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Autore: Darlene_    25/12/2019    4 recensioni
Il Natale è un giorno speciale per ogni bambino, in particolare per il piccolo Dean, ancora sconvolto per la scomparsa della mamma. Per lui non ci sono luci colorate ed addobbi, ma solo un motel spoglio e un fratellino ancora in fasce. Proprio in questa magica notte i Winchester si promettono di restare sempre uniti, ma non sempre le cose vanno come dovrebbero...
Storia scritta per il concorso: "A christmas story" indetto da AleDic sul forum di efp
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Storia scritta per il concorso
A Christmas Story
di AleDic
 
 
 
 
L’odore del Natale
 
 
24 dicembre 1983
Seattle
 
 
Il primo Natale senza mamma sa di whisky da discount e puzza di stantio; non ci sono addobbi, niente lucine intermittenti né un abete, ma solo le pareti spoglie di un motel con vista Interstate. Dean si alza sulle punte dei piedi, il naso premuto contro la finestra, per osservare meglio i candidi fiocchi di neve che si accumulano sul davanzale esterno. Sa che lontano da lì, intorno ad un bel focolare acceso, i bambini come lui stanno attenendo l’arrivo di Babbo Natale, mentre gli adulti si stringono la mano e accettano umidi baci sulle guance. Immagina il profumo dei biscotti allo zenzero appena sfornati e l’odore pungente di quel liquore che tanto piaceva ai suoi genitori. Sospira, rassegnato: non c’è posto per pacchetti colorati e cene che culminano con un piatto di pudding, tutto è così diverso da quando Mary non c’è più.  Si stringe le braccia intorno al corpo, cercando di emulare il calore di un abbraccio, ma è impossibile provare la stessa gioia di quando era la mamma a prenderlo tra le braccia.
John siede sul divano, una birra in una mano e il telecomando nell’altra. Le immagini di un vecchio cinepanettone scorrono sullo schermo, ma nessuno le osserva perché l’uomo è già profondamente addormentato. Dean vorrebbe scuoterlo, svegliandolo dal suo torpore e un tempo, forse, lo avrebbe fatto per poter ascoltare la favola che gli era stata promessa, ma adesso non si azzarda nemmeno, negli ultimi mesi papà è sempre scontroso e severo e teme di essere punito.
Si corica sul letto, la faccia premuta contro il cuscino, incurante delle lacrime amare che bagnano la fodera.
Sam si sveglia e comincia a piagnucolare, ma John, stremato dalla caccia, non lo sente nemmeno, così Dean si avvicina al fratello e lo prende tra le braccia.
“Stai tranquillo, ci sono io qui con te.” Sussurra posandogli un delicato bacio sulla fronte. “Papà sta dormendo, ma ti posso raccontare io una storia, ti va?”
Il piccolo smette di piangere, guardando incantato il volto del fratello.
“Un giorno, quando saremo grandi, andremo a vivere lontano da qui, in una casa con il giardino, nel punto più alto di un’enorme collina, così saremo più vicini al cielo, sai, la mamma è volata lassù…” Tira su con il naso, cercando di non pensare agli abbracci di Mary, ai suoi sorrisi e quei fantastici toast senza i bordi. “A Natale faremo un enorme albero e tu sarai troppo basso per mettere il puntale, io ti prenderò in braccio per raggiungere la cima; farò qualche battuta sulla tua bassezza, ma tu non ti offenderai e riderai dicendo che sono il solito. Mangeremo i bastoncini di zucchero e un grandissimo hamburger con il manzo. Apriremo i regali e papà mi permetterà di guidare la macchina. Sarà il Natale perfetto!” Sogna il loro destino, senza sapere che Dio ha altri piani per loro. Contagiato dall’entusiasmo, Sam gli sorride, afferrandogli un dito con quella manina grassoccia. Dean lo strinse maggiormente a sé, cullandolo con dolcezza.
“Mi prometti che resteremo per sempre insieme, Sammy?” Gli bacia la fronte e lo posa nella culla, ormai addormentato.
In fondo, il primo Natale senza mamma sa anche di latte in polvere e borotalco, di speranza e di dolcezza.
 
 
25 dicembre 2007
Seattle
 
I bicchieri cozzano tra loro senza fare rumore, mentre l’odore dell’Eggnog si diffonde nella stanza. Non ci sono addobbi, ad esclusione del piccolo albero improvvisato, ma suo fratello è seduto accanto a lui, il resto non ha importanza. Sam vorrebbe scartare i regali, eppure Dean tentenna, vuole un istante per potersi godere il momento. Beve un sorso del caldo liquore e sorride. Sa che per lui non ci saranno altri Natali, eppure è felice perché quello è sicuramente il migliore della sua vita.
“Sam promettimi che l’anno prossimo e tutti i prossimi anni a venire festeggerai questo giorno.” Ha bisogno di sentirselo dire, deve sapere che suo fratello starà bene e vuole immaginarselo mentre cuoce un enorme tacchino per la sua nuova famiglia. Non c’è risposta alla sua richiesta, solo un abbraccio.
Trattengono a stento le lacrime, domandandosi come sia possibile che siano davvero arrivati a quel punto.
L’ultimo Natale di Dean sa di Eggnog e di chiuso, di paura e di incertezza, eppure, più che tutto, questo Natale profuma di casa e di amore.











Questa storia è nata solo grazie all'idea di AleDic e al suo bellissimo concorso indetto sul forum di efp. Forse non è la mia storia più bella, ma è stato davvero divertente scriverla. Mi sono immaginata Sam e Dean e come avrebbero potuto trascorrere il loro Natale e così è nata questa ff senza troppe prestese. Spero che vi sia piaciuta e vi auguro un sereno Natale :)
  
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