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Autore: ale81194    29/12/2019    0 recensioni
1. Ben tornata ~ Con lei a castello nulla sarebbe stato più tranquillo. Sorrise ai ricordi dei guai e degli scherzi che avevano combinato da piccoli. Era bello riaverla accanto.
2.. Famiglia ~ «Pronte?» La domanda che Shade pose, guardando le due ragazze posizionate accanto a sé, ebbe come risposta un cenno di approvazione.
3. Autunno ~ «Ti ricordi quel vecchio libro che da bambina portavo ovunque?» Shade sorrise.
4. Doppia faccia ~ Moon Maria sospirò, sua nipote era peggio di Shade in quanto caparbietà. Si alzò, sconsolata, sapendo che non avrebbe ricevuto nessuna risposta soddisfacente e uscì dalla stanza, lasciandole finire la colazione.
[Raccolta ~ Alcuni capitoli contengono accenni alla Bluemoon e alla Redjewel ~ Raccolta revisionata con cambiamenti importanti, per chi l'avesse già letta, consiglio la rilettura]
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Milky, Nuovo Personaggio, Rein, Shade
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Double face

~ Moon Maria studiava attentamente sua nipote, la quale stava mangiando tranquillamente davanti a lei del pane ricoperto da un abbondante strato di marmellata ai mirtilli.
«Smettila di guardarmi assiduamente»
«Mi nascondi qualcosa?» Nella voce della regina, che, come al solito, era molto dolce, c’era una nota di preoccupazione.
«Non ti sto nascondendo nulla zia» Il sorriso di rassicurazione che le volse però non convinse la sovrana del regno della Luna. La giovane notandolo cercò, addentando per la terza volta il pane, di troncare sul nascere l’inizio di un’inutile discussione.
«E anche se fosse, non dovresti impensierirti, non sono faccende che riguardano questo regno o mondo»
Più o meno.
Ma questo la corvina lo aggiunse solo mentalmente. Di faccende militari se ne occupava solo con Shade, sua zia, per quanto fosse un’ottima regina, non era abbastanza fredda nel prendere decisioni di questo tipo.
«Mi preoccupo, lo sai»
«Invano»
«Ma sono tua zia e la tua tutrice»
«E io tua nipote e per me sei come una madre»
«E sono anche la regina di questo regno»
«E io la principessa, visto che mio padre e mio zio erano fratelli.»
Moon Maria sospirò, sua nipote era peggio di Shade in quanto caparbietà. Si alzò, sconsolata, sapendo che non avrebbe ricevuto nessuna risposta soddisfacente e uscì dalla stanza, lasciandole finire la colazione.
«Proprio perché siete una principessa non dovreste avere dei modi così inappropriati»
Alexa ruotò il capo, seguendo la direzione della voce, ritrovando dietro di lei un signore dall’età indefinita tra i sessanta e gli ottant'anni, leggermente in sovrappeso, calvo ma con una barba estremamente lunga: Gabriel, uno dei consiglieri più cari della regina. L’uomo aveva ascoltato quasi l’intero discorso, non riuscendo, alla fine, a non esternare il proprio pensiero verso quella ragazza che poco conosceva ma che mal tollerava a causa dei suoi comportamenti e delle sue bizzarre abitudini.
In quel momento nella stanza erano rimasti solo loro due.
«Non ho mai chiesto la vostra opinione, Gabriel»
«Vostra zia è la regina, dovreste mostrare più rispetto.»
«Non mi sembra di essere stata irriguardosa nei suoi confronti. Inoltre, vi ricordo chi sono»
Gabriel si inchinò sorridendole sornione.
«Allora, visto che avete chiaramente presente il vostro ruolo, io andrei, vostra altezza»
C’era del sarcasmo estremamente poco velato in quelle due parole, qualcosa che ebbe il potere di cambiare irrimediabilmente la persona che era seduta lì davanti.
Quando alzò il capo privo di capelli, pronto ad allontanarsi, il sorriso scomparve e il fiatò gli si mozzò in gola.
La principessa si era alzata avvicinandosi a lui senza il minimo rumore, ma non fu quello che sconvolse così tanto l’uomo, che più la osservava e più si chiedeva se fosse possibile che colei che avesse davanti fosse la stessa che viveva in quel palazzo da ormai un mese.
La stanza sembrava aver mutato improvvisamente le sue caratteristiche: quella che era una delle camere più accoglienti era diventata fredda, inquietante, inospitale come se volesse imitare l’esempio della persona davanti a lui.
Inconsciamente le sue labbra si schiusero pronunciando un flebile «E voi chi siete?».
Sentendo la domanda la corvina rise, una risata gelida capace di far congelare il cuore, ma la cosa più inquietante erano gli occhi: in confronto due lastre di ghiaccio avrebbero mostrato più calore.
Il minuto corpo era rilassato, nulla nella sua postura sembrava esprimere aggressività, eppure, più la guardava e più gli sembrava di essere di fronte a un lupo pronto a divorare la sua preda, non appena la sua voglia di divertirsi fosse stata soddisfatta.
La giovane donna si alzò, con estrema lentezza, in punta di piedi, poggiando pigramente le sue diafane mani sulle spalle dell’uomo, avvicinandosi al suo orecchio sinistro.
Parlò, pacatamente e con voce nitida. Sentì, attraverso i vestiti, i muscoli di lui irrigidirsi e la sua temperatura corporea calare drasticamente. Sorrise vittoriosa.
«Io non rischierei di prendere in giro un vice-presidente del consiglio universale, sapete, i politici sanno essere molto pericolosi... Potrebbe non piacervi particolarmente il finale»
Quando tornò di nuovo con i piedi completamente a terra era ricomparsa improvvisamente, così come era scomparsa, la stessa ragazza dolce e adorabile che tutti a palazzo conoscevano;  la reale alzò lo sguardo un’ultima volta per regalare al consigliere un tenerissimo sorriso, per poi uscire dal piccolo soggiorno senza emettere nessun altro suono, lasciando l’anziano a fissare il vuoto per un tempo che sembrò interminabile.
Non conosceva quasi nulla di lei e lui l’aveva sottovalutata, pensava fosse una principessa docile e irriverente; peccando di arroganza non era rimasto al suo posto, commettendo un grave errore, e ne avrebbe pagato le conseguenze se solo avesse provato a dimenticarsene.
Che donna terrificante.






















Angolo autrice 
Mi scuso enormemente per il ritardo mostruoso.
È da un anno e mezzo che non aggiorno, mi dispiace enormemente, ma ho avuto problemi.
Tra cui blocco dello scrittore, esami universitari ecc…
Spero vivamente che possa piacervi, è uscito di getto questo pomeriggio, dopo un’infinità di tempo che non avevo ispirazione.
Se ci sono errori ortografici e di distrazione perdonatemi, ricontrollerò appena posso, datemi un paio di giorni, sono sommersa dallo studio per la sessione, abbiate pazienza.
Qui vediamo la facciata da politico di Alexa, aspetti del carattere che nessuno a palazzo si sarebbe potuto immaginare, causati dall'ambiente in cui lavora.
Ovviamente, per essere dove è, non potrebbe mai essere una persona con poca determinazione.
Inoltre provo pietà per M. Maria per avere due “figli” così facili da sopportare e gestire.
Grazie a chi leggerà, spero sia uscito qualcosa di decente e con un minimo di senso, nel caso sia venuto una ciofeca fatemelo sapere.
~ Ale

  
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