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Autore: Queen FalseHearth    25/12/2019    1 recensioni
I bambini d’oggi hanno perso la capacità di credere alle favole natalizie e hanno imparato a passare buona parte del loro tempo dietro a uno schermo del nuovo iphone. Tuttavia il giovane Owen crede a Babbo Natale e, come la storia ci insegna, quest’ultimo arriva sempre la mezzanotte del 24 Dicembre, ma in quell’anno qualcosa non va come previsto.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Chris McLean, Izzy, Owen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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We Killed Santa Claus!
Quando l'impossibile diventa possibile

 

Il mondo dei bambini è assai limitato per via del lento apprendimento; in quell’età il loro piccolo cervello ha bisogno di riposo e pace prima di prepararsi a ricevere istruzione e cultura.
Però Owen aveva imparato, a soli cinque anni, a distinguere un’impresa impossibile da una possibile: glielo aveva insegnato suo zio Max quando gli chiese se sarebbe mai riuscito a conquistare la dolce Isabella, la sua prima cotta, e lui gli rispose con una sonora risata.
A quel punto lo zio, attraverso un discorso che durò circa tre ore, spiegò al bambino i mille motivi per cui non sarebbe mai riuscito a impadronirsi del cuore della bambina che tanto adorava. Poi aggiunse vari consigli che lo avrebbero aiutato a distinguere la realtà dalla fantasia, non accertandosi che il bambino stesse ascoltando.
 Dopo quell’esperienza, Owen era certo di sapere tutto della vita. Era fiero della nuova lezione che aveva appreso: aveva imparato di più dal suo parente invece che dall’asilo; forse in futuro avrebbe convinto sua madre a affidare la sua istruzione a suo zio anche se la sua autostima ne avrebbe sofferto.

Il bambino iniziò a coltivare quel piccolo insegnamento facendo una lista di cose impossibili da fare e l’avrebbe mostrata allo zio per dimostrargli che aveva capito la lezione e che non si era addormentato dopo cinque minuti. Era convinto di aver ascoltato tutto a occhi chiusi mentre si trovava nel mondo delle ciambelle. Il piccolo biondo non sapeva ancora distinguere il mondo dei sogni dalla realtà, questo i pediatri non seppero spiegare.
L’elenco di Owen era esattamente così:
• Concuistare Isabbella
• Contare le stellle del celo
• Far arivare autubus in oraio.
• Mangare le cigliegie
• Contare i dolci a tavola durate cena Natale.

Nonostante la lista contenga azioni che non siano collegate all’impossibile (tranne quella di contare le stelle), Owen aveva molti motivi per aggiungere l’ultima impresa: solo a Natale tutti i dolci che si trovano nel libro di ricette del Boss delle Torte* apparivano magicamente sul tavolo della cucina che solo nella festività natalizia sembrava non avere fine.
E il Natale era finalmente arrivato a casa sua, quasi si mise a piangere.
 

Il 24 Dicembre, alle nove di sera, Owen si trovava seduto in compagnia dei suoi fratelli, cugini, zii, nonni, genitori, cugini di terzo grado, la capra di Kenny, la sua maestra di italiano, una tizia con una corona in testa che nessuno conosceva, un conduttore di show di pattini, Jon Snow, Harley Quinn, degli estranei, un senzatetto e Isabella.
In quella tavola c’era posto per tutti! Il tema della cena era la cucina italiana, inutile dire che Owen era emozionato come non lo era mai stato.
Il piccolo biondo notò la giovane compagna dell'asilo poco dopo dall’inizio della cena. Era rosso in viso e non era dovuto nell’aver appena mangiato un cibo piccante, era in imbarazzo.
Cosa poteva fare? Sapeva che era impossibile essere il principe azzurro di Isabella: ogni sua mossa sarebbe stata vana. Per la prima volta nella sua vita distolse la sua attenzione dal profumo della pasta con i gamberi e ogni suo pensiero prese forma della compagna preferita dell’asilo. Avrebbe voluto davvero essere il suo fidanzatino.
Era incantato dai suoi capelli particolari di color arancio, una vera rarità. Il suo vestito color verde oliva s’intonava perfettamente con i suoi occhi del medesimo colore. Una delizia per gli occhi. E il suo modo di incendiare con due candele la tavola di Natale era…aspe che?
La piccola ospite aveva appena bruciato tutte le pietanze che la madre e le numerose zie del piccolo protagonista avevano preparato con passione e impegno. Il suo amore per Isabella si tramutò in odio profondo in cinque secondi.
-Via! Scappiamo!- esclamò il padre di Owen, un uomo che non si vergognava di definirsi obeso, ma i suoi chili in più stavano ostacolando la sua fuga: era, infatti, difficile scendere dalla sedia.
-Papà!- urlò l’infante prima che forza misteriosa trascinò Owen lontano dalla tavola infuocata, dai suoi famigliari e da tutti gli altri invitati. Il fumo disturbò i suoi polmoni che lo fecero tossire. Il Natale era stato rovinato da una bambina di cinque anni.

Una volta lontani dall’incendio e dalle sirene dei pompieri, Owen si ritrovò in una campagna in mezzo al nulla. Un singolo lampione impedì il completo buio. Il bambino tremava di paura: a quest’ora avrebbe dovuto stare al caldo aspettando, sgranocchiando un dolce natalizio, l’arrivo dei regali portati dal protagonista del Natale, l’uomo che insegna che anche se si è grassottelli si può compiere un viaggio intorno al mondo. Owen quando farà una lista delle imprese possibili al primo posto dedicherà il coraggio di Babbo Natale.
Il piccolo biondo si fece coraggio e si voltò per vedere in faccia il suo rapinatore. La sua espressione sorpresa e confusa si commentava da sola: era Isabella!
-Vai via Isabella!-
-Lo sai che mi faccio chia…chiamare Izzy- lo corresse in tutta tranquillità, anche se sapeva perfettamente il crimine compiuto.
-Che cosa vuoi? H-hai già rovinato il Natale! Io ti distruggo!- quelle minacce non avrebbero intimorito neanche un coniglio.
-Tu prima ascoltami: devi sapere che ho fatto una cosa impossibile!- disse convinta delle parole dette.
-Menti! Me l’ha detto mio zio Max! Non puoi fare una cosa impossibile!-
-Niente è impo…impossibi…impossibile se ci credi!- disse la giovane facendo illuminare di speranza il piccolo amico. Per un attimo Owen si risentì il padrone del mondo ma questa volta l’emozione era più forte. Niente è impossibile se ci credi, doveva assolutamente segnarla sul suo diario, ma prima avrebbe confessato i suoi sentimenti a Izzy, il suo odio era completamente svanito.
-Izzy…io…-
-Sono gli alieni che ci fanno pensare che alcune cose sono impo…impossibili-
Owen aveva il terribile difetto di ogni bambino di credere a tutte le stupidaggini che gli vengono dette, però era normale a quell’età facendo ridere a crepapelle l’autrice di questa storia (come fanno i bambini ad essere così scemi?).
-Davvero?-
-Si-
-Allora mio zio è un alieeeno!-
-Anche Babbo Natale lo è-
-Wow!-
-Per questo ho bruciato la tavola: in modo che non ci venga a trovare-
Un’innocua conversazione tra bambini su fantasie ingenue si era trasformata in una vera confessione volontaria che l’incendio era doloso.
Owen non ebbe il tempo di urlare chiamando aiuto che Izzy mostrò al compagno una sacca verde scuro di grandi dimensioni.
Il piccolo protagonista stava per chiederle che cosa si trattasse divorato dalla curiosità ma non servirono le parole per scoprire l’interno della grande busta. La conclusione era agghiacciante per un bambino di cinque anni.
-H-hai ucciso Babbo Natale!-
Un uomo di mezz’età vestito di rosso e provvisto di una lunga barba bianca giaceva all’interno del sacco con occhi chiusi e legato come un salame.
-L’abbiamo ucciso-
-Che? Sei stata tu!-
-Ora sei mio com…com…complice- urlò la piccola Isabella puntandogli il dito. Non aveva tutti i torti dal suo punto di vista: ora anche Owen rischiava di andare dietro le sbarre per il resto della vita.
-E com…comunque non è il vero Babbo Natale-
-Che vuoi dire?-
-Il vero Babbo arriva a mezzanotte, questo qui è venuto in an…an…anticipo. E dove sono le renne? I regali?- Isabella si dimostrava superiore a lui ogni secondo che passava. Se quell’uomo immobilizzato da Izzy era un falso…dov’era quello vero?
-Dobbiamo ritrovare il vero Babbo Natale! Io ho una teoria: forse è tuo padre in missione segreta, ma non ne sono così sicura…forse è quel tizio strano che era seduto vicino a me però…potrebbe…- e andò avanti per ore raccontando le sue assurde ipotesi. Arrivò la mezzanotte accompagnata da fuochi d’artificio spettacolari che raggiunsero il luogo sperduto in cui si trovarono Owen e Izzy.
-Buon Natale, Izzy!- esclamò il bimbo pieno di spensierata gioia.
-Buon Natale Polpetta!-
La loro missione di ritrovare il vero Babbo Natale ebbe inizio. Tuttavia, il grande baccano aiutò lo sconosciuto a risvegliarsi nel sacco, Izzy se ne accorse e invitò l’amico a scappare. Prima di seguire il consiglio della compagna, Owen riconobbe il volto del fasullo Babbo Natale perché la finta barba era caduta.
-Z-zio Max?-
Il baffuto zio era spaesato come se si trovasse in un paese straniero. Era ancora stordito ma riconobbe il nipote in poco tempo.
-Owen? Dove mi trovo?- chiese il signor Max massaggiandosi la testa. Owen non sapeva cosa dire: era ancora scioccato dal fatto che suo zio avesse rapito L’Uomo del Natale. Non se lo sarebbe mai aspettato da una persona così seria e noiosa come lui.
Isabella prese un bastone che era nei paraggi pronta a difendersi.
-Perché sei vestito come Babbo Natale?- chiese Owen terrorizzato.
-Ogni anno mi travesto per portare i regali a te e ai tuoi fratelli! Dove sono tutti?!- chiese lo zio fortemente disorientato.
-Non dargli retta Owen, vuole solo ingannarti! Scappa!- il biondo non se lo fece ripetete più: fuggi anche se non gli era chiara una meta. Cercò di ricordare la posizione della sua casa quando un rumore lo convinse a fermarsi.
-Izzy!- tornò sui suoi passi come una saetta. La sua amata era in pericolo, niente e nessuno l'avrebbe fermato per salvarla.
Il rumore che aveva sentito prima non erano altro che applausi di un uomo sulla quarantina. Il suo volto era molto famigliare…era il conduttore di show di pattini che si trovava con loro alla tavola!
-Mi avete stupito, è insolito che dica questa frase difronte a dei bambini- disse l'uomo. Vedendo lo sguardo di Izzy in allerta e sospettoso, Owen capì che non poteva fidarsi. Nel frattempo suo zio si guardò attorno sperando che qualcuno lo soccorra.
-Mi chiamo Chris McLean, volete far parte del mio show?-
-È una trappola!- abbaiò Izzy tenendo ancora in mano il bastone, sembrava una di quelle eroine guerriere che Owen guardava alla tv. Un momento non doveva essere lui il salvatore della dolce Isabella?
-Lo sapete che i bambini cattivi non avranno i regali?- la voce dell'uomo cambiò, sembrò appartenere a una bestia feroce. Chris cambiò aspetto in un essere verde che il piccolo protagonista non aveva mai visto prima, un alieno!
-Io ho rapito Babbo Natale e voi mi state intralciando!- zio Max cercò di scappare saltellando mentre Izzy trovò dal nulla una mitragliatrice da usare contro l'entità misteriosa.
Non era così che Owen si era immaginato di passare la vigilia.

Owen si svegliò. Suo zio Max stava ancora spiegando accuratamente la differenza tra un’impresa possibile e impossibile con voce profonda.
Il bambino si strofinò gli occhi per accertarsi che non si trovasse nel mondo delle ciambelle o in un mondo distopico in cui esistono gli alieni. Questa volta era sicuro di essere sveglio.
Che bizzarra avventura! Quale era il suo significato nascosto? Che cosa aveva imparato in queste strane due ore di sonno?
-…e questo è quanto. Dimmi figliolo cosa hai imparato?- chiese lo zio Max.
-Che non bisogna mai invitare Izzy a Natale-

 

*Il Boss delle Torte esiste davvero, è un bravissimo pasticcere di nome Buddy Valastro. Lo conoscete?


🎆❄🎉 Angolo Autrice🎄🎁 🎇
Non ci credo…ce l’ho fatta! Eh si concorrenti di reality show, anche io volevo contribuire a scrivere una storia natalizia e Demenziale con la D maiuscola per il fandom…..per favore non chiedetemi il senso di questa ff che non ce l'ha!
Penso che sia ovvio che gli errori grammaticali in cui parlano/scrivono i bambini siano voluti. Però se notate degli errori nel testo, ditemeli. E magari anche con un commento. Anche se è Natale potete mandarmi la bandierina del colore che ritenete più giusto.
Buon Natale a tutti!!!       
P.S.: nelle note della ff non sta AU anche se Owen e Izzy non si conoscevano in età infantile. Be…in Total Drama Daycare si a quanto pare e ormai la nuova stagione è ufficiale, quindi…ehm…insomma…uccidetemi. 

P.S.n.2: questa storia doveva essere pubblicata nel 2017, esatto le parole scritte prima non sono altro che una bugia della me stessa di due anni fa.

P.S.n.3: per la mia fan fiction Maid Cafè…ehm…non ce l'ho fatta a scrivere altri 4 capitoli entro il 2019…però mi impegnerò per il futuro! Non è una frase falsa ve lo assicuro. Nel frattempo oggi potete leggervi il capitolo natalizio di Maid Cafè (Capitolo 5: Speciale Maid Cafè) se volete...mi faccio pubblicità da sola sono un essere disgustoso.

   
 
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