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Autore: Sir Joseph Conrard    28/12/2019    3 recensioni
A Zootropolis, Judy ha risolto il caso degli Ululatori Notturni e si prende una meritata vacanza, insieme a Nick, per andare a trascorre due settimane all'insegna del divertimento sul Lango Landlake. Ma non può sapere che proprio lì avrà inizio un'avventura straordinaria e ricca di colpi di scena.
Nascerà un'amicizia fuori dal comune, si scopriranno nuovi complotti e ci saranno nuovi nemici da sconfiggere. Tutto questo ambientato nell'universo di Zootropolis con i nostri due eroi prefeiti
A tutti una buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30
Un nuovo giorno (seconda parte)
 
 
All’interno dell’ufficio di Sailas …
 
 
Era da alcuni minuti che, all’interno dell’ufficio del capo della C.P.A, immerso nella quasi totale oscurità, aleggiava uno STRANO SILENZIO … silenzio scandito solo dal regolare ticchettio di un orologio appeso alla parete
 
L’aria era talmente carica di tensione che si sarebbe potuta tagliare come il burro
La classica quiete prima della tempesta, avete presente ?
 
Entrambi i mammiferi presenti nella stanza non osavano proferire parola
Sia la grossa tigre siberiana, legata come un salame a una sedia; sia il misterioso animale con indosso una maschera nera, avente le fattezze di un teschio di un felino, che, al di là di un’enorme scrivania in legno, stava continuando a fissare, con uno sguardo inespressivo, il grosso felino che aveva davanti a sé
 
Passarono ancora alcuni secondi … che parvero INTERMINABILI … finché il mammifero mascherato non si decise a sciogliere quella silenziosità
 
“Beh … a quanto pare … deduco che lei sia rimasto … SORPRESO … dall’evolversi dei fatti
E, non la biasimo … anch’io avrei stampato in muso la sua stessa identica espressione, se mi ritrovassi nella sua medesima situazione” affermò il signor Sailas, indicando il diretto interessato
“Meravigliato … stupito … confuso …
Sa, a dirla tutta, proverei anche un po’ di … PAURA” continuò il capo della C.P.A, sottolineando l’ultima parola e fermandosi un momento ad osservare il muso serio del felino dalla pelliccia bianca, per poi continuare
“Anche se … devo ammettere … che lei è veramente un MAESTRO a fare in modo di trasmettere quella sensazione o quell’idea di non provarla, agli altri mammiferi che la circondano … anche quando è GIUSTO avercela” disse il mammifero mascherato, avvicinandosi alla lampada posta sulla sua scrivania, assumendo un’espressione ancor più terrificante
“Ha visto di PEGGIO nella sua vita … e quella cicatrice che ha sull’occhio ne è una chiara prova, sbaglio ?” domandò, l’animale con la maschera nera, indicando la benda del felino … che non proferì parola
“Uhm … suppongo sia un sì … d’altronde, come recita quel vecchio proverbio, chi tace acconsente
Però, vede … anche se un mammifero, per quanto ne abbia vissute e passate nel corso della sua vita … e in particolar modo mi riferisco a quelle esperienze DOLOROSE E PIENE DI TERRORE che gli hanno provocato non poche cicatrici nel profondo dell’anima … arriva al punto di pensare o di credere che NON PROVERÀ PIÙ PAURA per il resto dei suoi giorni, perché ne ha affrontate di peggiori … beh … si sbaglia … È UN POVERO ILLUSO
SI PROVERÀ SEMPRE PAURA … NESSUNO NE È IMMUNE
Sa quando un essere vivente non prova più paura ?” chiese nuovamente il signor Sailas, lanciando uno sguardo curioso verso il suo sottoposto
 
“QUANDO MUORE” affermò in tono serio e freddo il capo della C.P.A, continuando a guardare la tigre siberiana, per poi continuare
“E LO SA COSA HO SCOPERTO ?
ANCHE SE È SEMPLICE ATTIZZARLA, NON SI PUÒ SFUGGIRE ALLA PAURA
LA PAURA NON È UN'ILLUSIONE
TU SEI UN MORTALE, SENZIENTE ... DESTINATO A MORIRE
E IL TEMPO È CONTRO DI TE
E UN GIORNO, SARAI COSTRETTO AD ABBRACCIARE LA PAURA, PER LA COSA SILENZIOSA E SENZA SIGNIFICATO CHE È” concluse il mammifero con la maschera nera, allontanandosi dalla lampada da ufficio e facendo ripiombare la stanza nel silenzio
 
“Lei, stare dicendo a me queste cose per … mettere a me paura ?” domandò a un certo punto il tenente Boris, trattenendo una risatina isterica, cercando di non dare a vedere quello che stava veramente provando
“Lei dice ?” chiese di rimando il signor Sailas, lasciandosi scappare un sogghigno divertito, facendo scomparire il sorriso stampato sul muso della tigre siberiana, per poi aggiungere
“La sa una cosa tenente Boris … A VOLTE SONO PROPRIO LE NOSTRE PAURE A RENDERCI TRADITORI
NESSUNA PASSIONE PRIVA LA MENTE COSÌ COMPLETAMENTE DELLE SUE CAPACITÀ DI AGIRE E RAGIONARE, QUANTO LA PAURA
Una frase vera … al 100% … che racchiude, al suo interno, una mera e cruda verità
D’altronde, è proprio quello che successe quella notte … sbaglio ?” affermò il capo della C.P.A, aprendo il primo cassetto della sua scrivania, sul lato destro, tirando fuori una cartella gialla, contenente numerosi fogli; mentre il felino aveva sgranato gli occhi, in seguito all’ultima affermazione da parte del suo superiore
 
“Sa … è un vero peccato che la sua precedente … carriera … sia dovuta finire per colpa … SUA” continuò l’animale con la maschera nera, aprendo il dossier e iniziando a sfogliare un paio di documenti
“Quella notte, purtroppo, ha agito in modo stupido e avventato
Ma è stata tutta colpa della PAURA che non gli ha permesso di ragionare e di vedere in modo chiaro e lucido i pericoli e come stavano veramente le cose … nonostante i suoi chiari avvertimenti e ordini
E cosa ha ottenuto lei, in cambio, cercando di salvarlo dalla fossa che lui stesso si era scavato ?
Disonore … mancanza di rispetto … umiliazione … prese in giro … addirittura, ha perso un occhio PER LUI
E sa qual è la cosa divertente ?
Non l’ha trascinata sul fondo insieme a lui … no
Perché lui non ha subito le stesse conseguenze a cui lei è andato incontro, tenente Boris
Semplicemente, una volta uscito dal baratro, ci ha spinto LEI dentro … al suo posto
Non mi sorprende se, da quella notte in avanti, il vostro rapporto si è … come dire … INCRINATO” continuò con nonchalance il signor Sailas, seguitando a scorrere i vari fogli … per poi, a un certo punto, fermarsi
“Boris … posso farle una domanda ?
E voglio che mi risponda in modo sincero
LEI SI FIDA DI LUI ? È SICURO DI CONOSCERLO VERAMENTE ?” domandò a un certo punto il capo della C.P.A, alzando lo sguardo verso il felino, che aveva dipinto in muso uno sguardo perplesso e confuso
 
Ma cosa …
Perché aveva tirato in ballo proprio suo …
Non aveva senso …
Sì … c’era stato quel piccolo incidente quella maledetta notte … ma …
Perché quella domanda ?
 
«È SICURO DI CONOSCERLO VERAMENTE ?»
 
No … non riusciva a trovare il nesso …
 
“Però, prima che mi dia una risposta …”
 
La voce del signor Sailas lo riportò con le zampe per terra
 
“Ci terrei che lei vedesse questa …” continuò il mammifero con la maschera nera, prendendo un foglio dal plico, per poi girarlo e posarlo sotto al muso della tigre siberiana che, dopo alcuni secondi, spalancò gli occhi e aprì leggermente la bocca
“Già … anch’io ho reagito così, la prima volta che l’ho vista …
Chi se lo aspettava, eh ?
D’altra parte … TUTTA LA VITA NON È SE NON UNA COMMEDIA, IN CUI OGNUNO RECITA CON UNA MASCHERA DIVERSA, E CONTINUA NELLA PARTE, FINCHÉ IL GRAN DIRETTORE DI SCENA GLI FA LASCIARE IL PALCOSCENICO
E ALCUNE MASCHERE, POSSONO ESSERE MOLTO PERICOLOSE
TUTTI DIVENTIAMO QUELLO CHE FACCIAMO FINTA DI ESSERE
PIUTTOSTO CURIOSA LA COSA, NON TROVA ?” domandò l’animale mascherato, osservando incuriosito il suo sottoposto per alcuni istanti, godendosi l’espressione perplessa stampata sul muso del felino
 
Bene … ora che aveva preparato il terreno e piantato il piccolo seme della discordia e del dubbio … non gli restava altro che innaffiarlo e, con le dovute cure, farlo crescere fino a farlo diventare un albero forte e rigoglioso
E, una volta fatto tutto ciò, l’avrebbe utilizzato per raggiungere il suo scopo … QUEL FINE NOBILE E GIUSTO che si era imposto di raggiungere quando il mammifero che era un tempo, morì … lasciando spazio al signor Sailas
 
Avrebbe aiutato il tenente, ad ottenere giustizia per ciò che gli era capitato … così come aveva fatto per William e così come stava facendo per il signor Darby
E avrebbe esteso questo privilegio anche a quei poveri mammiferi che, per colpa di QUELLA MALEDETTA, non avevano ottenuto la giustizia che gli spettava di diritto
 
“Bene … ora ha molto a cui pensare
Perciò, mentre lei metabolizza il tutto e rimugina alla risposta che mi deve dare, alla luce di quanto abbiamo visto finora … e, si fidi che non è finita qui … col suo permesso, io dovrei fare una piccola telefonata al signor Kateb
A quest’ora, penso sia già in infermeria e c’è ancora una piccola cosa della quale si deve occupare …” concluse il mammifero mascherato, alzando la cornetta del telefono, posto sulla sua scrivania e componendo un numero; mentre il tenente Boris, dopo aver lanciato una rapida occhiata al suo superiore, aveva ripreso a fissare il foglio che il capo della C.P.A gli aveva messo sotto il muso
 
A voler essere precisi e puntigliosi, si trattava … nello specifico … di una fotografia … raffigurante UNA LAPIDE
 
 
 
 
Intanto, in infermeria, qualche minuto prima …
 
 
Girò lentamente la chiave, per poi aprire la porta della stanza, stiracchiandosi con la schiena
 
Ed ecco che iniziava un’altra giornata di duro lavoro
 
Che felicità … detto in senso ironico, ovviamente
Cielo … quanto gli mancava ancora alla pensione ?
Non se lo ricordava nemmeno lui
E non poteva di certo aspettarsi che il signor Sailas gli versasse i contributi, visto il lavoro … poco ordinario che, sia lui che gli altri dipendenti della C.P.A, facevano
 
Penso che non rientri nel lungo elenco di mansioni o professioni, la voce: ADDETTO NEL RIPORTARE IN VITA SPECIE ESTINTE DA MILIONI DI ANNI, PER POI UTILIZZARLE PER CHISSÀ PER QUALI SCOPI
 
Vabbè … tralasciando questo insignificante dettaglio e visto che era stato tirato in ballo l’argomento su CR-0C …
 
A voler essere sinceri, una volta che avevano riportato in vita quella creatura STRAORDINARIA … la stessa che stava creando non pochi guai a tutti loro … nessuno li aveva obbligati a rimanere a lavorare per quel mammifero con la maschera nera, avente le fattezza di un teschio di un felino
 
Più volte, infatti, si chiedeva perché era rimasto …
Già … perché non se n’era andato ?
Perché aveva deciso di restare insieme a William ?
 
Forse perché aveva capito che, in quell’animale così MISTERIOSO E COMPLESSO, vi erano delle VIRTÙ E QUALITÀ CHE GLI ALTRI NON AVEVANO
 
Certo … in molte occasioni … utilizzava metodi e punizioni piuttosto duri con chi non eseguiva alla lettera i suoi ordini
A volte, infliggeva pure dolore … sia fisico che psicologico … ma … non lo faceva per divertimento o per gustarsi la sofferenza dipinta negli occhi dei suoi dipendenti … no
 
IN TUTTO QUELLO CHE IL SIGNOR SAILAS FACEVA, C’ERA UNA LOGICA BEN PRECISA E UN PERCHÉ
 
E poi, l’aveva colpito ciò che gli disse, quella volta …
Se ricordava bene, doveva esserci anche William … una volta che entrambi erano riusciti a riportare in vita CR-0C
 
 
WILLIAM … LOGAN … VI RINGRAZIO
VI RINGRAZIO PER AVER RESO POSSIBILE IL MIO SOGNO
VI RINGRAZIO PER AVER CREATO LO STRUMENTO COL QUALE POTRÒ … POTREMO … OTTENERE CIÒ CHE NON CI È STATO RICONOSCIUTO DI DIRITTO
 
IL MIO OBBIETTIVO, NON È LA CONQUISTA DEL MONDO O GOVERNARE CON LA ZAMPA DI FERRO … NO
MI METTEREI ALLO STESSO LIVELLO DI QUEI MEGALOMANI CHE HANNO SEGATURA AL POSTO DEL CERVELLO
IL MIO OBBIETTIVO NON È ROVESCIARE O STRAVOLGERE IL SISTEMA GOVERNATIVO E GIUDIZIARIO DI UNA CITTÀ … COME, AD ESEMPIO, ZOOTROPOLIS
VOGLIO SOLO RADDRIZZARE … ANZI, ESTIRPARE QUELLA PARTE DEL SISTEMA CHE NON FUNZIONA COME DOVREBBE
QUELLA PARTE DEL SISTEMA: CORROTTA, EGOISTA E INSENSIBILE ALLE SOFFERENZE E AI BISOGNI DI COLORO CHE HANNO SUBITO UN’INGIUSTIZIA
 
SRADICANDO QUELLA PARTE, DARÒ UNA SCOSSA ALL’INTERO SISTEMA GOVERNATIVO, CHE SI RENDERÀ CONTO DI QUANTO SIA STATO IPOCRITA E INGIUSTO CON TUTTI !
DOVRÀ PERCIÒ RIMEDIARE E RISPONDERE DEI SUI SBAGLI E SE NON APPORRÀ CAMBIAMENTI CONCRETI, SARÀ IL POPOLO A FARLO
 
IO POTRÒ FINALMENTE OTTENERE … COME LE ALTRE VITTIME … LA GIUSTIZIA CHE MI SPETTA E AVERE UN POSTO IN PRIMA FILA A COME IL SISTEMA AFFRONTERÀ LA MERA E CRUDA VERITÀ
 
IN QUESTO MONDO, A VOLTE, NON SERVE FAR AFFIDAMENTO SU UNA GIUSTIZIA DETTATA DA NOSTRI SIMILI … MAMMIFERI IMPERFETTI COME NOI E CORROTTI FINO AL MIDOLLO, CHE PENSANO SOLO AL LORO INTERESSE E CHE PRETENDONO DI STABILIRE CIÒ CHE È GIUSTO E CIÒ CHE È SBAGLIATO
 
COLUI CHE HA IL SOLO DIRITTO DI STABILIRE CIÒ CHE È GIUSTO E CIÒ CHE È SBAGLIATO, IN MANIERA PERFETTA E INCORROTTA … È SOLO DIO
 
PURTROPPO, LA MAGGIOR PARTE DEI MAMMIFERI, NON RICONOBBE QUESTO SUO DIRITTO … RIFIUTÒ QUESTO SUO DONO
MODIFICANDO LA SUA LEGGE E ADATTANDOLA A LORO PIACIMENTO … PER I LORO: INTERESSI, GUSTI E CAPRICCI
ADDIRITTURA, L’HANNO MESSA AL DI SOPRA DEL BENE DEGLI ALTRI
 
CHE INGRATITUDINE !
 
MA ORA … ABBIAMO CR-0C
UN GIUDICE: IMPARZIALE, NATURALE, CREATO DA DIO STESSO E IN QUANTO TALE, SUA CREATURA … AL DI SOPRA DI TUTTO E DI TUTTI … SUO PORTAVOCE
 
TUTTI NOI, MAMMIFERI CIVILIZZATI E MODERNI … NON SIAMO NULLA AL SUO CONFRONTO !
 
PERCHÉ, NEL CORSO DEL TEMPO, MOLTI DI NOI HANNO DECISO DI NON RICERCARE PIÙ LA GUIDA DI DIO E DELLE SUE LEGGI, PENSANDO E CREDENDO DI POTER FARE TUTTO DA SOLI … IL CHE SI PUÒ RIASSUMERE IN UNA SOLA PAROLA: EVOLUZIONE
MA CHE, ALLA FIN FINE, NON HA PRODOTTO NULLA … ANZI, HA PEGGIORATO INGIUSTAMENTE LA VITA DI MOLTI
 
E QUESTO DIO LO SAPEVA …
OH … SE LO SAPEVA
SAPEVA COME SI SAREBBERO COMPORTATI MOLTI DI NOI … IN MODO: EGOISTA, PARZIALE E MALVAGIO
ED È PER QUESTO CHE HA CANCELLATO DALLA FACCIA DELLA TERRA ESSERI COME CR-0C E I SUOI SIMILI … PERCHÉ NON VOLEVA CHE ALCUNI DI NOI S’È NE APPROPRIASSERO PER UTILIZZARLI PER I LORO SCOPI
 
COME PREMIO DI CONSOLAZIONE, CI HA LASCIATO SOLO … OSSA
 
MA SAPEVA ANCHE CHE MAMMIFERI CON UNO SCOPO NOBILE, SAREBBERO RIUSCITI … NON IN MANIERA PERFETTA E ARMONIOSA, COME FECE LUI … A RIPORTARE IN VITA UNO DEI SUOI PORTAVOCE … PER FARE IN MODO CHE QUEST’ULTIMO VENISSE UTILIZZATO PER RIPAGARE UN SOLO TORTO … UNO SOLO, MA CHE AVREBBE PORTATO GIOIA E FELICITÀ A UN GRAN NUMERO DI MAMMIFERI
 
ED È QUI CHE CI HA PRESTATO CR-0C … UN GIUDICE CHE NON STA NÉ DA UNA PARTE, NÉ DALL’ALTRA
PERCHÉ CR-0C ALTRI NON È CHE UNO DEI RAPPRESENTANTI DI DIO … RAFFIGURA, NEI MASSIMI TERMINI, L’ESSERE PIÙ POTENTE DELL’INTERO UNIVERSO
IN GRADO DI GIUDICARE, CON LA MASSIMA SEVERITÀ, COLORO CHE HANNO COMMESSO CRIMINI PER I QUALI NON C’È PERDONO
SOLO IN QUESTO MODO SI OTTIENE GIUSTIZIA … VERA GIUSTIZA
 
IN QUANTO A VOI …
NESSUNO VI OBBLIGA A RIMANERE …
AVETE FATTO CIÒ CHE VI HO CHIESTO
PERCIÒ SIETE LIBERI DI FARE CIÒ CHE VOLETE
 
POTETE ANCHE TENTARE DI FERMARMI, ANDANDO A RACCONTARE CIÒ CHE AVETE VISTO O FATTO, MA SAPPIATE CHE IL PROTOCOLLO 4V ANDRÀ COMUNQUE AVANTI E NESSUNO RIUSCIRÀ A FERMARLO
 
PERÒ, SONO SICURO CHE, NEL PROFONDO DEL VOSTRO CUORE, ANCHE VOI PENSATE CHE CIÒ CHE HO DETTO SIA VERO
 
BASTA IMBROGLI … BASTA CORRUZIONI … SOLO - VERA - GIUSTIZIA
 
 
Sì … è per questo che erano rimasti … giustizia … VERA GIUSTIZIA
Perché sapevano … anzi, erano CERTI che ciò che gli aveva detto il loro superiore era vero
 
Questo sistema giudiziario era fin TROPPO CORROTTO … anche loro se ne rendevano conto
Bisognava solo estirparlo in modo tale che TUTTI vedessero l’ipocrisia e l’ingiustizia che per anni e decenni i governi avevano mascherato e nascosto
 
Quell’animale era davvero INCREDIBILE
 
Così, con questa convinzione in mente, Logan accese le luci dell’infermeria
 
“AHHHHH … SPEGNI QUELLA LUCE !” urlò una voce stizzita all’interno del locale, facendo sobbalzare il povero medico che, colto alla sprovvista da quell’evento inatteso, ubbidì al comando che gli era stato impartito, spegnendo le luci della stanza
 
Ma cosa … ma chi …
 
Sul muso del wombat si dipinse uno sguardo perplesso, ripensando a quello che era accaduto pochi secondi prima
 
No …
Aveva sentito male … ed era ancora mezzo addormentato
Si era sicuramente immaginato tutto …
 
Il dottore, dopo aver scosso energicamente la testa, premette nuovamente l’interruttore per accendere le luci dell’infermeria
 
“AHHHH … TI HO DETTO DI SPEGNERE QUELLA LUCE !” strillò un'altra volta la stessa voce di prima, spaventando per la seconda volta Kateb che rispense l’illuminazione della stanza
 
No … qui c’era qualcosa che non quadrava
Ma come …
 
Chi è che si stava divertendo, già di prima mattina a fargli questi scherzetti
Era lì per LAVORARE, non per GIOCARE !
 
Maledizione, un po’ di SERIETÀ !
 
Anche se questa caratteristica, la maggior parte dei mammiferi che lavoravano all’interno della C.P.A, ne era PARTICOLARMENTE sprovvista
E non se la sarebbe MAI aspettata da NESSUNO … nemmeno tra un milione di anni
 
Ma chi caspita si era intrufolato in infermeria se, la sera prima, aveva lasciato dentro solo …
 
Oh … già … loro tre
 
Come aveva fatto a dimenticarsi di un trio di mammiferi più UNICO che RARO ?
Beh, forse perché il suo cervello, dato il livello di stupidità che i loro tre encefali raggiungevano insieme, per poter salvaguardare la sua sanità mentale, aveva provveduto con il rimuovere i ricordi e l’esperienza avuta con quei tre
Purtroppo per lui, avrebbe dovuto riaverci a che fare … PER UN ALTRO GIORNO INTERO
D’altronde, era il suo dovere di medico e non poteva sottrarsi a questo suo obbligo … quindi, avrebbe stretto i denti e sopportato in silenzio
 
Adesso che ci pensava bene … chissà se, la mattina presto, visto che è stato dimostrato scientificamente che il sonno RICARICA il cervello, quei tre gli avrebbero fatto un discorso di senso logico e compiuto …
 
Dopo aver espirato profondamente, Logan riaccese per l’ennesima volta le luci dell’infermeria e, come per le altre due volte precedenti, si udì la stessa voce di prima, questa volta più arrabbiata e stizzita dell’ultima volta, che urlò
 
“MA PER L’AMOR DELLA NOSTRA MAMMINA !
TI MANCA QUALCHE VENERDÌ ?
TI HO DETTO DI SPEGNERE QUELLA LUCE, BRUTTO …” affermò la voce, venendo interrotta fortunatamente dal medico
 
“Buon giorno a tutti e tre !” affermò ad alta voce Logan, chiudendo tranquillamente la porta dell’infermeria, mentre nella stanza calò il silenzio … che durò giusto cinque secondi
 
“Oh, DOC !
Ma è lei
Perché non l’ha detto subito ?” chiese sorpresa la stessa voce, mentre il wombat alzò lo sguardo al cielo, scuotendo lentamente la testa
“Mi scuso se mi sono rivolto a lei in maniera poco consona e carina
Ma, avendo a che fare ogni santo giorno con un fratello che viene a svegliarti trenta minuti prima … e ripeto, TRENTA MINUITI PRIMA che inizi il nostro turno di lavoro qui, alla C.P.A, accendendoti la luce della camera e intimandoti di scendere giù dal letto, che è tardi … ribadisco, con un anticipo di TRENTA MINUTI … e l’unica soluzione, visto che non hai né la voglia né la forza di alzarti dal materasso, e quella di intimargli di spegnere la luce, altrimenti solo il cielo sa cosa potresti fargli, ci fai l’abitudine
In poche parole … RIFLESSO CONDIZIONATO
Le chiedo ancora scusa” affermò dispiaciuta una delle tre iene, imprigionata dentro a uno dei tre contenitori di resina, appoggiati su un trio di carrelli in acciaio
E, prima che il dottore potesse aggiungere qualcosa, venne bloccato da un’altra voce, che riecheggiò all’interno dell’infermeria
 
“Invece di ringraziare tuo fratello per quello che fa per te, mi tratti in questo modo … bravo … complimenti … veramente
SEI SOLO UN INGRATO !” esclamò innervosita la seconda voce
“Doppia D, ma tu mi dici in quale Universo conosciuto e non un mammifero va a svegliarne un altro trenta minuti prima … TRENTA MINUTI PRIMA … che inizi il loro turno di lavoro ?
SANTO CIELO … HO IL SACROSANTO DIRITTO DI DORMIRE FINO A QUANTO PIÙ POSSO
MI SPACCO LA SCHIENA OGNI SINGOLO GIORNO IO …” affermò irritata la prima voce
“Beh … se dovessi associare il termine LAVORARE a te … mi verrebbe quasi da ridere
È come dividere per zero … o affermare che i maiali hanno imparato a volare … praticamente è … IMPOSSIBILE
E il giorno che succederà, arriverà la FINE DEL MONDO” affermò Edd, in tono pensieroso, per poi continuare subito dopo, non lasciando il tempo al fratello per rispondere
“Comunque … chiusa parentesi … no, Eddy
Il sacrosanto diritto non c’è l’hai … non con il signor Sailas
Ricordi l’ultima volta che abbiamo fatto tardi al lavoro, che cosa ci ha fatto?
O ti devo rammentare i numeri che ci ha marchiato con quel ferro rovente sul fondoschiena, a ognuno di noi tre, per fare in modo che ci ricordassimo: l’ora, i minuti e i secondi di ritardo, uhm ?” chiese Doppia D, riportando alla memoria di suo fratello, quella terribile esperienza che avevano passato
 
Eccome se si ricordava … era stato TERRIBILE
E, come testimonianza di quello che gli era successo, avrebbero portato, fino al termine dei loro giorni, quei numeri marchiati a fuoco sui loro sederini
 
ED l’ora, Doppia D i minuti e lui i secondi
 
Proprio un bel regalo da parte del loro superiore
 
Sapete la fatica per le prime settimane a dormire a pancia in giù e a non potersi praticamente sedere ?
 
Beh … d’altronde dovevano aspettarselo
 
Il loro superiore esigeva la MASSIMA SERIETÀ sul lavoro perché, come aveva avuto modo di dire il primo giorno in cui creò la C.P.A, convocando tutti coloro che ci avrebbero lavorato al suo interno, avrebbe fatto qualcosa di UNICO e di IRRIPETIBILE
Un qualcosa di VERAMENTE SPECIALE, che avrebbe avvantaggiato TUTTI: non solo lui, ma anche quei mammiferi che non avevano ottenuto VERA GIUSTIZIA per colpa di un sistema giuridico, che lui stesso giudicava CORROTTO FINO AL MIDOLLO
 
E, nel suo discorso di inaugurazione era stato particolarmente BRAVO E CONVINCENTE
 
Avrebbe ricompensato in modo ADEGUATO … e L’ADEGUATO non prevedeva denaro contante … tutti coloro che si fossero dimostrati: ubbidienti, leali e disposti ad innalzare e a dare voce a un nuovo vento di RIVOLUZIONE
 
E se qualche mammifero non condivideva la SUA VISIONE … la sua MISSIONE … e in questo gruppo di animali rientravano coloro che, durante la loro carriera professionale e lavorativa, erano stati alle dipendenze di vari soggetti poco raccomandabili, sia nel mondo del crimine che non, il cui unico pensiero non era tanto quello che facevano o il PERCHÉ lo dovevano fare, ma il fatto che venissero PAGATI … gli avrebbe permesso di lavorare lo stesso per lui e di prendersi del tempo per decidere se rimanere o no
 
Voleva fargli capire che sarebbero stati alle dipendenze di un mammifero che non si avvicinava MINIMAMENTE agli altri megalomani per cui avevano lavorato
Voleva dimostrargli che era … DIVERSO … in TUTTO
 
E questo, le tre iene l’avevano constatato di persona
 
Avevano lavorato per così tanti mammiferi e ne avevano viste di TUTTI I COLORI … ma MAI, ne avevano incontrato uno come il signor Sailas … MAI
 
In un primo momento, a entrambi, non gli interessava un granché il sogno del loro superiore … e quando gli comunicarono che non avrebbero ricevuto nessun compenso per i loro servigi, furono sul punto di trovarsi una nuova occupazione
 
Tuttavia decisero di rimanere … così … per vedere cos’avesse di così SPECIALE questo mammifero ben vestito con indosso una maschera nera con le fattezze di un teschio di un felino a calzargli il capo
 
Piuttosto INUSUALE come abbigliamento, n’è vero ?
 
Ma, tralasciando questo piccolo particolare e senza divagare ulteriormente …
 
Rimasero letteralmente STUPITI dal comportamento del signor Sailas
Non sapevano neanche loro che cosa li impressionò del mammifero mascherato
Forse il fatto che quest’ultimo riuscisse a guardare OLTRE le apparenze, scorgendo quel PICCOLO E INSIGNIFICANTE LATO DI BUONE QUALITÀ E ABILITÀ dei mammiferi che aveva di fronte, nonostante tutti gli altri vedessero solo una MONTAGNA DI ENORMI DIFETTI
 
E loro tre … oh … se ne avevano di difetti
 
Beh … come vostro fedele narratore sono sicuro che ormai vi siete fatti un quadro generale di questo trio
Voglio dire, avete visto in che genere di guai e situazioni ASSURDE si vanno a cacciare, no ?
Difficilmente riuscireste a immaginare che questi tre, nella loro carriera lavorativa, abbiano lavorato e sbrigato faccende per OGNI - GENERE - DI - MAMMIFERO … disposto a pagarli, ovviamente
In breve … che facessero I MERCENARI
 
Vi posso assicurare che è la semplice e mera verità
 
Queste tre iene sanno fare in maniera EGREGIA … non prima di aver combinato qualcosa di IMBARAZZANTE che li veda come PROTAGONISTI … il loro lavoro
Anche se, per colpa della loro … INVOLONTARIA tendenza a cacciarsi in situazioni dove gli viene assegnato il ruolo di IDIOTI, i loro clienti … quasi tutte le volte … abbassavano la retribuzione per i loro servigi
 
Ma, con il signor Sailas era stato DIVERSO
Quel mammifero era riuscito a scorgere i loro pregi e aveva deciso si farli entrare nella C.P.A
 
Si ricordavano ancora quello che gli aveva detto a entrambi, il giorno della loro assunzione
 
 
ALLORA … SIGNORI … EDDY, EDD E ED
SARÒ SINCERO CON VOI … IL TEST DI AMMISSIONE È STATO UN DISASTRO ... LETTERALMENTE
E, QUINDI, SEGUENDO LA PRASSI, NON SARESTE IDONEI PER ENTRARE A FAR PARTE DELLA C.P.A
 
MA VOGLIO SVELARVI UN PICCOLO SEGRETO
TUTTI I … CHIAMIAMOLI CANDIDATI CHE SONO QUI, OGGI … NON SONO STATI CHIAMATI PER ESSERE SELEZIONATI IN BASE A UNA PROVA SCRITTA
LA SELEZIONE È GIÀ STATA FATTA DA MOLTO TEMPO E L’HA FATTA IL SOTTOSCRITTO CHE SI È PRESO LA BRIGA E IL TEMPO DI STUDIARE OGNUNO DI VOI, SIA DA UN PUNTO DI VISTA FISICO CHE PSICOLOGICO
QUINDI, ALLA LUCE DI QUESTE NUOVE INFORMAZIONI, QUESTO TEST, TECNICAMENTE NON HA NESSUN VALORE
 
LO SO … LO SO
E ALLORA PERCHÉ FARVELO FARE ?
 
SEMPLICE … HO VOLUTO APPROFONDIRE … SE COSÌ SI PUÒ DIRE … LE VOSTRE QUALITÀ
 
CERTO, VOI TRE NON È CHE SIATE MOLTO … ERUDITI, PER DIRLO IN MANIERA CARINA
MA DAI VOSTRI TEST … SCRITTI PRATICAMENTE TUTTI UGUALI … TRANNE IL SUO ED, PERCHÉ ME N’È ARRIVATO SOLO METÀ … IL RESTO SUPPONGO SE LO SIA MANGIATO … TRASPARE UN GRANDE LEGAME DI FRATELLANZA E UNITÀ
MOLTO RARO TRA FRATELLI, VISTO CHE OGNUNO TENDE A ESSERE SUPERIORE ALL’ALTRO
 
AVETE PROPRIO UNA BELLA QUALITÀ NON C’È CHE DIRE …
 
PERCIÒ … VI FARÒ ENTRARE ALL’INTERNO DELLA C.P.A … COME AVEVO GIÀ DECISO PRECEDENTEMENTE
 
PERÒ, PRIMA DI DIRMI DI NO, VISTO CHE SO CHE LAVORATE SEMPRE DIETRO COMPENSO E MAI GRATIS … VORREI CHE RIFLETTESTE ATTENTAMENTE SU UNA COSA …
 
NELLE VOSTRE … PRECEDENTI ESPERIENZE LAVORATIVE, C’È STATO ALMENO UNO DEI VOSTRI CLIENTI CHE VI HA APPREZZATO E DETTO GRAZIE PER QUELLO CHE AVETE FATTO … E NON MI INTERESSA SAPERE COSA … O LA MAGGIOR PARTE DI LORO SI È CONCENTRATA SUL FATTO CHE, DA COME VEDO DAI VOSTRI PROFILI, AVETE LA TENDENZAINVOLONTARIA, S’INTENDE … A CACCIARVI IN SITUAZIONI PIUTTOSTO ASSURDE E IMBARAZZANTI ?
 
PER CITARNE UNA DELLE TANTE …
 
COME QUELLA VOLTA CHE, PER FAR SPARIRE UN CERTO MAMMIFERO … CHE IL VOSTRO COMMITTENTE DI TURNO VI AVEVA CHIESTO GENTILMENTE DI TOGLIERE DALLE ZAMPE … AVETE PENSATO BENE DI SBRIGARE LA PRATICA IN UNA FORESTA AI MARGINI DI ZOOTROPOLIS
PECCATO CHE, UNA VOLTA FATTO IL LAVORO … VI SIATE PERSI, PERCHÉ NON AVEVATE PORTATO DIETRO CON VOI, UNA MAPPA … E OLTRE A QUESTO, ED SI ERA ANCHE INGOIATO L’UNICO TELEFONO CHE AVEVATE, PERCHÉ L’AVEVA SCAMBIATO PER UNA … BARRETTA DI CIOCCOLATO
AVETE COSÌ GIROVAGATO, PER UNA SETTIMANA, AL FREDDO E SENZA CIBO, TENTANDO DI FAR ESPELLERE A VOSTRO FRATELLO IL CELLULARE … MA SENZA SUCCESSO, FINCHÉ NON SIETE STATI SOCCORSI DA DALLE GUARDIE FORESTALI CHE VI HANNO TROVATO NUDI, PERCHÉ PER SOPRAVVIVERE VI ERAVATE MANGIATI I VESTITI CHE AVEVATE ADDOSSO
 
PIUTTOSTO IMBARAZZANTE COME SITUAZIONE … NON AVREI VOLUTO ESSERE NEI VOSTRI PANNI
 
MA, GUARDIAMO IL LATO POSITIVO: AVETE AFFRONTATO QUELL’EPISODIO UNITI
 
E IO HO BISOGNO DI QUESTO ALL’INTERNO DELLA MIA ORGANIZZAZIONE: UNITÀ
 
NON ESISTE NULLA CHE ABBIA VALORE SENZA ESSERE UN OGGETTO D’UTILITÀ
 
E LA VOSTRA VIRTÙ … È LA FRATELLANZA
UNA QUALITÀ CHE OGGI È MOLTO SINGOLARE E CHE MI TORNERÀ SICURAMENTE UTILE
 
PERCIÒ … BENVENUTI ALLA C.P.A, SIGNORI
 
SONO SICURO CHE INSIEME FAREMO GRANDI COSE
 
UN’ULTIMA COSA … PRIMA DI LASCIARVI ANDARE
 
IO PRETENDO IL MASSIMO DAI MIEI DIPENDENTI, PERCHÉ IL PROGETTO SUL QUALE LAVOREREMO È DI UN’IMPORTANZA VITALE PER IL SOTTOSCRITTO
OGNUNO DI VOI HA LA SUA PARTE IN QUESTO GRANDE PROGETTO PERCIÒ, DESIDERIO E VOGLIO CHE I MIEI SOTTOPOSTI RISPETTINO E SEGUANO ALLA LETTERA CIÒ CHE DICO E FACCIO
 
E, SE DISGRAZIATAMENTE, QUESTO NON DOVESSE SUCCEDERE … BEH … LO VEDRETE
 
 
Già … l’avevano non solo visto … ma anche provato sulla loro pelliccia
 
Su una cosa però entrambi erano d’accordo: sul fatto che il signor Sailas fosse un animale PIÙ UNICO CHE RARO
 
“Terra chiama, Eddy … Terra chiama, Eddy … passo … mi ricevi ?”
 
La domanda postagli da suo fratello lo riportò sulla terraferma
 
“Eh ? Sì ? Che c’è ? Chi è ?
Qualsiasi cosa abbia fatto, non sono stato io … è stata colpa di ED” affermò la iena, cercando di comporre una frase logica di senso compiuto
“Tutto bene ?
Sei rimasto per cinque minuti a fissare il soffitto, come un emerito idiota …” continuò Edd, in tono pensieroso
“Ehm … io … ecco …” provò a dire la iena, cominciando a guardarsi intorno come a voler cercare una fonte d’ispirazione che lo aiutasse a trovare una risposta
Peccato che, mentre era impegnato in questa sua ricerca, il suo cervello portò alla sua attenzione quello che suo fratello gli aveva detto pochi istanti prima …
 
Era rimasto a fissare il soffitto come ?
 
Il predatore spalancò subito gli occhi e aprì la bocca con fare offeso, con per poi rivolgere un’occhiata assassina verso suo fratello
 
“Aspetta … mi hai appena dato dell’idiota ?” chiese Eddy, fulminando con lo sguardo suo fratello
“Beh … d’altronde, non penso sia una novità” ribatté tranquillamente Doppia D, trattenendo una risatina divertita e, prima che il suo simile potesse rispondergli a pan per focaccia, proferendo parole e ingiurie non molto educate e PRIVE di amore fraterno, nella stanza si udì un urlo improvviso, per poi essere seguito da un sonoro tonfo
 
A quanto pare, qualcuno si era fatto parecchio male, a giudicare dai gemiti di dolore che seguirono subito dopo
 
Entrambi i predatori si guardarono con uno sguardo perplesso
Rimasero fermi e in silenzio per alcuni secondi; finché, all’interno dell’infermeria, non si udì una voce
 
“Ah … la mia povera schiena … che dolore … mamma mia !”
 
Era la voce del dottor Kateb
 
“DOC … è lei ? Che è successo ?” domandò Edd, non riuscendo a vedere in che condizioni versava il medico dato che sia lui, che gli altri suoi due fratelli, si trovavano ancora imprigionati dentro a quei contenitori fatti di resina, adagiati su tre carrellini di metallo differenti
E, a giudicare dal suono della voce del wombat, quest’ultimo doveva trovarsi proprio davanti a loro … in corrispondenza delle loro zampe posteriori
Peccato che, dato il volume eccessivo del bozzolo e il cranio bloccato, non riuscissero a vedere nulla
 
Il marsupiale giaceva disteso a terra, continuando a massaggiarsi la spina dorsale
 
Non gli riusciva proprio di alzarsi … anche perché, se l’avesse fatto avrebbe peggiorato ulteriormente la situazione … con l’età che si ritrovava poi …
 
Non riusciva ancora a capacitarsi di quello che era appena successo
 
Mentre le due iene ancora sveglie, avevano ripreso a bisticciare tra di loro come due cuccioli, il dottore aveva preferito non intervenire nella discussione … tanto sapeva che sarebbe stato SOLO tempo perso e poi, aveva altro di più importante a cui pensare … così, dopo aver preso il suo camice bianco ed esserselo messo, si era diretto verso il suo ufficio, passando davanti ai tavolini di acciaio, sui quali erano adagiati i tre contenitori giallo ambra
Era arrivato in prossimità del primo carrellino, quello dove si trovava ED, che improvvisamente aveva sentito qualcosa di scivoloso e viscoso sotto le zampe posteriori
Non aveva fatto neanche in tempo a fare qualcosa che si era ritrovato a zampa all’aria, per poi sbattere violentemente il dorso sul pavimento … e che bella botta che aveva preso
 
Si vede che la squadra di pulizie era arrivata tardi e, per finire in fretta il lavoro, avevano lasciato bagnato il pavimento dell’infermeria
 
Possibile che non avevano avuto nemmeno il tempo e soprattutto la briga di mettere un cartello con su scritto ATTENZIONE: PAVIEMNTO BAGNATO ?
L’avevano inventato apposta quel segnale e avviso per evitare simili incidenti … dannazione !
 
Appena li avrebbe incontrati gliene avrebbe detto quattro … poco ma sicuro
 
“DOC … sta bene ?”
 
La domanda postagli nuovamente da Edd lo riportò sulla terraferma
 
“Beh … dire che sto BENE dopo uno scivolone talmente doloroso che me lo ricorderò per i prossimi trent’anni … se non mi sono incrinato qualche vertebra … è un PAROLONE
Ma quelli delle pulizie mi sentiranno … oh, se mi sentiranno
Hanno avuto proprio una bella idea a lasciare il pavimento bagnato senza neanche mettere un cartello che lo segnalasse” affermò il dottore, continuando a rimarsene steso per terra
“Strano … stamattina non ho sentito entrare nessuno ...
Con l’udito abbastanza fine che mi ritrovo, se qualcuno fosse entrato, me ne sarei accorto” affermò pensieroso Doppia D, assumendo uno sguardo pensieroso
“Sul fatto che tu abbia un udito abbastanza FINE … come l’hai chiamato tu … avrei qualcosa da ridire
Ma, tralasciando questo particolare, sì … stamattina non è venuto NESSUNO prima di lei, DOC
Altrimenti, oltre al rumore che avrebbe fatto, aprendo la porta … e del quale Doppia D, non avrebbe sentito NULLA … avrebbe anche acceso le luci dell’infermeria … e questo non è successo
Non vorrei che forse …” aggiunse Eddy, fermandosi un momento, per poi continuare
“DOC … dov’è che è scivolato, di preciso ?” domandò il canide, facendo dipingere uno sguardo confuso sul muso del wombat
“Ecco … ehm … vicino al tavolino dov’è seduto vostro fratello … ED, si chiama, giusto ?” disse il marsupiale, attendo una risposta da parte del predatore … che non tardò ad arrivare … e non gli piacque per nulla
“Oh … cielo !” esclamò Eddy, sospirando profondamente
 
“Ok ... DOC
Ascolti attentamente e cerchi di restare calmo …
Vede … nostro fratello ED, oltre ad avere quel piccolo problema del dormire con gli occhi aperti ... senza dimenticare il cuore che smette di battere per alcuni secondi, per poi riprendere … ha un'altra minuscola disfunzione … se così vogliamo chiamarla
Quando dorme ha un leggerissimo problema di ECCESSIVA SALIVAZIONE NOTTURNA” affermò Doppia D, cercando di dire in modo carino e non rozzo quello che subito dopo, espresse suo fratello
“In parole povere, DOC e senza troppi giri di parole
SBAVA MOLTO QUANDO DORME
Perciò credo che lei …” affermò Eddy, facendo dipingere uno sguardo schifato sul muso del wombat
 
No … non poteva essere … era uno scherzo, vero ?
 
Kateb alzò lentamente la testa in direzione del tavolino in metallo sul quale era adagiata quella iena FUORI … MA PROPRIO FUORI … DAL NORMALE
E i suoi dubbi trovarono la risposta che avrebbe tanto voluto non fosse vera
 
Infatti, in corrispondenza della testa della iena … e nello specifico, dalla bocca … scendeva, molto rapidamente e con una continuità IMPRESSIONANTE, una specie di piccola cascatina che, dopo aver percorso la gamba in acciaio del tavolino, raggiungeva il pavimento dell’infermeria dove si era formata un’enorme pozza di BAVA che, non solo aveva praticamente circondato il tavolino in metallo sul quale era adagiato il bozzolo del predatore, ma aveva cominciato a camminare lungo tutta la pavimentazione della stanza … e, disgraziatamente, il medico non solo ci era scivolato sopra, ma ora si ritrovava nel mezzo del canale, steso orizzontalmente, mentre la saliva continuava imperterrita a scorrere
 
Logan riabbassò la testa con fare sconsolato, immergendo il retro del cranio in quei pochi centimetri di bava, mentre quest’ultima gli inumidiva la pelliccia e i vestiti
 
Se il buon giorno si vede dal mattino, non aveva proprio idea di cosa gli avrebbe riservato la giornata … dopo un inizio così
 
Così, mentre il wombat era impegnato a scuotere lentamente la testa, chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritarsi quello che gli stava succedendo … il suo cellulare, contenuto in una tasca del suo camice … entrambe immerse dentro al fiume di bava … iniziò a squillare
 
Bene … di male in peggio
 
Sconsolato, il marsupiale, allungò la zampa destra verso il taschino del suo grembiule, quello che conteneva il suo telefonino
Dopo averlo tirato fuori, il dottore lo scosse violentemente per togliere la saliva che l’aveva impregnato e poi, senza neanche guardare chi fosse il mittente, rispose, mentre si trovava ancora disteso per terra
 
 
Pronto ?
Oh … buon giorno, signor Sailas
Sì … sono arrivato pochi minuti fa
 
No … non sto facendo niente di che, a dire il vero
Stavo solo pensando …
 
Sì …
 
Ma certo !
Come ho fatto a non pensarci prima !
Ha PERFETTAMENTE ragione !
 
Ok … sì … ci penso io
 
D’accordo … sarà fatto
Buona giornata, signore
 
 
Detto questo il wombat chiuse la chiamata e sul suo muso si andò a dipingere un sorriso
 
Oh … ringraziando il cielo, era arrivata una buona notizia
Si sarebbe liberato UNA VOLTA PER TUTTE di quelle tre calamite attira-guai
 
ED ERA ANCHE ORA !
 
“Signori, HO UNA LIETA NOVELLA da comunicarvi
Il signor Sailas mi ha appena spiegato come liberarvi dai quei gusci di resina … e la soluzione era TALMENTE SEMPLICE
Ma come ho fatto a non rendermene conto !” affermò il marsupiale, facendo dipingere un sorriso sul muso dei due predatori svegli … che, di lì a poco, sarebbero stati FINALMENTE LIBERI
“Non vi preoccupate, sarete fuori da quei contenitori in men che non si dica … e potrete andare dove vi pare e piace …” continuò Logan, facendo aumentare la felicità del duo di iene
“Appena riuscirò a rialzarmi da terra
Ah … la mia povera schiena” concluse il wombat dolorante, massaggiandosi la spina dorsale e facendo scomparire il sorriso dipinto sui musi di Eddy ed Edd
 
 
 
 
Nell'ufficio di Sailas ...
 
 
“Bene, un altro problema in meno di cui preoccuparsi
Spero solo che quei tre imbecilli abbiano imparato la lezione
Se così non fosse ... beh ... sarò ben felice e lieto di dargliene una più esemplare e DOLOROSA ... fatta apposta per loro” affermò fra sé e sé, un mammifero con indosso una maschera nera, avente le fattezze di un teschio di un felino, riagganciando la cornetta di un telefono, posto sulla sua scrivania
“Sì ... mi divertirò a pensare ad una punizione che riesca a infliggere il MAGGIOR DOLORE POSSIBILE ... più che fisico, PSICOLOGICO
Ma non voglio che considerino questo castigo come un sorta di ... DIVERTIMENTO O SVAGO PERSONALE DEL SOTTOSCRITTO ... NO ... NON SONO QUEL GENERE DI MAMMIFERO
La sa una cosa, tenente Boris ?
Dopo un po’ di tempo ed esperienza inizi a capire uno dei tanti aspetti piuttosto curiosi della vita ... sa qual è ?
Cominci a comprendere che: i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, MA PER MATURARCI
È questo quello che io mi aspetto, non solo da lei, ma anche dagli altri dipendenti che lavorano all'interno della C.P.A ... MATURITÀ
E quale modo migliore c'è per ottenerla se non attraverso i dolori e le sofferenze ?" chiese l'animale mascherato rivolgendosi verso una tigre siberiana, legata all'altezza dei polsi e delle caviglie, su una sedia, posta davanti alla scrivania del primo mammifero
 
“Lei ... con: DOLORI, DELUSIONI E MALINCONIE ci ha convissuto talmente tanto di quel tempo che alla fine, SONO DIVENTATI PARTE DI LEI
Soprattutto, da quando successe QUEL FATTO … QUELLA NOTTE ... non è forse vero, Boris ?” domandò il capo della C.P.A, continuando a fissare il felino, mentre quest'ultimo aveva ancora lo sguardo incollato su quella fotografia, che qualche minuto prima, il mammifero con la maschera nera gli aveva messo davanti al muso
 
Era talmente concentrato che forse non aveva neanche sentito quello che il suo superiore gli aveva detto
 
“Con tutta la sofferenza e il male che ha passato, avrebbe dovuto possedere una maturità piuttosto CONSISTENTE ... e invece, sorprese delle sorprese, non è così ...” affermò il signor Sailas, attirando l'attenzione del predatore bianco, che alzò lentamente il muso dalla fotografia verso il suo superiore
 
“Che cosa avere detto lei ?” domandò la tigre siberiana, credendo di non aver capito bene quello che il capo della C.P.A aveva detto poco fa
“CHE MANCA DI MATURITÀ, BORIS” ribatté seccamente il mammifero con la maschera nera, incrociando le zampe al petto
 
Il felino rimase in silenzio per qualche secondo; dopodiché, la supposizione ... o per meglio dire, L'OFFESA ... lanciata dal suo principale fu la goccia che fece traboccare il vaso
 
Infatti, tutte le emozioni e i dubbi che il tenente aveva cercato di trattenere fino a quel momento, di fronte alle innumerevoli e SENSAZIONALI rivelazioni che il signor Sailas gli aveva detto e che avevano fatto crollare quello in cui PER ANNI aveva creduto, esplosero definitivamente
 
E Boris fece una cosa che NESSUN DIPENDENTE DELLA C.P.A AVEVA MAI OSATO FARE, SOPRATTUTTO IN PRESENZA DEL SIGNOR SAILAS
 
“IO MANCARE DI MATURITÀ ?” ripeté il predatore bianco, con una nota di disprezzo
“IO MANCARE DI MATURITÀ ?!
LEI NO SAPERE UN BEL NULLA DI ME !
HO SOPPORTATO MOLTO PER TUTTA MIA VITA
NE AVERE PASSATE TALMENTE TANTE CHE LEI NO POTRÀ MAI CAPIRE COSA SIGNIFICA PERDERE TUTTO
MIA MATURITÀ ESSERE STATA SCREDITATA ... CHE ESSERE COSA BEN DIVERSA
E NO PERMETTO A PRIMO MAMMIFERO CHE PASSA DI DARMI DELL'IMMATURO
SOPRATTUTTO A UNO CHE INDOSSA STUPIDA MASCHERA DI CARNEVALE E CHE HA PAURA DI FAR VEDERE AGLI ALTRI CIÒ CHE LUI ESSERE PER DAVVERO !” sbottò furioso il tenente Boris
 
Il signor Sailas, dopo la sfuriata del suo sottoposto, rimase in silenzio per alcuni secondi; dopodiché, iniziò ad applaudire lentamente, come se lo spettacolo da parte della tigre siberiana, fosse stato di suo gradimento
 
“E bravo, Boris ... complimenti” affermò soddisfatto il mammifero mascherato, mentre continuava a battere le zampe, calzate dai guanti neri
“Ecco una delle molte qualità che tanto mi piacciono di te: LA RABBIA E LA GRINTA
Una coppia che vanno perfettamente a braccetto e che, se usate in modo adeguato e con maestria, posso farti ottenere tutto ciò che più desideri
SEI TALE E QUALE AL TUO PADRE BIOLOGICO
Peccato che col passare del tempo la sua determinazione e aggressività si siano pian piano esaurite ...
Povero ... si sarebbe potuto risparmiare tanti anni di carcere
Oltre a ... quella brutta fine ...” continuò con nonchalance il signor Sailas, smettendo di applaudire e lanciando uno sguardo verso il suo sottoposto che, al sentir pronunciare le parole PADRE e BIOLOGICO, cambiò repentinamente espressione, dall'infuriata alla sorpresa
 
“E ... cosa c'entrare mio padre e quello che essergli successo ?” domandò subito il felino, mentre il signor Sailas, in seguito a quel quesito, trattenne una risatina divertita
“Lei, al termine PADRE, quale figura associa ?
Quella del suo BIOLOGICO o di quello ADOTTIVO ?” domandò il capo della C.P.A, riprendendo a sfogliare i vari fogli, contenuti nel fascicolo giallo
 
“Prima che mi dia una risposta, che si andrà a sommare alla prima che mi deve dare sul fatto o meno se si fida di LUI ... le voglio chiedere: i suoi genitori adottivi, le hanno mai raccontato un piccolo segreto che aleggia intorno alla figura del suo padre biologico e del suo piccolo ... incidente e di cosa quest’ultimo ha provocato ?” chiese nuovamente il capo della C.P.A, per poi continuare subito dopo, non lasciando il tempo al tenente Boris di rispondere
“Perché c'è una storia piuttosto curiosa e avvincente che vorrei raccontarle e il tutto è documentato, da come può ben vedere
Però, prima, ci tenevo a ribadire un concetto che per me è ESSENZIALE” affermò il signor Sailas, smettendo di sfogliare i diversi documenti, per poi rivolgersi verso la tigre siberiana
 
“Questa MASCHERA DI CARNEVALE, come l'ha chiamata lei, ha un valore TALMENTE IMPORTANTE E AFFETTIVO, che lei non lo immagina MINIMAMENTE
È talmente PREZIOSA per il sottoscritto, quasi quanto l’occhio buono che le è rimasto
Rappresenta tutto quello che mi è stato tolto e che nessuno mi ridarà più indietro ... NESSUNO
Ed è anche la motivazione per cui io sto facendo tutto - questo
Per adesso, lascerò correre la cosa visto che è stata il trampolino di lancio che mi ha permesso di arrivare a una parte CRUCIALE E DI SVOLTA che riguarda il discorso che le sto facendo e che riguarda la sua vita ...” disse il signor Sailas, indicando il caschetto nero che aveva in testa, per poi chinarsi in avanti con il busto, verso il felino
“Ma la prossima volta che si azzarderà a screditarne il valore ... in mia presenza e non ... sappia che non mi limiterò a cavarle l'occhio sano che ancora ha
LE STRAPPERÒ DIRETTAMENTE VIA IL MUSO DALLA TESTA CON LE MIE STESSE ZAMPE, IN MODO LENTO E DOLOROSO, E POI GLIELO INFICCHERÒ GIÙ PER LA GOLA FINCHÉ NON SI STROZZERÀ DA SOLO, NON PRIMA DI AVERLE STACCATO LA LINGUA
SONO - STATO - CHIARO ?
Non mi costringa a essere così volgare e soprattutto, VIOLENTO
Non le piacerei per nulla ...” concluse il capo della C.P.A, con quel suo tipico tono freddo e ponderato, che faceva gelare la spina dorsale a tutti coloro che avevano la SFORTUNA di parlare con lui
 
Perché tutti i mammiferi che lavoravano all'interno della C.P.A, sapevano perfettamente che quello che il signor Sailas diceva ... LO MANTENEVA
 
“Sì ... le ... chiedo scusa” affermò, dopo qualche secondo di silenzio il tenente Boris, deglutendo a fatica
 
Perfino la sua rabbia e il suo orgoglio, che l'avevano spinto impetuosamente a dire ciò che aveva detto senza fermarsi neanche un secondo a pensare, di fronte a quella reazione da parte del suo superiore, erano scomparsi all'istante
 
“Scuse accettate, tenente
Anzi, ci tengo a darle un piccolo consiglio spassionato ...
Cerchi di tenere a bada il suo orgoglio e soprattutto, la lingua … se non vuole che qualcuno gliela mozzi
Perché se non lo fa, un giorno di questi, finirà con il pestare le zampe a un mammifero PIÙ GROSSO e PIÙ CATTIVO di lei, che le farà rimpiangere AMARAMENTE quello che ha detto o fatto ...” aggiunse l'animale con la maschera nera, facendo ben intendere al tenente Boris, chi sarebbe stato quel mammifero PIÙ GROSSO E PIÙ CATTIVO di lui
 
“Bene ... allora ... cominciamo ...” concluse il mammifero mascherato, lanciando un ultimo sguardo verso il suo sottoposto … che deglutì a fatica … per poi posare gli occhi sul documento che aveva di fronte
 
 
 
 
Nel frattempo, in una delle tante celle di detenzione della C.P.A …
 
 
 
Ogni città
qualch guaio ha
m ca’ e là … c’è serenità
m nun a …
 
 
 
“SILENZIO ! BASTA CON QUESTA LAGNA !”
 
Esclamò irritata una voce, appartenente a un orso polare bianco, stravaccato su una scricchiolante sedia in legno e con i talloni delle zampe posteriori appoggiati su una vecchissima e ammuffita scrivania, interrompendo quella malinconica melodia cantata, che risuonava all’interno della zona di detenzione, composta da un lungo corridoio dove, su entrambi i lati, vi erano le numerose celle … pronte ad accogliere degli ipotetici prigionieri
 
“Guarda te se dovevano assegnarmi proprio il turno mattutino in compagnia di questi due imbecilli
Dopo quello che io e Xever abbiamo fatto ieri notte …
È proprio vero che oggi la parola RICONOSCENZA non esiste più …” mormorò tra sé e sé il grosso predatore polare, per poi sbadigliare e risistemarsi sulla sediolina, cercando di addormentarsi e tentando di recuperare quelle poche ore di sonno che aveva perso
 
“Sbaglio … o ci ha dato degli imbecill ?” domandò sussurrando, una voce napoletana
“No … hai sentito male
TI HA DATO DELL’IMBECILLE … e come dargli torto ?
Senti qualche altro idiota che sta cantando, oltre a te ?” rispose di rimando un’altra voce, per poi sbuffare sonoramente
“Uhè … corna ricurve … a saje na’ cosa ?
A vote teng comm l’impression ca tu me manchi e rispetto …” ribatté con fare perplesso la prima voce
“Ah … ma non mi dire …” affermò ironicamente la seconda, trattenendo una risatina divertita
 
Calò nuovamente il silenzio, mentre il ticchettio regolare delle lancette di un vecchissimo e logoro orologio a muro … che non segnava nemmeno l’ora giusta … scandiva lentamente il passare dei secondi
 
E, a proposito di tempo …
 
Da quanto si trovavano prigionieri di quegli strani mammiferi, rinchiusi in quella piccola e sudicia cella ?
L’organizzazione alla quale appartenevano questi strani animali che obbiettivo aveva ?
Avevano creato loro quell’essere mostruoso che avevano incontrato al lago Landlake ?
Se sì … perché l’avevano fatto ? Per la conquista del mondo ? Oppure avevano altro in mente ?
E quel mammifero con la maschera nera con le fattezze di un teschio di un felino, che avevano avuto la sfortuna di incontrare … IL DIAVOLO IN PERSONA … che cosa ne avrebbe fatto di loro due, una volta che sarebbe riuscito a recuperare quel mostro ?
 
Sono queste le domande che continuavano a frullare nella testa dei due prigionieri, mentre quest’ultimi si trovavano accomodati rispettivamente su due lunghe e larghe assi di legno, sollevate da terra e ancorate al muro … una a destra e una a sinistra … che avrebbero dovuto assolvere la funzione di letto
 
“Cosa piens ne farann e’ nuje duje, Doug ?” chiese a un certo punto una donnola, accomodata sul letto di destra, con indosso una divisa arancione sporca, recitante la scritta Penitenziario di Zootropolis
“Non ne ho proprio idea, Duke
Una cosa è certa … non si faranno tanti problemi a eliminarci a entrambi, una volta che non gli serviremo più …” rispose pensieroso un montone, vestito con il medesimo abbigliamento del mustelide, accomodato sulla tavola di sinistra, per poi aggiungere
“Questi sono tizi che non scherzano … soprattutto quel mammifero mascherato” concluse il bovide, lanciando un’occhiata veloce al suo compagno di cella
“Già … aie ragione
Quell è o’ Diavol in persona
Non sul ci ha pigliato a pugni comm duje sacchi ra boxe ppe duje ore intere, ma ha quasi cercat e’ farmi fori pur e’ sape ca’ cosa avevam visto o’ lago Landlake” affermò Duke, mente un brivido gli percorse l’intera colonna vertebrale, pensando all’interrogatorio avuto con quell’animale con la maschera nera
“Per fortuna sei ancora qui
Ma ci sei andato maledettamente vicino … tu e la tua boccaccia …” ribatté il montone, scuotendo lentamente la testa
“Beh … pure su chistu aie ragione …” ripose imbarazzato il mustelide, per poi grattarsi la testa e aggiungere
“Ascolt … nun te teng nata vota ringraziat …” cominciò la donnola con fare impacciato
“Per cosa ?” domandò il montone, non capendo a cosa si stesse riferendo il suo compagno di cella
“Ppe avermi salvat a vita
Si nun fosse stato ppe te, a quest’or … insomm … nun sarei qui” disse Duke, rivolgendo un sorriso di gratitudine verso il bovide
“Beh … almeno ti saresti risparmiato l’esperienza di trovarti rinchiuso in questa: piccola, sudicia e buia cella, sprovvista di water, tutta piena di muffa e con due tavole di legno che fungono da letti, in compagnia di un montone scorbutico come me …” rispose il montone, trattenendo una risatina
“Si ppe chistu, me sarei pure evitat o cibo ca’ ci danno ra magnà a pranzo e cena
Si accussì si può chiamar chella roba: bianca, pastosa e inodore
Però, aropp e prime cucchiaiate, cominc a prenderc gusto, saje …” ribatté la donnola, lasciandosi scappare un ridolino
 
“A parte e’ scherz … grazie, Doug” aggiunse Duke, rivolgendo uno sguardo serio verso il montone, una volta finito di ridere
“Per un amico, questo e altro Duke …
Anche perché, non avevo la benché minima intenzione di rimanere da solo
Con chi avrei condiviso questa bellissima esperienza e soprattutto, con chi mi sarei lamentato ?” chiese ironicamente il bovide, sorridendo
“Ah … ah … ah … assaie spiritos” ribatté il mustelide, rivolgendo uno sguardo molto loquace verso Doug, per poi aggiungere a bassa voce, non prima di essersi guardato intorno con circospezione e chinandosi con il busto verso il montone
 
“Tu pensi che la coniglietta zampe bbianche ci troverà ?” domandò la donnola, cogliendo alla sprovvista il suo compagno di cella
“La tenera e dolce coniglietta poliziotta, dici ? La stessa che ha arrestato entrambi ?” chiese Doug, alzando un sopracciglio con fare perplesso
“No … à fatina dei denti” affermò Duke in tono ironico, tirandosi una pacca sulla fronte
“Esistono altri conigli poliziotto, sicond te ?
È ovvio cà me riferisc a lei …” concluse esasperato il mustelide
“Questo l’avevo capito, genio …
Non capisco cosa c’entri lei in tutto questo …” ribatté il bovide, gesticolando con le zampe
“Come cosa c’entra ?
Lei ci può salvar
È na poliziotta in zampa e potrebb trovare alcuni indizi ca a aiutin a trovarci
Ed entrambi sappiam assaie bbene quanto sia determinat e insistent quann si mette in capa na cosa
Non voglio furnì e mie iuorni rinchius ca’ rinto … o peggio” aggiunse la donnola, passandosi il pollice della zampa destra per tutta la larghezza del collo, come a voler sottolineare quale altra possibilità c’era oltre al rimanere per tutta la vita rilegato in una gabbia
“Anche se riuscisse a trovarci, si metterebbe contro mammiferi che sono MOLTO PERICOLOSI e che non scherzano per niente
E tutti e due ne abbiamo avuto una piccola dimostrazione …” ribatté Doug, alludendo al loro incontro con quel mammifero mascherato, per poi aggiungere
“Sono dei mammiferi addestrati … dei soldati … che sono molto bravi a nascondersi e sanno quello che fanno
Ho come la netta sensazione che ci siamo cacciati in una faccenda di proporzioni COLOSSALI … dove abbiamo visto cose che non avremmo dovuto vedere
E temo … mio caro, Duke … che non finirà bene per entrambi
Nessuno ci salverà … neanche l’agente Hopps
Siamo destinati a marcire qui dentro … ” concluse tristemente il montone, accasciandosi con la schiena, contro la parete sinistra
“Maronna ro’ Carmine !
Quant simme positivi !
Grazie mille ppe l’incoraggiamento, eh …” affermò sarcasticamente il mustelide, alzando gli occhi al cielo
“Avanti, Doug … cumpagn mie
Bisogn sempe guardar o’ lato positiv re cose, giusto ?
Si nun fosse stato ppe a coniglietta zampe bbianche e ppe e sue buone parole sul o’ nostro conto, a quest’ora ci ritroveremm nata vota in prigione a scontar chi o’ssape quanti anni …” aggiunse la donnola, tirando un calcetto sullo stinco della zampa posteriore sinistra del bovide, come a volerlo incoraggiare
 
“Beh … non mi pare che in questo momento c’è la stiamo spassando, divertendoci come dei pazzi festaioli …
Anzi, tutto il contrario, siamo caduti dalla padella alla brace …” rispose Doug, sospirando profondamente
“Io teng fiducia in chella coniglietta, Doug
Son sicuro ca’ ci truvarrà e ci tirerà fori e’ qui … amma soltant avè pazienza
Io aprirò o’ mie negozio e’ noleggio DVD … in modo legale, ovviament … e tu …
Aspett nu moment … tu nun me aie nata vota ritt quel è o’ toje sogno into o’ casset …” ribatté Duke, lanciando uno sguardo curioso verso il suo compagno di cella
“Il mio sogno nel cassetto ?” ripeté il montone, credendo di non aver capito bene cosa aveva appena detto la donnola
“Sì … ca’ te piacerebb fa’ na’ vota ca’ tutto chistu sarà finito ?” domandò nuovamente il mustelide, chinandosi col busto leggermente in avanti
 
Il montone rimase in silenzio per alcuni secondi, come se la domanda che gli aveva appena posto il suo amico, l’avesse completamente disorientato
 
Il suo sogno ?
Non sapeva neanche se fossero usciti vivi da quella situazione …
Perché una domanda talmente STUPIDA come quella ?
 
Però … adesso che ci pensava bene, avrebbe tanto voluto avere l’ottimismo di Duke
È vero … si trovavano in una condizione non molto felice, anzi, a dirla tutta era proprio SENZA SPERANZE … ma, come aveva appena detto il suo compagno di cella, bisognava sempre guardare il lato positivo delle cose, giusto ?
 
Il fatto è che non riusciva a capacitarsi o a immaginarsi che una tenera e dolce coniglietta li avrebbe salvati
 
Questi mammiferi che li avevano catturati, erano tipi MOLTO PERICOLOSI … con i quali bisognava stare MOLTO ATTENTI
Specialmente con quell’animale mascherato che, a quanto pare, da quello che era riuscito a capire e ad ascoltare durante i cambi della guardia, era il capo là dentro … CAPO DI NOME E DI FATTO
 
Che speranze avrebbe mai potuto avere quella dolce leporide ?
 
Ma, se Donnolisi era CERTO ed era SICURO che l’agente Hopps li avrebbe trovati e salvati …
Perché non avrebbe dovuto darsi quella falsa illusione che tutto si sarebbe risolto per il meglio ?
Perché non avrebbe dovuto SOGNARE E SPERARE ?
Perché non avrebbe dovuto CREDERE ?
 
“Uhè … corna ricurve … nun te addormentar in piedi comm e’ zebre
M aia’ nata vota risponder …”
 
Le parole di Duke riportarono il montone sulla terraferma
 
Doug, rivolse uno sguardo veloce verso il mustelide che, nel frattempo, si era chinato ancor di più in avanti col busto, pronto per ascoltare il sogno nel cassetto del suo compagno di cella
 
Beh … tanto valeva accontentarlo
 
C’era SEMPRE una cosa … o meglio, UN LAVORO … che avrebbe TANTO desiderato fare, fin da quando era un cucciolo
Purtroppo, la prima volta non era andata molto bene …
Diciamo che si era verificato un piccolissimo problema … nulla di che … ma fu talmente grave agli occhi di coloro che gli avrebbero offerto la possibilità di realizzare il suo sogno, che quest’ultimi decisero di tarpargli le ali
Così, per forza di cose e deluso per non aver raggiunto il suo obbiettivo, aveva deciso di utilizzare le sue ottime doti e abilità di tiratore scelto a fin di male … con tutte le conseguenze che poi ne sono derivate
 
Però, ora, nulla gli impediva di provarci una seconda volta
 
Per quel truffatore da quattro soldi di Wilde avevano chiuso un occhio …
Avrebbero potuto fare lo stesso anche per lui, giusto ?
Anche se, in tutta onestà, la sua fedina penale era nettamente PEGGIORE rispetto a quella della volpe ?
 
Beh … tentare non nuoce
 
E poi, per ripetere nuovamente una perla di saggezza di Duke: BISOGNA SEMPRE GUARDARE AL LATO POSITIVO DELLE COSE
 
“Beh … sì … diciamo che ho un piccolo desiderio che vorrei realizzare …” affermò il montone annuendo lentamente e interrompendo la frase a metà, con il risultato di far crescere ancora di più la curiosità del suo compagno di cella
“E … qual è chistu toje desiderio ?” chiese Duke, incuriosito
“Ecco … ehm … non posso dirtelo” provò a dire il bovide, tentando di far demordere il mustelide
“Nun può mo’ dì ?” ripeté Duke, credendo di aver capito male le parole di Doug, mentre quest’ultimo fece cenno di sì con la testa
 
Nella cella calò nuovamente il silenzio … che, dopo qualche secondo, venne interrotto dalla donnola
 
“Me staje prendend in giro ?” domandò Donnolisi, alzando un sopracciglio con fare perplesso
“No … sono serio …” ribatté tranquillamente e imbarazzato il montone
“Ascolta, nun è ca’ te sto chiedend a’ password ro’ toje conto corrent bancario … e si pure me a’ volessi dare, nun è ca’ te dico e’ no …
Ma, siccom io te teng ritt o’ mie … me pare giusto e corrett ca’ tu me dica o’ toje” affermò Duke, gesticolando con le zampe, per poi aggiungere
“E poi, simme tra amici
Ricord cosa te dissi ?
Che io e te simme nu’ dinamic duo … tu a’ mente e io a’ zampa … tu o’ liquor e io o’babà
E forse, a tal proposito, nun avrei dovuto fa’ chistu paragon … me è già venuta fame
Il punto è … ne avimm passat tante insieme
Di cosa aia’ aver paura ? E’ nu’ mie giudizio ?” concluse il mustelide con fare dolce, auto-indicandosi, mentre il bovide stava riflettendo se assecondare la richiesta della donnola o no
 
Eh … una scelta piuttosto difficile e complicata …
 
Non era tanto il problema di fidarsi o no di Duke
Il punto della fiducia l’avevano già superato entrambi da un pezzo … altrimenti non gli avrebbe nemmeno salvato la vita, raccontando per filo e per segno tutto quello che entrambi avevano visto al lago Landlake a quel mammifero mascherato
La preoccupazione che angosciava e non poco il bovide era il timore di scoprire che cosa avrebbe pensato Duke una volta che gli avrebbe detto il suo sogno
Come avrebbe reagito ? Come l’avrebbe giudicato ?
 
Per fortuna, di lì a poco, Doug avrebbe ricevuto un piccolo incentivo che l’avrebbe aiutato a prendere una decisone
 
“Oh … va bbene … fai comm bbuo’ …
Io riprend a canticchiare
Anch pecche’ chillu ruoss e lardos orso polare nun me ha fatto termiar a’ mia esibizione
E ha avuto pure o’ coraggio e’ chiamarl lagna
Eh … mammifer ca’ nun sanno apprezzar a’ museca” affermò il mustelide, allontanandosi dal montone, non prima di avergli lanciato un piccolo ghigno malefico, per poi riprendere a canterellare quella canzone malinconica
 
 
 
Com’è triste subir
quest tirannia
 
 
 
“Oh … cielo … di nuovo con questa lagna ?
Quanto sei infantile …
Ho capito il tuo gioco, sai … e sappi che non funzionerà
Perciò … SMETTILA !
Prima di cacciarci a entrambi nei guai” disse Doug, passandosi una zampa sul muso, mentre scuoteva lentamente la testa, sperando con tutto sé stesso che il suo compagno di cella la smettesse … cosa che ovviamente non successe
 
 
 
E nun poter volare via
Dop tantu pianto,
dop aver soffert tanto
 
 
 
“E soffriremo e piangeremo ancora, se non ti decidi a tapparti quella tua boccaccia … SMETTILA DI FARE IL CUCCIOLO” ripeté il bovide a denti stretti, lanciando uno sguardo assassino verso il mustelide
 
 
 
Fors nu’ po’ è gioia tornerà
Ma nun a …
 
 
 
Duke non riuscì a pronunciare l’ultima parola che venne improvvisamente investito in pieno, insieme al povero e innocente Doug, da una secchiata di acqua gelida che li inzuppò completamente
Dopo un primo momento di spaesamento entrambi i mammiferi si voltarono lentamente verso destra dove, al di là delle lunghe sbarre verticali in ferro, vi era un enorme orso polare … a giudicare dallo sguardo … piuttosto arrabbiato, con in zampa un secchio di metallo … ormai svuotato del suo contenuto
 
“HO PARLATO FORSE ARABO ?
QUALE PARTE DELLA FRASE: DOVETE SMETTERLA CON QUESTA LAGNA … NON AVETE CAPITO ?
VOLETE CHE VE LA RIPETA ?” urlò il predatore bianco, in preda alla collera
“DOVRESTE RINGRAZIARE IL SIGNOR SAILAS SE SIETE ANCORA VIVI E SE RESPIRATE ANCORA PERCHÉ, SE FOSSE STATO PER ME E PER GLI ALTRI CHE SONO COSTRETTI A SOPPORTARVI FIN DA QUANDO SIETE QUI, A QUEST’ORA VI AVREMMO GIÀ INSEGNATO LE BUONE MANIERE
SOPRATTUTTO, VI AVREMMO FATTO STARE IN SILENZIO … IN UN RELIGIOSO ED ETERNO SILENZIO
QUINDI, TAPPATEVI QUELLE FOGNE E NON COSTRINGETEMI A FARMI RIALZARE UNA SECONDA VOLTA DA QUELLA SEDIA … PERCHÉ, SE LO DOVESSI FARE NUOVAMENTE, NON SARÒ RESPONSABILE DELLE MIE AZIONI
SONO STATO CHIARO ?” terminò Black, lanciando con forza il secchio per terra, come a voler dare enfasi alla sua ultima frase
 
Dopo quella sfuriata da parte dell’orso polare, i due animali annuirono velocemente, mentre sui loro musi vi era dipinto uno sguardo terrorizzato
Il plantigrade, dopo aver lanciato un’ultima occhiataccia assassina verso il duo di prigionieri, raccolse il secchio da terra e, in seguito, si diresse nuovamente verso la sua postazione, situata all’inizio del lungo corridoio
 
Duke e Doug rimasero in silenzio ancora per alcuni secondi; dopodiché, il mustelide si voltò a guardare il suo compagno di cella, mentre quest’ultimo si stava strizzando il ciuffo di lana, posto sulla sommità della sua testa
 
“Allora ... me o' rici qual’è o’ toje sognò ?” chiese innocentemente la donnola … come se non fosse successo nulla … sorridendo e stoppando il bovide che, dopo qualche istante, rivolse un sorriso verso Duke, per poi fargli cenno di avvicinarsi
 
Donnolisi, tutto euforico per essere riuscito nella sua impresa di estorcere il segreto al montone … anche se si era rimediato una doccia fuori programma … si avvicinò al muso di Doug, pronto ad ascoltare questo suo fantomatico sogno
 
Quando s’impuntava su una cosa, niente e nessuno riusciva a fermarlo
 
Anzi, il fatto che il suo compagno di cella non si fosse ancora arrabbiato per quello che gli era successo … dove L’UNICO RESPONSABILE ERA LUI … lo sorprendeva e non poco
Stava facendo dei passi da gigante per quanto riguarda il suo autocontrollo …
 
Una volta che il mustelide fu abbastanza vicino, Doug diventò improvvisamente serio, per poi scaricare la quantità d’acqua che gli era finita in bocca, sul muso della donnola centrandola, con una precisione disarmante, proprio in mezzo agli occhi
 
Ecco … rimangiamoci tutto, per quanto riguarda il discorso sull’autodisciplina
 
“E ringrazia che mi sono fermato solo a questo …” affermò il montone, sussurrando la frase in modo minaccioso, per poi riprendere a strizzarsi il ciuffo, mentre si appoggiava, con la schiena, contro la parete sinistra
 
Duke rimase in silenzio per qualche secondo; dopodiché, si passò una zampa sul muso per togliersi quanta più acqua possibile, mormorando una sola frase
 
“Sai … bastav nu’ semplice no”
 
 
 
 
Nel frattempo, in infermeria ...
 
 
“Ah ... la mia povera schiena ...
Dopo questa ENNESIMA ED ENTUSIASMANTE esperienza, che si va ad aggiungere all’enorme repertorio di quelle che abbiamo collezionato … e la cosa curiosa e che, a quanto pare, questo genere di cose capitano solo a noi … credo di essermi giocato DEFINITIVAMENTE la colonna vertebrale” si lamentò una iena, vestita con solo in dosso un gonnellino hawaiano, stiracchiandosi all'indietro, facendosi scrocchiare la spina dorsale
“Inoltre, non mi sento più le zampe posteriori ... ho tutto un formicolio” continuò a lamentarsi il predatore, indicando gli arti interessati, per poi aggiungere
“E, come se questo non bastasse ...” affermò il canide, venendo interrotto da un altro suo simile, vestito con una divisa da reparti di corpi speciali
“Oh ... è piantala, frignone !
Mi stai facendo abbassare la voglia di vivere, a furia di ascoltarti” affermò la seconda iena, alzando gli occhi al cielo
“Disse colui che, nonostante sia ormai più che adulto, se la fece addosso” ribatté con fare provocatorio la iena hawaiana, sorridendo divertita
“Ancora con questa storia ?
Che c'è ? Hai voglia di infierire ? Non sai parlare di altro ?
Te l'ho già detto ... quando ti scappa, ti scappa
Piuttosto che farmi esplodere la vescica, ho preferito liberarmi
E poi … adesso che mi ci fai pensare … non scappava mica anche a te ?” domandò il secondo canide, cercando di arrampicarsi sugli specchi, per mascherare l'imbarazzo
“Sì ... ma vedi, sono riuscito a trattenermi e a controllarmi
È tutta una questione psicologica e di cervello ... cosa che tu non hai ... senza offesa, eh” affermò la iena con indosso il gonnellino hawaiano, trattenendo una risatina
 
“Sai, mi riesce difficile credere o immaginare che il creatore di quel sandwich così squisito ... che ho avuto L'ONORE E IL PIACERE di mangiare ... sia lo stesso che mi sta prendendo in giro, in questo momento” ribatté l'altro predatore, incrociando le zampe al petto, per poi assumere un'aria fintamente perplessa, alludendo alla famosa FAIDA DEL PANINO RIPIENO che aveva aperto con suo fratello, la sera prima
“NON TI AZZARDARE A NOMINARE QUEL SANDWICH !
TU NON NE SEI DEGNO !
ANZI, TE LA DEVO ANCORA FAR PAGARE PER AVERMI PUGNALATO ALLE SPALLE
NON SOLO TE LO SEI MANGIATO DI NASCOSTO, MA HAI AVUTO PURE IL CORAGGIO DI NON ASSUMERTI LA RESPONSABILITÀ E LE CONSEGUENZE DELLE TUE AZIONI
SEI UN MAMMIFERO SENZA SPINA DORSALE !
RINGRAZIA CHE DEVO ANDARE IN BAGNO … ALTRIMENTI TI RITROVERESTI RINCHIUSO NUOVAMENTE DENTRO A QUEL BOZZOLO DI RESINA E CON QUALCHE DENTE IN MENO” affermò Doppia D, indicando uno dei tre contenitori giallo ambra, appoggiato su un tavolino di metallo, dietro alle spalle del fratello
“Ah ... sì ? Mi stai forse minacciando ?
Mi stai forse dicendo che dovrei aver paura di te ? Di te ?!” chiese con tono di sfida e incredulo Eddy, avvicinandosi verso il suo simile, per poi fermarsi a pochi centimetri da quest ultimo, lanciandogli un'occhiata di sfida
“Sì ... dovresti averne” ribatté Edd, sostenendo lo sguardo del fratello
 
Nella stanza calò improvvisamente un silenzio di tomba
La classica quiete prima della bufera
 
I due predatori continuarono a guardarsi negli occhi con uno sguardo di sfida, come due pistoleri nel selvaggio West, impegnati in un duello all'ultimo sangue, durante il Mezzogiorno di fuoco, pronti ad estrarre la pistola e a far fuoco non appena la campana della chiesa avrebbe suonato il primo rintocco
 
Uno ne sarebbe uscito vincitore, l'altro avrebbe fatto una visita di cortesia e molto GRADITA al becchino
 
Le due iene seguitarono a scrutarsi ancora per qualche secondo; dopodiché, con un sincronismo perfetto, entrambe alzarono gli arti anteriori all'altezza dei rispettivi musi, per poi cominciare a muovere in modo frenetico le zampe, alzandole e abbassandole ... come se stessero cercando di graffiare qualcosa di immaginario ... toccandosele a vicenda, l'un l'altro
 
In parole povere, avevano iniziato una piccola rissa in stile femminuccia
 
Cosa che divertì non poco una terza iena, vestita con i rimasugli di un costume da maiale, che, non molto lontano dalle due che avevano cominciato ad AZZUFFARSI ... che PAROLONE … meglio, A SCHIAFFEGGIARSI in modo piuttosto effiminato ... cominciò a ridere a crepa pelliccia
 
Di tutt'altro avviso era il dottor Kateb che, ancora dolorante per lo scivolone che aveva fatto, grazie alla quantità ASSURDA di saliva che aveva secreto il predatore vestito da suino durante la notte, dormendo a bocca aperta ... chissà che ghiandole salivari doveva avere ... se ne stava seduto su una sedia, continuando a massaggiarsi la schiena e scuotendo lentamente la testa
 
Dopo questa esperienza con quei tre animali, avrebbe chiesto al signor Sailas una settimana di ferie ... come minimo
 
A quanto pare, il destino aveva deciso che, l’aver sopportato quel trio di iene da un punto di vista psicologico, visto il divario legato al funzionamento celebrale dei loro cervelli, vedendo e ascoltando una quantità ASSURDA di ragionamenti e di azioni senza un senso logico e piuttosto imbarazzanti ... come quella che si stava verificando in quel preciso momento ... non era stato sufficientemente divertente
Aveva così provveduto e fatto in modo che i tre predatori, tanto per concludere in bellezza, lasciassero un SEGNO TALMENTE INDELEBILE che il signor Kateb non si sarebbe scordato tanto facilmente di loro
E il dolore che stava continuando imperterrito a punzecchiare l'osso sacro del wombat, ne era una chiara conferma
 
Beh ... l'importante era che tutto si fosse risolto per il meglio ... e il merito era nuovamente del signor Sailas
 
ALCOL A 90 GRADI
 
Come aveva fatto a non pensarci prima ?
 
Il materiale di cui erano fatti quei gusci, dove le tre iene erano state intrappolate, non era altro che la stessa sostanza, che veniva prodotta naturalmente da un qualsiasi tipo di pianta ... RESINA VEGETALE
Non chissà cosa !
 
Che stupido che era stato !
 
In questo caso, come gli aveva spiegato il suo superiore, la resina vegetale che il prototipo CR-0C era in grado di secernere e che aveva utilizzato per rinchiudere le tre iene, era composta per la maggior parte da TREMENTINA
Ossia una resina vegetale: oleosa, fluida, chiara e volatile
Questa, a differenza delle altre, se mischiata con alcol etilico a 90 gradi produce una reazione piuttosto curiosa ... Infatti, permette di togliere e sciogliere qualsiasi altro tipo di resina vegetale
 
Alla fine era bastato applicare uno dei vecchi ... chiamiamoli metodi della donna
 
Il dottore aveva soltanto imbevuto una pezza con un bel po' di alcol etilico, per poi tracciare una retta perpendicolare, esattamente al centro del bozzolo di resina, partendo all’altezza del collo di tutte e tre le iene, fino ad arrivare alla fine del contenitore
E poi, aveva lasciato che la chimica facesse il suo compito
 
Il solco che aveva tracciato, pian piano, aveva cominciato a sciogliere lo strato di resina, scendendo sempre più in giù ... finché, una volta raggiunta la superficie del corpo dei tre predatori, si fermò ... non trovando altra resina sul suo cammino da poter scomporre
Una volta fatto questo, era bastato semplicemente aprire il bozzolo in stile, ovetto a sorpresa ... et voilà ...il gioco era fatto ... nulla di più semplice
 
E pensare che la sera prima ci aveva perso tanto di quel tempo …
 
Il wombat lanciò un rapido sguardo verso il carrellino di metallo, contenente tutti gli attrezzi che, INVANO, aveva utilizzato per togliere quei tre dalle loro ... casette, la sera prima
Rimase a fissare quegli arnesi ancora per qualche secondo, dopodiché scosse lentamente la testa
 
Ecco perché il signor Sailas era il capo là dentro
UN MAMMIFERO CHE RIUSCIVA SEMPRE AD AVERE IL PIENO CONTROLLO DELLA SITUAZIONE
Anche se le circostanze potevano sembrare DISPERATE E TRAGICHE, viste con gli occhi di un inesperto, si poteva star PIÙ CHE CERTI che il capo della C.P.A avesse il quadro generale di TUTTO
Una dimostrazione ?
Fin dal momento in cui il prototipo CR-0C era sparito durante il test di prova sul campo, al lago Landlake, il capo della C.P.A aveva tenuto ben strette le redini della sua organizzazione
Non si era lasciato prendere dalla paura, né tantomeno contagiare dall'aria negativa e pessimistica degli altri ... ma, con calma e freddezza, AVEVA RIPRESO E STAVA RIPRENDENDO il controllo della situazione
 
QUELL'ANIMALE ERA UNICO
 
“Dai ... su ... arrenditi, Doppia D
Non costringermi a continuare a PICCHIARTI per tutta la mattinata ... che ho altro di meglio da fare”
 
La voce di Eddy lo distolse dai suoi pensieri e lo riportò sulla terraferma
 
Il wombat si voltò nuovamente a guardare LA RISSA che era in corso fra le due iene, che stavano continuando, imperterrite, a darsi schiaffi sulle zampe in maniera tutt'altro che virile
 
“Perché ?
Tu pensi che anch'io non abbia i miei impegni ?
Arrenditi tu ... e facciamola finita” ribatté Edd, seguitando a schiaffeggiare ancora più forte, seguito dal fratello
 
Sarebbero andati avanti per le lunghe, ma fortunatamente … e RINGRAZIANDO IL CIELO … un rumore, all'interno dell'infermeria, attirò l’attenzione di entrambi i predatori, che si fermarono immediatamente
 
Una specie di brontolio sommesso riecheggiò all'interno della stanza ... un brontolamento che Eddy ed Edd riconobbero subito, talmente che era INCONFONDIBILE
 
Entrambi i canidi si voltarono all'unisono verso ED, che aveva smesso improvvisamente di ridere e aveva preso a fissarsi la rispettiva pancia
La iena vestita da maiale, continuò a rimirare il proprio ventre per qualche secondo, dopodiché rivolse uno sguardo verso i suoi due fratelli, che già avevano capito al volo la situazione e il messaggio ... ORA DI COLAZIONE
 
“Sì, ED
Hai perfettamente ragione
Meglio rimandare lo SCONTRO a dopo
Prima, mettiamo qualcosa sotto i denti … e poi vedremo se continuare oppure no … anche se stavo vincendo io” affermò orgogliosamente Eddy, tirando indietro le zampe
“Sì … certo … come no … stavi vincendo tu … continua pure a illuderti, fratello mio
Ma sono d'accordo con te sul fatto di sgranocchiarci qualcosa
E da ieri pomeriggio che non abbiamo mangiato nulla
E non voglio iniziare di certo un programma di dieta ... non ci tengo proprio
Anche perché, non mi servirebbe un granché, visto il fisico che mi ritrovo" aggiunse fieramente Doppia D, auto-indicandosi, come a voler mettere in mostra la sua silhouette
“Sì ... certo ...
Meglio andare in mensa, va
Piuttosto che ascoltare le tue idiozie” ribatté Eddy, alzando gli occhi al cielo, per poi dirigersi verso la sedia dov'era accomodato il signor Kateb
 
“LUI ... MAGRO
Se gli piace auto-illudersi
È come dire che agli asini gli sono cresciute le ali e hanno imparato a volare
Oppure affermare che ED ha un master in comunicazione …” continuò la iena vestita con gli abiti da reparti speciali, gesticolando con le zampe, raggiungendo il dottore
“ED C'E L'HA UN MASTER IN COMUNICAZIONE ...” affermò tranquillamente Edd, facendo voltare repentinamente suo fratello dietro di sé, mentre quest'ultimo aveva dipinto in muso uno sguardo stupito e perplesso allo stesso tempo
“Eh ?” chiese stupito Eddy, non capacitandosi della cosa
 
Insomma ... ED ... un master ... lui ... in comunicazione ?
 
La iena lanciò una rapida occhiata verso il diretto interessato che semplicemente, con la lingua di fuori, annuì, ridendo istericamente e facendo schizzare un po' di bava dappertutto
 
“Ho come l’impressione di essermi perso qualcosa ...” affermò, dopo qualche secondo di silenzio Eddy, assumendo un'aria pensierosa, per poi rivoltarsi verso il signor Kateb
“Forse è stato un evento così ECLATANTE, quanto ASSURDO, che il mio cervello ha deciso di rimuovere
Lei cosa ne pensa, DOC ?” affermò la iena, rivolgendosi verso il medico e, prima che quest'ultimo potesse dire la sua, riguardo al funzionamento sulle capacità celebrali delle tre iene che, INSIEME, era al di sotto ... ma MOLTO al di sotto di un qualunque mammifero comune, il wombat venne interrotto nuovamente dal canide
“Ah ... lasci stare, DOC
Le abbiamo già fatto perdere un sacco di tempo
In aggiunta, ha dovuto pure ascoltare le nostre ... anzi, LE LORO stupidaggini
Mi scuso per la LORO idiozia e la ringrazio per essersi preso cura di me e dei miei fratelli” disse Eddy, allungando la zampa destra verso Logan, che era rimasto senza parole, in seguito a quello che aveva appena detto il predatore
 
Beh ... alla fine quei tre … anzi, DUE … non erano tanto ...
Sì, insomma ... avete capito
Quando volevano, sapevano anche essere dei mammiferi ... NORMALI ... passatemi il termine
Aveva sbagliato a giudicarli
 
“Beh ... dovere” disse semplicemente Logan, stringendo la zampa della iena, sorridendole
“Sorvolando sul minuscolo dettaglio che TUTTI E TRE abbiamo detto e fatto idiozie, durante la nostra permanenza in infermeria ... e quindi è inutile che cerchi di tirarti fuori, Eddy ... le chiediamo anche scusa per lo scivolone che ED le ha fatto fare
Involontariamente, s'intende
Colpa di quel suo piccolo problema di salivazione eccessiva durante il sonno
Ecco perché, la notte, mentre dorme, gli mettiamo un enorme pentola in corrispondenza del lato del letto a castello dove si addormenta
Così evitiamo di giocarci l'osso sacro, alzandoci la mattina …” aggiunse Doppia D, raggiungendo suo fratello e il marsupiale
“Scusi ancora, DOC” affermò Edd, porgendo anche lui, la zampa verso il medico ... che rimase ancora più stupito del comportamento delle due iene … SANE
 
Ribadiamo il concetto ... MAI GIUDICARE UN LIBRO DALLA COPERTINA
 
“Oh ... non si preoccupi, Edd
Un po' di ghiaccio e credo che passerà tutto
Comunque, se permettete un consiglio, è meglio che risolviate il piccolo problema di vostro fratello al più presto ...” affermò Kateb, stringendo la zampa della iena, vestita con il gonnellino hawaiano
“Vedremo di inventarci qualcosa, DOC
Al massimo, gli scocceremo la bocca prima di andare a letto” ribatté Doppia D, trattenendo una risatina
“Mica male come idea ... mica male
Ci penseremo lungo il tragitto per andare in mensa a fare colazione
Forza, ED !
Muoviti a salutare il DOC ... che dobbiamo andare” aggiunse Eddy, facendo cenno al fratello, vestito con indosso i resti di un costume da maiale, di avvicinarsi
 
Quest'ultimo non se lo fece ripetere due volte
In un batter d'occhio raggiunse il trio di mammiferi e si fermò a pochi centimetri dal muso del wombat, cominciando a guardarlo con uno sguardo sbarrato, tenendo sempre la lingua di fuori
Rimase in quella posizione per alcuni secondi; dopodiché, senza nessun preavviso, la iena tirò fuori l'organo del gusto e diede una sonora e lunga leccata sul muso del marsupiale, partendo dal mento, fino ad arrivare alla fronte
 
Una volta finito, il canide rimise a posto la lingua e iniziò a ridere istericamente, battendo le zampe, come se avesse appena assistito al gran finale di uno spettacolo teatrale
 
“Oh ... DOC
Deve sentirsi FORTUNATO e ONORATO
Non l'aveva mai fatto con nessuno !” affermò sorpreso Eddy, indicando suo fratello
“Già ... di solito, per salutare gli altri, gli salta addosso e comincia a sgranocchiargli lo stinco ... o qualcos'altro
A un nostro collega, una volta, puntò dritto dritto ai GIOIELLI DI FAMIGLIA ... che risate quella volta
Si vede che lei gli sta simpatico” aggiunse Doppia D, annuendo lentamente, mentre Logan, rimasto scioccato da quello che gli era appena successo, se ne rimaneva immobile e senza dire una parola
“Beh ... ora sarà meglio andare
La strada dall'infermeria alla mensa è piuttosto lunga” disse Eddy, voltandosi e dirigendosi verso l'uscita dell'infermeria, seguito a ruota da Edd
“Già ... però, prima, avrei bisogno di fare una capatina veloce ai bagni
Oltre a mettermi qualcosa di decente addosso ... non vorrei che gli altri colleghi mi prendessero per un'idiota” affermò Doppia D, stando alle calcagna del fratello, che trattenne una risatina divertita … cosa che non passò inosservata al suo simile
“Che c'è da ridere?” domandò subito la iena, vestita con il gonnellino hawaiano, con fare indagatorio, fermandosi, insieme all'altro suo simile, vicino alla porta della stanza
“Nulla ... nulla ... di cosa ti devi preoccupare ?
Ti verranno un mucchio di rughe, se continui a corrucciare quel tuo bel musetto ogni volta che mi metto a ridere” rispose Eddy, voltandosi a guardare il fratello, sorridendogli
“Forse perché, il più delle volte che ti metti a sghignazzare, è per prendermi in giro
Non credo che tu soffra di riso spastico che consiste in episodi incontrollati di riso, scatenati da stimoli o eventi che normalmente non causerebbero questa risposta emozionale” ribatté seccamente Doppia D, incrociando le zampe al petto
“Non ho capito un accidenti di quello che hai appena detto
Mi sono fermato a « … prendermi in giro» e poi ho capito solo … bla … bla … bla … bla
Perciò, mi limiterò ad annuire e a dire che hai ragione” affermò Eddy, annuendo lentamente, per poi voltarsi verso la iena vestita da maiale, lasciando senza parole il fratello
“Avanti, ED !
Muoversi … FORZA !
Vieni qui bello ... che è ora di colazione” aggiunse il canide con indosso una divisa dei reparti speciali, facendo cenno al diretto interessato, di raggiungerli ... cosa che quest'ultimo eseguì prontamente … non prima di aver leccato una seconda volta il medico, per poi dirigersi verso le altre due iene
 
“Bene, DOC ... la saluto
Noi andiamo a fare colazione
Spero che potremmo incontrarci in altre circostanze più piacevoli, la prossima volta ... la ringrazio di tutto” disse Eddy, rivolgendo un ultimo saluto verso il wombat
In seguito, il predatore aprì la porta dell'infermeria e uscì insieme ai suoi due fratelli
 
Una volta che l'uscio si chiuse, Logan rimase fermo ancora per qualche secondo
Dopodiché, con enorme disgusto, si passò la zampa destra sul muso, cercando di togliersi quanta più bava possibile
 
Bleah ...
 
Ricontrarci in altre circostanze ?
Ma anche no ... grazie
Soprattutto se nei paraggi c'era ED
 
Beh ... almeno gli altri due si salvavano ancora, mantenendo un certo grado di ... NORMALITÀ … in quelle POCHE E RARE VOLTE
 
“Adesso che ci penso, Eddy
L'ora per la colazione è passata da un pezzo
Non penso riusciremo a trovare qualcosa da mettere sotto ai denti”
 
Era la voce di Edd
 
“Ah ... non  preoccuparti, Doppia D
Qualcosa troveremo ... ne sono sicuro
Perché come dico sempre ... in fondo ...”
 
Questa invece era la voce di Eddy che risuonava fuori dal corridoio
 
Però ... c'era una cosa strana che non gli tornava
Una volta che il predatore finì di parlare, si udì un battito secco di zampe ... e subito dopo, quella che sembrava essere una ... melodia fischiettata ?
 
 
(E ascoltatevi questa classico insormontabile fino in fono, stoppandolo seguendo il testo: https://www.youtube.com/watch?v=Q7VoCDhNmrI)
 

 
Ti bastan po-che briciole
Lo stretto indispensabile
 
 
Si era messo a cantare ? Sul serio ?
 
“Oh ... sì ... ADORO questa canzone
Andiamo fratelli miei, tutti sottozampa !” esclamò tutto euforico Edd
 
Oh ... no ... non dirmi che
 
 
E i tuoi malanni puoi dimenticar
 
 
Ecco ... era partito pure lui
 
 
Ti bastan po-che briciole
Sapessi quanto è facile
Trovar quel po' che serve per campar
 
 
Ed erano partiti tutti e due a cantare
 
Ma la cosa più strana era che, mentre le voci si allontanavano, per tutto il corridoio rimbombò quella che, a primo orecchio, sembrava essere ... un A solo di tromba ?
Con tanto di acuti che, seguendo la melodia della canzone, terminò in bellezza l'esibizione
Ci mancava giusto solo l’applauso e la standing ovation del pubblico, con tanto di elogi e ovazioni nei confronti del terzetto
Soprattutto, per l’improvvisato trombettista che, grazie a dei polmoni d’acciaio e a un utilizzo eccellente delle sue corde vocali e della bocca era riuscito a riprodurre alla PERFEZIONE il suono di una tromba
 
Ma ... come avevano fatto quei tre a portarsi dietro ... insomma
 
“Oh ... Eddy, sei stato MERAVIGLIOSO con quest'ultimo A solo di tromba
Era la ciliegina sulla torta
Ma come ci sei riuscito ?” chiese stupefatto Doppia D, rivolgendosi verso il fratello
“Io ? Pensavo l'avessi fatto tu, con la bocca”
“No ... io non sono ... snif snif ... cos'è questa puzza ?”
“Ah ... non guardare me
Io non sono stato”
“E nemmeno io ...
Ma, allora ... questo significa ...”
 
Nel corridoio piombò un silenzio di tomba, dopodiché si udì un grido da parte delle due iene, che all'unisono esclamarono
 
“ED ... MA CHE SCHIFO !
E CHE PUZZA, SANTO CIELO !
NON POTEVI DIRCELO PRIMA ?”
 
E, per tutta risposta, nell'androne risuonò una risata molto divertita
 
Altro che corde vocali e polmoni d’acciaio ...
 
Dopo aver assistito a questa ennesima esibizione da parte di quei tre animali UNICI NEL LORO GENERE, il dottor Kateb rimase in silenzio per altri secondi
 
Dopodiché, cominciò a scuotere lentamente la testa
 
Altro che NORMALI, quegli altri due
Alla fine, si trovavano tutti sulla stessa barca ... erano pur sempre fratelli, no ?
 
“MAMMA MIA ... CHE SCHIFO !
COF ... COF
QUESTA È L'ULTIMA VOLTA CHE LO FACCIAMO INSIEME A TE, ED
COF ... COF
MA CHE HAI MANGIATO ?
UNA SCATOLA DI FAGIOLI SCADUTA DA CHISSÀ QUANTI ANNI ?
PEGGIO DEI GAS LACRIMOGENI … ANZI, NO … TOSSICI !”
“PERÒ, DI UNA COSA BISOGNA DARGLI ATTO, EDDY
COF ... COF ...
L'HA FATTA BELLA LUNGA E PURE INTONATA
NON È ... COF ... COF ... ROBA CHE TUTTI SANNO FARE”
“CHIUDI QUELLA MALEDETTA BOCCA, DOPPIA D !
O GIURO CHE ...”
 
Logan non poté far a meno di trattenere una risatina divertita, mentre continuava a scuotere pian piano la testa
 
Una cosa era certa ...
Non aveva MAI avuto dei pazienti come quelle tre iene ... e non ci avrebbe tenuto MINIMAMENTE a volerci aver a che fare di nuovo ... MAI PIÙ
 
 
 
 
Nel frattempo, nell'ufficio di Sailas ...
 
 
Era rimasto ...
 
SCONCERTATO
SORPRESO
SPIAZZATO
COLTO ALLA SPROVVISTA DA TUTTO QUELLO CHE AVEVA APPENA FINITO DI ASCOLTARE
 
Non riusciva nemmeno a proferir parola
 
Se ne rimaneva fermo e immobile ... legato a quella sedia come un salame, mentre un mammifero con una maschera nera, avente le fattezze di un teschio di un felino, dall'altro capo di una scrivania, lo osservava con uno sguardo CURIOSO ... quasi come a voler cercare di leggere e vedere le immagini e le scene che in quel momento, stavano accalcando la mente del suo sottoposto
 
Oh ... quanto gli sarebbe piaciuto, poterle visualizzare ...
Con la sua capacità innata di incutere timore e paura nei suoi dipendenti per farsi ubbidire ... questa sarebbe stata la ciliegina sulla torta
Avrebbe potuto godersi non solo le espressioni esteriori del muso di chi avrebbe avuto di fronte, ma sarebbe riuscito anche a vedere come le minacce che incuteva nella mente dei suoi dipendenti, prendevano una forma definita e ben precisa nella loro testa
 
Sarebbe stato qualcosa di ... MERAVIGLIOSO
 
Ma, in cuor suo si rendeva anche conto che, se avesse avuto questo dono, in quel preciso istante, nella mente del tenente, non avrebbe visto nient'altro che scene SBIADITE ... CONTORTE ... INFORMI ... NON DEFINITE ... mescolate con rimasugli del passato e del presente
In breve, si sarebbe trovato di fronte a una rappresentazione artistica e astratta della CONFUSIONE PIÙ TOTALE ... UNA MERAVIGLIOSA E FANTASTICA RAPPRESENTAZIONE DELLA CONFUSIONE PIÙ TOTALE
 
Così SUBLIME e piena di GRAZIA, eppure allo stesso tempo, così piena di POTENZA e di DISTRUZIONE
 
Aveva FINALMENTE aiutato il tenente Boris ad aprire gli occhi ... nel fargli vedere come stavano VERAMENTE le cose
Ora, doveva solo convogliare e dirigere questa ENERGIA e questa FORZA DISTRUTTICE verso il loro NEMICO COMUNE
In questo modo, ENTRAMBI avrebbero solo ottenuto dei VANTAGGI
 
Ma il tempo stringeva
Bisognava muoversi e spiegare al tenente il piano che avrebbero messo in atto per porre fine, UNA VOLTA PER TUTTE, al problema targato HAWKEYE
 
Prima di fare tutto ciò, però, doveva DISTRUGGERE E DEMOLIRE quegli ultimi rimasugli di FALSI RICORDI che, ne era più che certo, non volevano proprio saperne di sradicarsi dalla mente della tigre siberiana
 
Beh ... questa non era certo un problema
Ci avrebbe messo poco
 
E, visto che il felino dalla pelliccia bianca continuava a fare scena muta, avrebbe sfruttato questa occasione per ABBATTERE e SMANTELLARE DEFINITIVAMENTE la maschera che Boris era stato COSTRETTO a portare per tanto tempo e CONTRO LA SUA VOLONTÀ
 
“Allora, tenente Boris ... cosa ne pensa ?” chiese con fare incuriosito il signor Sailas, chinandosi leggermente in avanti col busto, pronto a sentire una risposta da parte del suo sottoposto, anche sussurrata con un filo di voce ... che, come previsto, non arrivò
 
“Uhm ... è rimasto senza parole per la seconda volta, in un giorno ...
Piuttosto divertente la cosa, non trova ?” domandò il capo della C.P.A, trattenendo una risatina divertita, per poi continuare
“Allora … che effetto le fa ?” affermò Sailas, indicando il fascicolo aperto sulla sua scrivania
 
“Che effetto le fa scoprire, per LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO, una parte talmente recondita e profonda della sua vita che le era stata VOLUTAMENTE tenuta nascosta proprio dai mammiferi che avrebbero dovuto amarla e volere solo il bene per lei ?” continuò il mammifero mascherato, posando l'indice della zampa destra, calzata da un guanto nero, su due fotografie ben distinte, contenute all'interno del dossier
“Che effetto le fa l'aver conosciuto la storia dei suoi VERI genitori biologici ?
Una storia che, se posso permettermi, non è tanto rose e fiori ...” disse il mammifero con la maschera nera, alludendo al duo di istantanee che raffiguravano, rispettivamente, una coppia di tigri siberiane sorridenti: un maschio e una femmina
“Che effetto le fa prendere la consapevolezza che, coloro che l'hanno allevata, le hanno raccontato soltanto un mucchio di BUGIE, cercando di nasconderle la VERITÀ ... di farla diventare e assomigliare a ciò che non è, per tutti questi anni ?” continuò imperterrito il signor Sailas, alzandosi lentamente dalla sedia, dopo aver allontanato la zampa dalle due fotografie
“Che effetto le fa scoprire che LUI non è quello che in realtà fa vedere e credere di essere ?
Che effetto le fa sapere che, oltre a quello che successe quella notte per COLPA SUA, dove lei ha dovuto PAGARE E SCONTARE INGIUSTAMENTE I SUOI ERRORI, si è aggiunto pure il fatto che LUI abbia avuto il coraggio di rincarare la dose tenendole nascosta la verità per così tanto tempo ?” domandò il capo della C.P.A, cominciando a costeggiare la sua scrivania
 
“Sono ... sentimenti difficili da descrivere
Non è forse vero, Boris ?” concluse l'animale con la maschera, posizionandosi dietro la schiena della tigre siberiana, per poi posare delicatamente i palmi delle sue zampe, sulle spalle del felino
“Beh ... non si preoccupi ...
Non voglio che mi dica cosa sta provando ESATTAMENTE in questo momento ... so che non troverebbe le parole adeguate per descrivere come si sente, ora che ha scoperto la verità
Se è triste … arrabbiato … deluso … no … non si preoccupi, non mi importa saperlo
Anzi, forse ne soffrirebbe molto a parlarne ... anche se da l’aria di essere un tipo duro e insensibile
Il classico mammifero che dà l’idea che certi argomenti delicati non lo possano toccare nel profondo della sua anima” continuò Sailas con fare sorprendentemente dolce, per poi aggiungere
“Le vorrei soltanto chiedere una sola cosa ... una domanda talmente BANALE e SEMPLICE alla quale saprebbe rispondere anche un cucciolo di due anni” affermò il capo della C.P.A, allungando la zampa destra verso il fascicolo aperto, appoggiato sulla sua scrivania, per poi prendere due fogli dal plico e, in seguito, sistemarli sotto al muso del felino dalla pelliccia bianca, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra
 
“Osservi attentamente il rapporto che scrisse il suo padre adottivo, due giorni dopo, riferendosi alla notte di quel TERRIBILE INCIDENTE, dove lei era soltanto un tenero e innocente cucciolo che aveva ASSISTITO A TUTTA QUELLA SCENA ... troppo forte per un piccolo mammifero a quella dolce e spensierata età ...” disse il mammifero mascherato, con fare affettuoso, indicando il foglio alla destra del tenente
“E poi, riguardi l’elenco di conversazioni telefoniche registrate, effettuate dal cellulare del suo padre adottivo
In particolare, quella che il commissario Jim Barton ... il suo papà non biologico ... effettuò dal suo telefonino, quella stessa notte, chiamando il procuratore Harvey Dent per informarlo di quello che era successo ...
Parlarono per un bel po’ di tempo … chissà cosa si saranno detti
Lo guardi con attenzione” continuò Sailas, additando il documento sulla sinistra della tigre siberiana
“Le sembra che corrisponda con il rapporto scritto dal suo padre non biologico, due giorni dopo ?
Le sembra che entrambi contengano le stesse informazioni dettagliate e precise ?
Le sembra che tutti e due abbiano il medesimo contenuto ?” chiese Sailas con fare persuasivo, aspettando una risposta da parte del suo sottoposto che, dopo interminabili minuti di silenzio, arrivò
 
“No” mormorò semplicemente il felino dalla pelliccia bianca, non scollando lo sguardo dai due fogli
 
“Esattamente, Boris” disse il mammifero con la maschera nera, riappoggiando i palmi delle zampe sulle spalle del tenente, continuando con quel suo tono caldo e allo stesso tempo suggestivo
“La sa la cosa buffa ?
Il commissario Barton avrebbe tanto voluto scrivere su quel rapporto come si erano svolti veramente i fatti … un mammifero davvero onesto … da riconoscerlo
Lo sa perché poi non l’ha fatto ? Perché non si è attenuto a quello che aveva intenzione di fare ?
Si è lasciato condizionare e influenzare dal procuratore Dent che gli ricordò che cosa avrebbe perso se avesse detto il vero …
Alla fine, la paura di perdere tutto quello per cui aveva lavorato duramente, inclusa la sua posizione e il suo posto di rilevanza all’interno della polizia, presero il sopravvento, zittendo la sua coscienza … e anche i suoi rimorsi nel rendersi conto che, anche lui, aveva una parte di responsabilità in quello che era successo
Insabbiarono e modificarono la cosa … tanto, solo un numero ristretto di mammiferi sapeva come si erano svolti realmente i fatti
E per farle dimenticare quello che aveva visto, con la scusa di curare lo shock emotivo che aveva avuto, la mandarono da uno psicologo che, se devo dire la mia, ha fatto proprio un OTTIMO LAVORO” continuò il Sailas, annuendo lentamente
“Credo che lei ora, Boris, comprenda molte cose ...
Ma il solo COMPRENDERE, non le farà riavere indietro tutto quello che ha perso
E si fidi, lo so per esperienza ...” continuò il capo della C.P.A, fermandosi per qualche secondo
 
“Quando compresi l'ingiustizia che avevo subito ... mi sentii ancor più DEVASTATO
Mi sentivo preso in giro, come se il destino mi avesse tirato un secondo schiaffo, rincarando la dose
Come se non gli fosse bastato quello che già mi aveva fatto, togliendomi un TESORO CHE NON RIUSCIRÒ MAI PIÙ A RITROVARE
Ha lasciato un vuoto nella mia anima che non riuscirò PIÙ A COLMARE
E alla consapevolezza di aver perso ciò che AVEVO DI PIÙ CARO AL MONDO, si aggiunse anche la beffa nel sapere che il torto che ho subito ... non è stato MAI ripagato in misura equa o addirittura maggiore
Non ho ottenuto VERA GIUSTIZIA e la colpa è solo di questo sistema CORROTTO FINO AL MIDOLLO” affermò l'animale con la maschera nera, sospirando profondamente, per poi continuare
“E allora sa cosa ho fatto ?
HO DECISO DI AGIRE
Ho sepolto PER SEMPRE il mammifero che ero in passato, diventando quel che sono oggi
Ma, non mi sono fermato qui
Ho formato la C.P.A ... ho reclutato ognuno di voi, prendendomi il tempo di esaminare: il vostro passato, le vostre doti, le vostre abilità ... ho creato CR-0C e ho fatto tanto altro ancora, con in mente UN - SEMPLICE - OBBIETTIVO” affermò l'animale mascherato, togliendo le zampe, calzate dai guanti neri, dalle spalle del felino, per poi dirigersi lentamente verso la sua scrivania e, in seguito, riaccomodarsi sulla poltrona
 
Il capo della C.P.A rimase ancora fermo e in silenzio per qualche secondo ... come se stesse aspettando il momento opportuno per fare qualcosa che, fino a quel momento, NON AVEVA MAI FATTO IN PRESENZA DI ALTRI MAMMIFERI
 
Lentamente, il mammifero mascherato portò la zampa destra dietro la testa; dopodiché, premette un piccolo pulsantino posto dietro la nuca del caschetto nero che gli calzava il cranio
Immediatamente, si azionò il meccanismo di apertura del casco nero
Dal bottoncino che il capo della C.P.A aveva premuto, si aprirono, sia verso destra che verso sinistra, due piccole porte scorrevoli ... come quelle di un supermercato ... che permisero, dopo che quest'ultime si furono fermate, al signor Sailas di sfilarsi via il caschetto, per poi poggiarlo sulla sua scrivania ... tutto questo, sotto lo sguardo sbalordito e stupefatto del tenente Boris che MAI, da qui fino a cent'anni, si sarebbe aspettato una cosa simile dal suo superiore ... MAI
 
Nella stanza calò nuovamente un silenzio di tomba
 
La tigre siberiana cercava ancora di metabolizzare quello che era appena successo, mentre il signor Sailas ... con il muso ormai scoperto ... continuava a rimirare il felino dalla pelliccia bianca con uno sguardo curioso ... come se stesse osservando e contemplando un'opera d'arte
 
Chissà cosa gli stava passando per l'anticamera del cervello a quel gattone troppo cresciuto ...
Quanto gli sarebbe piaciuto, ritornando al discorso di prima, avere la capacità di visualizzare i pensieri dei mammiferi che aveva di fronte ...
Sarebbe stato qualcosa di veramente MAGNIFICO
Purtroppo, visto che questo non era possibile, poteva solo andare a supposizioni ...
Ma, una cosa era certa: il tenente Boris era rimasto per l'ennesima volta, senza parole
 
Anche perché, se quello che aveva appena fatto pochi secondi prima, si fosse verificato in un'altra circostanza o contesto, non avrebbe esitato a punirlo severamente ... magari cavandogli via gli occhi, per averlo visto a muso scoperto
 
Era una di quelle regole ferree sulle quali non transigeva
Non voleva che i suoi sottoposti lo guardassero senza quella maschera
Non voleva che vedessero quale mammifero DEBOLE E INCAPACE si nascondeva dietro a quel caschetto nero, intriso di un così elevato valore emotivo e affettivo che l'avevano fatto diventare ciò che era
 
NON VOLEVA ... E NON L'AVREBBE MAI PERMESSO
 
Ma quello era un caso A PARTE
 
Perché il mammifero che era stato una volta, l'avrebbe aiutato a raggiungere il suo scopo
Ovvero, consolidare un rapporto di collaborazione con il tenente Boris per raggiungere entrambi un fine comune: ELIMINARE UNA VOLTA PER TUTTE IL PROBLEMA HAWKEYE
 
Alla fine, l'animale fragile e incompetente che era stato, serviva ancora a qualcosa, dopotutto ...
 
“Tutto quello che ho fatto e che sto continuando a fare ...” affermò a un certo punto il signor Sailas, interrompendo quel silenzio che si era creato, attirando l'attenzione della tigre siberiana
“L'ho fatto semplicemente per ottenere VERA - GIUSTIZIA
Ed è stata questa maschera nera con le fattezze di un teschio di felino, che ho ricavato e intagliato direttamente dalla bara di COLEI che era una parte della mia vita e che ora non c'è più, ad avermi aperto gli occhi e ad avermi dato la spinta necessaria per farmi diventare quello che sono oggi” continuò il capo della C.P.A, indicando il caschetto nero poggiato sul suo bureau
“E si fidi ... sono determinato più che mai a raggiungere il mio obbiettivo
NULLA E NESSUNO POTRÀ FERMARMI
E, SE QUALCUNO OSERÀ METTERSI SULLA MIA STRADA, RIMPIANGERÀ DI AVERLO FATTO” affermò in tono deciso il mammifero, guardando fisso negli occhi il tenente Boris per qualche secondo; dopodiché, il capo della C.P.A fece scivolare lo sguardo verso la fotografia di quell’animale misterioso, sempre presente sulla sua scrivania
“Devo farlo ...” mormorò Sailas, prendendo delicatamente e dolcemente il quadretto con la zampa destra, mentre continuava a fissarlo con uno sguardo ... a prima vista si sarebbe potuto dire DOLCE
“Solo in QUESTO MODO avrà la giustizia che LE spetta e potrà finalmente riposare in pace” affermò il capo della C.P.A, seguitando a fissare la fotografia
 
“Non ti preoccupare, tesoro ... una volta che avrò quella MALEDETTA fra le mie zampe, farò in modo che soffra il PIÙ A LUNGO POSSIBILE ... in modo LENTO E DOLOROSO
Gli infliggerò uno a uno gli stessi dolori che ci ha fatto passare, solo in misura CENTO VOLTE MAGGIORE
E farò in modo che anche gli altri mammiferi a cui ha fatto del male assistano alla SENTENZA che le è stata riservata
Mi SUPPLICHERÀ di porre fine alle sue sofferenze ...
E … non temere ... esaudirò questo suo ultimo desiderio, ma non prima di averla costretta a chiedere il perdono IN GINOCCHIO non solo a TE, ma anche alle altre vittime che ha sulla sua sporca e sudicia coscienza
In questo modo si otterrà una GIUSTIZIA VERA ... PER TUTTI” concluse risoluto il capo della C.P.A, riappoggiando delicatamente il quadretto sul tavolo della sua scrivania, non prima di aver accarezzato, con fare amorevole, il muso dell'animale che era raffigurato nella fotografia
 
“Lei ... ma ... come potere ...” affermò titubante e confuso Boris, attirando l'attenzione di Sailas
“La sa una cosa, tenente ... io e lei siamo molto simili” affermò tranquillamente il capo della C.P.A, non badando a quello che aveva detto precedentemente il felino dalla pelliccia bianca
“Entrambi, in un modo o nell'altro, abbiamo subito un'ingiustizia che ci ha provocato MOLTE SOFFERENZE, portandoci via qualcosa o qualcuno a cui tenevamo molto senza che potessimo fare nulla per impedirlo ...” continuò Sailas, alzandosi dalla sedia, per poi dirigersi verso la tigre siberiana, costeggiando il suo bureau
“Anche se, fra me e lei c'è una piccola differenza ...” affermò il mammifero, appoggiandosi sul bordo frontale della sua scrivania, con le zampe anteriori incrociate al petto, alla destra della tigre siberiana
“Tutti e due siamo andati al tappeto dopo il montante che il destino ha assestato a ognuno di noi
Dopo le nostre disgrazie, avevamo raggiunto IL FONDO ... l'arbitro stava per decretare il K.O
Eppure, nonostante tutto, IO ho avuto LA FORZA E IL CORAGGIO DI RIALZARMI e di continuare il combattimento con in testa l'obbiettivo ben chiaro che il match lo vincerò IO ... costi quel che costi
Lei, invece ...” affermò Sailas, incrociando lo sguardo del tenente, che lo stava continuando imperterrito a fissare, con un'espressione persa
“Lei invece ... è ancora al tappeto
Ha la forza per rialzarsi ... ma QUALCOSA la blocca al terreno ... QUALCOSA che neanche lei riesce a descrivere o a capire bene cosa sia
Non ho forse ragione ?” domandò il capo della C.P.A, accennando a un mezzo sorriso
 
“Boris ...
Io non ho avuto NESSUNO al mio fianco che mi spronasse e aiutasse a rialzarmi
Ho dovuto fare TUTTO DA SOLO
Ho dovuto fare affidamento SOLO SU-ME-STESSO e non su qualcun altro, stringendo i denti e soffrendo in silenzio
È stato doloroso, questo non lo nego, ma alla fine si è rialzato un NUOVO ME
Sono RINATO dalle ceneri del mammifero che ero e ne sono uscito più forte di prima” affermò Sailas, fermandosi qualche secondo, per poi avvicinarsi con il muso scoperto verso quello del suo sottoposto
“Lei invece, ho come la netta sensazione che abbia bisogno di qualcuno che le dia una zampa o una spinta per aiutarla a rialzarsi” sussurrò il capo della C.P.A, continuando a fissare il tenente e fermandosi a pochi centimetri dalla punta del suo naso
 
“Lei ... cosa volere da me ?” chiese titubante il felino dalla pelliccia bianca, facendo dipingere un sorriso divertito sul muso del suo superiore
“Ma che domande, tenente !
La risposta è alquanto semplice, quanto banale ... la voglio aiutare, Boris
Le voglio dare l'opportunità di pareggiare i conti, di correggere i torti che ha subito in passato e di ottenere ciò CHE LE SPETTA DI DIRITTO
In breve, farò in modo che lei ottenga VERA GIUSTIZIA
Piuttosto elementare il concetto” affermò tranquillamente il capo della C.P.A, allontanandosi dal muso del tenente, allargando le zampe anteriori, come a voler far comprendere meglio quanto la spiegazione che aveva dato al suo sottoposto fosse semplice
 
“Ma ... signor D ...” provò a dire il felino dalla pelliccia bianca che, nel tentativo di esprimere i suoi dubbi e le sue perplessità, stava per pronunciare il VERO NOME del mammifero che gli stava di fronte ... venendo prontamente interrotto da quest'ultimo
“NON SI AZZARDI A PRONUNCIARE QUEL NOME, TENENTE” lo ammonì il capo della C.P.A, lanciando uno sguardo assassino verso la tigre siberiana
“NON CI PROVI NEMMENO
PERCHÈ SE LO FARÀ, LE POSSO GARANTIRE CHE LE STACCHERÒ LA LINGUA E GLIELA INFICCHERÒ GIÙ PER LA GOLA, FINCHÉ NON SI STROZZERÀ” aggiunse Sailas, continuando a fissare Boris, mentre quest'ultimo si sentiva perforare l'anima dagli occhi rosso fuoco del suo superiore che, senza la maschera nera a coprirgli il muso, gli donavano un aspetto ancora più terrificante ... facendolo addirittura assomigliare a un vampiro nella fase di caccia, pronto a succhiare la linfa vitale del povero mammifero che avrebbe avuto la sfortuna di trovarsi sulla sua strada
“LUI ... È MORTO ... MORTO E SEPOLTO
QUEL MAMMIFERO DEBOLE E INCAPACE CHE NON HA SAPUTO IMPEDIRE L'INEVITABILE ... NON ESISTE PIÙ
ORA - C'È - SOLO - SAILAS” affermò deciso il capo della C.P.A, sillabando l'ultima frase, mentre si riavvicinava con fare minaccioso verso il muso del tenente
“NON SI AZZARDI MAI PIÙ A PRONUNCIARE QUEL NOME ... MAI PIÙ
ALTRMENTI LE FARÒ TANTO DI QUEL MALE CHE POI, UNA VOLTA CHE AVRÒ FINITO CON LEI, NON SI RICORDERÀ NEMMENO IL SUO DI NOME
SONO - STATO - CHIARO ?” concluse Sailas, fermandosi a pochi centimetri dal muso del suo sottoposto, continuandolo a fissare dritto negli occhi
 
I due mammiferi rimasero fermi in quella posizione e in assoluto silenzio per alcuni secondi ... che parvero un'eternità ... finché, il capo della C.P.A non decise di allontanarsi dal muso del felino dalla pelliccia bianca per poi voltargli le spalle e dirigersi nuovamente verso la sua poltrona, oltre la scrivania
 
“Come lei essere diventato ciò che è ?” domandò a un certo punto la tigre siberiana, deglutendo il nodo alla gola che gli si era formato poco prima, mentre il suo superiore era occupato a perforargli l'anima con quelle due braci incandescenti che aveva al posto degli occhi ... e pensare che, la prima volta che l'aveva incontrato, avevano un COLORE E UN'ESPRESSIONE TOTALMENTE DIFFERENTI
 
Quello non era più il mammifero che aveva conosciuto tanto tempo fa
ERA CAMBIATO TOTALMENTE
 
“Gliel'ho già detto, Boris
E come lei ben sa ... MI SCOCCIA RIPETERE LE COSE DUE VOLTE” affermò semplicemente Sailas, raggiungendo la sua poltrona, dopo aver costeggiato la scrivania
“Ma, per farle ben entrare il concetto della mia ... chiamiamola METAMORFOSI ... dentro quella sua testa, farò un'eccezione e glielo dirò di nuovo, se proprio ci tiene a saperlo” continuò il mammifero, accomodandosi sulla poltrona
“Ho avuto semplicemente il CORAGGIO e la FORZA di rialzarmi e di continuare a combattere con l'obbiettivo che, questa volta, manderò io K.O il destino ... PER LEI” affermò il capo della C.P.A, lanciando uno sguardo rapido verso la fotografia della MAMMIFERA rappresentata nello foto, per poi rivolgere un'occhiata verso il suo sottoposto
 
“Il tutto si può riassumere in un pensiero che mi ha spronato a fare quello che ho fatto e che sto facendo tutt'ora: SII IL CAMBIAMENTO CHE DESIDERI VEDERE NEL MONDO
E sa quale cambiamento voglio vedere nel mondo, Boris ?
Voglio che questo sistema giuridico CORROTTO FINO AL MIDOLLO venga ELIMINATO UNA VOLTA PER TUTTE e che PAGHI LE CONSEGUENZE degli errori che ha commesso
E sarò IO il cambiamento che farà in modo che ciò accada, avvalendomi del prototipo CR-0C, che è rappresentante e portavoce del GIUDICE SUPREMO che ci ha creati tutti
Allora sì che si conoscerà il significato di VERA - GIUSTIZIA” concluse Sailas, continuando a fissare la tigre siberiana per qualche secondo
 
“E lei ?
Quale cambiamento vuole vedere ?
Non nel mondo in generale ... perché a lei non le interesserebbe nulla
Intendo, nella SUA VITA ?
Nel suo passato ... nel suo presente ... e, addirittura, nel suo futuro
Io vedo tanti cambiamenti che si potrebbero fare Boris ...” continuò il capo della C.P.A, per poi indicare, con la zampa destra, i due fogli posti davanti al felino dalla pelliccia bianca
“Basta sistemare il passato e, come una reazione a catena, si sistemeranno pure il presente e il futuro
Avrà ciò che le è stato negato DI DIRITTO E PER MOLTO TEMPO
E i torti che ha subito INGIUSTAMENTE saranno ripagati in misura più che ampia
Deve solo accettare la zampa del mammifero che la vuole aiutare a rialzarsi” affermò Sailas, lasciando intendere fra le righe, l'identità dell'animale che avrebbe potuto dare una zampa al tenente
 
“E io ... come potere fidarmi di lei, dopo che io sa chi lei è veramente ?” chiese Boris, dopo qualche secondo di silenzio, guardando fisso negli occhi il suo superiore, dopo aver riguardato il duo di fogli che il capo della C.P.A gli aveva indicato
“Beh ... adesso che le ho rivelato il mio piccolo segreto, ammetto di aver perso un po' di credibilità ... questo non lo nego ...” ribatté Sailas divertito, trattenendo una risatina
“Ma ci tenevo a mostrarle come un mammifero, distrutto per uno dei tanti scherzi che il destino gli ha giocato, possa risalire dalla fossa in cui è caduto e ritornare più forte di prima
Mi guardi ...” continuò Sailas, auto-indicandosi con entrambe le zampe
“Dall'ultima volta che io e lei ci siamo visti QUELLA SERA, in cui perse l’occhio, le sembra che sia cambiato in meglio o in peggio ?
Ammetto che ho dovuto fare MOLTI SACRIFICI e ho dovuto sopportare ALTRE SOFFERENZE, oltre a quelle che già avevo ... ma, guardandomi adesso, vedo un MAMMIFERO DIVERSO, CHE SA PERFETTAMENTE DI COSA GLI ALTRI SUOI SIMILI E NON HANNO BISOGNO PER POTER ESSERE FELICI
E io so di cosa ha bisogno per essere felice, Boris ...
Quando ho creato la C.P.A non ho scelto i suoi componenti così ... a casaccio
In lei ... ho rivisto ME” affermò il capo della C.P.A, sospirando profondamente
“Un'anima temprata dalla sofferenza e cosparsa di cicatrici
Però, la sa qual è la cosa interessante ?
Sono queste anime che, col passare del tempo, diventano le PIÙ FORTI
Bisogna solo cercare di crederci ... CREDERCI CON TUTTO SÈ STESSI e poi attuare i cambiamenti che ti permetteranno di raggiungere l'obbiettivo che ti sei preposto” affermò il capo della C.P.A, annuendo lentamente
 
“Boris ... so perfettamente che QUELLA SERA ci siamo conosciuti su due FRONTI ben DIVERSI e anche adesso ... beh ... siamo su due fronti TOTALMENTE DIFFERENTI e a questo si aggiunge anche il fatto che non abbiamo gli stessi modi di agire, gli stessi valori e principi ...
Ma vedo, in una nostra ipotetica collaborazione, solo dei vantaggi
Io un mammifero rompiscatole e ficcamuso in meno di cui preoccuparmi e lei otterrà VERA GIUSTIZIA oltre a tutto ciò che le è stato negato, ovviamente” disse Sailas, guardando fisso negli occhi il tenente
“Il punto è ... VUOLE ACCETTARE LA MIA ZAMPA CHE LA AIUTERÀ A RIALZARSI E LE PERMETTERÀ DI USCIRE DALLA FOSSA NELLA QUALE È CADUTO TANTI ANNI FA, OPPURE PREFERISCE RIMANERSENE LÌ DENTRO E ASSISTERE A COME LUI CONTINUERÀ A CONDURRE QUELLA VITA DI PRIVILEGI E ONORI CHE SPETTAVANO A LEI ?" continuò il capo della C.P.A, non smuovendo lo sguardo dalla tigre siberiana
“PRIVILEGI CHE LUI NON SI È GUADAGNATO CON LE SUE SOLE FORZE MA, ANZI, CHE HA OTTENUTO APPROFITTANDOSI DI LEI CHE, PUR DI TIRARLO FUORI DAI GUAI IN CUI SI ERA CACCIATO QUELLA NOTTE, SI ADDOSSÒ LA RESPONSABILITÀ DELLE SUE AZIONI ?” aggiunse Sailas, mentre il felino dalla pelliccia bianca aveva dipinto in muso uno sguardo perplesso e confuso
 
“E sa quel è la cosa divertente ?
Dopo quella notte in cui il vostro rapporto si è incrinato, LUI ha avuto il privilegio e l’onore di essere arruolato presso una delle PIÙ IMPORTANTI ORGANIZZAZIONI ANTI-CRIMINE DEL PIANETA, la cui esistenza è nota solo a un gruppo ristretto di mammiferi
Sto parlando del famoso R.O.A.R, con a capo il direttore Nick Furry … un mammifero di un certo calibro ed esperienza nel mondo dell’anti-crimine
Considerando quello che ha fatto, un simile privilegio non se lo sarebbe PER NULLA meritato, lei che dice ?
Penso che le iscrizioni in quella società vadano in base ai meriti e all’impegno che un mammifero dedica nelle forze di polizia d’ordinanza ...
Non è sempre stato così ?” domandò con fare fintamente pensieroso il capo della C.P.A, facendo spalancare gli occhi al felino dalla pelliccia bianca, dopo che quest’ultimo aveva sentito l’ultima novità che il suo superiore gli aveva detto
“E del suo papà biologico ne vogliamo parlare, mh ?
I suoi genitori adottivi le hanno nascosto la VERITÀ per così tanti anni, raccontandole solo un mucchio di bugie sul suo conto e soprattutto, su quello che fece QUELLA SERA ...
Addirittura hanno messo LUI ha recitare la parte di QUEL MAMMIFERO che per lei era così CARO, tra i due suoi fratelli adottivi … il caro vecchio Bradford … pace all’anima sua
Una cosa crudele, non trova ?
Fare finta di essere ciò che non si è per ingannare gli altri …” chiese il capo della C.P.A, scuotendo lentamente la testa
 
“Quante ingiustizie che ha subito, Boris ...
Ma adesso, io le sto offrendo l'opportunità di RIPAGARE questi torti che le hanno fatto
Sistemerà il passato e sistemerà pure il presente in un colpo solo, vendicandosi sul mammifero che è stato L'ORIGINE di tutti i suoi problemi
In poche parole e detto strettamente in modo semplice, PRENDERE DUE PICCIONI CON UNA FAVA
Ora la domanda che le farò è abbastanza BANALE
Ma, prima che mi dia una risposta, ci tengo che lei rifletta a quello che le ho detto e riguardi attentamente quei due fogli che racchiudono il nocciolo della nostra bella chiacchierata
Perciò ... Boris ... Boris Lundgren ... è disposto ad aiutarmi a risolvere il problema HAWKEYE una volta per tutte, sapendo che poi, alla fine, entrambi otterremo ciò che vogliamo ?” domandò Sailas, tenendo lo sguardo fisso sul suo sottoposto, che rimase in silenzio per qualche minuto
 
Lundgren ...
 
Da quanto non sentiva qualcuno chiamarlo con il cognome del suo padre biologico
Non che associasse a quella parola dei RICORDI NITIDI E CHIARI
Anzi, a dirla tutta, non ne aveva poi così tanti, visto che quel VUOTO era stato riempito dalla famiglia Barton ... mammiferi che gli avevano donato quell'affetto e quell'amore che gli era mancato e di cui era andato alla disperata ricerca da parte dei suoi genitori biologici
Li aveva SEMPRE considerati come i suoi VERI GENITORI … come la sua VERA FAMIGLIA ... soprattutto Jim ... il suo papà non biologico ... TOTALMENTE DIVERSO dal suo ... lo considerava un EROE
 
Ma, ora che il signor Sailas gli aveva raccontato quel piccolo segreto sul suo passato ... TUTTO ERA CROLLATO, come un castello di carte
 
Boris riabbassò lentamente lo sguardo sui due fogli che si trovavano sulla scrivania del suo superiore e rimase a fissarli per qualche secondo
 
Una bugia ?
Aveva vissuto per tutto questo tempo non sapendo cos'era successo VERAMENTE QUELLA NOTTE di tanto tempo fa, quando non era soltanto che un povero e innocente cucciolo ?
Gli avevano tenuto nascosto una cosa TALMENTE IMPORTANTE come quella, per quale ragione ?
 
ERA UN SUO SACROSANTO DIRITTO SAPERLO, DANNAZIONE !
 
Quindi ... tutti quegli anni che aveva passato insieme ai Barton erano stati solo un'enorme MESSINSCENA ?
Non solo gli avevano nascosto cos'era successo al suo padre biologico ... ma gli avevano anche nascosto che Bradford ...
 
Il felino dalla pelliccia bianca, rialzò leggermente lo sguardo dai due fogli, per poi posarlo sulla fotografia di QUELLA lapide, messa lì, in bella vista, dentro al fascicolo ancora aperto che si trovava sotto al muso del suo superiore
 
Sailas si accorse dell'occhiata fugace e malinconica che la tigre siberiana riservò a quella fotografia ... e non a caso il capo della C.P.A l'aveva lasciata in mostra, dentro al fascicolo, che aveva provveduto a non chiudere
Era CERTO che il felino dalla pelliccia bianca avrebbe riguardato quella istantanea ... perché l'avrebbe inevitabilmente ATTIRATO come una calamita
 
Ora per concludere il tutto e portare la vittoria a casa, non gli restava che una sola cosa da fare
 
Sailas prese dolcemente con la zampa destra la fotografia della lapide e la posò con delicatezza in mezzo ai due fogli che aveva già dato precedentemente al suo sottoposto
“Lo so, Boris ... è doloroso
NIENTE FA COSÌ MALE COME PERDERE UN MAMMIFERO A NOI CARO, SAPENDO CHE NON POSSIAMO INCOLPARE NESSUN ALTRO CHE NOI STESSI” affermò il capo della C.P.A, sospirando profondamente e lanciando l’ennesima occhiata veloce verso la fotografia di quella MAMMIFERA, posta sulla sua scrivania
“Ma possiamo fare in modo che quell'animale, che ci ha tolto un mammifero che per noi era di UN'IMPORTANZA VITALE, la paghi MOLTI CARA” concluse Sailas, mentre il tenente continuava a guardare quella fotografia
 
Il suo superiore aveva ragione ... eccome se l'aveva
GLI AVREBBE FATTO PAGARE IN MISURA DOPPIA NON SOLO QUELLO CHE ERA SUCCESSO AL SUO PADRE BIOLOGICO, PER COLPA DI JIM CHE, PER CODARDIA, NON AVEVA DETTO LA VERITÀ SUQUANTO ERA ACCUDUTO QUELLA NOTTE, MA ANCHE QUELLO CHE ERA SUCCESSO A QUEL MAMMIFERO CHE, FRA I SUOI DUE FRATELLI ADOTTIVI, PER LUI ERA STATO COME UN FRATELLO CARNALE E CHE QUELL'IMPOSTORE, FINO AD OGGI, AVEVA FATTO FINTA DI IMPERSONARE
 
Ora, capiva molte cose sul suo conto …
 
LUI NON SAREBBE MAI STATO UGUALE A QUEL MAMMIFERO, IL CUI NOME ERA INCISO SULLA LAPIDE DELLA FOTOGRAFIA ... MAI
 
Gli avrebbe fatto pagare TUTTO
Quello che era successo quella sera, in cui perse l’occhio
Quello che per colpa sua aveva dovuto subire a causa della sua disubbidienza e insubordinazione
Il fatto di essere stato arruolato nel R.O.A.R senza alcun merito
Il fatto di avergli mentito per così tanto tempo, facendogli credere che fosse un altro mammifero
 
Avrebbe accettato l'aiuto del signor Sailas
Avrebbe accettato l'aiuto di colui che quella notte ... la stessa notte in cui perse l'occhio ... l'aveva ARRESTATO
Avrebbe accettato l'aiuto di colui che, dopo quello che il destino gli aveva riservato ... cosa che Boris conosceva benissimo ... aveva avuto il coraggio e la forza di rialzarsi e di fargliela pagare cara al fato, con gli interessi
Se c'è l'aveva fatta il signor Sailas, poteva farcela benissimo pure lui
 
“Allora ?”
 
La domanda postagli dal capo della C.P.A, lo riportò con le zampe per terra
 
Boris rialzò velocemente lo sguardo verso il suo superiore
 
“Cosa mi risponde, Boris ?” continuò Sailas, scrutando il felino dalla pelliccia bianca che, dopo qualche istante, si decise a parlare
 
“Il piano quale essere ?” chiese il tenente, mentre sul muso scoperto di Sailas si andava lentamente a formare un soddisfatto sorriso di vittoria
 
 
 
 
 
Lo studio dell’autore … questa volta un po’ meno impolverato XD
 
 
SORPRESA DI FINE ANNO !
 
SALVE A TUTTI, AMICI MIEI !
Come state ?
Spero tutto bene …
 
Per la felicità di molti (almeno spero) sono tornato un po’ prima (a differenza degli OTTO mesi che mi ci sono voluti per scrivere il precedente capitolo XD) e in aggiunta a questo (per l’ulteriore gioia di altri) questo è venuto DECISAMENTE PIÙ CORTO DELL’ULTIMO XD
 
Pochi fatti per non stravolgere e, soprattutto, ANNOIARE il lettore e tutto concentrato sui CATTIVONI
E direi che qui, di cose, anche se poche, ne sono successe … e anche di MOOOLTO IMPORTANTI
 
A quanto pare, il signor Sailas è riuscito nel suo intento, ossia: stringere un’alleanza con il tenente Boris per eliminare una volta per tutte il problema HAWKEYE
Ha dovuto solo scavare nel passato della tigre siberiana, concentrandosi su DUE EPISODI della sua vita (se qualcuno non fosse riuscito a capirlo, leggendo il capitolo)
 
Il primo, riguarda l’episodio in cui perse l’occhio per colpa di un mammifero (anche se penso che la maggioranza di voi, abbia capito l’identità di questo misterioso animale e molto altro ancora) e in aggiunta, per tirarlo fuori dai guai in cui si era cacciato, Boris si assunse la responsabilità e la colpa di quello che era successo
 
Questo è uno …
 
Il secondo, da quello che il signor Sailas ci ha detto, è un episodio che si è verificato MOLTO PRIMA … addirittura quando il tenente non era che un cucciolo
Un episodio che, a quanto pare, riguarda: il suo padre adottivo, quello biologico e quello che gli successe a quest ultimo una notte
Fu un evento talmente SCONVOLGENTE che, a quanto pare, qualcuno ci rimise la pelliccia e Boris fu mandato da uno psicologo per smaltire lo shock che aveva preso
 
Alla base di questi due avvenimenti, accaduti nella vita della tigre siberiana … dove i mammiferi più vicini a lui non gli hanno detto la verità (in primis il suo padre adottivo Jim) e quello che questo misterioso animale ha fatto, fingendo di essere qualcuno che non è (o che era) oltre al fatto di essere stato arruolato nella più importante e segreta organizzazione anti-crimine, nonostante non se lo meritasse affatto … hanno permesso a Boris di prendere una decisione
 
Anche perché, oltre a questo, il signor Sailas gli pure mostrato chi è veramente (e la tigre conosce benissimo chi è il mammifero mascherato)
Addirittura, il tigrotto rimane stupito della “trasformazione” di questo animale
 
Ha intagliato quella maschera nera dalla bara di COLEI che era stata una parte della sua vita, ha creato CR-0C … un rappresentate di Dio che eseguirà con il massimo giudizio e severità le azioni che ha commesso quella MALEDETTA e infine estirperà quella parte del sistema giuridico CORROTTO FINO AL MIDOLLO che non ha permesso, sia lui che ad altri, di ottenere vera giustizia
 
Direi che è uno scopo … o una missione nobile … voi che dite ?
 
E poi, per dare quella nota di comicità che non guasta mai … ecco il nostro trio di iene preferite che hanno concluso col il botto … anzi, a suon di tromba XD … la loro esperienza con il dottor Kateb che, grazie alle istruzioni che il signor Sailas gli ha fornito, è riuscito a liberare quelle tre iene (e, apro piccola parentesi, la spiegazione chimica per togliere la resina avvalendosi di trementina e alcol etilico a 90 gradi … è vera … sapesse che fatica ho fatto a trovarla XD)
Senza dimenticarci, a gran richiesta, di un piccolo ritorno di Duke e Doug
Il tutto accompagnato con dei soundtrack appartenenti a vecchi classici insormontabili
 
Bene … dal prossimo capitolo si ritorna alla fiera sul lago Landlake
Dobbiamo ancora vedere cos’è questo AVVENIMENTO SPECIALE che Judy doveva far vedere a Nick (povero lui … non sa cosa l’aspetta XD)
 
Prima di salutarvi … i ringraziamenti …
 
Un ringraziamento a Plando, Redferne e EnZo89 per le recensioni ai capitoli precedenti
Un grazie anche (mi sono dimenticato di dirlo nel capitolo precedente) a ivan_occa per aver messo la mia storia tra le seguite
 
Credo di non dimenticarmi nessuno …
 
Perciò, grazie ancora per la pazienza e il sostegno che continuate a mostrare a questa storia e al sottoscritto che, a Ottobre, ha già compiuto due anni … come vola il tempo :)
 
Ne approfitto anche per augurarvi un buon 2020 a tutti !
 
Ovviamente, se mi è sfuggito qualche piccolo errore, non esitate a segnalarmelo … grazie ;)
 
Un salutone, amici miei
 

J. Conrard
   
 
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