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Autore: Miky Castiel Winchester    25/12/2019    3 recensioni
Kara e Lena sono ai ferri corti, riusciranno a risanare il loro rapporto ed a parlare chiaramente di quello che provano?
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Come cambiava la vita, imprevedibile era dir poco. Un giorno Lena aveva tutto quello che poteva desiderare, il giorno dopo, tutto era svanito, andato in fumo. Era al punto di partenza, come quando era bambina, priva di una famiglia capace di darle amore, circondata dall’indifferenza, dalla freddezza di una madre adottiva che non le aveva mai regalato una carezza, dall’assenza di un padre del quale oggi a stento ricordava il volto.Per del tempo, prima che si lasciasse ammaliare dall’oscurità, Lex era stato il suo punto di appoggio, e poi avendo scelto l’oscurità a lei, Lena si era ritrovata completamente da sola e per davvero.E quando ormai alla fine del liceo, in procinto di iniziare il college credeva di aver trovato in Andrea quell’affetto che nessuno le aveva mai donato, l’amica l’aveva tradita ed inesorabilmente ferita, la mora si era chiusa in se stessa giurando così che non avrebbe permesso mai più che qualcuno si avvicinasse a lei.Si era ripromessa che a National City si sarebbe semplicemente dedicata a ripulire il nome di famiglia ed  a far comprendere che lei non fosse come loro.Aveva respinto chiunque tentasse di avvicinarsi a lei, questo finché una mattina non conobbe Kara Danvers. La bionda non si era mai arresa con lei, era sempre stata dalla sua parte contro tutto e tutti, ed aveva così cominciato a credere nuovamente nell’amicizia la mora.Ma adesso? tutto era nuovamente crollato come un fragile castello di carte sospinto dal vento. La bionda dagli occhi cielo si era presa il suo cuore e lo aveva mandato in mille pezzi con le sue dannate bugie.Adesso la sapeva la verità, Kara era Supergirl ed aveva saputo la verità solo grazie a Lex prima di premere il grilletto ed uccidere quel mostro all’interno nel quale animo completamente nero e corrotto non era rimasto più nulla della persona che da bambina aveva amato, ammirato, tentato ingenuamente di emulare.L’amicizia con Kara era del tutto basata su bugie, non c’era mai stato nulla di vero e più ci pensava, più sentiva il dolore soffocarla. Perchè? Perchè Kara non si era fidata di lei?Cinque anni, le mentiva da cinque anni.Non poteva esserci perdono per lei per la quale avrebbe anche dato la vita fino a qualche settimana prima.Chinò il capo e gli occhi cerulei andarono a posarsi sulle manette che Alex aveva messo ai suoi polsi.Per quanto la ferisse  il pensare che anche Alex come il resto del gruppo le avesse mentito per tutto questo tempo, il dolore non era intenso come quello procurato dalla bugia di Kara.Le aveva aperto il suo cuore e cosa aveva ottenuto?L’essere tradita.Forse era vero quel che Lilian da piccola le diceva, lei non meritava amore.Chissà dov’era Eve/Hope adesso poi.Il progetto Non Nocere che lei e la sua assistente avevano tentato di mettere in pratica era stato sventato e quel suo piano volto ad evitare che le menzogne potessero ferire altri era costato a lei all’altra quella detenzione forzata.Se solo si fossero sforzati di capirla era quasi certa avrebbero finito per trovarsi d’accordo con lei.La verità era che la gente aveva paura della diversità, della differenza di opinioni ed era più facile trattare lei come una criminale piuttosto che sforzarsi di capirla o di accettare il concetto di diversità di pensiero. Il diverso instillava ed avrebbe sempre instillato timore nel genere umano. Era una legge di natura.Lavorava senza sosta per far comprendere al mondo intero che lei era diversa, ma a cosa serviva? per tutti sarebbe sempre stata una Luthor, adesso ne aveva consapevoelzza. 

 

“Lena…” La mora alzò lo sguardo avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Cos’era venuta a fare? nulla di quello che avrebbe detto avrebbe potuto sanare quella frattura tra loro.

 

“Supergirl. Sei venuta a divertirti per la mia condizione? Puoi anche andartene, non ho nulla da dirti.” Rispose tagliente fissando i suoi occhi in quelli dell’altra, lucidi. Lacrime finte pensò Lena. 

 

“Lena...sono sempre io...Kara...ascoltami ti prego…” Insistette la bionda ma la mora era ferma sulla sua posizione. Come poteva pretendere che l’ascoltasse? 

 

“Kara non è mai esistita. Eri sempre tu, solo Supergirl in incognito. Ti sei presa gioco di me per tutto questo tempo. Come ho fatto a non capire. Forse non volevo accettarlo, non me lo spiego. 

"Ti ho già detto quello che pensavo alla fortezza comunque.  Vattene. Lasciami da sola. Mi fidavo di te, ho abbassato la guardia, ma non accadrà mai più, stanne certa. Ho imparato la lezione.” La voce di Lena, mentre rivolgeva quelle parole alla sua ex migliore amica tremava appena. Era ferita come mai prima d’ora.Faceva male, dannatamente male. Con la perdita di Kara, sentiva fosse venuto a mancare un punto di riferimento importante. 

 

“Ti prego Lena non dire così...io non ho mai voluto ferirti...non ti ho detto la verità per proteggerti, solo per questo...sapevo quanto avessi sofferto in passato ed io non volevo perderti né essere causa di una nuova sofferenza per te…” E tremava anche la voce di Kara mentre una lacrima le rigò il volto, mai si era sentita così vulnerabile.L’abito che indossava completato dal lungo mantello rosso la designava come la ragazza d’acciaio, ma in quel momento, non si sentiva tale, oh no, non si era mai sentita tanto fragile come adesso.

 

“Tutte scuse. Ho detto di andare via! vattene. E non tornare. Gli altri non meritavano la tua protezione? tutti sapevano, tranne me, la Luthor di turno ovviamente. Risparmia il fiato Supergirl.” Gli occhi di Lena si fecero lucidi a loro volta ma tentò di celarlo come meglio potesse, in Lilian da questo punto di vista aveva avuto una valida insegnante. 

 

“Sai quanto per me sia importante la protezione di tutti. E tu hai sempre fatto parte di quel tutti. Lena...io non ti ho mai considerato una Luthor ti prego...te l’ho detto alla fortezza e te lo ribadisco ora...come posso far si che tu mi creda?...” La voce di Kara era rotta, bassa, aveva davvero perso il legame con Lena per sempre?

 

“Non c’è nulla che tu possa fare, un vaso rotto per quanto possa essere sistemato, non tornerà mai come prima Supergirl.” Gli occhi della mora erano fissi ancora in quelli dell’altra. Mai avrebbe pensato che un giorno il loro rapporto potesse raggiungere quello stadio.

 

“Ti farò ricredere. Io...tu non immagini quanto tu sia importante per me.

Non mi hai chiamata con il mio nome nemmeno una volta…” E si passò una mano sugli occhi la bionda, perchè era così difficile? il solo pensiero che Lena non avrebbe più fatto parte della sua vita era più doloroso degli effetti della Kryptonite sulla sua persona.In un certo qual senso, Lena era la sua Kryptonite pensò riflettendoci meglio.

 

“Smettila di dire che conto per te! basta con questa recita! Kara non è mai esistita, è solo la tua copertura, c’è solo Supergirl, come dovrei chiamarti dunque?” Rispose la donna con fatica, un dolore crescente a lacerare l’anima. Nel suo cuore era ancora vivo il sentimento che la univa alla bionda ma si era imposta di chiuderlo sotto chiave nel suo animo. Non si sarebbe fidata, non di nuovo.

 

“Kara. Abbiamo bisogno di te di sopra con urgenza.” Le interruppe Alex prima che Kara potesse replicare alle parole della sua migliore amica. Si voltò verso la sorella ed annuii, nei suoi occhi era evidente il suo tormento.

 

“Tornerò, non permetterò che tu faccia la fine di Lex. Non permetterò che tu finisca per rovinarti la vita per un mio errore. Io ti salverò, lui era da solo, tu hai me.” Disse perentoria Kara cercando di mostrare tutta la risolutezza che la caratterizzava. 

 

“Non voglio essere salvata, non ne ho bisogno. Non ho bisogno di te, non ho bisogno di nessuno.” Commentò l’altra tornando a sedersi sul lettino poco prima che Alex chiamasse nuovamente la sorella con una certa insistenza. La bionda lanciò un ultimo sguardo addolorato alla ragazza nella quale aveva sempre creduto, non l’avrebbe abbandonata, avrebbe fatto di tutto per riportare Lena da lei.

 
  
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