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Autore: Federica_97    12/12/2019    5 recensioni
Otto anni dopo la conclusione del progetto Mew, le ragazze hanno preso strade diversi, lavori diversi, città diverse.
Ma un nuovo nemico minaccia la terra. E le ragazze sanno la responsabilità che hanno alle spalle, e non possono tirarsi indietro.
Un nemico fuori dal comune, mai visto prima. Riusciranno a trovare un suo punto debole? Oppure sarà tutto perduto ancor prima di iniziare?
Una storia avventurosa, piena di colpi di scena!
Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

 

 

Kyle si era svegliato presto, come era solito a fare. Nekory lo aveva piacevolmente sorpreso giù in cucina, mentre, sulle punte, cercava di prendere del cacao dalla dispensa.

“Buongiorno” le sorrise, afferrando la polvere marrone e passandogliela.

“Buongiorno zio...cioè zio Kyle...cioè Kyle...”

“Tranquilla, chiamami pure zio. So che per te dev'essere un abitudine”.

Lei annuì, aggiungendo il cacao al suo latte bollente.

“Come mai sei sveglia così presto?”.

Lei alzò le spalle “sono abituata a non dormire molto”.

“Sei come tuo padre”.

“Eh sì, anche lui non è un dormiglione. A differenza di mamma”.

Lui ridacchiò “sai che arrivava sempre in ritardo da ragazzina? Tuo padre si infuriava sempre”.

“Non credere, non cambierà” lei sorrise “la mamma è così. Le piace dormire” i suoi occhi si fecero vuoti “le piaceva...”.

Kyle le poggiò una mano sulla spalla “lei è sempre con te, anche se non la vedi”.

Nekory annuì “lo so...” mormorò. “A proposito, dov'è? Non ha dormito in camera stanotte”.

“Ah no? Forse è di nuovo giù, in laboratorio”.

“Non credo. Non c'è neanche papà nella sua stanza. Ho controllato”.

“Oh”. Kyle ci pensò un attimo. “Magari sono insieme da qualche parte dentro casa”.

La ragazza sorrise “potrei giurare che ieri sera prima di addormentarmi ho sentito un pianoforte”.

Kyle capì e abbozzò un sorriso “andiamo a vedere se sono nella sala da ballo?”.

“Sì, ma entri prima tu. Non vorrei vederli in...certe situazioni, ecco” fece una smorfia di disgusto.

Il moro rise “non credo che troveremo niente del genere”.

Si avviarono verso l'altro lato del salone fermandosi davanti ad una grande porta socchiusa. Kyle la spinse ed essa si aprì.

Fece segnò a Nekory di guardare dentro, sorridendo.

I due ragazzi se ne stavano abbracciate sul divano, stretti l'uno all'altra. Dormivano profondamente.

Strawberry era praticamente coricata su Ryan che dal suo canto sembrava non disprezzare, visto come le cingeva la vita.

Le labbra della ragazzina si allargarono in un grande sorriso e si avvicinò, poggiando loro addosso una coperta in pile.

Il biondo aprì gli occhi al contatto col tessuto e sbattè le palpebre più volte prima di focalizzare bene Nekory che lo fissava.

Gli fece segnò di fare silenzio e indicò la rossa che dormiva profondamente.

Il biondo la fissò e si rese conto un lampo che si erano addormentati sul divano dopo aver passato l'intera notte a chiacchierare.

Cercò di tirarsi un po' su, mettendosi più comodo ma questo movimento disturbo la ragazza che aprì gli occhi.

Si mise a sedere passandosi le mani sul volto mentre guardava la figlia.

“Buongiorno, che succede?”. Mormorò.

“Buongiorno a voi” Nekory si mise in mezzo a loro due abbracciando la donna.

“Ehi, sicura che vada tutto bene?” chiese lei, preoccupata.

“Sì, solo che non stavo così da anni ormai” fissò il biondo e gli sorrise. “Lo so che per voi è tutto strano. Ma io non riesco a vedervi in nessun altro modo se non come i miei genitori. Siete la mia mamma e il mio papà”.

“Lo capiamo, invece” disse Ryan, con una dolcezza che solitamente non gli apparteneva.

Il brontolio dello stomaco della rossa ruppe un po' quella magia che si era creata tra di loro.

“Scusate” borbottò imbarazzata.

A quel punto Kyle, che era rimasto a guardarli, si fece avanti: “buongiorno ragazzi. Ieri avevo preparato una torta alle fragole, che ne dite se andassimo ad assaggiarla?”.

“Torta?” Strawberry drizzò le orecchie.

“Alle fragole?” Nekory si rimise dritta.

“Arriviamo!” Entrambe le ragazze corsero via per raggiungere la cucina.

Kyle fissò l'amico e rise di gusto alla sua espressione rassegnata.

“Non ridere. E' una tragedia questa” scosse la testa alzandosi dal divano.

 

 

Stavano facendo tutti colazione insieme in silenzio, ancora mezzi addormentati e stanchi per il giorno precedente.

Ghish continuava a sbadigliare sorseggiando una tazza di caffè che si era rivelata la sua bevanda preferita.

“Se continui a bere caffè diventerai isterico” Mina lo riprese, guardandolo di sottecchi. Non si fidava molto di lui.

L'alieno verde fece spallucce senza rispondere.

“Allora Mark” parlò Strawberry guardando il ragazzo seduto di fronte a lei “come hai dormito?”.

Il moro alzò lo sguardo verso di lei “bene, tutto sommato. Questa casa è enorme”.

“Già. Le prime notte facevo fatica anch'io ad addormentarmi” disse Paddy mangiando un boccone di torta.

“E chissà come mai adesso non più, eh Paddy?” Mina la fissò, inarcando un sopracciglio, un sorrisetto malizioso a curvarle le labbra.

La biondina avvampò. “Cosa dici? Io dormo in camera mia e da nessun'altra parte!”

“Io non ho mai detto che dormi da qualche altra parte” Mina rise di gusto, soddisfatta.

“Uffa sei antipatica!” si imbronciò, lanciando un'occhiata a Tart. L'alieno invece non diceva una parola, facendo finta che l'argomento non lo toccasse minimamente.

“Ryan” Pam lo chiamò attirando l'attenzione del ragazzo che le rivolse una sguardo. “Hai idea di come fermare il nemico?”.

Lui scosse la testa “non ancora. Oggi stesso mi metto a lavoro. Mash ha registrato tutto lo scontro. Magari io e Kyle riusciamo a capirci qualcosa”.

L'amico annuì, trovandosi d'accordo con lui.

“Vi aiuto anch'io” si intromise Nekory “ne so un po' di più quindi posso essere utile. Almeno in questo”.

L'americano annuì, in segno di consenso.

“Okay bene” Strawberry si stiracchiò “io devo dirvi che stanotte tornano i miei dal viaggio di lavoro. Quindi il mio soggiorno qui terminerà presto”.

Lory guardò l'amica: “sei sicura che sia una buona idea allontanarti proprio adesso dal gruppo? Siamo costantemente in pericolo, forse è meglio rimanere tutti insieme”.

“Lei ha ragione” Pai si fece sentire “se ci separiamo è più probabile che attacchi il primo che lasci il gruppo”.

“Lo so ragazzi, ma mio padre impazzirebbe se non tornassi a casa. Non posso fare altrimenti”.

Ryan guardò la ragazza ma non disse niente. Avrebbe pensato a sistemare la situazione più tardi.

“Bene, visto che lei va via allora torno a casa anch'io. Ryan e Kyle ci hanno già dato abbastanza asilo politico” Mina finì la sua tazza di thè verde.

“Per noi non è un problema” rispose Kyle. “Separarci adesso significa indebolire la squadra”.

“Possiamo pensare ai nostri alloggi più tardi?” Nekory attirò l'attenzione di tutti. “Adesso dobbiamo capire come riattivare i tuoi poteri” guardò Mark “e come fare affinchè tu riesca a controllarli a tuo piacimento”.

Il moro fissò la ragazzina, sgranando gli occhi: “e come pensi che possa fare?”

“Beh, magari...” Lory parlò timida aspettando il consenso degli amici a continuare, che arrivò in pochi istanti: “possiamo provare come anni prima, no? Se non ricordo male sei diventato il cavaliere blu per proteggere Strawberry. Magari se ti facessimo credere che lei sia in pericolo, i tuoi poteri ricompariranno”.

“Lory ha ragione. Possiamo tentare” disse Pam. “Così Mark non dovrà aver paura quando è solo”.

“Io ci sto, un po' di allenamento farebbe bene anche a noi” continuò Mina.

“La bambolina in blu ha ragione. Alleniamoci anche noi” fece Ghish.

Mina lo guardò minacciosa “se mi chiami ancora bambolina ti tiro un pugno dritto sul naso”.

“Suvvia non litigare” ridacchiò Lory nervosa.

Il biondo sbuffò sonoramente attirando l'attenzione di tutti loro “allenatevi qui, così non darete nell'occhio”.

“Qui?! Ma rischiamo di distruggere casa!” Paddy cercò di farlo ragionare.

“Non qui in casa. Ma in palestra”.

Lo guardarono tutti confusi.

“Abbiamo una palestra interrata che costruimmo appositamente in caso di attacchi di qualsiasi genere. E' insonorizzata e fatta del più resistente materiale che esista. E' tutta a vostra disposizione” spiegò Kyle.

“Aah!” fu un suono generale.

Ryan si alzò facendo strisciare la sedia sul pavimento. “Venite”. Si avviò dall'altro lato della casa seguito dai suoi amici. Percossero pochi metri prima di arrivare dietro alle scale che solitamente usavano per salire.

Aprì un piccola scatolina dentro il muro che si rivelò essere un pannello con tanti piccoli bottoncini. Ne pigiò qualcuno e una porta si aprì.

“Percorrete tutte le scale, troverete una porta. Apritela e sarete arrivati” si scostò. “Per uscire basterà aprire questa porta, non serve altro”.

Le ragazze annuirono e la prima ad avviarsi fu Paddy seguita da Tart. Poi Ghish e Mark seguiti dal resto del team.

Strawberry guardò il biondo “tu non vieni?”.

Lui scosse la testa “sono più utile davanti ad un monitor. Non vi servirei ugualmente lì sotto”.

Lei annuì e guardò Nekory. Lei scosse la testa: “resto con papà anch'io”.
“Dai su vai. Risveglia i poteri del cavaliere blu, ci serviranno”. Ryan fece per andarsene ma Strawberry lo bloccò per la mano.

“Tu non sei inutile come credi. Senza di te non andremo da nessuna parte”.

“Compenso col mio cervellone” abbozzò un sorriso.

“E con la tua grande modestia, aggiungerei” rise lei.

Lui si avvicinò e fece per baciarla ma Nekory si schiarì la voce.

“Non davanti a me, vi prego”.

Strawberry arrossì e corse di sotto, lasciandoli da sola.

“Ma non potevi girarti e basta?” sbuffò l'americano.

“Nah!” lo abbracciò spingendolo verso il laboratorio.

 

 

 

La stanza dove si ritrovarono era grande quanto tutta la casa soprastante. Spoglia, colorata di un giallo ocra. Si guardarono intorno scambiandosi occhiate tra di loro.

“Iniziamo?” disse Ghish fregandosi le mani. “Non combatto con voi da anni, sono curioso di vedere se ancora riuscite a fronteggiarmi”.

“Certo che ci riusciamo, e ti stenderemo come otto anni fa” Mina incrociò le braccia guardandolo con aria di sfida.

“Ah sì, passerotto? Vedremo”.

“Lorichetto. E puoi anche giurarci”.

Mark si avvicinò a Strawberry “sono affiatati qui due, eh?”.

“A parte gli istinti omicidi che Mina sprizza da tutti i pori, sì! Sono affiatati”. Rise.

“Iniziamo? Io non vedo l'ora!” Paddy battè le mani emozionata.

“Ma abbiamo appena finito di fare colazione...” Tart sbuffò.

“Che c'è, Taru-Taru, hai paura di farti mettere sotto da una ragazzina?” lo sfidò.

“Io paura di te? Non dire fandonie, posso batterti a occhi chiusi”.

Le due ragazze si trasformarono, mettendosi spalla a spalla. Lanciando occhiate di fuoco ai due fratelli.

Paddy fece segno a Tart di attaccare.

L'alieno più piccolo, preso di orgoglio, non se lo fece ripetere e si scagliò verso di lei.

Paddy saltò, atterrando alle sue spalle. Gli assestò un calcio dritto alle scapole, facendogli perdere l'equilibrio in avanti.

Tart si girò a guardarla e strinse gli occhi. Mentre lei se la rideva vittoriosa l'afferrò per una caviglia facendola cadere all'indietro e bloccandola per i polsi sotto di sé.

“Prima regola del combattimento: mai abbassare la guardia. Adesso sei in trappola, come fai?”.

Paddy sembrò rilassata e abbozzò un sorrisetto. Lo scostò da sopra di sé tirandogli un altro calcio e si rimise in piedi.

“Seconda regola: non parlare” disse lei.

Ghish e Mina rimasero a guardarli dopo di che si concentrarono a combattere tra di loro.

Ghish richiamò i suoi sai scagliandosi su di lei, ma la mew mew era agile e riuscì a schivare i colpi.

Gli bloccò un polso non appena lui fu vicino e gli fece volare via uno dei sai, facendolo arrivare ai piedi di Lory.

La mew verde guardò Pai. Lui fece spallucce e lei si trasformò. Pam imitò l'amica e combatterono contro l'alieno viola insieme.

Pai usò il suo potere, che fu deviato dalla frusta di Pam. Lory lo colpì con un'agilità che non credeva di avere, tirandogli un calcio allo stomaco.

“Ti ho fatto male? Oddio scusami io non...” non ebbe il tempo di finire che l'alieno la bloccò alla parete. “Non parlare in battaglia, ti distrae”. Pai le sorrise leggermente mentre la lasciava andare lentamente.

Lory arrossì alla vicinanza dell'alieno ma si costrinse a non pensare a certe cose.

Pam aiutò l'amica allontanando l'alieno da essa.

Strawberry e Mark rimasero a guardarli mentre si sfidavano.

Mentre Mina cadeva a terra e Ghish prontamente cercava di bloccarla, ma non ci riusciva perché la mew blu era più furba e non gli dava il tempo di avvicinarsi.

Paddy e Tart si massacravano ma allo stesso tempo sembravano divertirsi. Lei aveva il fiatone, lui anche.

“Hai intenzione di aiutarmi oppure te ne stai lì impalata?” Mina chiamò la sua compagna di squadra spronandola a trasformarsi.

“Mark, se cogli qualche stimolo, qualsiasi, cerca di non respingerlo”.

“Chiaro”. Disse il ragazzo mentre lei correva verso l'amica prendendo la sembianze di MewBerry.

La rosa bloccò l'alieno da dietro ma Ghish fu più agile e in un lampo la scaraventò lontano.

Berry si rimise il piedi in un baleno mentre correva a fargliela pagare.

Spalla a spalla con Mina riuscì a bloccare l'alieno che dopo pochi secondi dovette arrendersi.

Sbuffò, ferito nell'orgoglio.

Paddy si fermò anche, imitata delle altre due amiche.

“Così però non andiamo da nessuna parte. Mark non sembra avere nessuna intenzione di trasformarsi”. La biondina sbuffò.

“Scusate io non riesco...” mormorò mortificato.

“Va bene, proviamo a vedere se così funziona” Ghish afferrò i suoi sai e li punto alla gola della leader mentre lei presa alla sprovvista cacciò un urlo che le graffiò la gola già dolorante.

Li strinse sulla pelle facendola sanguinare un po' e guardò il ragazzo.

“Ti prego io non sento niente. Lasciala andare!” urlò Mark, incapace di fare qualsiasi cosa.

Il verde sbuffò lasciando andare l'amica. “Sei l'essere più inutile che conosca”.

“Ghish non essere cattivo. E mi hai fatto male brutto idiota!” lo spintonò con forza facendolo barcollare.

“Proviamo con qualcos'altro, che ne dite?” Pai si fece avanti aprendo il palmo della mano e facendo materializzare qualcosa su di esso.

Le mew mew sgranarono gli occhi.

 

 

Di sopra i ragazzi avevano attaccato Mash ai cavo e osservavano la registrazione del giorno prima.

Niente sembrava rilevante e utile a capire o anticipare qualche sua mossa.

“Trovato qualcosa?” Nekory passò la tazza di caffè al padre che scosse la testa.

La piccola guardò lo schermo e strinse gli occhi. “Papà torna indietro”.

Ryan la guardò e lo fece “quindi?”.

“Guarda, aspetta” indicò Pai che lo attaccava e pochi minuti dopo era a terra insieme a Tart. “Guarda prima che afferri mamma” indicò con l'indice l'attacco che Barag aveva inflitto alle mew mew.

Ryan scattò in avanti sulla sedia riavvolgendo nuovamente il video a quei minuti.

“E' l'attacco di Pai”. Ragionò lui “ha usato lo stesso attacco di Pai per stendere le ragazze”.

Nekory annuì “allora non è stata una mia impressione”.

“Sembra aver assimilato il suo attacco e poi averlo usato a suo vantaggio” disse Kyle prendendo posto accanto al ragazzo.

“Magari è solo una coincidenza?” azzardò Nekory.

“Non credo alle coincidenze” mormorò il biondo ragionandoci. “E se si nutrisse dei loro attacchi?”.

“Spiegherebbe il perchè sappia sempre come muoversi” rispose Kyle.

“Lo dobbiamo dire alla mamma e alle altre!” Nekory corse via e Ryan la seguì dopo aver staccato Mash dai cavi che lo collegavano ai monitor.

Scese le scale quasi rischiando di mancare qualche gradino.

“Mamma siamo riusciti a scoprire qualcosa!” Nekory si affacciò e spalancò gli occhi quando vide la creatura davanti a lei.

Sembrava tanto un insetto somigliante ad una mosca. Ma aveva canini ed era alto almeno venti metri.

Gli occhi di Nekory balzarono rapidamente sugli alieni che volteggiavano tranquilli e poi si posarono sulle mew mew che affannate cercavano di difendersi dall'attacco del chimero. Mark era in ginocchio senza riuscire a fare niente.

“Porca miseria!” urlò Nekory attirando l'attenzione del chimero.

Il mostro si voltò verso di lei e corse ad attaccarla.

“Nekory no!” Strawberry si alzò e corse velocemente ma non riuscì a raggiungerlo.

La ragazzina si parò il viso con le mani chiudendo gli occhi aspettando che la colpisse, incapace di farle qualsiasi cosa.

Avvertì solo un lieve spostamento d'aria e un colpo di spada infliggere il chimero che in pochi secondi lascio il corpo dell'ospite, una mosca.

Eliminato” Mash lo aveva appena ingoiato.

“Stai bene?” Strawberry si avvicinò a lei ignara di quello che era appena successo e controllò che la ragazzina stesse bene.

Ryan si bloccò sulle scale focalizzando la scena davanti a sé.

“Sto bene...” mormorò ancora spaventata. “Cosa cavolo era quel coso?”.

“Un chimero, io e le altre abbiamo combattuto contro di loro quando eravamo piccole”.

Poi Nekory guardò chi l'avesse salvata e spalancò gli occhi. “C'è riuscito!” esclamò.

Strawberry si voltò verso una chioma biondissima e un vestito blu elettrico svolazzante.

Mark era riuscito a trasformarsi.

Rinfoderò la spada e si voltò a guardare le ragazze.

“Io... penso di avercela fatta”.

Le mew mew si avvicinarono a loro, congratulandosi con Mark.

“Bravissimo!” Esclamò Lory.

“Ci siamo fatti pestare e bastava Nekory per farti riattivare i poteri”. Paddy sorrise, massaggiandosi il collo.

“State tutte bene?” Ghish si avvicinò a loro.

Mina gli lanciò un'occhiata. “Brutto cretino e mentecatto che non sei altro! Potevi ucciderci!” lo picchiò tirandogli degli schiaffi sulle braccia.

“Ma non sono stato io a chiamare il chimero!” cercò di difendersi parando i colpi ma le mew mew era davvero furiosa.

“Okay va bene, basta” Pam la afferrò per la vita e la allontanò dall'alieno.

“Ti ammazzo idiota!” scalciò lei.

“Ragazze basta!” tuonò Ryan, scendendo gli ultimi gradini. “Avete riattivato i poteri del cavaliere blu, questa è la cosa importante”.

“Ha ragione, sta calma su” disse Lory sorridendo gentile.

Mina si ricompose sciogliendo la trasformazione. Prese un bel respiro e cercò di calmarsi per non ucciderlo davvero.

Mark, o meglio, il cavaliere blu guardò i suoi amici cercando di capire cosa dovesse fare.

“Grazie Mark...” mormorò Nekory rossa in viso. Lo spavento che si era presa era del tutto sparito quando realizzò che era stato proprio lui a salvarla.

“Non c'è di che” disse lui “è stato istintivo”.

“Adesso...” cominciò Ryan “devi riuscire a controllare le trasformazioni. La parte più difficile è stata fatta” poggiò una mano sul capo di Nekory. “Vediamo se riesci a tornare normale e poi ritrasformarti”.

Mark annuì. Le ragazze si fecero da parte lanciando che lui si concentrasse per riuscire nell'impresa.

 

 

* * *

 

 

 

Era ormai pomeriggio inoltrato quando le ragazze lasciarono la palestra dove si erano allenate tutto il giorno.

Ryan era ancora chiuso in laboratorio insieme a Kyle a fare ricerche su ricerche che il triplo delle volte portavano solo a vicoli ciechi.

La squadra mew invece era indolenzita, stanca e affamata.

Paddy si teneva a Tart, che ci era andato giù pesante dopo il loro ultimo scontro fisico.

Mina lanciava ancora occhiate a Ghish che in tutta risposta continuava a prenderla in giro, solo per aumentare il suo istinto ad ucciderlo.

Lory e Pai invece, avevano combattuto ancora prima di fermarsi definitivamente per non sfinirsi a vicenda.

Pam e Strawberry si erano allenate tra di loro, puntando tutto sull'agilità dei loro movimenti.

Nekory aveva aiutato Mark a concentrarsi, e dopo svariati tentativi il ragazzo era riuscito a controllare le sue trasformazioni, prendendo le sembianze del cavaliere blu a suo piacimento.

Erano stanche ma soddisfatte del loro lavoro, per lo meno sarebbe servito a qualcosa.

“Io sono distrutta” fece Paddy stiracchiandosi i muscoli indolenziti.

Fecero il giro della scalinata e lì trovarono Shirogane seduto a viso chino.

Le ragazze si lanciarono uno sguardo incuriosito.

“Ehi biondino, batti la fiacca?”. Ghish lo provocò, come era suo solito fare.

Ryan non rispose e non li guardò.

“Ryan che succede?”. La rossa si avvicinò a lui, chinandosi per poterlo guardare negli occhi.

“Mi sono allontanato due secondi... due secondi e basta”, mormorò il giovane americano.

“Che vuoi dire?”. La mew mew guardò i suoi amici che in risposta scossero la testa, ignari quanto lei di cosa stesse blaterando.

“Mash non ha avuto il tempo di avvisarvi, è successo in fretta...”

“Ryan cosa è successo in fretta?” Strawberry gli prese il viso tra le mani costringendolo a guardarla. I suoi occhi erano spenti, quasi vuoti. Occhi di chi non sapeva cosa fare. “Per favore... così mi preoccupi”.

“Kyle” mormorò.

“Cosa è successo a Kyle?” deglutì a fatica formulando quella domanda.

“Barag... Barag ha preso Kyle”.

 

 

 

BUON SALVE A TUTTI!

Non aggiorno da un pochino, per cause maggiori purtroppo. Non ho avuto il tempo di respirare.

Retroscena della mia vita: sono estetista e in questo periodo natalizio gli appuntamenti si accavallano come se non ci fosse un domani. Che stress!

Detto questo che sicuramente non interessava a nessuno, sono tornata!!!

Mi prolungo poco e spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ringrazio tutti coloro che la seguono. A presto un grosso bacio!

  
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