Mo Dao Zu Shi, 'Fil Rouge' di _Almach

L – Luftmensch₁ {ZhuiLing}

Iniziò tutto da un semplice sguardo.
Arroganza specchiata nella gentilezza.
Sguardo a cui seguì un sorriso, il primo di tanti e la scoperta di non poterne fare più a meno.
Un lasciarsi trascinare da quel candore, inciampare in esso ma bearsene ogni volta.
Quanto tempo passato a osservare quegli occhi concentrati su ogni cosa, da quella più seria a quella più stupida.
Un desiderare entrare nel mondo in cui sembrava rifuggire per accarezzare, insieme a lui, ogni pensiero.
Un trattenere il fiato, un rilasciarlo lento quando a lui si avvicinava e lo guardava.
E in quegli occhi, riuscire a leggere tutto quello di cui aveva bisogno.

I – Ishin- denshin₂ {WangXian}
Lenta melodia di dizi che si propagava, clangore di spada che risuonava.
Armonie diverse ma complementari, come in fondo lo erano loro.
Immobilità a cui seguiva il movimento di due corpi in una perfetta coordinazione, come se si conoscessero da sempre, come se combattessero da tutta una vita.
Per capirsi non erano necessarie parole, bastava un semplice sguardo.
Uno sfiorare di spalle, calore che veniva donato per cancellare ogni fatica.
E nel guardarsi, un sorriso nasceva da entrambi, un trasmettere nuova forza.
Il desiderio di finire la battaglia, abbandonare le armi e sostituirle con lunghi abbracci, corpi rimasti separati anche troppo a lungo.

L – Lagom₃ {SongXiao}
Animo distante il suo, gelido cuore come il suo sguardo che alcuna emozione lasciava intravedere.
Rigettare ogni contatto, privo di eccessi che la memoria non conservava.
Leggera la brezza che arrivò a sfiorarlo, candido sorriso come lo spicchio di luna giunta a rischiarare le notti più buie.
Un capire cosa si provasse ad essere guardati davvero solo attraverso lui.
Caratteri diverse ma comune destino, spade che si incrociavano in quella gentilezza e forza che li rendeva complementari.
Un moderato contatto fu quello che si concessero, un sentir quel bisogno come quando si respira.
Era sempre la gelida neve, ma con lui sentiva che poteva arrivare primavera.

I – Ilunga₄ {NieLan}
Cieca era la rabbia che stava esplodendo nel suo animo, nervoso il movimento di quella sciabola, come se fosse pronta a colpire alla cieca da un momento all'altro.
Era stato paziente e aveva perdonato.
Era stato paziente e, ingoiando ogni tormento, aveva provato tolleranza.
Ma la pietà lo aveva abbandonato, sangue che ribolle nel figurarsi quegli occhi verdi dalla gentile apparenza.
Mano che afferrò la sua, un gentile sguardo castano che lo scrutava, un desiderare la sua calma con semplici parole.
Un portarlo in un angolo, suono di Purificazione che riempì l'ambiente come se questo bastasse a portare salvezza.
Un capire tardi che forse, erano stati entrambi ingenui.

T – Turadh₅ {ZhuiLing}
Lieve era il suono di quei passi che si perdono nella neve.
Dita timide che si sfiorano, mani che si intrecciano, un donarsi calore a vicenda.
Parole fugaci, sguardi che si scrutano, fiato che si sfalda seguendo la brezza del rigido inverno.
Un arrossar di gote dopo una semplice frase, bianco discepolo che osserva l'altro allontanarsi di qualche passo, una mano che già comincia a sentire l'assenza.
Nuvole che si aprono, un raggio di sole che riesce a filtrare, illuminare colui che già di oro vestito si ritrova a risplendere ancor di più.
Visione che abbaglia, cuor che si riempie, un avvicinarsi ancora.
Labbra che cancellano ogni distanza.

H – Hai shin shan meng₆ {WangXian}
Rosso era il colore dominante in quella stanza, la cui penombra faceva scorgere solo qualche sfumatura.
Come rosse erano quelle pregiate vesti aperte in modo disordinato su di un letto dove, altro non si sentiva se non gemiti.
Mani intrecciate di due amanti uniti ormai uniti, di quel rito che ha visto quelle stesse mani unite da un nastro, un prostrarsi di fronte ad antenati lontani.
Umido argento che si specchiava nell’ardente dorato, come ardenti erano le spinte capaci di strappare ansiti e frasi interrotte a metà.
In quell’amplesso due parole rimangono integre, senza sfaldarsi. Una promessa che li accompagna nell’eternità.
«Per sempre…»
«Per sempre.»

Note:
₁Chi ha la testa tra le nuvole, lontano dalla realtà, vicino all’irrealizzabile.
₂Una comunicazione intima, personale tra due individui che si capiscono a vicenda senza bisogno di parlare
₃Letteralmente significa “moderato”, un concetto che sta fra il “ciò che è sufficiente” e “la giusta misura”. Viene anche inteso come modo di vivere che prevede il rispetto degli altri e ad evitare eccessi che possano danneggiare la libertà degli altri.
₄ Persona che la prima volta perdona tutto, la seconda volta è tollerante, ma la terza non ha pietà.
₅Un raggio di sole che filtra tra le nubi
₆ La promessa di un amore eterno

Angolo Autrice:

Ma buonaseraa ** e bentrovati u.u
Questa è probabilmente una delle ff a cui tengo di più in assoluto, perchè è scritta per una persona a me cara che oggi segna decisamente un traguardo importante a livello anagrafico, e che ufficialmente può diventare la mia partner di coltivazione *coff*
TANTI TANTI AUGURI LILITHHH <3
Una ragazza davvero meravigliosa, che sono felice sia entrata nella mia vita grazie a questo mondo bellissimo e che spero di averle donato un qualcosa di a lei gradito.
Con queste drabble mi sono un pò complicata la vita, ma ne è valsa la pena u.u e mi ha permesso di cimentarsi su coppie su cui non avevo ancora scritto (e che spero di aver reso in modo decente), questo perchè sono le coppie preferite della nostra festeggiata e chi sono io per sceglierne una sola a discapito di tutte le altre? u.u
Perchè Fil Rouge? Perchè ogni parola richiama la lettera che compone il nome della mia Lilith, ed è inutile dire che la scelta dei prompt e delle parole è stata più difficile della stesura di per se (no, anche la scrittura via... xD)
E niente, io spero che alla mia Wei Ying tutto questo sia piaciuto (l'ultima in particolare è una drabble molto sentita *coff*)
E le auguro ancora una volta il meglio per questo giorno e per quelli che verranno <3
Lilith wo ai ni <3