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Autore: Misterius Fan    27/12/2019    1 recensioni
Una paladina strappata dal suo mondo e catapultata nel nostro pianeta in un contesto futuristico. E che le vada o no, ne e da tempo diventata la sua guardiana.
Genere: Azione, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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5.

La matrigna di Nana

 


Dopo solo il tempo di uscire dal veicolo ed entrare nell’Hotel, Padre e Figlia erano bagnati fradici. Meno male che avevano il ricambio per gli abiti del meeting che li attendeva il giorno seguente.
 
<< L’unica cosa che mi consola e che anche gli altri capi-Area sono sula nostra stessa barca >> disse Nana indicando delle persone davanti a loro.
 
Erano gli altri capi-Area che, come loro, si erano fatti cogliere impreparati dell’improvvisa burrasca che affliggeva la zona e si lamentavano vicevolmente  in tante lingue diverse ma che accomunate solo da una cosa: Imprecazioni.
 
<< Cominciamo bene >> commentò Yoshi sottovoce << Vediamo di vivacizzare un po’ l’atmosfera >> e fece per dirigersi in loro direzione.
 
Nana non capì le tante lingue diverse che suo padre e gli altri capi area si stavano dicendo dopo i saluti. Quindi, senza farsi vedere, si dileguò, complice il fatto di essere nota nel non gradire questo genere compagnie. Andò in giro per l’edificio senza curarsi dell’orientamento. L’importante era mettere distanza dai politici, e lasciando l’onere a papà. Raggiunse la zona piscina. Se il tempo l’avrebbe permesso avrebbe potuto passare li qualche giorno con Lyna a fare il bagno e giocare. Al solo immaginarsela con il costume da bagno fece per sbavare ma riuscì a tornare alla realtà prima che combinasse un pasticcio. Oltretutto era previsto che l’estate in tutta l‘Area 2 sarebbe rimasta umida con pioggia e maltempo (seppur non ai livelli attuali). Controllò il cellulare e seccata notò che era stata tolta la connessione; modalità usata per precauzione in modo che non venissero intercettate chiamate. Quindi non poteva sapere come se la passava Lyna. Oltretutto Natsuki e Junko erano già occupati.
 
<< Nah… dubito che quei due starebbero facendo i piccioncini >> si zittì mentalmente Nana pensando a cose oscene sui due amici.
 
Stava decisamente preoccupandosi troppo per Lyna. Doveva darci un taglio; lei le aveva promesso che sarebbe stata bene da sola in questi giorni quindi doveva smettere di farsi questi problemi. Ora doveva concentrarsi a tenere alta la guardia in caso di attacchi. Liberatasi la mente, Nana continuò il suo giro casuale e trovò per puro il luogo del raduno: l’ala ristorante dell’Hotel. Voltatasi indietro vide un area giochi e non resistette all’idea di spendere tutto il giorno, e soldi, agli Arcade (che non avrebbe potuto permettersi a casa per via di essere ingombranti). Finalmente si fece sera e non aveva altra scelta se non quella di doversi unire al tavolo d’onore. Suo padre era abituato al fatto di dover parlare lingue diverse e discutere di argomenti scomodi, per lei, mentre Nana si sentiva a disagio. Se qualcuno le rivolgeva, in lingua natia o Inglese rozzo, lei rispondeva principalmente con poche parole o annuendo di riflesso. Finito il momento politico-goliardico, Nana e Yoshitsugo andarono in camera loro.
 
<< Uff… non ne potevo più >> disse il padre buttandosi sul suo letto scompostamente
 
<< Sempre le solite cose immagino >> proseguì Nana mentre prendeva il ricambio per andare in bagno a cambiarsi
 
<< Infatti; crisi finanziarie, problemi di sostentamento, crimini e compagnia bella e loro non se ne curano minimamente >>
 
Fu notte fonda. Per colpa della pioggia che picchiava forte Nana non riusciva a chiudere occhio mentre il padre, al contrario, dormiva come un ghiro complice la stanchezza. Senza sapere che fare, si mise in vestaglia e uscì dalla camera, sperando che una camminata l’aiutasse a prendere sonno. Sfortunatamente la pioggia rumorosa che cadeva senza sosta dall’esterno le impediva di avere fattori da causarle il sonno per la noia. Fu quando arrivò nella Hall dell’Hotel che incontrò una donna di sua conoscenza: Mikoto Nakatani, la sua matrigna, nonché capo-Area dell’Area 1.
 
<< Ah, piccola Nana. Come stai? E da un po’ che non ci vediamo. >> disse la donna con fare materno mentre la invitava ad avvicinarsi
 
<< Già… circa dall’ultimo meeting >> disse Nana un po’ agitata mentre si avvicinò alla donna.
 
Di certo non poteva che rimanere ipnotizzata ogni volta dalla sua bellezza. I capelli, legati in uno stile da Giappone feudale, platino e il volto semplice senza trucchi ma suadente come quello di una bambola, uniti ad un fisico misto tra una attrice di teatro e una guerriera Kunoichi la rendevano una donna attraente. Ma il legame che legava Nana alla signora Mikoto era molto singolare. Lei e la madre di Cecille ed aveva perso il marito due anni prima perché morì suicida per colpa del Killer Fish, una delle droghe usata dai criminali dell’Agglomerato Ade per compiere i loro crimini. In quell’occasione Nana, nei panni di Fairy trovò il responsabile che somministrò al malcapitato la droga e lo giustiziò. In quel frangente Yoshi decise, complice il fatto che i due avevano cominciato ad avere una certa complicità non solo lavorativa, di prendersi cura della loro famiglia. Ciò rendeva Nana e Cecille sorellastre, cosa che la seconda non aveva ancora accettato dl tutto, nonostante non fosse un matrimonio ma un semplice affidamento di sostegno.
 
<<  Come sta mia figlia? >> riprese la donna riferendosi a Cecille
 
<< Un po’ meno snob ma se la passa bene.  Ha visto la recita? >>
 
<< Si, ed è stata magnifica. Inoltre, ti ringrazio per aver difeso mia figlia in quell’occasione. Sapessi quanto ho pregato per la sua incolumità >>
 
<< Dovere >> rispose la ragazza imbarazzata << Non riesce a dormire ? >>
 
<< Immagino che tu non ce la fai per colpa della pioggia vero ? >> e la donna indicò la pioggia scrosciante
 
<< E assordante >> rispose Nana esasperata
 
<< Io invece la trovo magnifica >>
 
La risposta molto singolare era dovuto al fatto che Mikoto amava i giorni di pioggia. Ma prima che potesse tirare fuori chissà quale poema a tema, Nana cambiò il discorso
 
<< Immagino che nemmeno lei ama partecipare a questi miti >>
 
<< Già, ma la mia posizione me lo impone. Ed e sempre una difficoltà estrema, con o senza criminali. Per colpa di ciò non posso passare il tempo con mia figlia. Però ultimamente, quando la sento, sembra più mansueta. Ne sai qualcosa? >>
 
<< Questo perché… >> e dopo un po’ di timore proseguì << Io e lei abbiamo cominciato ad andare d’accordo >>
 
<< Oh cielo >> esclamò la donna meravigliata << Finalmente >>
 
<< Non e merito mio >> ribatté velocemente Nana << Ma di Lyna >>  
 
<< Lyna? Lyna Takahashi? >> domandò lei di sfuggita
 
<< Esatto. Cecille le ha parlato di lei ? >>
 
<< Esattamente.  Compreso il fatto che, come te, ha un particolare segreto. Mi ha raccontato di come si e prodigata per arrestare quel criminale e rassicurarla in un modo che nemmeno io sono riuscito a comprendere. E stata disponibile per lei ed è meraviglioso. Oh… muoio dalla voglia di conoscerla >>
 
<< Avrà l’occasione, stia certa. Lyna e una ragazza meravigliosa che si fa sempre in quattro, con o senza dover intervenire in altre vesti. E proprio per questo io….. l’aiuterò in tutti i modi possibili, compreso quello che esporrò domani >>
 
<< Già sa tutto, Nana >> disse in lontananza Yoshitsugo mentre avanzava assonnato << E inutile sprecare fiato >>
 
<< Papà? Ma non eri a dormire >> esclamò la figlia stupita
 
<< Ero andato in bagno, e uscito ho notato il letto vuoto e la pota socchiusa >> e a quella spiegazione Nana si rimproverò mentalmente per la sua sbadataggine << Stavo dicevo che Mikoto e io, mentre eri a perdere tempo a ciondolare, abbiamo discusso di tutti i recenti accadimenti, quindi hai già un voto a favore per la tua bravata >>
 
<< Visto che per te Lyna e tanto speciale >> proseguì Mikoto << e per tutto quello che ha fatto per mia figlia, avrà il mio sostegno >>
 
<< La ringrazio di cuore >> e le strinse la mano ma la donna, a tradimento l’abbracciò
 
Yoshi rideva mentre vedeva sua figlia che cercava di liberarsi imbarazzata dalla stretta della donna ma poi l’aiuto a liberarsi e fece una proposta:
 
<< Visto che siamo tutti svegli e di dormire non ce verso, vogliamo passare la notte agli Arcade? >>
 
E le due annuirono in segno di assenso
   
 
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