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Autore: Mary Rosemary    11/12/2019    3 recensioni
Mantenendo la concentrazione, si avvicinò rapida alla sua destinazione: e più guadagnava metri, più percepiva un forte potere assopirsi lentamente.
La cosa non la tranquillizzava affatto.
Scorse nell'immediato i capelli fulvi della fata, sdraiata su un fianco con il cellulare stretto tra le mani. Atterrò davanti a lei, attirando la sua attenzione, ma invece di rivolgerle uno sguardo sprezzante venne catturata dal grosso cumulo di ceneri poco lontano.
Un tempo, lei e le sue sorelle vivevano lì: nessuna di loro aveva ancora rischiato la vita, né aveva provato a conquistare l'Universo Magico. Erano solo loro e la madre, chiuse in quel cottage ad imparare tutto ciò che potevano sulla magia nera: ed ogni tanto, quando il controllo dell'adulta veniva meno, lei e le sue sorelle uscivano di nascosto a giocare.
Si spingevano fino al limitare del bosco per osservare da lontano la civiltà della quale non potevano fare parte, immaginandosi come fosse la gente che viveva lì, quali interessi avesse.
Per qualche secondo rimpianse quel periodo; poi si ricordò che ai suoi piedi giaceva una fatina da gonfiare di botte.
Genere: Angst, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Stormy, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Victory's Contagious'
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III


Nothing's Wrong but Nothing's True

The men up on the news, they try to tell us all that we will lose
But it's so easy in this blue, where everything is good









A Darcy non l'aveva detto, ma di fatto era quasi morta.
Qualche idiota era riuscito a passare oltre i suoi incantesimi illusori e trovare il luogo in cui tenevano nascosti la maggior parte dei loro risparmi: essendo soldi non del tutto puliti, non avrebbero potuto tenerli al sicuro in modi convenzionali. Il problema era sorto quando si era accorta, troppo tardi, che i suddetti deficienti avevano saputo sfruttare bene la loro netta superiorità numerica, unica chance che avevano di sopravvivere alla sua furia.
Ed ancora prima che fosse riuscita a lanciare un attacco elettrico, che sarebbe bastato ad incenerirli tutti, si era ritrovata un pugnale magico nella schiena.
Riversa a terra, con una pozza di sangue che andava formandosi sotto al suo ventre, Stormy era stata in grado solo di guardarli fuggire con il denaro che erano riusciti a recuperare; ricordava perfettamente i loro volti e si era ripromessa di trovarli, mentre estraeva dolorosamente l'arma dalle sue carni e cominciava subito a curarsi.
Come aveva fatto ancora non lo sapeva, dato che in tale posizione era quasi difficile da toccare: era affondato molto vicino alla colonna vertebrale; il polmone – a quanto sembrava, lei non ne sapeva molto di anatomia – doveva essersi solo danneggiato superficialmente, quindi nella sfortuna d'essersi trovata nel luogo sbagliato al momento sbagliato, aveva avuto la fortuna di non morirci.
Aveva visto tanto sangue solo la sera in cui lei e le sorelle erano fuggite dalla loro vecchia abitazione: sua madre, la camicia da notte che portava e la poltrona erano per buona parte tinte di quel rosso che ora le macchiava le mani e le bagnava lo stomaco.
I ricordi non la stavano di certo aiutando.
Si era imposta di mantenere la calma, infondendo il potere nel suo corpo per potersi curare le ferite: nonostante non toccasse i campi della sua magia, aveva sviluppato delle arti curative decenti. O meglio, le aveva dovute imparare nel corso delle numerose battaglie con le fate, che apparivano così buone agli occhi della Dimensione Magica, ma qualche volta erano andate ben vicine al far fuori lei e le sue sorelle; e non poteva puntare sempre sulle ottime capacità di Darcy.
Stringendo i denti, percepiva la ferita chiudersi lentamente, il sangue smettere di sgorgare dall'interno del suo corpo: si sarebbe presa un attimo per riposare, si era detta. Dopo aver subito un colpo simile non si sarebbe potuta rialzare come se non fosse successo niente, soprattutto qualora la sorella l'avesse scoperto.
Le sarebbero bastati una ventina di minuti, sentiva l'energia alimentata dalla sua rabbia riprendere a crescere: così chiuse gli occhi, cercando di regolarizzare il respiro.
Non pensava di crollare addormentata per tredici ore.
Il Sole, alto nel cielo, l'aveva svegliata nel sobborgo isolato in cui era collassata, ed istintivamente si era tirata su seduta, conscia d'aver dormito troppo; un dolore lancinante l'aveva colpita alla schiena, mozzandole il respiro per un paio di secondi.
Aveva maledetto il suo comportamento brusco ed impulsivo che le aveva fatto riaprire la ferita: non l'avrebbe mai ammesso, ma invidiava la calma con cui Darcy gestiva le situazioni. Di certo lei non avrebbe dovuto curarsi nuovamente perché non s'era ricordata di essere stata pugnalata la sera precedente.
E si era maledetta anche perché poteva già essere sicura che la mezzana l'avrebbe scoperta.

Si può sapere dove sei stata?” l'aveva infatti apostrofata una volta che fosse tornata a casa, pronta a smascherare qualsiasi bugia avesse cercato di rifilarle; Stormy si era limitata a roteare gli occhi, sedendosi con cautela sul divano per non rivelarle la ferita.
Siediti.” disse alla sorella con tono sgarbato; Darcy alzò un sopracciglio, esitando e temendo la serietà che la minore stava mantenendo in tale frangente.
Fidati, siediti.”
La osservò sedersi, cercando di scegliere le parole giuste nei pochi attimi che le rimanevano: stare in silenzio per troppo tempo avrebbe fatto crescere dei dubbi nella mente della sorella sulla veridicità delle sue parole, e non era decisamente l'effetto che voleva ottenere.

Dei deficienti hanno trovato il nascondiglio dove tenevamo i soldi – cominciò, mettendosi sulla difensiva: l'atteggiamento le ricordava quando, in passato, una tattica non andava a buon fine perché s'era decisa ad agire di testa sua. Grazie al cielo non c'era Icy a ribadirle quanto fosse inutile per il loro obiettivo – e no, non so come abbiano fatto a passare la tua illusione, però l'hanno fatto. Io ce li ho trovati dentro.
Ovviamente li ho attaccati perché non potevo lasciarli scappare con i soldi, solo che loro erano in venti ed io ne vedevo solo la metà: mi hanno preso alle spalle i vigliacchi, e sono scappati con tutto quello che sono riusciti a prendere.
Però tu non preoccuparti, vado subito ad ammazzarli: i soldi li avranno loro, quindi non è un problema.” ad ogni parola che pronunciava, vedeva il nervosismo della mezzana crescere: avrebbe fatto meglio ad iniziare subito le ricerche.

Non è un problema?” ripeté la mora, con un tono un po' troppo alto.
Credi veramente che non li abbiano già spesi? Sanno che tornerai a cercarli, la tua faccia che ti ostini a non nascondere in giro la conoscono tutti.
Dovevi stare più attenta, Stormy, e dovevi chiamarmi: in due non ci avrebbero sconfitte ed i soldi sarebbero ancora al sicuro, invece che in giro per la Dimensione Magica.” le disse Darcy, perdendo una parte considerevole della calma che la contraddistingueva: la sorella assottigliò gli occhi, sputando una risposta.

Dillo allora. Dillo che sono inutile, che sono solo un danno. Stai parlando proprio come quella stronza, quindi perché non lo dici?”
Perché non lo sei – con un lungo respiro, la strega delle illusioni si passò una mano tra i capelli, tirandoseli indietro – Non lo sei, non pensarlo. Ti sto spiegando che non possiamo recuperarli, e tra meno di una settimana devo pagare l'affitto, non riesco ad arrivare a quella cifra.
E se mi offendi ancora così ti sbatto fuori.”
Il commento fece nascere sul volto della minore l'accenno di un sorrisetto.
Non accadeva spesso che i loro litigi finissero così in fretta.

Allora cosa facciamo? Vado a borseggiare qualcuno?”
Non cominciare, Stormy. Abbiamo troppo poco tempo per riuscire a raccogliere una cifra simile, senza contare che non possiamo ancora esporci così tanto. Credo ci sia un'unica cosa da fare.” dalla sua posizione seduta, sembrò affondare ancora di più nella poltrona.
Stormy capì che sarebbe stato qualcosa di scomodo per entrambe, ma le sfuggiva di cosa potesse trattarsi; prima di chiedere, si prese qualche attimo per osservare la sorella e provare ad arrivarci da sola.

Devo chiamare Icy.” l'anticipò la mezzana, con il tono di chi stava ammettendo un delitto.
Oh no. Qualsiasi altra cosa Darcy, ma quello no. Io non ci voglio parlare, né voglio sentire la sua voce, né voglio sapere che esiste ancora.”
Non preoccuparti, tu non ci parlerai. Farò tutto io e cercherò di fare più in fretta possibile.” e sospirando rassegnata, prese il cellulare per comporre un numero che un tempo ricordava a memoria, ma che ora avrebbe dovuto cercare nella rubrica.


Prima le perdenti.” esclamò soddisfatta, mentre aspettava di deviare qualche insulso attacco delle fatine. Colpirle con qualche potente incantesimo dei suoi l'avrebbe sicuramente distratta da ciò che era riuscita a capire: le parole di Darcy erano state cristalline, non era servita una spiegazione per farle venire in mente il rito che avevano sognato di praticare da anni.
Per una volta si sarebbe dovuta contenere per non mostrare lo sgomento e la rabbia che stava provando per aver scoperto che sua sorella maggiore aveva deciso di farlo da sola. Se solo le avesse avvisate non si sarebbero trovate in una situazione simile dove, e lo comprendeva fin troppo bene anche lei, anche un solo passo falso avrebbe segnato la sua morte.

E poi la stupida sarei io.” le venne da pensare, appuntandosi mentalmente di dirglielo quando si sarebbero ritrovate. Non perse nemmeno tempo ad indugiare su se avesse ancora avuto l'occasione di parlarle.
Com'era prevedibile, la prima ad attaccare fu Stella, e con un attacco molto prevedibile; Stormy non dovette nemmeno spostarsi per deviare la lama solare con uno dei suoi fulmini, scaturito dai palmi delle sue mani. Le stelle, prima visibili, cominciarono a soffocare sotto una coltre di nuvole nere.
Distrarre le fate con numerosi incantesimi le sembrava un'ottima strategia per far guadagnare tempo alla strega delle illusioni, che si sarebbe dovuta occupare dell'albina una volta che questa avesse completato l'incantesimo: se le nemiche le avessero colte allora, per loro non ci sarebbe stata battaglia. Le venne in mente che parlandone non sarebbero andate incontro ad una situazione così scomoda: ma, piuttosto che dire a delle stupide fatine ciò che lei e le sue sorelle avevano cercato di fare da una vita, si sarebbe tranciata di netto la lingua con le sue stesse mani.

E questo sarebbe un attacco?” le provocò quindi, per far concentrare le attenzioni su di sé.
Non ci stiamo neanche riscaldando – intervenne Musa, facendosi avanti ad affiancare la bionda – Quante chance pensi di avere contro tutte e cinque?”
Non riuscireste a battermi nemmeno se foste in sei.” e senza dar loro il tempo di attaccare di nuovo, fece scendere due potenti fulmini dal cielo: le avrebbe incenerite se entrambe non avessero avuto la prontezza di creare una barriera protettiva.
Stiamo attente ragazze, Darcy potrebbe essere ancora nascosta qui intorno.” disse Aisha, gettando uno sguardo ai dintorni: la strega era sparita troppo in fretta per i suoi gusti e, dato che l'attuale situazione non la convinceva per niente, voleva sapere più di ogni altra cosa cosa c'entravano le Trix con la scomparsa di Bloom.
La fata di Andros non era l'unica ad essere poco convinta: Tecna osservava i movimenti di Stormy cercando di collegare gli indizi che era riuscita a raccogliere.
Con ogni probabilità la strega delle tempeste sapeva, o ne aveva il sospetto, dove si trovasse Bloom, e lei era intenzionata a scoprirlo.
La strega si sollevò di qualche metro da terra, guardandole dall'alto.

Ho proprio voglia di divertirmi.” disse loro con un ghigno, facendo crescere in dimensione le nuvole cariche di elettricità sopra di loro. Allargando le braccia, creò un forte tifone capace di mandare numerose scariche, una delle quali centrò la fata della tecnologia mandandola dall'altro lato della strada: ma questa con prontezza, diede un colpo di ali ed evitò l'impatto con la finestra di un appartamento.
Prima che il tornado potesse raggiungerle e metterle fuori combattimento, Flora premette i palmi delle mani al suolo: subito un paio di grosse radici ruppero l'asfalto sotto i piedi della strega, mandandola a terra e distraendola quanto bastava per neutralizzare l'incantesimo.
Il legno si avvolse intorno alle sue gambe, stringendole con una forza considerevole, forse molta più di quanta ne intendeva la fata dei fiori: se avesse continuato così avrebbe potuto spezzarle di netto i femori. Digrignando i denti per non dare alle fate la soddisfazione di sentirla urlare, Stormy liberò l'energia statica che aveva in corpo, sufficiente ad incenerire nell'immediato le radici e liberarsi.
Infastidita dall'attacco di Flora, indirizzò a lei un fulmine che stentò a parare, provocandosi un'ustione al braccio sinistro. Davanti a lei si pose Musa, che rispose alla magia con una potente onda sonora.
La strega, concentrata a vendicarsi della fata di Limphea, cadde dolorosamente di schiena sull'asfalto: avrebbe dovuto rialzarsi immediatamente, ma quando tirò su la schiena percepì un liquido caldo scivolarle lungo il fianco.
Soffocò un'imprecazione e si sostenne con una mano: ora si stava pentendo di non aver detto a Darcy della ferita.
Aisha era pronta a centrarla con un'onda morphix per poterla neutralizzare senza ferirla ulteriormente, se solo il cellulare di Flora non si fosse messo a squillare a tutto volume.

Flora, sto cercando di concentrarmi.” le sussurrò.
E' Bloom.” fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Il piano di Stormy era appena fallito e l'aveva capito dopo tali parole: riuscì a tirarsi in piedi, sfoggiando un'espressione strafottente, come se la notizia non la riguardasse. Ma l'idea che Bloom potesse essere già su Whisperia ed aver attaccato sua sorella schiacciava quel poco di controllo che aveva; oppure non l'aveva nemmeno fatta avvicinare al loro pianeta d'origine.
Era conscia che la fata della Fiamma del Drago era sempre stata clemente con l'albina e non aveva mai usato colpi mortali contro di lei – altrimenti sarebbe già morta durante il loro primo scontro serio – ma se avesse, per una volta, sbagliato a dosare il potere?
L'idea di trovarla carbonizzata accanto alla sua acerrima nemica le fece venire un conato di vomito che, per sua fortuna, le fate non notarono.
Non credeva di potersi preoccupare fino a tal punto per una stronza come Icy.

Sì, arriviamo subito.” e detto ciò passò subito il cellulare a Tecna; la strega non riuscì a capire cosa si stessero dicendo, ma le avrebbe dovute seguire ad ogni costo.
Dov'era Bloom ci sarebbero state informazioni su ciò che aveva fatto sua sorella prima di lasciare Magix, informazioni con ogni probabilità rilevanti.

Noi tre ci occupiamo di Stormy – dichiarò Aisha, rivolta alle compagne – Voi due andate da Bloom.”
E quando Tecna e Flora partirono veloci verso la periferia di Magix, la strega si alzò in volo e, usando un potente fulmine come diversivo, si apprestò a seguirle. Non avrebbe potuto farlo per molto, quando se ne sarebbero accorte si sarebbero arrestate per attaccarla: pertanto avrebbe dovuto pensare come Icy.
Dove sarebbe andata prima di dirigersi su Whisperia? O dove avrebbe portato Bloom per sottrarle la Fiamma del Drago?
Farlo in volo e con una ferita sanguinante non era esattamente la sfida più facile che avesse affrontato: e passare mentalmente tutti i bar dove la sorella andava ad ubriacarsi non la stava aiutando.
L'albina era stata un po' dappertutto, il che l'aveva resa difficile da rintracciare: l'appartamento era da escludere, così come i posti troppo scoperti e popolati; ma avrebbe potuto rompersi la testa su mille altri posti prima di trovare quello giusto. Avrebbe anche provato a farlo, finché sotto al suo corpo non fece capolino la foresta ad un paio di chilometri da Magix.
La ricordava fin troppo bene e si diede dell'idiota per non averci pensato prima; quando Tecna la notò e si voltò per contrastarla con un incantesimo, Stormy era scesa improvvisamente di quota, infilandosi nella foresta.

Ha capito dove stiamo andando, Flora, seguiamola!” sentì appena, e non si permise di rallentare nemmeno di poco. Ringraziò di essere abbastanza agile per non schiantarsi contro i rami degli alberi, e di avere abbastanza memoria per ricordarsi dove andare.
Non riusciva a capire il motivo per cui la strega dei ghiacci fosse tornata alla radura dove sorgeva la loro prima casa a Magix, ma aveva la sensazione che non fosse per niente di buono. Arrivare lì – supponendo che Bloom fosse lì – prima delle Winx le avrebbe dato un buon vantaggio.

Non riesco a fermarla, è troppo veloce!” la voce di Flora alle sue spalle fece nascere un sorrisetto compiaciuto sulle sue labbra, spingendola ad aumentare ulteriormente la velocità. Mantenendo la concentrazione, si avvicinò rapida alla sua destinazione: e più guadagnava metri, più percepiva un forte potere assopirsi lentamente.
La cosa non la tranquillizzava affatto.
Scorse nell'immediato i capelli fulvi della fata, sdraiata su un fianco con il cellulare stretto tra le mani. Atterrò davanti a lei, attirando la sua attenzione, ma invece di rivolgerle uno sguardo sprezzante venne catturata dal grosso cumulo di ceneri poco lontano.
Un tempo, lei e le sue sorelle vivevano lì: nessuna di loro aveva ancora rischiato la vita, né aveva provato a conquistare l'Universo Magico. Erano solo loro e la madre, chiuse in quel cottage ad imparare tutto ciò che potevano sulla magia nera: ed ogni tanto, quando il controllo dell'adulta veniva meno, lei e le sue sorelle uscivano di nascosto a giocare.
Si spingevano fino al limitare del bosco per osservare da lontano la civiltà della quale non potevano fare parte, immaginandosi come fosse la gente che viveva lì, quali interessi avesse.
Per qualche secondo rimpianse quel periodo; poi si ricordò che ai suoi piedi giaceva una fatina da gonfiare di botte.

Cosa ci fai qui? Pensavo fossi con Icy.” mormorò Bloom, guardandola con la coda dell'occhio; la sua interlocutrice abbozzò un'espressione maliziosa, premendo uno stivaletto sul suo fianco scoperto.
No. Ora dimmi che fine ha fatto mia sorella o giuro che ti squarto.”
E dovrei saperlo meglio di te?” le rispose con voce ostile, sibilando di dolore nel sentire il tacco premere contro la sua pelle. Un forte fruscio che proveniva dalle frasche l'avvisò dell'arrivo dei rinforzi, e la strega si preparò ad accoglierli come si doveva: una saetta sfiorò Stella, mancandola per qualche millimetro.
Lasciala stare, strega!” urlò, puntandole contro lo scettro. Stormy non si lasciò intimidire e fece più pressione sul corpo sotto di lei.
Altrimenti?” sibilò trionfante; e poté godere appena dell'espressione adirata della principessa di Solaria, che delle onde soniche la fecero volare in avanti di un metro.
Le sue ginocchia impattarono in modo violento al suolo, ma nulla fu paragonabile alla fitta alla spina dorsale che la costrinse a terra. Il suo corsetto già scarlatto, doveva essersi scurito vicino alle scapole, ed Aisha doveva essersene accorta dal sussulto che emise nel volare vicina a lei.

Aspettate.” la udì sussurrare a Musa e a Flora che l'avevano raggiunta.
Prendendo un respiro profondo e facendo forza sulle braccia, la strega delle tempeste riuscì a spingersi indietro per sedere almeno sulle ginocchia, ma quando fu sul punto di rialzarsi si sentì chiudere la gola.
Un paio di forti colpi di tosse la colsero, facendole portare istintivamente le mani alla bocca; quando le mise a fuoco davanti al suo viso, le trovò macchiate di sangue.

Oh merda.” biascicò, prima di nascondere i palmi alle nemiche; ma le tre vicine a lei avevano già visto tutto.
Quindi dobbiamo curarla? Ironico.” commentò Musa, mentre la fata dei fiori si chinò con molta cautela ed avvicinò le mani alla schiena della strega.
Stormy non si mosse, ma giurò per più di una volta a sé stessa che avrebbe rotto tutte le ossa a quei bastardi che avevano osato accoltellarla.


Bloom aveva appena serrato le labbra: le immagini che era stata in grado di spiegare apparivano estremamente nitide alle compagne che l'avevano soccorsa, ma non poteva immaginare quanto terribilmente realistiche potessero sembrare a Stormy.
Nell'ascoltarla, indebolita dalla ferita che si era infiammata ed addirittura riaperta, aveva visto una figura che le ricordava la sorella stare in piedi al centro della radura, con il viso rivolto verso il rogo magico. L'espressione tirata e controllata, mentre guardava la casa in cui aveva passato i pochi momenti migliori della sua vita bruciare in pochi attimi.
La faccenda andava complicandosi di parecchio.

Ferma, ferma, fammi capire bene – il suo tono era smorzato, molto diverso dal solito – Stai parlando di un fuoco sacro? E di spiriti?”
La fulva le rivolse uno sguardo alquanto perplesso, e non era stata l'unica: Stormy parlava della vicenda come se fosse qualcosa che avesse scoperto da poco.
Fu Tecna a parlare, desiderosa di capire a fondo la faccenda: da quando aveva incrociato lei e Darcy aveva avuto la sensazione che qualcosa non fosse andato per il verso giusto; ma ora, nel vedere la più impulsiva delle tre cedere allo sgomento, ne aveva la certezza.

Quindi, oltre a non sapere dove sia Icy, non sai nemmeno cosa ci faceva qui?” la mise con le spalle al muro. La reazione che scatenò confermò ulteriormente i suoi dubbi.
Certo che lo so! Cosa credete, che mia sorella non mi parli?” ed era proprio così, ma le fate non dovevano saperlo.
Allora perché sembri così stupita di quello che ha fatto? Perché avrebbe dovuto agire da sola, poi.” puntualizzò Aisha, capendo almeno in parte cosa la compagna voleva fare: indurre la strega delle tempeste a vuotare il sacco non sarebbe stato troppo difficile. Valeva la pena provare.
Infatti – rincarò la dose Bloom – Me l'hai anche chiesto quando sei arrivata ed io stessa mi sono stupita di non avervi viste con lei. Ha rischiato abbastanza quando uno spirito l'ha aggredita, non sarebbe successo se foste state in tre; senza contare che mi ha detto di non poter sprecare magia per attaccarmi.”
Vogliamo parlare di Darcy che se ne va chissà dove invece di combattere contro di noi?” disse Stella, comprendendo dove il discorso stesse andando a parare.
La volete smettere?! Sono solo le vostre stupide teorie. Non c'è proprio niente che non va tra di noi.” sputò la strega, alzando di parecchio il tono. Ciò che aveva detto a Bloom era solo la sua parola contro la propria, se avesse mantenuto la facciata sarebbe riuscita a cavarsela a sufficienza.
Non poteva dir loro che in realtà non si parlavano da un anno e a malapena sapessero dove fosse; che ciò che avevano davanti agli occhi era un rito funebre che sua sorella non avrebbe dovuto fare da sola; che lei era lì solo per far guadagnare tempo a Darcy nella speranza che non fosse troppo tardi.
Eppure loro stavano cercando di cavarle le informazioni dalla bocca.

Per quanto ne sappiamo potrebbe essere grave, noi possiamo aiutarvi.” il tono dolce di Flora le fece letteralmente saltare i nervi. Quelle stupide fatine non avevano nessun diritto per ficcare il naso nella sua vita.
Ma voi fatine non siete capaci di farvi i cazzi vostri? Va bene, mia sorella ha preso la Fiamma del Drago, e grazie al cazzo, è da tutta la sua vita che è fissata con quel potere e con te – e puntò nervosamente il dito contro Bloom – ma il resto non dovrebbe nemmeno interessarvi, neanche se fosse qualcosa di grave: ce le risolviamo noi le nostre cose, voi risolvete le vostre.”
Vorrei ricordarti, Stormy, che tutte le volte che qualcuna di voi prende la Fiamma del Drago rischia di distruggere la Dimensione Magica. Quindi sì, sono anche affari nostri.” le fece presente Musa, incrociando le braccia al petto.
La situazione non le piaceva granché: vedere la strega delle tempeste cedere gradualmente se messa sotto torchio le dava l'impressione che ciò a cui stessero andando incontro fosse molto peggio di ciò che si aspettassero.

No, questa volta non lo sono.”
E dovremmo fidarci di te senza sapere niente? Tu e le tue sorelle non siete esattamente le persone più affidabili di questo mondo.” protestò Aisha.
Stormy strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche; ma finché non avessero scoperto dove fossero le sue sorelle avrebbe potuto continuare a fingere e a trattenerle.

Comunque non hai ancora risposto alle mie domande.” tentò di cambiare argomento, rivolgendo il suo sguardo a Bloom.
Sì, è quello che ha fatto. Ma finché non spiegherai a cosa serviva quell'incantesimo non ti dirò nient'altro.” ed accennò un sorrisetto al sospiro scocciato che la minore delle Trix emise.
E' una cosa personale. Non sono veramente cazzi vostri.”
Allora non avrai altre informazioni.” sentenziò, reggendosi appena a Stella che la stava sostenendo.
Ora la strega era a dir poco furente: l'elettricità aveva cominciato a scorrere lungo il suo corpo, attraverso le sue mani serrate, tra i ricci dei suoi capelli.

Adesso tocca a me ricattarvi: o me lo dite con le buone, o vi faccio a pezzi.”
Non ti conviene, ti si riaprirà la ferita. E questa volta la situazione potrebbe peggiorare, l'incantesimo che ha usato Flora per togliere il sangue che ti era entrato nei polmoni è difficile e non è detto che sia in grado di portarlo a buon fine un'altra volta.” le disse Tecna nel vederla alterarsi: le sue parole sembrarono spegnere un po' l'adrenalina che la stava spingendo a tentare un nuovo attacco. Per quanto le costasse ammetterlo, non avrebbe retto un altro scontro senza causare danni alle sue condizioni già non ottimali.
Doveva esser passata appena un'ora da quando Darcy l'aveva lasciata, doveva cambiare strategia per attirare l'attenzione ancora per un po'.

Non hai molta scelta: se vuoi sapere cos'è successo comincia a spiegare.” il tono della fata si era fatto tagliente e Stormy non era nella posizione per continuare con la stessa farsa.
Ingoiò con dolore l'orgoglio e distogliendo lo sguardo, cominciò a parlare: ovviamente si curò di non rivelare l'obiettivo che lei e le sorelle avevano pianificato di raggiungere.

Un rito funebre, va fatto così secondo la tradizione del luogo da cui veniamo. Mia sorella ha usato la nostra casa come pira per purificare gli spiriti che vi erano rimasti legati con un fuoco sacro.
Lo spirito che l'ha attaccata doveva essere lo spirito che cercava di purificare.”

Perché l'avrebbe fatto?” chiese scettica Stella. Sembrava un atto decente e stentava a credere che una come Icy avesse potuto compierlo.
Che cazzo ne so io, grazie agli dei non sono nella sua testa.” sbottò, cercando una posizione più comoda per evitare che la ferita le facesse più male del dovuto.
Sai perché ha agito da sola?” domandò Flora, ma la strega delle tempeste scosse la testa.
In realtà aveva qualche idea, ma non l'avrebbe di certo espressa alle sue nemiche.

Ho detto quello che sapevo, rispetta i patti fatina.” disse subito, guardando Bloom esitare appena.
“… D'accordo. Mi dava le spalle quando sono rinvenuta ed io ho cercato di fermarla.
Le ho chiesto dove andava e cos'aveva intenzione di fare, lei mi ha risposto che l'avrei saputo molto presto. Poi ha aperto un portale e mi ha detto addio, come se sapesse che non ci saremmo più riviste.”
La minore non poté trattenersi dal sussultare. Per lei, che conosceva le intenzioni della sorella, il senso delle sue parole era palese.
Il rito funebre era un suo modo per chiudere ciò che aveva lasciato in sospeso da molti anni.
La sensazione che sarebbe dovuta andare anche lei a cercarla, lasciando le Winx con un pugno di mosche, crebbe velocemente in lei: avrebbe potuto aiutare Darcy a stabilizzare la magia dell'albina durante l'incantesimo, senza doverlo fare quando avrebbe potuto essere troppo tardi.

Stormy, cosa sta succedendo?” era stata Aisha a parlare, la sua voce aveva perso il solito tono adirato: doveva essersi accorta del suo cambio d'espressione.
Ve l'ho detto, non vi deve interessare – sbottò, assottigliando gli occhi per recuperare l'aggressività che la contraddistingueva – E poi non vi dirò altro, quindi buona fortuna a trovarla prima che abbia finito.”
Io so dov'è, ho riconosciuto il posto.” intervenne subito Bloom, facendole salire un brivido gelido lungo la schiena: cercò di tranquillizzarsi pensando che stesse mentendo, ma dentro di sé si stava già chiedendo se invece non fosse vero.
Nah, stai bluffando. Non ci casco, fatina.” la schernì, facendo ricomparire un sorrisetto beffardo; ma la fata della Fiamma del Drago pareva non voler mollare.
E' andata su Whisperia.” la risposta confermò i dubbi della minore. E, date le circostanze, sarebbe ricorsa a qualsiasi misura pur di fermarle.
Raddrizzò la schiena e si tirò perfino in piedi, nonostante il fitto dolore che stava provando nel farlo, e le confrontò tutte e sei.

Voi non metterete piede in quel posto.” il suo tono era ciò di più serio che le sue nemiche avevano sentito uscire dalla sua bocca. Per qualche attimo nessuna di loro seppe come risponderle.
Non erano abituate a vederla così: faceva più paura di quando si lasciava condizionare dalla rabbia.

Invece ci andremo. Dobbiamo fermare quello che state architettando tu e le tue sorelle, dato che di sicuro non sarà niente di buono – Aisha si decise a parlare, cercando di mettere di nuovo Stormy sotto torchio – Riesci a portarci su Whisperia, Stella?”
Penso di poterlo fare.” rispose lei, impugnando lo scettro ed alzandolo al cielo; ma prima che potesse abbassarlo, si vide costretta a difenderlo da un fulmine.
Non osate.” disse in fretta la minore delle Trix, sollevando l'altra mano per richiamare un nuovo incantesimo.
Non vorrai combattere in quelle condizioni!” esclamò Musa.
Credi che abbia scelta? Devo fermarvi qui, altrimenti quello che potrebbe succedere non piacerà neanche a voi.” sibilò in risposta, mandando un lampo ad impattare sullo scudo violaceo, evocato con prontezza dalla fata. Nonostante i suoi attacchi, le Winx non risposero al fuoco; erano consce che, riprendendo lo scontro, la strega delle tempeste avrebbe fatto una brutta fine.
E nessuna di loro voleva portarsi un simile peso sulla coscienza.

Vi state trattenendo perché non volete farmi fuori.” disse loro prima che potessero farle qualsiasi domanda.
Come pensate di proseguire? Le mie sorelle hanno un vantaggio enorme rispetto a voi, l'incantesimo sarà già cominciato e voi non potete interromperlo.”
Le informò senza nessuna malizia e, tranne Stella ed Aisha che erano le meno convinte, le altre ebbero la sensazione di poter credere alle sue parole.

Possiamo comunque fermarle.” le fece notare Bloom; l'espressione trionfante che le rivolse la minore non le piacque per niente.
L'unico modo per fermare quella magia una volta iniziata è uccidere chi la sta praticando. E voi non mi sembrate proprio delle assassine.” rispose, mantenendo il loro sguardo.
Sapeva che non poteva farle desistere da raggiungere Icy e Darcy su Whisperia, ma almeno avrebbe impedito loro d'interferire, qualora le avessero creduto; ma forse non sarebbe stato necessario, forse la strega delle illusioni era riuscita a concludere la questione.
Lasciando che le fate discutessero tra di loro sul da farsi, Stormy si ritrovò a sperare di esser riuscita a far perdere loro abbastanza tempo.
Una cattiva valutazione dell'incantesimo da parte loro avrebbe potuto portarle via entrambe le sorelle in un colpo solo, e non sarebbe mai stata pronta ad una simile perdita.

Su Whisperia ci andiamo comunque – dichiarò Stella quando si decisero, prendendo un passo in avanti – E tu verrai con noi.”
La situazione si stava volgendo in suo favore; Stormy pensò che, tenendo in considerazione la ferita che comprometteva la sua forza, sarebbe potuta andare peggio.
Controllandole da vicino avrebbe scongiurato la morte delle sorelle; o, almeno, ci avrebbe provato.






























Avvertenze e condizioni per l'uso:
Avviso subito i nuovi lettori che questa storia fa parte di una serie: a differenza della precedente, che poteva essere letta senza conoscere la prima, questa è strettamente legata alle altre due storie.
Dubito sia facile capire cosa stia succedendo senza conoscere prima le precedenti.
Per le mie amiche che leggono sempre i miei scleri, no problem: probabilmente sanno già a memoria i cambiamenti che ho fatto dalle bozze fino alla fine.
Questa è la parte di Stormy, un po' diversa dalle prime due in quanto la parte iniziale che le legava qui è mancante (sarebbe stata uguale a quella della seconda storia, dato che Darcy e Stormy erano insieme, quindi ho preferito raccontare ciò che è successo prima e passare direttamente a ciò che è successo dopo). Spero di aver tappato i buchi lasciati dalle prime due.
Manca comunque una conclusione, che arriverà con la quarta storia dove i personaggi si uniranno in un unico luogo, motore che ha mosso le vicende finora: Whisperia.
Spero vi stiano piacendo le storie fino a qui e vi ringrazio se avete avuto il coraggio di leggerle. Vi ringrazio anche se rimanete in questo fandom mezzo morto perché almeno non mi sento l'unica matta che ci scrive.
Ringrazio
Ghillyam che si sopporta tutte le mie bozze e Applepagly che non mi ha ancora mandata a quel paese (e spero sempre che le storie siano di suo gradimento).
Dovevo divertirmi a scrivere la parte di Stormy, ma è stata un'impresa più ardua del previsto: valuterò bene le mie scelte la prossima volta.
Grazie ancora a tutti e see you next time!


Mary

   
 
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