proclamato suo quasi-assistente e per questo aveva passato mezza giornata nell'archivio degli spartiti (non che gli fosse spiacuto, anzi) e poi le valigie. Gli sembrava di non aver mai preso fiato in tutta la giornata, tranne a pranzo quando aveva parlato del più e del meno con Maverick. "Come va con Maverick?" chiese Audrey con una certa inflessione sul nome del suo amico. "Bene, perché?" chiese Chanyeol che stava riflettendo sul tempismo della sua coinquilina. "Niente, solo che mi stavo chiedendo quando potrei conoscerlo. Sono curiosa" chiese Audrey continuando a cucinare. "Perché vorresti conoscerlo?" Chanyeol era quasi spaventato. "Come mai tutte queste domande?" Audrey si voltò a guardarlo, mentre gesticolava impugnando un coltello "Non conosco altri tuoi amici al di fuori di Baekhyun, che ti faceva il filo, tra l'altro". Ora Chanyeol aveva veramente paura. Con Baekhyun non era andata molto bene all'inizio... "Lo conoscerai, tranquilla". "Sarà" disse quasi rassegnata lei. "Cos'hai?" Chanyeol davvero non capiva i suoi sbalzi d'umore. "Boh..." Audrey sbuffò prima di continuare "Ho la costante sensazione che questi momenti finiscano prima o poi. Noi due, qui a parlare del niente e del tutto... Ho il presentimento che andando in Corea ti possa passare per la testa di restare là, e lo capirei, tra i tuoi amici e quel lavoro appagante... Ma quel che è peggio è che io ti dovrò lasciare là perché io devo stare qui per studiare, devo finire la scuola. E potrai dire quante volte vuoi che rimarremo sempre in contatto perché tanto lo so che non sarà così". Chanyeol le si avvicinò, la fronte corrucciata, perché tirava fuori quei discorsi in quel momento? "Audrey? Che cosa dici?" le prese il viso tra le mani e lo tirò su per guardarla negli occhi "Io là non ci sto senza di te, io non vado più da nessuna parte senza di te. O restiamo là insieme o ce ne andiamo insieme, non esiste altra opzione per me". Audrey lo abbracciò forte accarezzandogli la schiena. Non era convinta, lei sperava che fosse così, ma non ci credeva più di tanto. Nessuno resiste al mondo patinato di cui Chanyeol aveva già fatto parte e poi con il suo glorioso ritorno ci sarebbero state le case discografiche che lo avrebbero ricoperto di soldi, un ritorno in grande stile appena in tempo per vedere ancora tutto il gruppo degli EXO unito, prima che il più grande del gruppo parta per il servizio militare. Giusto. Il servizio militare. "Yeollie" continuò a stringerlo forte. "Cosa?" chiese lui dolcemente. "Tu dovrai andare a fare il servizio militare, non è vero?" chiese stringendolo ancora di più. Chanyeol sospirò greve "Sì, bimba". "Okay" disse Audrey accettando il fatto di dover stare lontana da Chanyeol per tanto tempo. "È solo un anno e mezzo, nel frattempo tu farai strada e, quando finirò, tu sarai diventata ancora più famosa di me" Chanyeol scoppiò a ridere, facendo trasparire un po' di tristezza. Audrey si staccò dal suo coinquilino e riprese a cucinare. Chanyeol la guardò stupito, ma poi capì che per Audrey non era giornata. Era stressata. Anche un'altra volta l'aveva vista così. Aveva avuto da studiare quattro materie per una settimana, ogni giorno si chiudeva in camera e studiava per ore, poi lo costringeva ad interrogarla e, se non la sapeva bene, si arrabbiava e tornava in camera e riprendeva daccapo. Quando non studiava, tutti i suoi discorsi non erano più cinici, come usavano essere, ma erano terribilmente pessimisti. Per quanto Chanyeol si fosse sforzato di tirarle su il morale e di aiutarla, non c'era stato niente da fare. Quindi capì che forse Audrey era stressata per l'imminente partenza. Preparare le valigie, il pensiero di dover prendere un aereo, stare in un paese straniero senza la famiglia. Ma Audrey non sapeva ancora, pensò Chanyeol, che non aveva più niente da temere. Perché c'era lui a proteggerla e non avrebbe più dovuto sentirsi sola.
   
 
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