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Autore: ArIeL_91    15/12/2019    1 recensioni
Dal punto di vista del sole è la storia di Alice, una ragazza di 26 anni, che si trova ad affrontare una scelta importante, fuori e dentro il suo cuore... chissà cosa le riserverà il destino.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                               Coraggio!

 
Alice stava tornando a casa sua imprigionata da tutte le sue paure e insicurezze che nel frattempo si erano fatte spazio nuovamente dentro di lei, tra un pensiero ed un altro. Riviveva attimo dopo attimo quei momenti con lui mentre il taxi la riportava indietro, cercava in tutti i modi di capire cosa e dove avesse mai sbagliato. Immaginava tutto da capo, dal momento in cui s ‘erano incontrati, ai suoi occhi verdi fissi su di lei. Ripercorreva i gesti delle mani di lui e delle sue che sudavano per l’emozione, quel suo guardare fuori dal finestrino dell’auto per poi tornare a guardarla dritto negli occhi, sapeva che lui sentiva l’immensa paura di quel momento e la tensione che teneva Alice inchiodata al sedile. Lei aveva fatto attenzione ad ogni particolare, ma non trovava niente che potesse farle pensare a qualcosa di mancato, a qualcosa che poteva rovinare quella situazione.
Aveva solo il cuore a mille e di sbagliato non c’era proprio niente, anzi forse di sbagliato c’era solo l’amore per lui.
Ma per quello, non poteva far nulla se non assecondare il suo cuore.
Il taxi lasciò Alice sulla strada opposta verso l’aeroporto, aveva deciso di fuggire da quella situazione ed il taxi sembrava l’idea migliore, soprattutto perchè prendere un treno in quel momento avrebbe allungato quegli attimi di sofferenza. Alice però adorava viaggiare in treno, quando era piccola spesso prendeva quello extraurbano che portava ai paesini, andava a trovare la nonna. Era sempre una gioia per lei andare in campagna dai nonni, abitavano sempre così lontani per lei che non si muoveva mai da casa, però quando arrivava gli correva incontro, Alice adorava i suoi nonni erano come dei secondi genitori con qualche ruga in più è ovvio. La casa di nonna profumava sempre di qualcosa di fritto, erano cotolette, o patate fritte, o semplicemente le melanzane per la pasta al forno, ingrassava di due kg ogni volta che andava a trovarli. Ma non poteva rinunciarvi, perché poi finito il pranzo il nonno andava a fare una passeggiata in campagna e la nonna le si sedeva vicino e le raccontava gli aneddoti amorosi (prima del nonno), per lei erano veramente dei momenti seri e divertenti allo stesso tempo, la nonna le raccontava con un misto di tenerezza e malinconia, “è stato il più grande amore della mia vita” le aveva confessato un giorno, all’orecchio per non farsi sentire dal nonno, mentre distrattamente beveva una tazza di tè, Alice riconobbe un pizzico di malinconia nella voce, sua nonna doveva aver amato tanto un’altra persona ma aveva trovato in suo marito la serenità per vivere felice, forse l’amore da solo a volte non basta.

Alice avrebbe voluto parlargli di D. adesso, magari la nonna avrebbe avuto qualche consiglio da darle, qualche suggerimento o semplicemente un “suvvia, hai ancora tutta la vita davanti” , lei glielo ripeteva ogni volta che si lamentava di qualcosa, poi le dava uno di quei dolcetti che conservava dentro la credenza ed Alice tornava a sorridere. Questa volta però non poteva raccontarle nulla, il pensiero della nonna la fece barcollare dal primo scalino che l’avrebbe portata al piano di sopra in attesa del check-in in aeroporto, presa dallo sconforto si sedette guardando la gente correre da un lato e dall’altro dei gate.
Seduta su quella sedia Alice prendeva consapevolezza di ciò che aveva fatto e dell’importanza che aveva dato a quei sentimenti, ancora una volta le veniva veramente difficile pensare che fosse finita li, che aveva rischiato ed aveva fallito, non era pronta ad arrendersi, ma doveva tornare e chiarirsi le idee, anche se lo sapeva che mai avrebbe saputo dimenticarlo, che mai avrebbe potuto cancellarlo. Eliminare quella foto e tutte le conversazioni con lui, non l’avevano aiutata a dimenticarsi della sua esistenza, era ancora nello stesso posto e rimuovere delle chat non potevano annullare quella sensazione di abbandono che stava vivendo. L’aereo comunque le aveva lasciato un brutto mal di testa, accompagnato dagli occhi rossi e stanchi, aveva ascoltato quella canzone che gli aveva dedicato lui in una notte d’inverno dove faceva troppo freddo per non farsi scaldare il cuore, anche se si era ripromessa che certe canzoni non le avrebbe più ascoltate, il suo cuore malinconico però non aveva potuto farne a meno, come ogni volta più cercava di cancellare ciò che era successo dalla sua memoria e più ricordava tutto.
Cosa c’era poi in fondo da ricordare? Un viso così familiare e quella voglia irresistibile di baciarlo.
Lo avrebbe fatto sapete? Se solo quella punta di coraggio avesse prevalso sulla sua parte più debole.
Alice non riusciva mai ad essere coraggiosa per come avrebbe voluto essere, era una ragazza affabile, generosa, la si notava subito la sua immensa fragilità.
Come non notarla poi? Quando era nervosa le diventavano le guance rosse ed iniziava a toccarsi la fronte con un dito imbarazzata, lei era fatta così, sensibile che quasi non potevi toccarla perché sicuramente si sarebbe ridotta in mille pezzi, era così tornava a casa, esattamente così.

I giorni che seguirono quella separazione resero Alice ancora più incredula nei confronti dell’amore, non riusciva più nemmeno a scrivere, l’unica cosa che le dava sollievo quando era triste, V. e P. la portavano al mare anche se lei non voleva, odiava farsi vedere, odiava stare in gruppo, odiava tutto tranne che il mare, restava ore a fissarlo senza apparente motivo, o per lo meno, senza doverlo spiegare a nessuno, fu in una di quelle giornate in riva al mare che le arrivò quel messaggio, D. ci aveva riflettuto ed era pronto a tentare il tutto per tutto insieme a lei. Alice non riusciva a credere che dopo quello che era successo tra di loro lui potesse ancora provare qualcosa. Le tremavano le mani mentre cercava di rispondergli, il suo cuore urlava di gioia ma la sua mente era ben ferma a terra, sapeva di non doversi fidare ma non poteva farne a meno. “ti aspetto” gli scrisse rivolgendo uno sguardo al cielo, sua nonna doveva averla ascoltata in una di quelle sere in cui nel buio della sua stanza le aveva raccontato la sua storia. Quel giorno tanto atteso non tardò ad arrivare, erano milioni i sorrisi che si scambiarono quella mattina sulla spiaggia, per la prima volta Alice si rendeva conto di quanto tempo aveva sprecato a piangere e disperarsi quando bastava soltanto essere se stessi. Non sapeva bene in che modo lui avesse ritrovato quella complicità che nell’incontro precedente aveva perso del tutto, potevano essere stati gli occhi lucidi di Alice che lo guardavano fuori dalla macchina, poteva essere stato il silenzio dopo tutte le promesse che si erano fatti. Lei non sapeva bene perché D.fosse li quel giorno, ma non le importava, il suo istinto la guidava verso quello che sentiva, tutto ciò che aveva giurato di non fare le si palesò davanti, compreso il non seguire più ciò che il suo cuore diceva.
Le sue labbra sapevano di sale, di acqua di mare e d’amore, quel bacio aveva il suono di due cuori che battevano, aveva la fretta della passione e la dolcezza di un’attesa durata anni.
Alice aveva perso notti intere ad immaginare quel bacio, aveva perso la ragione a fantasticare sulle mani di lui che la scrutavano e l’abbracciavano, ed invece quel giorno le era bastato aprire gli occhi per rendersi conto che era appena entrata in una delle sue fantasie, lui era li davvero, lui l’abbracciava davvero, lui la stava baciando per davvero. Si strinsero le mani più che potevano, il tempo era poco ma la voglia di stare insieme cresceva ogni secondo di più, Alice si accorgeva minuto dopo minuto che se lui fosse andato via di nuovo lei avrebbe perso il respiro, quella giornata fu come una boccata d’aria fresca di quelle che hai bisogno di prendere per poter andare avanti. Lui era la sua boccata d’aria fresca, lui era il suo bisogno di andare avanti. Lo era sempre stato, e mentre si stringevano in uno dei tantissimi abbracci pensava a come aveva fatto fino a quel momento senza quelle sensazioni che la facevano sentire viva come mai prima di quell’istante. Alice nella sua vita aveva avuto tante prime volte , la prima volta che ha indossato una scarpetta da ballo, la prima volta che urlato una brutta parola ad una ragazza che l’aveva insultata, la prima volta che le era risultato un esercizio di matematica, la prima volta che le era piaciuto un compagno di scuola, la prima volta che aveva riso tanto da farle uscire le lacrime, la prima volta che aveva baciato un ragazzo e poi quella prima volta con G.
Solo che più andava avanti più riscopriva che tutte le sue prime volte erano soltanto delle prove generali di quello che sarebbe stato dopo: Alice rideva per la prima volta fino alle lacrime, ballava a piedi nudi sulla sabbia di quella notte con lui come se non avesse mai ballato in vita sua, era  sempre la prima volta anche quando lo baciava, e lo faceva ogni volta che poteva, e allora quella prima volta si ripeteva di continuo lasciandole la sensazione di volerlo provare ancora e ancora, ed anche se era già successo con G. quella con D.  le sembrò la prima vera volta che si spogliava, prima dei vestiti e poi di tutte le sue paure più grandi.
Non ci sono finali da film nella storia di Alice, lei aveva sempre sognato quell’amore così puro che solo D. aveva potuto darle, e lei era infinitamente grata alla vita per averlo incontrato e per aver perseverato tanto, era tra le sue braccia finalmente, e finalmente avrebbero avuto il coraggio di tenersi, ma questa volta, tenersi per davvero.
                                        


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Scrivere è l’unica arte che permette di cambiare il finale della realtà, penso che al di là di come possa essere andata davvero la sua storia quest’ultima dovesse essere raccontata, credo che questo tipo di amore vada raccontato, la storia di Alice non è una malinconico resoconto di una storia d’amore. E’ passione, desiderio, coraggio ma è anche tristezza, codardia e sentimenti così forti da saltarti fuori dal petto e dalla testa. Bisogna che la gente sappia che basta quel poco di coraggio in più per affrontare paure ed insicurezze che si annidano dentro di noi, e che quando lo trovi, quando trovi l’unica persona per la quale vale la pena tutto, quando senti che la sua felicità è più importante anche della tua, quando quell’amore vorresti urlarlo al mondo intero, non lasciare che vada via.


Abbi coraggio.

Sempre.

D. è stato e sarà per sempre l’unico uomo che Alice abbia mai amato con tutta se stessa.

Lo so per certo, Lei, me lo ricorda tutte le notti.
   
 
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