Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Darlene_    29/12/2019    2 recensioni
La lotta contro il male è diventata sempre più difficile, sopratutto se il cattivo è Dio in persona. Sam e Dean tornano a casa dopo una caccia, ma stanchi e senza speranza decidono di fermarsi durante il cammino.
Storia scritta per la Secret Santa
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Storia scritta per la Secret Santa Wincest
Prompt 1 di Amy 
Basata su Tomorrow di Mika
 
 
 
So kiss me in the backsit of
my vintage Impala

 
 
La strada buia scorreva sotto le ruote dell’Impala. Il caso in Colorado era stato un vero disastro, non potevano negarlo, e il loro umore era pessimo. Dean guidava con entrambe le mani sul volante, la musica spenta e il piede premuto al massimo sull’acceleratore per tornare il prima possibile a casa. Il silenzio regnava nell’abitacolo: nessuno dei due aveva voglia di parlare, era troppo presto e loro troppo stanchi per affrontare una nuova estenuante conversazione che avesse Chuck come protagonista. Il cielo nero si trasformò in una rosea aurora sull’Interstate, come la premonizione di un’alba migliore, eppure sapevano che non ci sarebbe stato nessun lieto futuro in serbo per loro.
Ci sono molti finali, ognuno di essi si conclude con uno di voi che uccide l’altro.” Le parole di quella puttana di Lilith risuonavano nella testa di Dean come un mantra e non serviva a nulla pensare ad altro, perché ritornavano come un boomerang. Si domandò cosa avesse fatto di male per meritarsi tutto quello; non era bastata un’apocalisse in cui aveva perso il fratello, una lotta con dei leviatani che lo aveva condotto in purgatorio e la perdita, per ben due volte, della madre? Senza contare tutte le volte in cui si svegliava di notte, completamente sudato, dopo aver avuto incubi spaventosi in cui il suo Sammy diventava un mostro? Aveva fatto di tutto per salvare il mondo e in cambio chi lo aveva creato si divertiva a giocare con lui e suo fratello.
“Mi hai sentito? Dean?”
La voce di Sam lo portò alla realtà, rendendosi conto che, probabilmente, suo fratello aveva parlato per un po’ prima di richiamare la sua attenzione. Annuì, un po’ incerto, non aveva la minima idea di quale fosse la domanda.
“Dean, accosta.”
Si girò verso il minore che lo guardava con aria preoccupata.
“Sto bene, stavo solo… Sono un po’ stanco, tutto qui.” Continuò a guidare.
Sam si sporse dal lato del guidatore, mise le mani sul volante e sterzò.
“Che cazzo, Sam!”
Accostarono, lasciando che l’Impala si fermasse in una zona fangosa: non importava, avrebbero lavato la carrozzeria non appena fossero tornati a casa.
Il minore aveva ottenuto la massima attenzione del fratello e cominciò a dire: “Non sono stupido, so che non stai bene. Sono molto scosso anche io, se ne vuoi parlare…”
L’occhiataccia che ricevette non ammetteva repliche.
Sam alzò le mani, in segno di resa. “Ok, ma almeno fermati un attimo! Hai guidato per tutta la notte, riposiamoci almeno per un istante.”
Rimasero per qualche secondo in silenzio, il più piccolo proteso verso Dean, che si ostinava a fissare fuori dal parabrezza come un bambino capriccioso. Una mano callosa di Sam si posò sulla sua guancia, costringendolo a voltarsi. “Mi sono fermato, d’accordo? Però non cominciare con il tuo momento di chiacchiere sentimentali perché non ho proprio voglia di sentire le tue solite stronzate alla Freud.”
Si pentì immediatamente di quella frase, sapeva benissimo che il fratello voleva solo aiutarlo e lui ricambiava con astio e insofferenza. Si scusò, ma Sam scosse la testa, non ce n’era bisogno.
Il minore gli prese il viso tra le mani e si avvicinò a lui per posargli un bacio sulle labbra. In un primo momento Dean ricambiò, ma si staccò subito dopo, voltandosi verso il finestrino.
Sam rimase interdetto; erano passati anni da quando si amavano di nascosto, sotto le lenzuola di un motel, temendo di essere visti, consapevoli di essere in qualche modo sbagliati, ma ora il loro rapporto era cambiato e non si vergognavano più dei loro sentimenti, perciò per quale motivo il fratello si stava tirando indietro? Glielo domandò.
“Come fai a volermi ancora?” Strepitò osservando uno scoiattolo che si arrampicava furtivo su un albero. Si voltò verso il minore, gli occhi pieni di rabbia. “Tutto questo!” Con le mani indicò il paesaggio “Noi, due!” Questa volta additò sé stesso e Sam “Non siamo noi, è tutto un gioco di Chuck! Si è sempre trattato di lui; ha giocato con i nostri sentimenti spingendoci l’uno nelle braccia dell’altro. Tutto quello che abbiamo provato è solo finzione.” Il suo viso era in fiamme, proprio come il suo animo.
“Dio ha scritto tutto, è vero, ma quello che provo per te è reale.” Dean fece per interromperlo, ma lui continuò il discorso. “Forse è vero, è tutto un gioco per lui, uno spettacolo per intrattenersi, ma noi, io e te, ci amiamo. Non mi importa di chi sia la colpa, so solo che voglio stare con te.” Nella sua voce era palpabile la disperazione: non era pronto a lasciarlo andare.
“Sam. Sammy…” Le parole erano così difficili! “Io ti amo, ti ho sempre amato e non me ne pento, ma tu, tu avresti potuto avere una vita, dei figli ed invece, per colpa di quel figlio di puttana, sei costretto a restare legato a me.” Una lacrima percorse il suo viso per poi cadere sul sedile di pelle.
L’altro sorrise e lo baciò. Approfondirono quel contatto e si dovettero staccare semplicemente per la mancanza d’aria. Dean provò nuovamente a scacciarlo, anche se era difficile reprimere quei sentimenti, eppure Sam gli restò accanto anzi, lo trascinò con sé sui sedili posteriori della macchina. Si strinsero l’uno all’altro, le mani sulla schiena dell’altro, baciandosi le labbra, il collo e qualsiasi zona di pelle non coperta dai vestiti.
“Sam, sei sicuro? Domani potremmo pentircene…”
Le sue labbra furono zittite da un dito del fratello. “Ti amerò per sempre, Dean. Non importa quel che accadrà e se è tutta una macchinazione di Chuck, ma io voglio stare con te, fino alla morte e oltre.”
Continuarono a accarezzarsi, spogliandosi a vicenda, fino a che non furono entrambi completamente nudi. Fecero l’amore, incuranti del fatto che chiunque, sulla strada, avrebbe potuto vederli.
L’impala accolse i loro baci e le loro confidenze, così come aveva fatto fino ad allora e sempre avrebbe fatto.




Ciao a tutti e buone feste :) Torno a ripopolare il fandom con questa storia nata come scambio di regali. Il prompt non è mio, ma della meravigliosa Amy che ringrazio con tutto il cuore, la ff non sarebbe mai nata senza di te! Spero che vi piaccia e che possa intrattenervi tra un brindisi e una fetta di pandoro. (Ma Sam e Dean sono tema pandoro o panettone?)
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Darlene_