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Autore: inzaghina    22/12/2019    3 recensioni
La vita degli eredi Weasley-Potter e dei loro amici scorre, più o meno, tranquilla in un mondo privo delle minacce affrontate dai loro genitori. Anche in un gruppo affiatato come il loro comunque, non mancano gli equivoci, le incomprensioni e i tormenti tipici dell'adolescenza e della gioventù. Non c'è dubbio che tra le mura di Hogwarts e dintorni ci sarà decisamente da divertirsi.
[Serie partecipante alla challenge “Slot Machine!” indetta da Juriaka sul forum di efp.]
1. Capitolo Indice
2. James Sirius/Dominique
3. Rose & il clan Weasley-Potter
4. Rose/Scorpius - Fred Jr./Bex
5. Dominique/Chris
6. Fred Jr. & James Sirius/Olivia
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Questa volta ho deciso di scrivere una storia che combinasse due diversi prompt ossia il numero 3: “7 perde una scommessa, deve invitare per finta un personaggio a vostra scelta ad un appuntamento. Imprevisto!Bonus: quella persona finirà per piacergli sul serio.” e il numero 17: “Primo incontro tra 10 e un personaggio a vostra scelta: in un negozio di dischi, entrambi afferrano nello stesso istante l’ultimo vinile di un determinato gruppo\cantante\musicista.”

 
 
Una Serpe dal cuore d’oro
 
 
[Hogwarts, 10 ottobre 2022]
 
 
Entrando in Sala Grande per la colazione, Albus Severus Potter ghignò alla vista del cospicuo numero di rubini che era stato sottratto dalla clessidra dei Grifondoro nottetempo — invece che dirigersi al tavolo di Serpeverde, raggiunse quindi la tavolata rosso-oro e prese posto di fronte a una furibonda Rose.
“Buongiorno, Rosie!”
La cugina assottigliò gli occhi cerulei, ricambiando il suo sguardo divertito e sbuffando sonoramente. “Noto che sei giunto qui di buon’ora per gongolare, Al… degno di una vera Serpe!”
“E che ti aspettavi scusa? Io t’avevo detto che lasciare carta bianca a Freddie e Brandon era un’idea stupida…”
“Nemmeno io credevo che si trattasse di un’idea saggia, Al!”
“E perché non hai dato retta all’istinto?”
“Perché è il loro ultimo anno e ci tenevano a rispettare la tradizione di organizzare una festa al mese… chi ero io per fare la guastafeste?”
“Semplicemente quella che ora sarà obbligata a chiedere a Scorpius di uscire con lei per finta al prossimo weekend a Hogsmeade”, dichiarò il cugino, piegando gli angoli della bocca in un sorriso compiaciuto.
“A volte proprio non ti sopporto, Al,” bofonchiò Rose, versandosi un’enorme tazza di caffè.
“E dai, poteva andarti peggio no? Avrei potuto obbligarti a passare del tempo con Corner…”
Le sopracciglia di Rose si sollevarono talmente tanto da sparire tra i ciuffi dei suoi capelli. “Senti, non dicevi sul serio riguardo a farmi chiedere a Scorpius di uscire, vero? Noi siamo amici e mi sembra crudele che tu voglia fargli un simile scherzo, solo perché lui ha spifferato ad Alice una sciocchezza avvenuta secoli fa…”
Albus ricambiò l’occhiata della cugina, battendo lievemente le palpebre. “Ovvio che dicevo sul serio! E non si trattava affatto di una sciocchezza.”
“Sai essere veramente crudele…”
“L’hai detto tu stessa che ho un comportamento che si conviene ad una Serpe e tu hai perso la scommessa, cuginetta!” le ricordò Al, facendo leva sul lato competitivo di Rose.
La Grifondoro sbuffò, addentando un muffin, indirizzando un’occhiataccia a un ridente Al.
“Dì un po’, fratellino, ti sei forse perso?” domandò James, prendendo posto accanto ad Albus, seguito da Fred, mentre Dominique, Lily, Roxie e Alice si sedevano ai lati di Rose.
“Ero solo venuto ad augurare il buongiorno a Rose”, sghignazzò in risposa, evitando a stento un calcio della cugina. “Quanto sei manesca, Rosie!”
“È tutta colpa tua, Freddie!” proruppe Rose, scuotendo la testa.
“E dai… è stata una festa e-pi-ca!” scandì il cugino, strizzandole l’occhio.
“Una festa che ci ha fatto perdere 120 punti”, rammentò Dominique, piccata.
“È solo ottobre… avete tutto il tempo di recuperare”, ridacchiò Fred.
Avete?” gli domandò la sorella.
“Ma certo! Quando mai ho guadagnato punti per la gloriosa Casata di Grifondoro, scusa?”
“Durante le partite di Quidditch”, gli rispose James.
“Oh, giusto… me n’ero dimenticato. Vedrete che vinceremo la Coppa a fine anno”, rassicurò quindi i cugini. “Scusaci, Al!”
“Lo vedremo”, rispose il Serpeverde alzandosi per raggiungere il proprio tavolo. “Ricordati della scommessa, Rosie,” le disse, facendole un cenno di saluto a cui lei rispose con un malcelato gestaccio.
“Se mamma sapesse che ti lasci andare a simili gesti credo che finalmente noterebbe le tue somiglianze con il lato più impulsivo papà e smetterebbe di rammentare a me che le ho ereditate tutte io”, commentò Hugo, occupando il posto lasciato libero da Albus.
“Non ti ci mettere pure tu, non è giornata!”
“Okay sorellina, non c’è bisogno di scaldarsi tanto…”
 
*
 
[Hogwarts, 26 ottobre 2022]
 
La ronda stava giungendo al termine e Rose ancora non aveva trovato il coraggio di porre la domanda che avrebbe già dovuto fargli giorni prima; sospirò sonoramente, imboccando il corridoio del settimo piano, e sbirciò Scorpius.
“Che c’è, Rose? È dall’inizio della serata che sei strana…”
“Tutto bene, sono un po’ preoccupata per la prova pratica di trasfigurazione di domani”, gli rispose, tentando di apparire disinvolta.
“Ma se nel ripasso di ieri siamo stati i migliori?”
“Beh, certo, ma… chi lo sa cosa potrebbe succedere domani?” rise nervosamente, dandosi mentalmente della stupida.
Scorpius le indirizzò un’occhiata curiosa, scegliendo di non commentare.
La Grifondoro si decise quindi a prendere un respiro, bloccandosi in mezzo al corridoio. “Scorpius, hai già impegni per sabato?”
“No, perché me lo chiedi?”
“Perché volevo sapere se ti andava di venire ai Tre manici di scopa insieme a me…” spiegò, tutto d’un fiato, tentando di mascherare l’imbarazzo che provava.
“Nei weekend a Hogsmeade Andiamo quasi sempre ai Tre manici di scopa…”
“Beh, questo lo so, ma sarebbe carino se ci andassimo da soli: io e te…” specificò quindi la ragazza, imponendosi di non arrossire.
Il biondo rimase piacevolmente sorpreso, ma dissimulò il tutto con un’espressione neutra. “Certo, perché no?”
“Allora ci vediamo davanti ai cancelli per le 10?”
“Mi sembra perfetto!”
 
*
 
[Hogsmeade, 29 ottobre 2022]
 
“Vi raggiungo tra poco al pub”, disse Fred, iniziando a incamminarsi verso il negozio di dischi che era stato aperto nella cittadina l’estate precedente.
“Sicuro, amico? Se vuoi posso accompagnarti.”
“Non preoccuparti, Jamie, farò presto!”
Una volta chiusosi la porta del negozio dietro alle spalle, Fred si diresse verso il reparto della musica vintage, alla ricerca del disco d’esordio dei Bolidi Ribelli ¹ — conditio sine qua non per rendere perfetto l’imminente party per il diciottesimo compleanno di James.
“Hey, Malcom!” salutò il giovane proprietario del negozio, un ex Tassorosso che si era diplomato quattro anni prima.
“Freddie, uno dei miei migliori clienti! Fammi sapere se posso aiutarti…”
Lo studente del settimo anno fece un cenno affermativo, prima di iniziare a rovistare tra i dischi di fine anni ’60: sperava di avere fortuna, o avrebbe dovuto provare a ordinare per posta l’introvabile disco. Nella moltitudine di copertine variopinte una sfumatura viola attirò la sua attenzione, portandolo ad afferrare il disco in questione — senza rendersi conto che qualcun altro aveva artigliato il medesimo oggetto.
“Hai sicuramente buongusto, ma non credere che ti cederò il disco senza lottare…” disse la voce con accento americano di una ragazza con lunghi capelli scuri inframmezzati da ciocche di un viola acceso.
“Lo sto cercando da mesi”, le rispose, sfoggiando il suo brevettato sguardo da cucciolo bastonato.
“Vale lo stesso per me”, ribattè lei, facendo spallucce. “E avevo sentito dire che voi inglesi foste famosi per essere particolarmente galanti…”
“Se non si trattasse di una questione di vita o di morte te lo lascerei avere, davvero, ma ho assolutamente bisogno di questo disco per la festa di compleanno che sto organizzando a mio cugino… sono disposto a tutto, quindi ti propongo un accordo: tu mi lasci acquistare il disco e io t’invito alla festa che si terrà tra tre weekend… che ne pensi?”
“Perché dovrebbe interessarmi venire a una festa di compleanno piena di gente che nemmeno conosco?” domandò la ragazza, inarcando un sopracciglio.
“Beh, perché ci sarei io… e, giustamente tu ancora non lo sai, ma organizzo le feste migliori di tutta Hogwarts”, si vantò il Battitore — evitando di ragguagliare la ragazza sul fatto che l’ultima festa fosse stata interrotta dalla Preside in persona.
“E tu saresti?”
“Oh, che maleducato, scusa! Io sono Freddie, Freddie Weasley”, si presentò, porgendole la mano.
“Piacere, Freddie, io sono Bex Hayes e continuo a non essere convinta di lasciarti acquistare questo rarissimo disco dei Bolidi Ribelli.”
“Ho un’altra proposta, assolutamente irrinunciabile,” le disse quindi, prima di prendere una pausa a effetto, “che ne pensi di lasciarmelo acquistare e, dopo la festa, ti prometto che il disco sarà tuo.”
“Si potrebbe fare”, acconsentì lei, scrutandolo con attenzione. “Come posso essere sicura che non te lo terrai?”
“Certo che sei troppo malfidente con un ragazzo appena conosciuto…” si lamentò Fred.
“Proprio per questo sono malfidente…”
“Okay, che ne pensi di venire a bere qualcosa insieme ai miei amici? Così potrai renderti conto che siamo persone affidabili e poi, non essendo di qui, è anche giusto essere ospitali, mostrandoti le bellezze di Hogsmeade…”
“E va bene… accetto, Freddie Weasley!”
Il ragazzo le strizzò l’occhio, correndo verso la cassa e pagando per il disco, per poi condurre la giovane statunitense verso il pub preferito degli studenti.
 
“Che stiamo facendo al bancone, Al?” chiese, per l’ennesima volta, James.
“Stiamo osservando l’ultimo esperimento antropologico di tuo fratello”, rispose in tono annoiato Dominique.
“E sarebbe?”
“Merlino, James, sai essere così ottuso!” si lamentò la bionda Caposcuola.
“Tutti sanno che Rose e Scorpius sono attratti l’uno dall’altra, no? Albus sta cercando di convincerli ad ammetterlo”, gli spiegò Lily.
“Perché dobbiamo fare esperimenti sulla vita sentimentale di mia sorella?” sbuffò Hugo.
“Perché mi sono stancato di sentire Scorpius trovare ogni ragione per parlare di lei… è decisamente patetico”, ribattè Albus.
“Praticamente un po’ come te quando si tratta di Alice”, gli fece notare Lily.
Albus rivolse un’occhiata omicida alla sorella.
“Rilassati, Al! Lei e gli altri sono ancora da Mielandia…”
“Effettivamente siete dannatamente pietosi entrambi quando parlate della Weasley e della Paciock”, bofonchiò Elias, facendo una smorfia.
“Tu sei ancora incazzato perché la Corner ti ha messo le corna con MacMillan…”
Elias colpì il compagno di stanza con un pugno, facendo ridere il resto dei presenti.
“Hey, ragazzi! Ma che ci facciamo ammassati al bancone?” domandò Fred, togliendosi il cappello di lana.
“Spiamo Rose e Scorpius”, rispose, sbadigliando, James.
“Non siete molto bravi a nascondervi”, osservò Bex.
“Non è necessario che ci nascondiamo visto che tanto non noterebbero nemmeno un Ippogrifo in due pezzi… ma tu chi saresti, scusa?” ribattè Dominique, occhieggiando la sconosciuta.
“Lei è Bex, ci siamo incontrati al negozio di dischi e l’ho invitata a bere qualcosa con noi…” replicò Fred.
Tutti i presenti salutarono la nuova arrivata e si presentarono, aumentando il livello di confusione all’interno del locale, che divenne ancor più caotico con l’arrivo di Roxie, Louis, Lucy, Alice, Lysander, Lorcan, Olivia, Frank e Brandon.
“Ragazzi, ma che ci fate al bancone?” li chiamò la voce di Rose.
Siamo appena arrivati”, la rassicurò Albus con un sorriso sornione.
La cugina gli restituì un’occhiataccia, mentre il gruppo numeroso prendeva posto chiassosamente al tavolo, decisamente troppo piccolo per accoglierli tutti.
 
Facendo ritorno al castello, qualche ora più tardi, Rose si ritrovò accanto ad Albus; i riflessi del sole autunnale illuminavano la figura allampanata di Scorpius, che rideva accanto a Elias e Brandon, e la Grifondoro costrinse il cugino a fermarsi.
“Ho capito cosa stavi architettando…”
“Di che parli?” le domandò il cugino, dissimulando innocenza.
“Sapevi benissimo che mi sarebbe piaciuto passare del tempo con Scorpius e hai fatto in modo che fossi costretta a farlo solo per dimostrarmelo…”
“E stai utilizzando questo tono accusatorio perché?”
“Perché non posso rovinare la nostra amicizia per qualcosa che nemmeno comprendo…”
“Non rovineresti la vostra amicizia!”
“E tu che ne sai?”
“Ci vedo”, chiosò.
“E tu quando avresti intenzione di darti una mossa con Ally?” cambiò argomento Rose.
“Per quello devo trovare il momento giusto…”
“Tu devi trovare il momento adatto, io invece devo cadere in un’imboscata?!”
“Lo sto facendo per voi!” si difese Al.
“Certo… tu e il tuo cuore d’oro!”
Albus inarcò le sopracciglia, schioccando la lingua. “Non meriti il mio aiuto…”
“Fammi ricambiare aiutandoti a creare le condizioni più adatte anche per te”, ridacchiò la Grifondoro.
“Non lo faresti!”
“Senti chi parla”, lo rimbeccò Rose, incrociando le braccia.
“L’ho fatto per il vostro bene…”
“Vedremo se sarà servito a qualcosa…”
 
Pochi passi più indietro, anche Bex bloccò Freddie. “Mi hai convinto, Fred Weasley…”
“Verrai alla festa?”
“E chi se la perderebbe? Sono troppo curiosa di scoprire se Rose e Scorpius ammetteranno quello che provano…”
Fred scoppiò a ridere. “Una sola giornata con noi e sei già stata risucchiata nel gossip di famiglia!”

 
 
 
 
¹ Gruppo musicale magico inventato da me, di cui Sirius Black e i Malandrini erano grandi fan.
 
Note dell’autrice:
Eccoci al terzo appuntamento con questa banda di scapestrati.
Devo dire che le trame che li riguardano tendono a prendere una piega tutta loro e io mi diverto un sacco a scrivere di quello che combinano in una Hogwarts finalmente serena.
Spero che anche questa storia vi sia piaciuta e ci sentiamo presto con un paio di aggiornamenti natalizi.
   
 
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