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Autore: DanieldervUniverse    29/12/2019    0 recensioni
[Il Trono Di Ghiaccio]
Nel periodo "piacevole" tra la fine del primo libro e l'inizio del secondo alcune "gatte da pelare" sembrano turbare le giornate di Dorian e di conseguenza la stoica esistenza di Chaol.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Chaol?- lo chiamò Dorian, facendo segno all’amico di avvicinarsi -Mi sai dire dove sono finiti tutti i gatti?
-Gatti?
-Sì, i gatti.
-Tuo padre odia i gatti, lo sai.
-Infatti. Per cui mi chiedo dove siano tutti- insisté il principe, indicando con un ampio gesto il cortile del castello semi-deserto, fatto salvo per le guardie e alcuni nobili che si godevano una passeggiata al sole pomeridiano.
-Dorian, di tutti i modi in cui potresti rifarti di tuo padre questo è di gran lunga il più infantile- commentò il capitano delle guardie, passandosi una mano sul volto.
-Cosa? Che c’entra mio padre? Io penso ai gatti.
-Perché?
-Perché sono agili, nobili, affascinanti, indipendenti, dormono quasi tutto il giorno e occupano poco spazio.
-Abbiamo dei cani che possono soddisfare ognuno di quei prerequisiti.
-Ma un gatto posso tenerlo in camera.
-E come ci dovrebbe arrivare, considerando che la tua camera è già occupata?
-Da solo, come tutti i gatti.
-È per questo che le serve raccontano che ci siano degli strappi nelle tue tende.
-Dove hai sentito queste voci?- replicò il principe, fingendo sorpresa.
-Dorian.
-Dai Chaol piantala di fare il capitano per qualche secondo. E poi non devi per forza farmi da baby-sitter.
-Certo, perché tutti gli altri che ti dicono le cose li stai a sentire?- Chaol incrociò le braccia sul petto, scoccando all’amico un’occhiataccia.
-Dipende.
-Smettila di dire così.
-Sto scherzando.
-Sei un principe. Scherzare è una cosa che fanno i bambini.
-Oh miei dei, come faccia lei a sopportarti…
-E NON… parliamo di lei.
-Non mi offendo se…
-Tra me e lei è una faccenda privata, non intrometterti.
-Scusa, scusa- si arrese Dorian, alzando le braccia -Però sul serio, dobbiamo trovare quei gatti.
-Se tuo padre ne ha anche solo sentito l’odore li avrà già fatti massacrare tutti.
-Probabile. Ma non ne ho saputo niente. Magari qualcuno li ha messi al sicuro?
-Qualcuno? Ma chi… oh- fece Chaol, realizzando la cosa.
Dorian alzò un sopracciglio, prima di realizzare a sua volta.
-Oh!
-Già.
-Ooooohhhh!
-Smettila.
-Credo di sapere dove siano quei gatti ora.


La principessa Nehemia sbirciò fuori dalla camera per qualche istante, prima di aprire i battenti abbastanza da mostrarsi ai suoi ospiti.
-Principe Dorian. Capitano Chaol.
-Principessa- rispose con cordialità il principe, mentre Chaol si esibiva in un cortese ma rigido inchino.
-A cosa devo il piacere della vostra visita?
-Veniamo per chiederle un informazione.
-Farò il possibile.
-Ha per caso qualche gatto in camera?
-Gatto? Credevo che suo padre odiasse i gatti.
-Infatti, ma un gatto va dove vuole e nessuno può impedirglielo
Nehemia non rispose, mostrandosi imperscrutabile mentre i due uomini attendevano pazientemente una sua risposta.
-Mi dispiace signori, ma non ho mai visto gatti al castello fin ora…
-Meow!- fece un gatto striato di rosso e bianco, sbucando da dietro la gonna della principessa e strofinandosi alle sue gambe.
-Celanea!- esclamò Chaol, facendo trasparire una punta di disappunto.
-E va bene, entrate!- replicò l’interessata, al che Nehemia si chinò a raccogliere l’animale da terra e a farsi da parte. Acciambellati sul letto, attorno alla figura supina di Celanea, c’erano una mezza dozzina di gatti. Il rumore delle fusa di quelli che la ragazza stava accarezzando si poteva sentire quasi fino alla soglia.
-Wow, i miei complimenti- disse Dorian, guardandosi attorno.
-Non c’è di che- replicò l’assassina, senza guardarlo.
-Celanea, cos’è questo?- domandò Chaol, meno lieto.
-La… mia personale iniziativa per salvaguardare tutti gatti del castello?
-I cani non ti bastavano?
-Qualsiasi cosa per compiacere il mio re. Il che include liberarlo dal flagello dei gatti.
Chaol fece roteare gli occhi al cielo.
-Scusate se interrompo questa tenera riunione, ma dato che voi due gentiluomini siete qui vi dispiacerebbe aiutarci a tenerli lontani dalle tende?- domandò Nehemia.
-Certamente. Non vorremo che i servi si insospettiscano- rispose prontamente Dorian, facendo l’occhiolino.
In netta minoranza, Chaol dovette cedere. E siccome era l’unico in armatura, dovette sopportare la maggior parte degli assalti dei felini più reticenti.

  
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