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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    19/12/2019    0 recensioni
[Galolio accennata]
"“Lio!”
Alzò lo sguardo non appena si sentì chiamato da Galo con fin troppo entusiasmo. “Non vuoi festeggiare il Natale?”
“Non è davvero così importante.” Disse sinceramente. “Non festeggio il Natale da quando – ” Lio si fermò a riflettere per poi abbassare lo sguardo quando non riuscì a trovare ciò che stesse cercando. “Al dire il vero, non lo ricordo nemmeno.”
“Cosa? Dobbiamo rimediare. Un motivo in più per organizzare una festa.” Continuò Galo, poggiando una mano sulla spalla di Lio per cercare di trasmettergli la sua grinta.
“Uhm.” Una voce titubante attirò la loro attenzione e Lio dovette spostare la tazza nell'altra mano per evitare che gli cadesse il caffè quando si sentì tirare da una manica.
Girandosi verso colui che aveva cercato disperatamente la sua attenzione si trovò davanti due bambini che lo guardavano con curiosità.
“Cos'è il Natale?” Chiese uno dei due.
[...]
Prese dei respiri profondi prima di scendere le scale e accendere la luce nella speranza che, prendendo l'intruso di sorpresa, riuscisse a fargli abbassare la guardia e neutralizzarlo velocemente ma Lio non si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi un viso familiare a pochi centimetri dal suo pugno.
“Galo?”"
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Galo Thymos, Gueira, Lio Fotia, Meis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio primo Natale


* * *




La brezza fresca della prima mattina fece venire i brividi lungo la schiena a Lio, perso nei suoi pensieri mentre osservava il sole sbucare dalle macerie della città. Non era certo che si sarebbe abituato tanto presto a quella vista o all'idea stessa di sentir freddo.

Si strinse a sé, sfregandosi le mani per cercare di riscaldarsi come meglio gli era possibile in quel momento. Tutti avevano preso molto seriamente la ricostruzione della città, facendo ognuno la sua parte, felice di vedere che iniziava a non esserci più distinzione tra Burnish e non quando qualcuno aveva bisogno di aiuto. Vi erano ancora alcune incomprensioni o litigi, certo, ma nulla che potesse rappresentare un problema. Il tempo avrebbe aiutato tutti.

Lio tornò dentro alla ricerca di qualcosa di caldo per trovasi davanti Meis e Gueira discutere animatamente con Galo.

Sospirò mentre si avvicinava alla macchinetta del caffè, non riuscendo ad evitare di sentire cosa si stessero dicendo.

Sei stupido?” Sentì quasi urlare Gueira. “Lo sei, non c'è bisogno che tu risponda.”

Lio aspettò che la sua bevanda fosse pronta prima di avvicinarsi a loro con ancora la tazza tra le mani. Meis fu il primo a notarlo, distogliendo lo sguardo dai due.

Boss.” Lo salutò mentre Gueira sobbalzò alla vista, come un bambino colto in flagrante a rubare caramelle pronto a ricevere una bella ramanzina.

Che succede?”

Galo vuole organizzare una festa di Natale.” Spiegò Meis.

Lio aggrottò la fronte confuso, non capendo come questo potesse creare tanto diverbio fra loro. “Dove?”

Qui, ovviamente.” Rispose Galo.

Vedi qual è il problema? Si ostina nel voler invitare un'intera città, noi compresi, non vedo come possiamo entrare tutti qui dentro.” Ribatté Gueira.

Utilizzeremo anche l'esterno.”

Rimane comunque una città.”

Allestiremo delle bancarelle fuori.”

Questa è una pessima idea, se dovesse esserci un'emergenza le uscite saranno bloccate.”

Impossibile, la maggior parte delle persone saranno alla festa!”

Non puoi essere serio.”

Lio si strofinò la tempia con una mano, infastidito dalle urla dei due.

Lio!”

Alzò lo sguardo non appena si sentì chiamato da Galo con fin troppo entusiasmo. “Non vuoi festeggiare il Natale?”

Non è davvero così importante.” Disse sinceramente. “Non festeggio il Natale da quando – ” Lio si fermò a riflettere per poi abbassare lo sguardo quando non riuscì a trovare ciò che stesse cercando. “Al dire il vero, non lo ricordo nemmeno.”

Cosa? Dobbiamo rimediare. Un motivo in più per organizzare una festa.” Continuò Galo, poggiando una mano sulla spalla di Lio per cercare di trasmettergli la sua grinta.

Uhm.” Una voce titubante attirò la loro attenzione e Lio dovette spostare la tazza nell'altra mano per evitare che gli cadesse il caffè quando si sentì tirare da una manica.

Girandosi verso colui che aveva cercato disperatamente la sua attenzione si trovò davanti due bambini che lo guardavano con curiosità.

Cos'è il Natale?” Chiese uno dei due.

Lio li guardò sorpreso ma non dovette pensarci due volte prima di inginocchiarsi sorridendo dolcemente mentre cercava di rispondere nella maniera più chiara possibile, guardandoli negli occhi adesso alla stessa altezza.

Ehi.” Bisbigliò Meis a Galo. “Vuoi ancora farlo?”

Assolutamente.” Rispose l'altro con un ampio sorriso dipinto sul viso, senza distogliere lo sguardo dalla scena creatasi difronte a loro. “Mi è anche venuta in mente un'altra idea.”




Lio si svegliò di soprassalto, spalancando gli occhi, non appena sentì dei rumori provenire dal piano di sotto.

Si alzò lentamente, avvicinandosi alle scale mentre cercava di fare meno rumore possibile. Affacciandosi vide che luci erano ancora spente. Chiunque fosse al piano di sotto era chiaro che non voleva farsi scoprire e, istintivamente, Lio strinse le mani a pugno dimenticandosi di essere ormai solo. Un'altra cosa alla quale non si sarebbe abituato facilmente.

Prese dei respiri profondi prima di scendere le scale e accendere la luce nella speranza che, prendendo l'intruso di sorpresa, riuscisse a fargli abbassare la guardia e neutralizzarlo velocemente ma Lio non si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi un viso familiare a pochi centimetri dal suo pugno.

Galo?” Quasi urlò dalla sorpresa allontanandosi di colpo mentre osservava la figura difronte a sé che, sorpreso, rischiò di cadere all'indietro.

Galo indossava un abito rosso con una grande cintura nera allacciata appena sotto i pettorali, troppo in alto per reggere davvero i pantaloni che indossava. In testa portava un cappello, anche esso rosso, che minacciava di cadere a causa di quel suo ciuffo ribelle e una barba finta sul viso tenuta su da un elastico.

Lio lo fissò incredulo per poi portarsi la mano sul viso e scoppiare in una fragorosa risata.

Cosa c'è di così tanto divertente?” Chiese Galo mettendo il broncio.

Cosa stai facendo?” Lio lo ignorò, non riuscendo a frenare la risata dietro la sua mano.

Sono Babbo Natale!” Rispose fiero Galo, mettendosi in posa con le mani sui fianchi. “Mi hai spaventato prima, sai, credevo si fossero svegliati i bambini.”

La risata di Lio gli morì sulle labbra nel sentirli nominare e, tornando serio, si volse a guardarlo. “Galo, tu – ”

Tu!” Un urlo pieno di gioia interruppe Lio, e tutto ciò che riuscì a sentire successivamente fu solo il riecheggiare di risatine e passi per tutta la stanza finché non si ritrovò accanto un gruppo di bambini estasiati.

Oh-oh!” Tornò a recitare la sua parte Galo.

Sei arrivato!”

Certo che sì, vi ho portato dei doni.” Spiegò chinandosi a prendere dei regali da un sacco accanto a lui, iniziando a distribuirli, che solo in quell'istante Lio si accorse fosse lì.

Restò a guardare l'intera scena in un angolo senza neanche rendersi conto del sorriso spontaneo che nacque sulle sue labbra, grato che i bambini si stessero divertendo. Se lo meritavano dopo tutto ciò che avevano passato, troppo per dei bambini.

L'urlo emozionato dell'ultimo bambino a prendere il regalo, riportò Lio alla realtà distraendolo dai suoi pensieri.

Va bene.” Disse avvicinandosi. “Adesso tutti a dormire.” Raccomandò Lio scatenando le lamentele dei bambini.

Se non fate i bravi me li riprendo.” Intervenne Galo facendoli urlare, tra le risate, per scappare al piano di sopra. “Non potete aprirli prima di Natale!”

Lio gli rivolse un ultimo sguardo prima di girarsi e dirigersi anche lui verso le scale ma Galo glielo impedì afferrandogli un braccio. “Aspetta! Ne ho uno per te.”

Cosa?”

Perché sei così sorpreso? È Natale anche per te.” Spiegò porgendoglielo e Lio rimase sorpreso nel vedere quanto fosse confezionato con cura.

Grazie.” Disse con un filo di voce mentre lo prendeva ma non appena avvicinò la mano al nastro per tirarlo via, Galo lo fermò.

Le regole sono regole. Devi aspettare almeno mezzanotte.”

Oh, certo” Sussurrò Lio arrossendo, sperando che il suo entusiasmo non fosse troppo evidente mentre faceva scivolare lo sguardo sul fiocco. “Grazie per quello che hai fatto, i bambini ne parleranno per giorni.”

Lio alzò lo sguardo per incrociare quello dell'altro. “E quello che fai anche per noi, parlerò con gli altri. Verremo alla festa.”

Davvero?” Chiese entusiasta.

Lio annuì sorridendogli. “Non è una cattiva idea ma, devi rassegnarti, non credo riusciremo a coinvolgere l'intera città. Meglio scegliere anche un altro luogo.”

Immagino di sì.” Rise Galo.

Io – ” Balbettò improvvisamente nervoso Lio. “Non ti ho fatto nessun regalo.”

Non importa, sono Babbo Natale, io porto i doni non ne ricevo.”

Lio si morse il labbro inferiore non appena Galo finì la frase. Lui e il suo stupido gran cuore.

Senza aggiungere altro, Lio si alzò in punta di piedi mentre con una mano gli afferrò la barba finta obbligandolo a chinarsi verso di lui per posare le proprie labbra sulle sue in un casto bacio.

Buon Natale, Galo.” Sussurrò Lio ancora a pochi centimetri dal suo viso.

Buon Natale.”














NdA: Buon Natale a tutti!
Spero vi stiate godendo le vacanze e grazie di aver trovato un po' di tempo per leggere questa fic!
Sono felice di essere riuscita a scrivere qualcosa in tempo a tema natalizio e mi scuso se la pubblico adesso e non a Natale ma non so sarò a casa quel giorno.
Ci tenevo a scrivere qualcosa di fluff e con poche pretese proprio perché io ne avevo bisogno. È sempre un periodo un po' particolare quello del Natale per me.
È volutamente breve in quanto sto lavorando ad altre cose al momento, ma spero che l'idea vi sia comunque piaciuta e che vi abbia fatto sorridere.
Non vedo l'ora di lavorare ancora con questa ship. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima!

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