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Autore: Eowyn 1    27/12/2019    1 recensioni
« E allora? Cosa sono questi discorsi? » li rimproverò Niniel guardandoli severamente « Che arrivi anche, la guerra. Sappiamo che ormai è quasi inevitabile! Ci porterà via molto, ma non è questo lo spirito con cui dobbiamo affrontarla! Dobbiamo reagire! Combattere e stare il più sereni possibile fino a che ne abbiamo la possibilità! » Che cosa sarebbe successo se Boromir, prima di partire per Granburrone, avesse conosciuto Niniel, la cuoca di corte? Un caso fortuito ha voluto che si conoscessero...
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Faramir, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 24

Come aveva promesso a Boromir quella mattina, Niniel passò la giornata alternandosi tra Narith e Faramir. Suo fratello si sarebbe ripreso, la ferita era profonda, ma secondo i guaritori il corpo del ragazzo stava reagendo bene alle cure, soprattutto dopo l’intervento dello straniero. Earine era costantemente al suo fianco e, Niniel ne era certa, questa era sicuramente la cura migliore per Narith.
Era da poco passata l’ora di pranzo quando Niniel si stava incamminando, per la terza volta in quella giornata, verso la camera in cui si trovava Faramir. Non avrebbe mai pensato che assistere dei feriti fosse così stancante, quasi rimpiangeva le ore passate nella mensa militare: si accorse che il nervosismo di dover condividere il luogo di lavoro con quelle “simpaticone” delle sue colleghe era sicuramente meno stancante rispetto alla pena e all’ansia generate dall’assistere delle persone malate. Per quanto i guaritori potessero dare buone speranze non c’era ancora niente di certo. Narith e Faramir avrebbero potuto comunque non farcela, oppure portarsi dietro delle conseguenze per il resto della loro vita. Sempre che la vita di tutti quanti potesse andare avanti oltre quello che da lì a breve sarebbe stato sicuramente lo scontro decisivo con le potenze di Mordor.
Niniel sospirò e bussò con tocco leggero alla porta della camera di Faramir.
« Dovrebbe essere sveglio. » le disse un guaritore che si trovava poco lontano da lì. Era spesso nei paraggi della stanza di Faramir, quasi sicuramente sorvegliavano quella stanza con particolare attenzione, visto chi riposava al suo interno.
« Lo avete visitato di nuovo? » domandò Niniel con un po’ di apprensione.
« Poco fa. Necessita ancora di tanto riposo, ma sta reagendo bene alle cure. »
La ragazza annuì.
« Faccio una visita veloce e poi lo lascio riposare. »
Detto questo socchiuse la porta e domandò se potesse entrare.
Una voce debole le rispose dall’interno.
« Vieni Niniel, sono contento di rivederti! »
La ragazza sorrise, spostò una sedia accanto al letto e osservò la faccia stanca di Faramir. Non aveva il coraggio di domandargli come si sentisse.
« Immagino che mio fratello ti abbia chiesto di tenermi d’occhio. » le disse lui sforzandosi di sorridere.
« Lo ha fatto, in effetti, ma se ti disturbo dimmelo che ti lascio tranquillo. »
« No, figurati. È bello vedere una faccia amica ogni tanto, sono stufo di vedere solo i guaritori. »
Niniel sorrise, poi abbassò gli occhi.
« Come sta Narith? »
« Anche lui ancora debole, ma va meglio. Poi c’è Earine perennemente al suo fianco quindi direi che si riprenderà in fretta. »
Faramir sorrise.
« E tu come stai? »
Niniel si trovò spiazzata di fronte a quella domanda. Di sicuro poteva dire di stare meglio di lui, fisicamente parlando. Dal punto di vista morale invece si sentiva a terra, ma come poteva tirare fuori quell’argomento con una persona che si trovava inferma a letto e che aveva appena rischiato di morire?
« Scusami, forse sono stato invadente. »
« Ma no, no… Sto bene, un po’ giù di morale, come tutti più o meno, ma sto bene. » Niniel sorrise debolmente.
Faramir la osservò attentamente, poi azzardò:
« Non voglio essere invadente, nel caso puoi anche non rispondermi, ma ho la sensazione che ci sia dell’altro. Forse con Boromir. »
Niniel si mosse a disagio sulla sedia e abbassò gli occhi, stringendo le mani che teneva appoggiate alle ginocchia.
« Non lo so, Faramir. Non so cosa dirti. So che siamo stati lontani per mesi, che sono successe varie cose che possono averlo cambiato e che possono aver cambiato me. » qui esitò un attimo, ricordandosi che Boromir le aveva detto che di alcune cose accadute nel corso della missione non aveva ancora parlato con Faramir « Solo, mi sembra che ci sia qualcosa che non va, ma non capisco cosa. »
« Hai provato a parlargliene? »
Lei annuì:
« Sì, ma il tempo che abbiamo avuto per parlare non è stato molto. Lui dice che appena avremo tempo parleremo con calma di tutto ciò che è successo. Non lo so, sto cercando di capire, ma non ci riesco. È gentile come prima e allo stesso tempo a volte mi sembra immerso nei suoi pensieri. »
Faramir si prese qualche secondo, poi le sorrise:
« Non so dirti cosa sia successo durante la sua missione, su questo aspetto è stato molto laconico anche con me e nemmeno io ho capito per quale motivo. Può essere che non voglia farci preoccupare troppo, viste le condizioni in cui siamo. » sorrise « Sono abbastanza sicuro che sia questo il motivo. Se ti preoccupa che possa essere cambiato qualcosa tra voi, beh, ti assicuro che prima che tu arrivassi questa mattina, non ha fatto altro che parlare di te. »
Niniel arrossì.
« Ovviamente, l’unico consiglio che ti posso dare è di parlare direttamente con lui, ma sono quasi sicuro che la sua preoccupazione sia dovuta a quello che c’è la fuori. Per il resto, se dovesse comportarsi male nei tuoi confronti, sappi che puoi contare su di me. » Faramir le fece un occhiolino.
« Ma no, no… quello non penso. Secondo me è come dici tu, semplicemente dobbiamo un attimo parlare, capirci… »
« Ritrovarvi, dopo tutti questi mesi. »
« Pensavo che sarebbe stato diverso. » ammise lei.
« Lo sarebbe stato, se là fuori non imperversasse una guerra. »
Niniel sospirò. Poi osservò il viso di Faramir.
« È meglio che io ti lasci tranquillo ora. Dovevo venire per sincerarmi che stessi bene, non per farti sforzare in questo modo. »
« Non ti preoccupare, non mi hai richiesto chissà quale sforzo. L’unico sforzo che dovrò fare sarà nel caso in cui mio fratello abbia bisogno di essere rimesso in riga, ma in quel caso vedrò di riprendermi bene per poter sfruttare al meglio tutte le mie energie. »
Niniel sorrise e scosse la testa: « Spero davvero che tu possa sfruttarle per altro. Buon riposo, Faramir. Se dovessi aver bisogno di me manda pure i guaritori a chiamarmi. »
« Sarà fatto. » rispose lui con un sorriso.

Non appena Niniel mise il naso fuori dalla camera, trasse un profondo sospiro, non sapendo bene se fosse di tristezza, sollievo o rassegnazione.
Aveva passato l’intera giornata spostandosi da una camera all’altra, tra Narith e Faramir. Boromir ancora non si vedeva e lei sentiva il bisogno di staccare un attimo la mente da tutto quel caos nella speranza di recuperare un po’ le energie.
Iniziò a camminare senza una meta precisa, fissando il sentiero che si dipanava sotto ai suoi piedi. Non stava pensando a niente di particolare, nemmeno faceva caso ai pensieri che fluivano nella sua mente. Camminava e respirava l’aria fredda di marzo, fino a quando un odore di fumo giunse alle sue narici.
Alzò gli occhi, finalmente riportata alla realtà da quella novità inaspettata, ma prima di trovare la fonte di quell’odore si sentì chiamare.
« Niniel! »
Quella voce ebbe la capacità di far nascere sulle sue labbra un sorriso spontaneo e inaspettato.
« Pipino! » la ragazza gli corse incontro « Che bello rivederti! »
Si inginocchiò e lo abbracciò, riuscendo a far balbettare e arrossire il giovane hobbit.
« Non sai come sono contenta di vederti! »
Ancora un po’ imbarazzato, Pipino riuscì a rispondere.
« Anche io! Ieri dopo la battaglia ci siamo persi di vista, ho saputo da Gandalf che Narith è stato ferito… ».
« Ora è fuori pericolo, si sta riprendendo piano, piano. »
« Mi sarebbe piaciuto venire a trovarlo, ma sono stato parecchio impegnato con i miei incarichi di guardia della Cittadella, mi sono liberato solo poco fa e sono corso qui… »
« Non preoccuparti, Pipino. Posso immaginare. » Niniel gli sorrise.
« Aspetta, aspetta… » una terza voce intervenne, interrompendo il discorso di Niniel e Pipino « Mio cugino ha tutta questa confidenza con le ragazze di Gondor e non mi dice niente? »
« Non mi pare che tu abbia fatto di meno con le donne di Rohan! » sbottò Pipino arrossendo di nuovo.
Niniel si ritrovò a fissare un altro hobbit di cui prima non aveva notato la presenza, tanta era la felicità di aver ritrovato Pipino proprio in quel momento.
« Anzi… la tua è pure una principessa! » continuò Pipino guardando male l’altro « E comunque, è semplicemente una mia amica e anche già impegnata, dato che si tratta di Niniel, zuccone di un Brandibuck! »
« Niniel? Quella Niniel? » mormorò l’altro.
« Esatto, proprio lei. »
« La Niniel di Borormir? »
« Mh mh… » confermò Pipino annuendo.
Sul viso del secondo hobbit si allargò un enorme sorriso: « Niniel! Sono onorato di fare la vostra conoscenza! » esclamò, inchinandosi profondamente.
« Onorata anche io, signor… »
« Zuccone di un Brandibuck! » sbottò Pipino.
« Meriadoc Brandibuck, per la precisione. » spiegò l’altro guardando male Pipino « Ma per voi sono semplicemente Merry. »
« Allora facciamo che io sono semplicemente Niniel e se potessimo evitare il voi te ne sarei infinitamente grata. »
Merry sorrise: « Mi piace come idea! »
« Affare fatto allora! » sorrise Niniel a sua volta « Pipino mi ha parlato molto di te, sono davvero contenta che ti abbia ritrovato dopo la battaglia! »
« Ho temuto che si fosse scordato di me… ma sì, alla fine ce l’ha fatta! »
Pipino lo guardò male: « Vedi di finirla… tu ieri nemmeno trovavi la tua erba pipa che era di fianco al letto! Io ho dovuto girare mezzo Pelennor per ritrovarti! »
« Quanto la fai lunga! »
« La prossima volta ti lascio dove sei. » borbottò Pipino.
« Vedo che sei stato ferito anche tu, come stai ora? » domandò Niniel alludendo al braccio fasciato di Merry.
« È una storia lunga e molto avventurosa. Se ti va di accomodarti qui con noi te la racconto. »
« Il solito esibizionista! » sbottò Pipino.
Niniel rise, finalmente, dopo tanto tempo.
« La ascolto volentieri! »
I due hobbit le fecero posto accanto a loro sulla panca dove stavano riposando e fumando erba pipa e, mentre Merry raccontava le sue avventure avvenute dopo la separazione da Pipino nei territori di Rohan, Niniel finalmente riuscì a distogliere i suoi pensieri da ciò che la incupiva e si lasciò trasportare dal racconto di Merry, apprendendo nuovi particolari del viaggio della Compagnia.

« Mi piacerebbe conoscerla, Eowyn. Sembra davvero una donna di grande forza e virtù. » commentò Niniel al termine del racconto.
A quelle parole, Merry si incupì leggermente.
« Si trova anch’ella in queste Case, ma non sono ancora riuscito ad avere il permesso per andare a trovarla. So che si sta riprendendo, ma a detta di Aragorn la sua ferita è più profonda del previsto e necessita di gande tranquillità, almeno per il momento. È davvero una donna di grande coraggio e sarò felicissimo di presentartela, non appena ci sarà l’occasione. »
« Niniel! »
Una voce fece sobbalzare la ragazza.
« Boromir! Eccoti, finalmente. Iniziavo a pensare che ti fossi perso. » esclamò lei, sorridendogli.
Boromir le sorrise di rimando e pensò che quell’espressione gli ricordava tanto la Niniel che aveva conosciuto prima della partenza per Gran Burrone.
« Vedo che hai conosciuto un altro dei miei compagni. » commentò lui « Come stai, Merry? »
« Mi sto rimettendo in sesto, grazie. » rispose l’hobbit alludendo al braccio fasciato « Per il resto tutto bene, sono contento di aver conosciuto la tua Niniel! »
A quella affermazione, la ragazza arrossì e Boromir si grattò leggermente la barba, prima di commentare guardandola: « Ti hanno già fatta impazzire? O tu hai fatto impazzire loro? Tra tutti non so bene chi potrebbe far impazzire chi per primo… »
« Ehi! » esclamò Niniel guardandolo storto. Dal canto loro, gli hobbit scoppiarono a ridere.
« Siamo due contro una, mi sa che Niniel è in svantaggio! » commentò Pipino facendole un occhiolino.
« È già matta abbastanza, vediamo di non peggiorare le cose… »
« Ma sentilo! » esclamò Niniel « Questa me la paghi prima o poi! »
Mentre i due hobbit se la ridevano e Boromir sorrideva sotto i baffi, Niniel lo osservò e pensò che quello scambio di battute, seppur breve, le ricordava tanto l’uomo di Gondor che aveva conosciuto prima della partenza per Gran Burrone.
Forse Faramir aveva ragione, forse era tutta colpa di quella guerra.
« Mi spiace interrompere questa conversazione, ma avrei bisogno di parlare un po’ con Niniel. »
« Non la tratteniamo oltre. » disse Merry « È stato un piacere conoscerti, spero di poter parlare ancora con te in tempi meno oscuri che ci permettano anche di scherzare con un po’ più di serenità. »
« Lo spero anche io, Merry. Mi piacerebbe davvero molto conoscere meglio voi hobbit e le imprese che avete compiuto durante questi mesi. Poi qualcuno non ha avuto tempo di spiegarmi cosa fosse un Ent… e penso che l’unico modo per scoprirlo sia chiedere direttamente a voi. »
Il volto di Merry e Pipino si illuminò:
« Ti faremo una descrizione molto dettagliata non appena avremo un po’ di tempo! » esclamò quest’ultimo.
Niniel sorrise e alzò una mano in segno di saluto mentre si allontanava insieme a Boromir.

I due fecero qualche passo in silenzio, fino a quando Niniel non lo ruppe:
« Come stai? Com’è andata la giornata? »
« Un po’ stanco, » rispose Boromir sospirando « è stata una giornata impegnativa e ho bisogno di parlarti. »
Niniel sospirò, sconsolata, e lo seguì verso l’angolo delle Case di Guarigione dove avevano parlato con un po’ di tranquillità la sera precedente.
« Che novità ci sono? » domandò subito lei, non appena si furono seduti.
« Dritta al sodo come sempre… » commentò Boromir.
« Sono stufa di tutta questa indeterminatezza, di tutti i dubbi di questi mesi. » rispose lei un po’scocciata « Almeno quando si può, preferirei sapere subito le cose come stanno. »
Boromir la osservò, preso un po’ alla sprovvista non tanto dalla schiettezza della ragazza quanto dal suo modo di parlare, ma decise di far finta di niente.
« Oggi ho parlato con Aragorn e mio zio Imrahil, c’era anche Èomer che dopo la morte di suo zio, Re Theoden, è ora sovrano del regno di Rohan. Come sai anche tu, abbiamo vinto sul Pelennor, ma non la guerra. Abbiamo discusso a lungo della situazione in cui ci troviamo, vagliando varie possibili situazioni e proposte di intervento, ma alla fine siamo giunti alla conclusione che ci sia solo una possibilità, al momento, nella nostra lotta contro Sauron ovvero lo scontro diretto con lui. »
Il cuore di Niniel perse un battito ed ebbe l’impressione che l’aria le venisse risucchiata fuori dai polmoni.
« Lo affronterete in battaglia. » bisbigliò.
Boromir annuì.
« Ma… ma… i nostri uomini sono pochi, troppo pochi. Contro di lui in uno scontro aperto non abbiamo speranze! » il suo tono di voce si alzò notevolmente.
« Non abbiamo altra scelta. »
« Dobbiamo trovarla! Non potete partire! Non di nuovo, non ancora! Hai già rischiato, hai rischiato di morire e di non tornare. Non voglio… non puoi… » le lacrime iniziarono a scorrere sul viso di Niniel, lacrime di rabbia e disperazione.
« Niniel… » fece per prenderle una mano, ma lei si sottrasse con uno scatto.
« Non avrà mai fine tutto questo. »
« È proprio per dare una fine a questa guerra che abbiamo deciso di partire. » nella voce di Boromir c’era una rabbia mal celata.
« Non tornerete, lo sapete questo, vero? »
« Da quando sei così pessimista? » Boromir si sforzò di sorridere.
« Ti prego, non prenderti gioco di me. Non ho voglia di ridere. »
« Non era questa la mia intenzione. Niniel, tu credi che io abbia voglia di partire? Credi che non tema che tutto possa davvero finire questa volta? Ho passato gli ultimi mesi con il pensiero di tornare qui, ma a differenza delle altre volte avevo una nuova motivazione che mi spingeva. In passato, quando mi allontanavo da Minas Tirith, anche se era sempre per affari relativi al benessere della nostra gente, l’unico motivo che mi spingeva a voler tornare il prima possibile era il pensiero di poter essere qui presente in prima persona per intervenire in caso di qualsiasi necessità. Questa volta invece, dal primo momento in cui ti ho dato le spalle quel giorno a Osgiliath, la mia priorità era solo una: tornare qui per proteggere te. Amo Minas Tirith, farei qualsiasi cosa per difendere la nostra città, ma ancora di più amo te e per proteggere te ora è necessario questo: che io parta con Aragorn. »
Niniel si bloccò di colpo e smise di singhiozzare mentre le lacrime continuavano a scenderle silenziose. Fissò Boromir con gli occhi leggermente spalancati mentre i pensieri le vorticavano in testa, ma ogni parola le moriva in gola prima di venire pronunciata.
Il viso dell’uomo si addolcì, anche se i suoi occhi erano tristi, le appoggiò una mano su una guancia e tornò a parlare:
« Capisco la tua rabbia e la tua paura. Vorrei anche io che tutto fosse già finito per il meglio, vorrei poter gustare pienamente questi momenti con te, ma altri doveri mi chiamano. Eppure credimi, dentro di me tu vieni prima di qualsiasi altra cosa. »
Niniel fece un profondo respiro: « Mi spiace… sono stata egoista. » disse con voce tremante.
Boromir scosse la testa: « No, è tutto comprensibile. »
« Promettimi che farai di tutto per tornare. »
Boromir la attirò a sé e la baciò, per la prima volta senza curarsi del fatto che qualcuno potesse vederli. La strinse, senza pensare a nient’altro che non fosse lei, che non fossero loro. Non gli interessavano le voci che potevano circolare.
Si allontanò da lei, tenendola ancora per le spalle. I due si guardarono per un attimo negli occhi.
« Mi hai appena detto che… » bisbigliò Niniel con la voce rotta.
Boromir sorrise leggermente, con un imbarazzo che non si addiceva al suo fare da soldato.
« Potevi scegliere un momento meno tragico… » borbottò lei con occhi tristi.
« Non sei mai contenta… »
Niniel gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
« Ti amo anche io. »




Eccomi qui… ce la posso fare! Avevo il capitolo quasi interamente pronto, ma quei due zucconi di Boromir e Niniel sono difficili da gestire e quest’ultima parte è stata un po’ più complessa da scrivere.
Avevo già buttato giù qualcosa di simile per il capitolo precedente, ma mi sembrava inadatta in quel punto della storia e mi era venuta troppo sdolcinata, soprattutto per la figura di Boromir. Ora invece mi soddisfa di più e a mio avviso ci può stare… il prode guerriero che finalmente si dichiara come si deve. E dovevi aspettare ancora un po’, eh… Boromir??
Va bhe, meglio se la smetto. Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto.
Intanto vi auguro buone feste e buon fine e inizio anno!
Spero di tornare presto con un nuovo capitolo.
Un abbraccio a tutti!
Eowyn 1
   
 
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