Rebecca
non avrebbe saputo
dire da quanto tempo lei e Shiki fossero alle prese con la
decorazione dell'albero di Natale, ma la cosa certa era che l'amico
ne fosse fin troppo entusiasta. Fino a poche ore prima non sospettava
nemmeno l'esistenza di una simile festa, ma gli era bastato vedere
gli addobbi natalizi sull'ultimo pianeta che avevano visitato
perché
decidesse di portare la tradizione anche a bordo della Edens Zero.
In
men che non si dica, era stata quindi trascinata con Homura e Weisz in
una
marea di negozi per procurarsi tutto il necessario e adesso si
stavano occupando, divisi in gruppo, della decorazione
dell'astronave. A loro due era toccata la parte più
divertente, in
fondo, ma Rebecca era decisamente preoccupata dai metodi dell'amico.
D'accordo che il suo Ether Gear poteva essere un ottimo alleato,
viste le dimensioni dell'albero che aveva scelto, ma vederlo
sfrecciare in quel modo tra i rami con palline e festoni in mano la
rendeva
comunque un po' nervosa. Dopo innumerevoli avvertimenti,
però, aveva
deciso di lasciarlo fare e godersi il momento, iniziando anche a
divertirsi. In fondo la scena di quel bambino un po' troppo cresciuto
che sorrideva felice come non mai non poteva non scaldarle il
cuore...
«E ora passiamo alle luci!»
esclamò a un certo punto Shiki, entusiasta, distogliendola
dai suoi
pensieri.
La ragazza, intenta a
sistemare l'ultima pallina rimasta nella scatola, alzò un
attimo lo
sguardo verso di lui, notando che era di nuovo “in
volo” con il
lungo filo in mano e gli occhi che brillavano. A quella vista
scosse appena la testa con un sorriso intenerito, osservandolo mentre
si spostava a tutta velocità intorno all'albero secondo la
tecnica
già collaudata con i festoni. Qualcosa però
andò storto questa
volta, visto che pochi istanti dopo Rebecca si ritrovò
incatenata
all'albero con qualcosa che premeva sulla gola.
«Shiki!» lo chiamò
spaventata, cercando istintivamente di liberarsi. Era tutto inutile,
però, visto che l'amico, felicissimo del suo lavoro, aveva
anche
collegato il filo alla corrente, con il risultato che lei non sarebbe
più riuscita a muoversi senza rischiare di strapparlo o di
tirarsi
addosso il tutto.
«Oh, scusa Rebecca» disse
lui ridendo, suo malgrado divertito.
«Non c'è niente da ridere.
Liberami subito!» lo riprese seccata, socchiudendo gli occhi
per non
farsi abbagliare dalle piccole luci intermittenti.
Il ragazzo cercò allora di
riprendere un minimo di serietà per poi correre a staccare
la spina,
ma con orrore della bionda, il filo che la avvolgeva non si
allentò
affatto.
«Ma che hai combinato con
queste lucine?» domandò spaventata, a voce un po'
troppo alta.
«Io le ho solo avvolte
intorno all'albero, come mi avevi detto tu» le
spiegò Shiki
preoccupato, scorrendo intanto con gli occhi la superficie
dell'albero in cerca di una spiegazione.
Rebecca lo guardò dubbiosa,
ma prima che potesse fargli notare che non gli aveva certo detto di
decorarlo in quel modo, il compagno provò a tirare il filo,
rischiando di strozzarla.
«Che stai facendo?»
protestò senza fiato.
«Scusami! Ci dev'essere
però un modo per liberarti!» rispose lui,
avvicinandosi di più e
cominciando a tirare a caso in vari punti, nella speranza di
allentarlo quanto bastava per permetterle di sgusciare via. Peccato che
il metodo presentasse diverse controindicazioni, visto che in quel modo
il filo si stringeva da un'altra parte segandole la pelle e che un paio
di volte Shiki la
toccò in posti non proprio felici. Purtroppo,
così legata, non
aveva modo di allontanarlo, se non a parole, e non poté
quindi
impedirgli di metterle le mani sul seno o sulle cosce.
Per sua
fortuna però, i suoi strilli indignati e imbarazzati
richiamarono l'attenzione dei
loro compagni.
«Ma che sta succedendo
qui?» domandò Sister, osservando stranita la scena.
«Come avete fatto a ridurvi
così?» chiese Hermit divertita.
«L'ho legata per sbaglio e
non riesco più a liberarla!» spiegò
loro Shiki nel panico, facendo
l'ennesimo tentativo che le mozzò il respiro.
«La vuoi smettere? Così
non ci riuscirai mai!» cercò di fermarlo Rebecca,
senza alcun
risultato.
«Tranquilli, ci penso io!»
disse Homura, richiamando la sua spada di etere e correndo veloce
verso di lei.
«No, aspetta! Non così!»
strillò la bionda. Non che avesse paura di rimanere ferita
-sapeva
bene che la compagna non le avrebbe fatto del male-, ma non voleva
nemmeno immaginare le conseguenze di quel gesto. Come minimo
avrebbero perso le luci e una buona parte delle decorazioni, visto
che l'albero, con ogni probabilità, le sarebbe pure caduto
addosso.
E dal momento che erano già ripartiti da alcune ore,
difficilmente
sarebbero riusciti a sostituire il tutto...
Homura la rassicurò senza
ascoltare le proteste sue e di Shiki, e la ragazza, a questo punto,
si rassegnò all'inevitabile. Se non altro, nel giro di pochi
secondi
sarebbe stata libera...
Un attimo prima che la
spadaccina tagliasse il filo, però, divenne tutto buio e
Rebecca
cadde all'indietro, con lei sopra.
«Pino!» gridarono
entrambe, doloranti, mentre la mora cercava di rialzarsi.
In quel momento le luci si
riaccesero e Sister ed Hermit, come sempre, fulminarono con gli occhi
la robottina.
«Quante volte dobbiamo
dirti di non usare l'EMP qui dentro?» la sgridarono i due
androidi.
«Scusate, ma volevo salvare
la signorina Rebecca e le decorazioni dell'albero» si
scusò la
piccola, facendo sospirare la compagna dai capelli azzurri.
Le tre continuarono a
discutere nel loro angolo, ma la bionda non ebbe modo di seguire gli
sviluppi, né di sentire la replica un po' seccata di Homura
per una
simile mancanza di fiducia. Improvvisamente, infatti,
scivolò di
lato urtando il pavimento, e alzando gli occhi vide Weisz con in mano
il malefico cavo.
«Non è stato difficile
sciogliere il nodo con l'albero a terra» le spiegò
soddisfatto,
porgendole una mano per aiutarla a rialzarsi.
La ragazza lo ringraziò, e
un attimo dopo Shiki la abbracciò forte in lacrime.
«Scusami, Rebecca. Avrei
dovuto fare più attenzione» le disse
singhiozzando, mentre il
futuro professore lo sgridava come sempre.
«Dai, non è successo
niente per questa volta» lo consolò lei con una
dolcezza che la
stupì, ricambiando appena la stretta. «Pensiamo
piuttosto a
controllare i danni» li esortò poi, mentre il moro
si asciugava la
faccia.
Per fortuna non era successo
granché, e con l'aiuto di Weisz riuscirono anche a salvare
le poche
decorazioni rovinate. L'unica conseguenza degna di nota, alla fine,
fu che tutti si appuntarono mentalmente di non sostare mai nelle
vicinanze dell'albero mentre Shiki vi avvolgeva intorno qualsiasi
cosa.
Prompt: A ha un'idea tutta sua su come si prepara l'albero. Cosa succederà a B?
(16 dicembre: Addobbi)
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi
sia piaciuta e di essermi spiegata bene, facendovi sorridere almeno
un po' con le disavventure dei nostri eroi. Fatemi sapere che ne
pensate, se vi va, e grazie per il tempo che mi avete dedicato anche
solo leggendo. ^-^
Se
qualcuno fosse interessato, vi informo di aver creato tempo fa un
gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche
sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in
pochi, ma saremo ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi!
Penso
di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto
augurandovi una buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni
e alla prossima!
Ellygattina