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Autore: Ellygattina    29/12/2019    2 recensioni
Attenzione: spoiler sui capitoli da 74 in poi per chi non segue le scan online. Passate oltre se non li avete ancora letti!
È arrivato il Natale sulla Edens Zero ma Weisz, ancora convalescente dopo l'avventura sulla Berial Goer, non può ancora alzarsi dal letto. Quali saranno i suoi pensieri nell'infermeria? E i suoi compagni come si comporteranno?
*Questa storia avrebbe dovuto partecipare all’iniziativa “Xmas Countdown Challenge 2019” organizzata dal forum FairyPiece - Fanfiction & Images.*
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Homura, Rebecca, Shiki Granbell, Weisz Steiner
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Era la mattina di Natale ma Weisz, riemergendo faticosamente dal sonno nell'infermeria della Edens Zero, non riuscì a gioirne. Erano passati parecchi giorni da quando era stato gravemente ferito dagli uomini di Drakken Joe durante l'incursione sulla Berial Goer, e sebbene ormai si sentisse molto meglio grazie al tempestivo aiuto di Sibir e alle cure di Sister, gli era stato comunque proibito di alzarsi dal letto. Al contrario delle sue brillanti aspettative da circa un mese a quella parte, quindi, aveva davanti un 25 dicembre decisamente noioso in cui la sua unica occupazione utile sarebbe stata cercare di ignorare l'allegro suono di chiacchiere e risate in lontananza. La ferita infatti non si era ancora rimarginata del tutto, e sebbene non ci fosse paragone con la debolezza e le sofferenze dei primi giorni, il ragazzo continuava a stancarsi facilmente e ad aver bisogno di stare spesso sdraiato per placare fitte anche molto dolorose, motivo per cui Sister, nonostante le sue accorate proteste e l'appoggio degli altri, aveva decretato la sua condanna senza possibilità di appello.
Nelle sue fantasie ormai distrutte, invece, complici il sontuoso banchetto preparato da Witch e un po' di fortuna, Homura avrebbe finalmente accettato le sue avances per poi seguirlo magari nella sua stanza per un festeggiamento extra, ma quel maledetto proiettile sparato a tradimento aveva rovinato tutto, e sebbene sapesse di dover solo ringraziare per essersela cavata in quel modo, l'idea di passare la giornata da solo non gli sorrideva affatto. Pensava di essersi lasciato alle spalle da tempo la solitudine che per anni, su Norma, era stata la sua unica compagna, ma evidentemente si sbagliava. Gli altri membri dell'equipaggio gli erano stati molto vicini in quei giorni di convalescenza, ma nonostante il legame tra loro si fosse decisamente rafforzato dopo tutte le avventure passate insieme, non voleva illudersi che anche a Natale avrebbero fatto lo stesso a scapito dei festeggiamenti. Senza contare che Sister era stata fin troppo chiara sul fatto che avesse ancora bisogno di calma e riposo e nessuno sano di mente le sarebbe andato contro proprio nel campo in cui eccelleva...
Sbuffando leggermente, decise allora di cercare una posizione più comoda per tentare di riaddormentarsi, dal momento che in fondo non aveva nulla di diverso da fare rispetto ai giorni precedenti, ma poco dopo un lieve rumore alla porta lo avvisò che qualcuno doveva essere andato a trovarlo.
Un po' indeciso se essere più contento o infastidito per quella visita, che di certo sarebbe stata fin troppo breve per i suoi gusti, si voltò comunque da quella parte, scoprendo con stupore che si trattava di Homura.
In realtà non avrebbe dovuto sorprendersi più di tanto, visto che in quei giorni la spadaccina aveva passato parecchio tempo al suo fianco in quella stanza, persino quando stava troppo male per accorgersene, ma non si era ancora abituato ad averla sempre così vicina.
Ne era felice, ovviamente, dal momento che aveva sempre avuto un debole per lei, ma quel repentino cambio di atteggiamento nei suoi confronti continuava a stupirlo. Non le aveva mai detto nulla al riguardo, ma era sicuro che da quando era stato ferito il suo sguardo avesse qualcosa di diverso ed era raro che non fosse seduta accanto al letto al suo risveglio.
La prima volta che l'aveva trovata lì aprendo gli occhi, in realtà, appena realizzato che la sua presenza non fosse soltanto il frutto di un bellissimo sogno, era riuscito a farla scappare subito per l'imbarazzo con il risultato di prendersi poco dopo una bella lavata di capo da Rebecca, ma il mattino successivo la mora, con suo enorme sollievo, era tornata comunque, minacciandolo semplicemente di stare attento a quel che diceva se non voleva finire male sul serio.
In un'altra situazione ne avrebbe approfittato per tirar fuori qualche altra battuta delle sue, tanto per vederla arrossire di nuovo, ma era troppo contento di quello sviluppo inaspettato per rischiare di mandare tutto all'aria un'altra volta. Così era rimasto tranquillo ingoiando le molte domande, provocatorie e non, che gli erano sorte spontanee sulla punta della lingua, e nel giro di poco si erano ritrovati a chiacchierare piacevolmente finché il sonno non era tornato a reclamarlo, permettendo a quella scena di ripetersi giorno dopo giorno.
«Come ti senti oggi?» gli chiese come sempre Homura sorridendo.
«Meglio» borbottò il ragazzo, leggermente imbronciato. Gli faceva piacere che fosse passata a trovarlo, ma forse avrebbe preferito non vederla affatto quel giorno, dal momento che di lì a poco sarebbe andata giustamente in salotto a mangiare e divertirsi con gli altri, ricordandogli che per lui non ci sarebbe stata invece nessuna festa. Se nessuno si fosse fatto vivo, con ogni probabilità, sarebbe stato più facile ignorare quella data come aveva sempre cercato di fare a Norma...
«Mi fa piacere» disse dolcemente la mora, guardandolo però con aria interrogativa. Doveva aver capito che qualcosa non andava e si augurò che non insistesse per scoprirlo. Non aveva alcuna intenzione di rivelarle come si sentiva da quando aveva aperto gli occhi quella mattina e temeva di non riuscire a mentire proprio a lei. Una parte di lui avrebbe voluto trattenerla lì con una scusa qualsiasi, ma aveva una reputazione da difendere e di certo non sarebbe stato un dramma passare per una volta di più il Natale da solo. In fondo era successo tante volte a Norma prima di incontrare Sibir e la sua banda e Homura, per sua disgrazia, non era ancora la sua fidanzata...
«È per te» disse a un certo punto la ragazza porgendogli un pacchetto e distraendolo così dai suoi tristi pensieri.
Weisz guardò con tanto d'occhi ora lei ora l'oggetto e ci mise qualche secondo a trovare le parole. Non si aspettava certo un regalo di Natale da parte sua!
«Non dovevi» le disse infine stupito, accusando però il colpo. E pensare che lui non voleva nemmeno gli auguri quel giorno!
«Siamo compagni, no?» rispose allegramente lei con un bel sorriso.
«Sì, certo» mormorò il giovane un po' deluso, distogliendo lo sguardo. Per un attimo si era illuso che quello di Homura fosse un gesto particolare nei suoi confronti, ma a quanto pare si era sbagliato...
Non si accorse però che la spadaccina aveva mormorato qualcosa arrossendo e coprendosi la bocca subito dopo e questa, con un sospiro di sollievo, ne approfittò per chiamare a gran voce i loro compagni, che l'istante successivo entrarono spintonandosi e augurandogli buon Natale.
In men che non si dica, il ragazzo si ritrovò il letto ingombro di pacchetti e a quel punto capì, con un'ondata di emozioni contrastanti, quanto quel gruppo di scalmanati gli si fosse affezionato. Che avessero davvero intenzione di portare, per quanto possibile, la festa da lui, come nelle sue più rosee previsioni?
Neanche gli avesse letto nel pensiero, Shiki si offrì di trasferire in infermeria con il suo Ether Gear albero e regali, e ben presto la stanza, nonostante le iniziali proteste di Sister, fu un tripudio di luci e colori in cui tutti si scambiavano regali e ringraziamenti.
Weisz in realtà non aveva preparato nulla per loro, ma nessuno sembrò prendersela e il ragazzo si ripromise di ricambiare alla prima occasione. Per lui il Natale, a parte i primi anni in cui era troppo piccolo per queste cose, era sempre stato più che altro un giorno in cui bere e divertirsi più del solito in qualche bar con i pochi amici che aveva, ma conosceva la tradizione dello scambio dei doni, e in fondo era curioso di provare questa nuova esperienza.
Non ebbe però molto tempo per pensarci, perché i suoi compagni lo coinvolsero in chiacchiere e racconti delle rispettive vite prima di incontrarsi finché Witch non portò il pranzo.
A quel punto Weisz era sicuro che avrebbero dovuto tornarsene in salotto anche solo per problemi di spazio, ma Shiki e gli altri riuscirono chissà come a restargli accanto. Certo non doveva essere facile gestire la scomoda situazione, visto che piatti e posate continuavano a passare di mano in mano con tutti gli inconvenienti del caso, ma incredibilmente poté gustare in compagnia una portata dopo l'altra, e quando alla fine l'intero equipaggio se ne andò per permettergli di riposare, il ragazzo si sdraiò con il sorriso sulle labbra. Homura non gli aveva ancora dato neanche un bacio, purtroppo, ma la risposta di Rebecca alle sue scuse e ringraziamenti per quel gesto inaspettato gli aveva comunque scaldato il cuore. «Pensavi davvero che ti avremmo lasciato solo il giorno di Natale?» gli aveva detto seria ma dolce, subito appoggiata dal resto del gruppo, e per un attimo si era sentito in colpa al pensiero di come si era fatto accogliere a bordo da lei e Shiki sulla sua astronave e di tutte le volte che avrebbe voluto abbandonarli. Era davvero una fortuna che le circostanze gliel'avessero sempre impedito, in un modo o nell'altro, perché degli amici così non sarebbero stati facili da trovare.
Un attimo prima di chiudere gli occhi, si voltò verso il comodino, dove una pila di regali aveva sepolto quelli che avrebbero dovuto essere i suoi tristi passatempi per quella giornata, e il suo sorriso si allargò ulteriormente.
Cedette al sonno subito dopo, ma al posto degli incubi sul passato che in quei giorni continuavano a tormentarlo, sognò le loro avventure insieme e la festa di Natale più bella della sua vita.


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi sia piaciuta e di essermi spiegata bene senza rattristarvi troppo. Probabilmente Homura, in particolare, mi è venuta parecchio OOC, ma l'idea di lei così preoccupata per il nostro sfortunato eroe mi piaceva troppo per non inserirla. E che ne pensate poi di Weisz? Purtroppo non abbiamo molti indizi sul suo passato a Norma, ma ho sempre pensato che il suo potesse essere molto simile a quello di Rebecca e ho agito di conseguenza. :)
Come ho detto nell'introduzione, la fic avrebbe dovuto partecipare alla “Xmas Countdown Challenge 2019” del forum FairyPiece (oppure essere un piccolo regalino di Natale per i fan di Edens Zero), ma per vari motivi non sono riuscita a pubblicarla prima. Ci tenevo troppo però a questa breve one-shot per aspettare un altro anno, senza contare il fatto che mi frullava in testa da quando ho letto il capitolo 74 del manga e volevo dare una piccola gioia al nostro povero Weisz (oltre che a noi, visto lo shock per le sue fan! XD).
Come avrete capito, non ho tenuto conto del famoso Sister Energy (l'idea di base per la fic è nata prima di conoscerne l'esistenza, e inserire quel drink miracoloso avrebbe di fatto impedito la realizzazione della scena) ma spero che non mi abbiate odiata troppo per aver prolungato tanto le sofferenze del nostro malcapitato eroe. Se non altro, però, Homura gli è stata vicina per tutto il tempo e non escludo, a breve, di scrivere un prequel di questa storia in cui li vedremo interagire di più. u.u Potrebbe piacervi l'idea?
Per il momento, però, fatemi sapere che ne pensate di questa fic, se vi va, e grazie di cuore per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo. *^* <3
Se qualcuno fosse interessato, vi informo inoltre di aver creato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in pochi, ma saremo ben felici di accogliervi a questo indirizzo: https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto augurandovi una buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni e alla prossima!
Ellygattina


P.S: Il prompt di partenza è stato sicuramente “Natale a letto” (23 dicembre: Natale alternativo), ma scrivendo la storia mi sono ispirata anche a questi:
A non può festeggiare il Natale, B porterà il Natale da lui” (21 dicembre) e, in misura minore,
Ho sempre odiato il Natale” (bonus: “ma da oggi è la mia festa preferita”) del 20 dicembre.
Spero che abbiate apprezzato la scelta. :3 (E soprattutto il risultato :P)
Tanti auguri di buon anno e buone feste a voi e ai vostri cari, se non ci sentiamo prima, e alla prossima!

  
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