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Autore: luckie_controlofwhatIdo    17/12/2019    0 recensioni
"...“Ti odio”
Blaine non alzò nemmeno gli occhi dal telefono.
“No… non mi odi”
“Bene…allora sono incazzato con te”
Blaine fece un piccolo sorriso divertito e sollevò lo sguardo su Kurt.
“No, non lo sei” disse , poi mise il cellulare giù, “ cosa posso fare per migliorare le cose senza che mi minacci di nuovo di chiedere il divorzio?”..."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“Ti odio”

Blaine non alzò nemmeno gli occhi dal telefono.

“No… non mi odi”

“Bene…allora sono incazzato con te”

Blaine fece un piccolo sorriso divertito e sollevò lo sguardo su Kurt.

“No, non lo sei” disse , poi mise il cellulare giù, “ cosa posso fare per migliorare le cose senza che mi minacci di nuovo di chiedere il divorzio?”

Kurt fece una smorfia, incrociando le braccia al petto.

“È successo una sola volta e solo perché avevo davvero, davvero bisogno di un’intera cheesecake… e tu non potevi procurarmela”

“Kurt,” disse Blaine quanto più dolcemente possibile, “ erano le 3 del mattino.

E sono uscito di corsa e te ne ho comprata una non appena la panetteria ha aperto”

Si tirò su dalla sedia e gattonò verso il divano , poggiando dolcemente una mano sul pancione di Kurt.

“Sai che vorrei più di ogni altra cosa al mondo essere io quello che deve affrontare tutto questo e che tu non sia a disagio per tutto il tempo” disse Blaine, chinandosi per baciare il pancione tondo di Kurt.

Lo sguardo afflitto di Kurt di sciolse; poi Kurt accarezzò la guancia di Blaine.

“Sei stato fantastico e ti amo, davvero tanto” disse , “ e ti amerò ancora di più se mi porti il mio cuscinone*”

Blaine sogghignò e baciò l’interno del polso di Kurt prima di alzarsi.

“Vuoi che te lo porti qui ? o vuoi che ti aiuto ad andare in camera da letto? Avrai più spazio sul letto”

“Lo so” disse Kurt, sospirando , “ ma sono stanco di guardare le stesse quattro mura ed in camera nostra c’è poca luce del sole.

Direi qui… finché posso”

Accarezzò con entrambe le mani lo stomaco, la maglietta tesa sul pancione.

“Ancora due mesi , piccolino”

“Hai bisogno di altro mentre sono ancora sveglio?” chiese , fissando il bicchiere di acqua ghiacciata mezzo vuoto.

Cercava di avere tutto sotto controllo… assicurarsi che i piedi di Kurt fossero abbastanza caldi, che Kurt avesse sempre qualcosa da bere… tutto quello che poteva fare per tenere Kurt a suo agio e felice.

“Abbiamo ancora del gelato?”

Blaine ripensò a quando aveva aperto il congelatore la sera prima e cercò di figurarsi cosa ci fosse all’interno.

“Si… alla fragola, al cioccolato fondente alla menta e penso che ci siano un paio di palline di brownie al cioccolato”

Sa che è meglio averne tanto che rischiare di rimanere senza gelato.

Sarebbe … un disastro.

Con occhi che brillavano , Kurt si accarezzò lievemente il pancione e sorrise a Blaine.

“Tuo figlio vorrebbe mangiare il resto dei brownie al cioccolato ed una pallina o due di fragola” disse, annuendo soddisfatto.

“Mio figlio o mio marito?” chiese Blaine, chinandosi per baciare Kurt sulle labbra.

“Attento” lo avvisò Kurt, socchiudendo gli occhi mentre cercava di spostare i fianchi.

“Il bambino ama le cose dolci, chi sono io per negarglielo … a lei o a lui?”

Ruotando giocosamente gli occhi, Blaine baciò di nuovo Kurt prima di lasciare la stanza per andare a prendere il cuscinone per Kurt.

Ci volle un po’ per sistemare il cuscinone e Kurt sul divano in modo che Kurt fosse comodo, ed una volta che Kurt lo assicurò che stesse a posto, Blaine se ne andò a prendere il gelato per Kurt.

“Ho cambiato idea!”

Blaine si fermò, una pallina di brownie al cioccolato già nella ciotolina, la mano pronta a prendere il resto.

“Per cosa?” urlò.

“Abbiamo dei cetriolini? Del burro di arachidi croccante= se ne abbiamo potresti affettarmi il cetriolo e farmi un panino al burro di arachidi?”

Le strane e frequenti voglie di Kurt si erano un po’ calmate dopo il primo trimestre, ma ora che era stato messo a riposo per le ultime settimane, sembravano essere tornate come una vendetta.

Blaine prese un profondo e rilassante respiro prima di metter via il gelato.

Mangerà lui la pallina che aveva già messo nella ciotola.

“Certo, amore” disse a voce abbastanza alta da farsi sentire da Kurt.

“Sei il migliore!”

Blaine preparò il piatto per Kurt il più in fretta che poté prima che Kurt cambiasse di nuovo idea… e glielo portò.

“Questo era l’ultimo cetriolo. Dovrò… “

Si interruppe non appena entrò in salotto.

Nei cinque… forse otto… minuti che gli erano serviti per preparare il panino ed affettare il cetriolo, Kurt era riuscito a sistemarsi un po’ più giù sul divano e si era addormentato.

Recentemente per Kurt era stato difficile addormentarsi, così Blaine la prese come una grande vittoria e non gli importò di dover riportare il panino in cucina ed impacchettarlo così che Kurt potesse mangiarlo più tardi.

Prese la ciotola di gelato ormai sciolto e se lo portò nella stanza degli ospiti… ora per lo più una specie di nursery… e finì velocemente il paio di palline mentre si guardava attorno, cercando di decidere cosa fare.

Aveva assemblato la culla con Sam l’altro giorno ma il fasciatoio era ancora in pezzi e non aveva nemmeno tentato di affrontare il montaggio della parete-armadio.

Avevano dipinto la stanza con un morbido verde con alcuni cenni di giallo… ed anche se avessero conosciuto il sesso del bambino, non avrebbe mai usato gli stereotipati rosa e blu.

“Nessuno dei miei figli, maschi o femmine che siano, dormirà in una stanza dal colore banale e noioso” aveva detto Kurt , quando presero la decisione finale del colore.

Avevano deciso di aspettare la nascita per scoprire il sesso del bambino.

Beh… in realtà era più Kurt che voleva aspettare… Blaine avrebbe voluto conoscere il sesso il momento esatto in cui potevano farlo… ma Kurt era stato irremovibile.

Così, Blaine concordò con lui pazientemente.

Perse la cognizione del tempo mentre cercava di decifrare le istruzioni della parete-armadio

Kurt … naturalmente… doveva aver ordinato quasi sicuramente uno dei più complicati al mondo durante uno dei suoi periodi di insonnia.

C’erano così tanti cassetti, ripiani e così tanti scomparti e la parete-armadio era così grande, come dovrebbe Blaine sistemare tutto da solo?

“Sembra che tu abbia bisogno di una pausa”

Blaine sussultò al suono della voce di Kurt e si alzò immediatamente.

“Hey… perché non mi hai chiamato? Cosa ci fai alzato? Hai bisogno di qualcosa?”

Kurt ruotò gli occhi  mentre si accarezzava un fianco.

“Il nostro piccolino ha pensato fosse una bella idea fare tip tap sulla mia vescica, quindi stavo andando in bagno,… non preoccuparti, sto andando piano e sono attento… posso camminare da solo per il corridoio, Blaine” sbuffò.

“Lo so , lo so” riconobbe Blaine.

Cercava di non essere troppo invadente e sapeva che Kurt poteva alzarsi e girare per l’appartamento quando ne aveva bisogno… ma da quando aveva scoperto che Kurt era incinto, Blaine aveva capito quanto fosse un tipo apprensivo.

Si preoccupava.

Ed era diventato peggio ora che Kurt doveva restare a riposo per evitare complicazioni.

“Oh, okay” gemette Kurt, le mani che si muovevano sotto lo stomaco, “non stavo scherzando sul tip tap… torno subito e mi siederò di nuovo , sulla nostra nuova e molto confortevole sedia a dondolo e ti aiuterò a capirci qualcosa”.

Blaine si sistemò di nuovo sul pavimento, circondato da così tanti mucchi di pezzi che perfino iniziare la “fase 1” sembrava sconfortante.

Tenne l’orecchio teso verso il bagno solo nel caso che Kurt lo chiami.

Sentì lo sciacquone, poi l’acqua del lavandino aprirsi e chiudersi ed infine i passi di Kurt che tornava.

“Molto meglio” sospirò Kurt e si abbassò lentamente sulla sedia a dondolo.

Si guardò intorno e ridacchiò piano mentre scuoteva la testa.

“Davvero non sembrava così complicato quando l’ho comprato”.

Allungando le istruzioni a Kurt, Blaine si chinò a prendere due dei pezzi più grandi… almeno sperava fossero i primi di cui aveva bisogno.

“Niente ti sembra complicato quando fai shopping alle 4 del mattino, tesoro. Ora cosa devo fare?”

Lavorando in squadra, le cose divennero più facili rispetto a quando Blaine aveva provato da solo.

Riuscirono a montare quasi tutti i pezzi prima dell’ora di cena, anche se Blaine dovette fare una necessaria pausa per cantare una ninna nanna mentre baciava ed accarezzava il pancione di Kurt, cercando di calmare il loro vivace bambino così che Kurt potesse concentrarsi .



A Blaine piaceva pensare di essere diventato davvero uno chef nelle ultime settimane.

Solitamente la sua specialità era la colazione, ma era diventato piuttosto bravo nel preparare delle sane cene per loro due così che non dovessero ricorrere al take-away.

Avevano mangiato molta pasta, pollo e piatti a base di verdure che Blaine aveva imparato a rendere interessati ed appetibili.

 Una volta che ebbero finito di mangiare, Blaine tolse la tavola, sentendo gli occhi di Kurt fissi su di lui anche mentre lavava i piatti.

“Quando ho finito qui, vuoi che ti prepari un bagno? O possiamo accoccolarci sul letto e guardare un film?”

Kurt mugolò di gioia.

“Cosa ne dici di entrambe?”

Blaine rise mentre sistemava i piatti nello scolapiatti.

“Certamente, amore”

“O…”  disse Kurt, dopo un momento, battendo le dita sul tavolo, “ puoi chiamare Sam e vedere cosa sta facendo forse voi due potete vedervi per giocare a qualche videogames o altro”

Blaine sollevò un sopracciglio , confuso, mentre si voltata con  le posate ancora insaponate in una mano.

“Pensavo avessimo appena deciso che ti avrei preparato un bagno e che poi avremmo visto un film?”

“Stavo semplicemente pensando che non passi una bella serata con Sam fin a quando… beh, da quando sono costretto a stare a riposo” disse Kurt, scrollando le spalle, picchiettando ancora le dita sul tavolo.

“È appena  stato qui… mi ha aiutato a montare la culla” disse Blaine, il tono della voce leggermente disorientato, “ Stai per caso… cercando di buttarmi fuori di casa?”

Si voltò di nuovo per sistemare la manciata di posate nel lavello , con un occhio sempre su Kurt.

Kurt scosse la testa ed abbassò lo sguardo sul suo pancione.

“No Blaine… sei stato meraviglioso… solo non volevo che ti scocciassi… ho letto che…”

“Hey… “ disse Blaine, asciugandosi immediatamente le mani ed inginocchiandosi davanti alla sedia di Kurt e prendendo la sua mano tra le sue.

“Da dove viene tutto questo? Sono…” cercò di calmare tutta l’ansia che sentiva ed accarezzò le nocche di Kurt.

“Sto cercando di non farti impazzire, ma voglio solo assicurarmi che tu abbia tutto quello di cui hai bisogno e che tu stia bene”

Kurt portò la mano libera dietro  al collo di Blaine, massaggiando lentamente il punto proprio sotto l’attaccatura dei capelli.

“Lo so… ma anche io devo assicurarmi di prendermi cura di te.

Non devi sentirti come se fossi obbligato a stare rinchiuso qui con me tutto il tempo”

Blaine tirò su la mano ed iniziò a baciare il palmo di Kurt, giù fino al polso, sentendo il battito del suo cuore pulsare sotto le sue labbra.

“Onestamente… non è per nulla un sacrificio per me, tesoro.

Amo prendermi cura di te, lo sai questo.

Ora… credo che qualcuno abbia chiesto un bagno…”

Alzò lo sguardo e vide Kurt sorridergli.

“Ti unisci a me?” chiese Kurt .

Quando Blaine si alzò , sorrise quando sentì entrambe le ginocchia scricchiolare; poi si chinò per dare un lento bacio sulle labbra di Kurt.

“Certo… fammi solo riempire la vasca”

Kurt non poteva più fare quei suoi caldi e fumanti bagni di schiuma, ma Blaine cercava sempre di fare del suo meglio per rendere piacevoli anche dei semplici bagni tiepidi.

Blaine si assicurò che la spugna esfoliante preferita di Kurt fosse a portata di mano, così come il costoso bagno schiuma; ed accese perfino della candele al profumo di lavanda per contribuire con l’atmosfera rilassante che stava cercando di creare.

Una volta riempita la vasca, Blaine si diresse giù per il corridoio verso la loro camera da letto con l’intenzione di aiutare Kurt a svestirsi; ma non appena mise piede in camera, vide Kurt seduto sul letto completamente nudo tranne per la vestaglia che non aveva ancora tolto.

“Kurt” gemette Blaine, lo sguardo sul pancione di Kurt dentro al quale c’era loro figlio.

“Sei così bello”

“Sono felice di aver messo nel contratto matrimoniale che tu debba dirlo, anche se sono grande come una casa ora” disse Kurt con un sorrisetto.

Afferrò i bordi della vestaglia e la strattonò, ma il pancione gli impediva di chiuderla.

Kurt grugnì contrariato e scrollò le spalle.

“La mia vestaglia non mi va più”

Blaine mormorò comprensivo, poi si avvicinò per prendere la mano di Kurt.

“Non ne hai nemmeno bisogno ora. Il tuo bagno è pronto, andiamo a rilassarci”

Entrare nella vasca con Kurt era stato già un sfida prima che Kurt fosse incinto di sette mesi… la loro vasca non era poi così grande… ma tutto quello che importava a Blaine era che Kurt fosse comodo.

Lo aiutò ad entrare nella vasca e ad abbassarsi per sedersi abbastanza lontano dal bodo così che potesse poi scivolare dietro di lui.

Stavano un po’ strettini, ma Blaine riusciva a starci.

“Mmm” mormorò Kurt, rilassandosi contro il petto di Blaine, “ molto meglio con te”.

Blaine passò le mani bagnate sul pancione bagnato di Kurt, gocce d’acqua che scorrevano tra le sue dita.

“Non vedo l’ora di vedere nostro figlio, Kurt”

Kurt annuì e coprì le mani di Blaine con le sue.

“Ancora due mesi.. e non un minuto prima… mi hai sentito, piccolino?”

“A lui o a lei conviene ascoltare, se il loro papi dice qualcosa” disse Blaine , chinandosi all’indietro per prendere il bagnoschiuma e la spugna esfoliante.

La riempì abbondantemente di bagnoschiuma ed iniziò a passarla sul petto di Kurt, “ Vuoi farlo tu o vuoi che continuo io’”

Kurt allungò le braccia sui bordi della vasca  ed appoggiò la testa sulla spalla di Blaine.

“Sai quanto ami farmi viziare”

Ridendo, Blaine continuò ad insaponare tutte le parti del corpo di Kurt, che non erano sotto l’acqua, che riusciva a raggiungere.

Aiutò Kurt a chinarsi in avanti per un momento così che potesse raggiungere la sua schiena , insaponando lentamente ogni centimetro di pelle esposta.

“Da qui non posso raggiungere le tue gambe”

“Stai ignorando quello che puoi raggiungere” disse Kurt, facendo scivolare il sedere verso il pene di Blaine.

Blaine trattenne un gemito e cercò di focalizzare la sua attenzione su qualsiasi cosa che non fosse la pressione del corpo di Kurt contro il suo inguine.

Non facevano sesso da settimane…da quando Kurt era stato costretto al riposo… ed il pene di Blaine stava avendo difficoltà a capire questa improvvisa mancanza di attenzioni.

“Kurt…”

“Lo so, lo so “ disse Kurt, sospirando impaziente mentre immergeva le dita nell’acqua schizzando poi alcune gocce contro il muro, “ho solo pensato che un reciproco lavoro di mano difficilmente mi manderebbe in travaglio”

Quella non era la prima volta che Kurt tentava di iniziare qualcosa che avesse a che fare col sesso, ma Blaine aveva sempre detto di no.

La loro libido poteva aspettare la nascita di loro figlio… non avrebbe fatto nulla che potesse mettere in pericolo la gravidanza di Kurt.

“Sai che lo scopo di tutto questo è di non far aumentare il tuo battito cardiaco, tesoro?”

“Dillo alla mia libido” borbottò Kurt, “ mi dispiace.. tu sei favoloso ed io sono… solo…” disse, scrollando le spalle e allontanando il sedere dal pene di Blaine.

“Arrapato” offrì Blaine, baciando la spalla umida di Kurt e lasciando che la spugna esfoliante galleggiasse sull’acqua.

“Lo so … lo sono anche io… svuotiamo la vasca così posso lavarti i capelli?”

Kurt sospirò e si rilassò completamente contro il petto di Blaine.

“Questo richiede troppo sforzo”

Blaine rise ed accarezzò, con entrambi le mani, il pancione di Kurt.

A volte si sentiva così sopraffatto dal pensiero che il loro bambino stava crescendo dentro Kurt, che loro avevano fatto… questo… che stavano per diventare genitori.

Non vedeva l’ora.

“Forse volevi dire… che io faccio tutto lo sforzo mentre tu stai seduto sul sediolino della doccia facendoti massaggiare la testa?”

“Beh… se la metti così…” disse Kurt, aprendo lo scarico con le dita del piede.

“Alzati mister!”



Una volta aver sistemato Kurt a letto con il suo cuscinone, Blaine si prese qualche minuto per potersi fare una doccia e lavare i capelli.

Ignorò con decisione il suo pene… se Kurt non poteva avere orgasmi allora non poteva nemmeno lui.

Quasi si aspettava di trovare Kurt addormentato quando tornò in camera da letto; ma Kurt aveva aperto il suo portatile e stava scrollando  tra le pagine che dovevano essere più interessanti di suoi marito mezzo nudo che girava per la stanza.

“Cerchi ancora il nome per il bambino?” suppose Blaine, facendo scivolare l’asciugamano per terra per poi avvicinarsi al cassettone per prendere un paio di boxer puliti da indossare per dormire.

“Non osare lasciarlo sul pavimento” disse Kurt automaticamente senza nemmeno sollevare lo sguardo dallo schermo.

“C’è così tanta pressione… e se nostro figlio dovesse odiare il nome che scegliamo? Lui ce l’avrà con noi per tutta la vita… o lo farà lei”.

Blaine portò l’asciugamano in bagno dopo essere infilato i boxer.

“Penso che ogni bambino, ad un certo punto, odia il proprio nome… so che io l’ho fatto, ma ora mi piace.

Finché piace a noi… penso che andrà tutto bene, Kurt”

Salì sul letto, facendo attenzione a non colpire Kurt o il portatile, cercando poi di sbirciare il sito che Kurt stava guardando.

“Hai trovato qualcosa?”

“Sono quasi deciso per Devon ed Elizabeth” sbuffò Kurt, chiudendo il sito e passando il portatile a Blaine, “ e so che pensiamo sia troppo banale”

Blaine concordò ed aprì la cartella del film che avevano sul loro hard disk

Qualsiasi film avesse scelto Kurt, Blaine sperava che si addormentasse nel giro di un’ora perché nonostante il riposino che aveva fatto prima, Kurt aveva ancora bisogno di dormire decentemente.

“Mi piace Hepburn  se è una femminuccia.

È ancora nella lista?”

Sembrò che Kurt stesse cercando di annuire, invece sbadigliò forte, gli occhi che gli si chiudevano; alla fine sospirò adorabilmente.

“È sicuramente ancora in lista… ma penso che per stasera salto il film… sento che posso addormentarli all’istante”

Blaine chiuse immediatamente il portatile e si voltò per sistemarlo sul comodino.

“Va bene… ora mettiti comodo, amore”

Blaine aspettò , inginocchiato sul letto, che Kurt decidesse come sistemarsi per dormire col cuscinone per la notte.

Beh per lo meno fin quando non avrebbe dovuto alzarsi per andare a fare pipì tra qualche ora .

“A destra o a sinistra per stanotte?”

Kurt grugnì quando cercò di sistemarsi sul lato sinistro così da potersi trovare rivolto verso Blaine , ma il suo cuscino era già stato sistemato in modo che Kurt fosse sul fianco destro.

“Penso… penso che resterò così per ora” disse.

Blaine sorrise ed aiutò Kurt a scivolare un po’ più giù sul letto poi lo coprì col lenzuolo.

“Comodo?”

“Per ora si” mormorò Kurt, gli occhi già chiusi.

“Tu resti sveglio?”

“Forse per un po’, se la luce del comodino non ti da fastidio” disse Blaine, già in piedi per spegnere la luce sul comodino di Kurt, “ vorrei leggere un po’ prima di dormire”

Kurt allungò una mano per stringere le dita di Blaine, “Starò bene… sono già mezzo addormentato.

Ti amo”

Blaine fece un profondo respiro, sentì il cuore pieno d’amore e gratitudine per suo marito.

“Ti amo anche io, amore… dormi bene” disse, sussurrando e chinandosi a dare un bacio a Kurt sulle labbra ed uno sul pancione.

“Lascia che papi dorma un po’ stanotte, okay?”

Kurt sorrise, gli occhi ancora chiusi.

“Uhm… ci provi tutte le sere”

“ E continuerò a provarci fin quando il nostro piccolino non ci farà dormire tutta la notte” disse Blaine, dando a Kurt un ultimo bacio prima di tornare al suo posto sul letto.

Rispose alla buonanotte mormorata da Kurt e si infilò sotto le coperte, prima di prendere la sua copia di “cosa aspettarsi quando lui aspetta”.

Aveva quasi finito col capitolo sull’8 mese di gravidanza e voleva cominciare quello sul nono.

Gli piaceva essere preparato, gli piaceva sapere cosa stava succedendo al corpo di Kurt e come si stava sviluppando loro figlio.

La cosa successiva fu sentire Kurt muoversi accanto a lui ed il libro ancora aperto, poggiato sul suo petto.

Sicuramente non era la prima volta che si assopiva mentre leggeva… si faceva prendere dal cercare di ricordare ogni cosa.

Sbatté le palpebre rapidamente, cercando di mettere a fuoco e guardò verso Kurt.

“Devi andare in bagno? Hai bisogno di aiuto?”

Kurt stava cercando di districarsi dal cuscinone e sembrava che fosse quasi completamente fuori, ma scosse la testa.

“No sto bene… torna a dormire ma spegni la luce”

Blaine obbedì , ma non tornò a dormire fin quando Kurt non tornò a letto e si fu sistemato.

A Blaine mancava dormire a cucchiaio .

Ormai Kurt ormai non riusciva più a dormire senza il suo cuscinone, quindi Blaine non aveva potuto più dormire né a “grande” né a “piccolo” cucchiaio da un bel po’ di tempo.

Solo un altro sacrificio che Blaine era più che disposto a fare per il benessere di Kurt e di loro figlio.



“Cazzo… carro” si corresse Blaine.

Non diceva parolacce molto spesso… fuori dalla camera da letto… e stava cercando di togliersi questa abitudine prima dell’arrivo del bambino.

Ma questa situazione ti spingeva ad imprecare.

“Dannazione”

Gettò il cellulare sul tavolo  e si diresse stancamente in salotto, dove Kurt , che stava riposando sul divano, sollevò lo sguardo con espressione curiosa.

“Ci siamo persi qualche saldo da Brooks Brothers?”

Oh… Blaine avrebbe tanto voluto fosse qualcosa di così semplice.

“No” disse , sedendosi delicatamente accanto a Kurt.

“Io… umm” si schiarì la gola ed allungò una mano per poggiarla sul pancione di Kurt,” non potrò venire all’appuntamento con la ginecologa domani”

L’espressione sul viso di Kurt vacillò un po’ prima che Kurt guardò Blaine con espressione neutra.

“È successo qualcosa?”

Blaine sospirò ed annuì , una sensazione amara allo stomaco.

Odiava deludere Kurt.

“Hanno cambiato l’orario della nostra riunione a domani mattina… quella riunione a cui non posso proprio mancare… con la nuova amministrazione.

Ho cercato di spiegarmi con loro, ma devo essere li per forza.

Mi dispiace così tanto” abbassò la testa sul petto e fissò la sua mano poggiata sul pancione di Kurt.

Era stato a tutti i suoi appuntamenti quindi il pensiero di perderne uno lo faceva sentire una persona orribile.

“Oh tesoro…” disse Kurt, sistemandosi sul divano così da essere più vicino a Blaine, “ non è colpa tua… amo davvero averti li e so quanto tu ami vedere l’ecografia con me, ma sto andando dal medico ogni due settimane ora.

Mi porterà Rachel questa volta…. Andrà tutto bene, okay?”

Allungò una mano per accarezzare la mascella di Blaine.

“Ci sarai al prossimo appuntamento e non appena avrai finito la riunione puoi chiamarmi mentre torni a casa e ti racconterò ogni singolo dettaglio”

Blaine disegnò con un dito un cuore sull’ombelico di Kurt.

“Promesso?”

Anche se i recenti appuntamenti erano stati essenzialmente uguali, Blaine non si sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa mentre lui non era con Kurt.

“Certo” disse Kurt, “ oltretutto Rachel non fa che pregarmi di portarla con me per poter esserci ad almeno una ecografia”

Prendendo un profondo respiro per calmarsi, perché sapeva di starsi comportando da sciocco, Blaine alzò lo sguardo e sorrise a Kurt.

“Ricordati di portare qualche fazzolettino in più… scommetto che piangerà più di quanto ho fatto io”

Kurt ruotò gli occhi e si spostò quel tanto che gli bastasse per baciare Blaine sulla guancia.

“Se la caverà da sola, se dovesse piangere… speriamo solo che sappia condurre la sedie a rotelle”

Il cuore di Blaine perse un battito.

“Oh merda! Riuscirà a far entrare e a scaricare la sedie a rotelle dal taxi senza di me? È pesante… basta… devo saltare questa riunione”

“Blaine… Blaine...” Kurt scosse il braccio di Blaine, socchiudendo gli occhi.

“Sono sicuro che il tassista sarà davvero comprensivo e ci aiuterà… soprattutto se gli diamo una bella mancia.

Non ti perderai questa riunione obbligatoria.

Andrà tutto bene, okay?”

Fece scivolare la mano sul braccio di Blaine fino ad intrecciare le loro dita, accarezzando la fede nuziale di suo marito.

“Non ti preoccupare”



Blaine non si era mai sentito così inutile durante una riunione.

Dovrebbe ascoltare di come il nuovo budget avrà effetti su tutti i programmi … incluso il suo… ed altre cose come la programmazione e le nuove facoltà, ma l’unica cosa a cui riusciva a pensare era Kurt.

Aveva provato di nuovo a saltare la riunione quando Rachel aveva chiamato per avvisare che avrebbe fatto tardi perché era bloccata in taxi a causa di un incidente, ma Kurt lo aveva letteralmente buttato fuori di casa… avevano ancora molto tempo per il suo appuntamento e Blaine non avrebbe rischiato di farsi licenziare.

Anche se era al settimo mese di gravidanza ed era obbligato a restare a riposo, Kurt era ancora determinato come sempre.

Blaine cercò di essere quando più attento possibile mentre una signora… si vergognava ad ammettere di aver dimenticato già il suo nome… faceva scorrere una presentazione sullo schermo di fronte a loro, ma i suoi occhi continuavano a scattare verso il suo cellulare nascosto sulle sue gambe per assicurarsi di non essersi perso una chiamata o un messaggio di Kurt o di Rachel.

Realisticamente parlando, Blaine sapeva che era semplicemente un appuntamento di routine e che Kurt ed il loro bambino stavano bene; il non poter essere li ecco cosa non piaceva per nulla a Blaine.

Una volta che la riunione finì, Blaine non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

Non era proprio certo di cosa avessero discusso… poteva solo sperare che non fossero state apportate importanti modifiche nel suo dipartimento musicale.

Se ci fossero stati , era certo che si sarebbero rivolti direttamente a lui e sapeva che il suo nome non era mai stato fatto.

Questo lo avrebbe di sicuro notato, almeno pensò…

“Blaine… è tutto apposto?”

Blaine sussultò ed alzò lo sguardo dal cellulare perché stava per comporre il numero di Kurt, e vide un suo collega, Frank, accanto a lui, le sopracciglia aggrottate per la preoccupazione.

“Cosa…oh... sto bene… solo…” disse Blaine indicando il cellulare e sperava di non sembrare maleducato ma non voleva rimanere bloccato in una conversazione in quel momento.

Frank non era mai stato uno che capiva i piccoli segnali.

“Di solito ti fai coinvolgere da queste riunioni ed oggi hai a malapena aperto bocca… non è proprio da te”

Ci volle approssimativamente un secondo a Blaine per decidere di dimenticarsi delle buone maniere e scaricare Frank... avrebbe affrontato le conseguenze dopo… ma proprio mentre stava per farlo, il suo cellulare vibrò per un sms.

Da Rachel: Blaine… mi dispiace così tanto!!”

Tutto il corpo di Blaine sembrò diventare liquido così Blaine si lasciò cadere sulla sedia.

Sentì, vagamente, Frank fare il suo nome ma tutto quello a cui riusciva a pensare era Kurt Kurt Kurt Kurt Kurt.

Compose il numero di Kurt e quando sentì la sua voce riuscì a malapena a dire, ormai senza fiato, solo un : “ Kurt…”

“Sto bene, Blaine… ugh… lo giuro.. le ho detto di non mandarti un messaggio così!” sbuffò Kurt e Blaine riuscì a sentire, in sottofondo, Rachel scusarsi.

“Era tutto normale, lo giuro.

Io ed il bambino stiamo bene e siamo appena rientrati a casa… e Rachel sta per andarsene.

Blaine? Stai bene?”

Blaine annuì e prese un profondo e sollevato respiro.

“Si… io... oh è bello sentire la tua voce, amore.

Allora… cosa voleva dire Rachel se il tuo appuntamento è andato bene?”

Salutò Frank e si alzò, ansioso di tornare nel loro appartamento e preparare da mangiare.

“Um… beh…” disse Kurt, in un modo tale che Blaine era certo si stesse mordendo il labbro inferiore.

“Rachel, lei… beh… torna a casa e te lo spiegherò, okay? Niente di brutto, va bene? In realtà, penso che ne sarai piacevolmente sorpreso!”

Blaine chiamò un taxi non appena uscì… non aveva la pazienza di prendere la metro… non quando Kurt lo stava aspettando e soprattutto quando era così… strano per questa novità.

“Sai sicuro che vada tutto bene? Mi stai facendo spaventare, amore”

“Non c’è nessun motivo per cui ti debba spaventare, solo... vieni nella nursery quando arrivi”

Blaine rimase al telefono con Kurt fin quando il taxi non si fermò davanti al loro appartamento, ma Blaine era ancora confuso e preoccupato.

Non riusciva ad immaginare cosa possa essere successo da far scusare Rachel per questo e che Kurt non possa dirglielo per telefono.

Non appena entrato nell’appartamento, gettò le chiavi e la borsa accanto alla porta e si tolse le scarpe, quasi inciampando sui suoi piedi nella fretta di andare verso la nursery.

“Amore… sono a casa” urlò.

“Non ammazzarti per venire qui… il bambino ha ancora bisogno del suo papà” disse Kurt, dalla nursery.

“Sto bene” disse Blaine, rilassandosi, immediatamente, non appena vide suo marito fermo in mezzo alla stanza …che stringeva dei palloncini?

“Perché… per cosa sono quelli?”

Kurt sorrise e si avvicinò a Blaine, prendendogli la mano.

“Beh vedi… oggi non c’era la nostra solita infermiera e con Rachel che era… Rachel…beh, ha cominciato a parlare con lei e …” Kurt sollevò lo sguardo sui palloncini, un mix di blu, rosa e giallo, “ per fartela breve...ora so il sesso del bambino”

“Cosa…” Blaine quasi soffocò e strinse più forte la mano di Kurt.

Era quasi sicuro che la sua mascella fosse sul pavimento in quel momento, perché aveva completamente perso il controllo dei muscoli facciali.

“Lo… lo sai?”

“Lo so” disse Kurt, annuendo.

“So che volevo aspettare, ma… Blaine la prima cosa che ho fatto è stata piangere e… ed ho desiderato fossi li con me.

E poi … beh… ci ho messo 5 minuti per potermi inventare un modo creativo per dirtelo... beh… è di me che stiamo parlando.

Vorrei aver avuto più tempo, ma sto già scoppiando adesso solo stando qui senza avertelo ancora detto.

Quindi!

Ti darò questi palloncini una alla volta…e quello che mi rimarrà in mano , beh… ti darà l’idea di quello che avremo”

Blaine guardò di nuovo i colori dei palloncini, sentendo gli occhi riempirsi di lacrime.

“Oh Kurt…”

“Se cominci a piangere, comincio anche io e poi saremmo entrambi un disastro ed io…” lo avvisò Kurt, consegnandogli, per primo, un palloncino giallo.

“Questi sono abbastanza ovvi, ma dovevo mascherarlo in qualche modo”

“Va più veloce” sussurrò Blaine, prendendo un palloncino da Kurt, guardando sia quello che gli stava passando Kurt sia quelli che Kurt aveva davanti al pancione.

Quando ne rimasero solo due… uno blu ed uno rosa… Kurt si fermò.

“Okay, lo ammetto. Questo piccolo giochino è piuttosto sciocco… ma non avevo molto tempo” disse alzando lo sguardo su entrambi i palloncini, “Immagino che sia stata una buona idea l’aver deciso il nome per una bambina… perché…” allungò il palloncino blu a Blaine.

Blaine soffocò un singhiozzo, lasciando andare i palloncini per fissare il palloncino rosa che Kurt stava ancora stringendo tra le mani.

“Stiamo per avere una bambina?”

Anche Kurt cominciò a piangere; poi annuì e tirò Blaine in un abbraccio, al meglio che potevano col pancione in mezzo.

“Hepburn Anderson-Hummel… stiamo per avere una bambina, Blaine”.

“È meglio che abbia i tuoi capelli” disse Blaine, ridendo tra le lacrime, la fronte premuto contro quella di Kurt, “ Oh… sarà bellissima, Kurt.

Non vedo l’ora… una piccola bambina”

Baciò il collo di Kurt per incontrare poi le sue labbra in un bacio salato, asciugando , con la punta delle dita, alcune lacrime vaganti dalle guance di Blaine.

“Dovresti sederti, amore”

“Io… si” disse Kurt, permettendo a Blaine di aiutarlo a sedersi sulla sedia a dondolo.

Sospirò rilassato e poi sollevò e gambe sul poggiapiedi.

“Sei arrabbiato per il fatto che lo abbiamo saputo prima?”

Blaine si inginocchiò accanto a Kurt ed afferrò la sua mano mentre poggiava l’altra sul pancione.

“Certo che non lo sono… ho sempre voluto saperlo, lo sai questo.

Tu sei quello che voleva aspettare… sei dispiaciuto?” sollevò lamano di Kurt e ne baciò le nocche.

Kurt si dondolò leggermente all’indietro, attento a non dare fastidio a Blaine, e scosse la testa.

“No… volevo aspettare, ma una parte di me avrebbe voluto chiederlo ad ogni appuntamento.

Sono… sono così emozionato di avere una figlia con te, Blaine.

Non vedo l’ora di vederla.”

Blaine sbatté le palpebre ed altre lacrime scivolarono sulle sue guance.

“Se continui così non smetterò mai di piangere” disse, senza preoccuparsi di asciugare il suo volto.

Invece, si chinò e poggiò piano la testa sul pancione di Kurt.

“Hey piccolina” sussurrò, “ sono il tuo papà… so che ti parlo sempre, ma ora sappiamo il tuo nome.

Ed anche se stiamo piangendo, io ed il tuo papi siamo così felici… assicurati solo di farti  crescere i capelli come papi , li dentro, okay?”

Altrimenti, lascio a papi il compito di occuparsi dei tuoi ricci”

“Hey!” disse Kurt, dando un leggero schiaffetto sulla testa di Blaine, “ se dovesse avere i capelli ricci… noi… beh… immagino dovremmo imparare ad occuparcene, perché nessuna della mie figlie si metterà il gel tutti i giorni”

Blaine dimenticò, immediatamente, tutta la discussione ed alzò lo sguardo su Kurt.

“Nostra figlia” disse, senza fiato, e cominciò davvero a rendersene conto… come se il suo cervello stesse finalmente comprendendo tutto quello che era successo da quando era entrato dalla porta del loro appartamento.

“Kurt… stiamo per avere una bambina… sarà nostra

“ Lo so , tesoro” disse Kurt, sorridendogli  ed accarezzando con la punta delle dita la tempia di Blaine.

“Sarà bellissima”

“Certo che lo sarà” disse dolcemente Blaine, spostando lo sguardo su tutto il corpo di Kurt, “ Viene da te… sarà bellissima”

Kurt ruotò gli occhi .

“Viene da noi due, Blaine… ora…” si interruppe a causa del suo stomaco che brontolava, cosa che fece ridere entrambi.

Blaine si alzò e tirò fuori il cellulare dalla tasca per vedere  l’ora.

Sussultò, realizzando che a causa di tutta quella agitazione, era in ritardo nel preparare la cena.

“Scusa… cavolo , sarai affamato”

“Penso che sopravvivremo entrambi anche pranzando un po’ più tardi” disse Kurt, accarezzandosi il pancione  , “Fintanto che mi aiuti ad uscire da questa cosa, così che possa andare in bagno e poi ti aspetto in salotto per quella che sono sicuro sarà un altro meraviglioso e prelibato sandwich e poi possiamo chiamare i nostri genitori per dir loro la novità”

“Oh” disse Blaine, aiutando Kurt , con attenzione, a tirarsi su dalla sedia a dondolo e a mettersi in piedi, “posso dirlo io a Burt?”

Kurt poggiò il mento sul suo petto , le spalle che tremavano dalle risate.

“Si … puoi dirlo tu a mio padre… e poi lo farai piangere , di nuovo, come hai fatto quando gli hai detto che ero incinto.

Mio padre non è uno che piange, ma in qualche modo tu ci riesci sempre”

Blaine seguì Kurt fuori dalla nursery, ricevendo uno sguardo affettuoso quando tentò di aspettarlo in corridoio; così scappò in cucina a preparare il pranzo.

Rimase di nuovo senza fiato quando, vide, attaccata alla porta del frigo una nuova ecografia.

“Ciao Hepburn” sussurrò , “ la mia piccolina”!


Note

* Questo cuscinone sarebbe uno speciale cuscino che si usa in gravidanza… su google trovate tante foto, ma non so il nome in italiano.

Alla prossima traduzione!
   
 
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