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Autore: addict_with_a_pen    30/12/2019    2 recensioni
Gerard ha sempre amato l’inverno.
Il freddo, il poter mettere i maglioni che nascondono ogni tipo di forma e dunque la pancia, lo stare sotto le coperte senza sudare e senza stufarsi, il dormire meglio rispetto al penoso riposo che si fa solitamente in estate, il mangiare dolci, il Natale, la neve e infine, cosa più importante, Frank.
Lui e Frank hanno un’amicizia così tenera che ancora adesso a volte alla domanda “hai la ragazza?” Gerard non sa se offendersi o meno. La motivazione è stupida, ma sente che se mai dovesse trovare una ragazza, allora Frank lo potrebbe prendere come un torto ed è una cosa talmente priva di senso che nessuno a parte lui dovrà mai saperlo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Take A Chance On Me!*


Gerard ha sempre amato l’inverno.
Il freddo, il poter mettere i maglioni che nascondono ogni tipo di forma e dunque la pancia, lo stare sotto le coperte senza sudare e senza stufarsi, il dormire meglio rispetto al penoso riposo che si fa solitamente in estate, il mangiare dolci, il Natale, la neve e infine, cosa più importante, Frank.
Gerard sa che non potrà vivere per sempre nella sua cittadina natale, che dovrà prima o poi lasciare il nido e andare a trovarsi un lavoro e una casa tutta sua ovunque lo porti la vita, dovunque ma lontano da lì e lontano da Frank… 
Lui e Frank si conoscono da molto, fin da quando erano solo due bimbi e le loro due famiglie si sono riavvicinate dopo tempo: i loro genitori si erano difatti incontrati e stretto amicizia alle superiori, perdendosi poi di vista al college e ritrovarsi come rispettivi vicini di casa non era di certo qualcosa che entrambe le famiglie avevano previsto!
Gerard ha un fratello, il piccolo Mikey, e, ancora adesso se ne vergogna, ma un tempo era molto geloso di lui… Frank e Mikey hanno all’incirca la stessa età e non c’è da sorprendersi se da piccoli giocassero assieme.
“Perchè non giochi anche tu con loro Gerard?” Era la domanda che sua madre gli poneva all’incirca sempre, ma una risposta sensata non è mai uscita dalla sua bocca.
Gelosia, era quella la motivazione, geloso del vederli così felici e di vedere quanto bene giocassero assieme senza di lui…
Non c’è da sorprendersi, o forse un po’ sì, della reazione di Gerard la prima volta che Frank, all’età di 8 anni, ha deciso di sua spontanea volontà di andare a giocare con lui invece che con Mikey.
“Che ci fai qui…?” Aveva chiesto un Gerard di 11 anni, oramai quasi ragazzino, vedendosi entrare quel bimbo in camera sua.
“Giochiamo!”
E il motivo del perché subito dopo un mare di lacrime hanno cominciato a scendere dagli occhi del povero Gerard ancora oggi rimane un mistero. Ancora oggi Frank a volte lo prende in giro per questo fatto, ma una presa in giro da amici, quindi Gerard non può che arrossire e ridere.
Da quel giorno lui e Frank hanno stretto un bel legame, un qualcosa che agli occhi degli altri potrebbe essere solo un’amicizia, ma Gerard sente qualcosa di diverso quando è con Frank, rispetto che quando è con suo fratello Mikey o ancora con il suo amico Ray.
Lui e Frank hanno un’amicizia così tenera che ancora adesso a volte alla domanda “hai la ragazza?” Gerard non sa se offendersi o meno. La motivazione è stupida, ma sente che se mai dovesse trovare una ragazza, allora Frank lo potrebbe prendere come un torto ed è una cosa talmente priva di senso che nessuno a parte lui dovrà mai saperlo.
A Gerard non spiacerebbe poter chiamare Frank “il suo ragazzo”, anche perché un po’ già lo è, almeno ai suoi occhi, dato che più di una volta, ma anche più di una trentina, non hanno esitato a dividere il letto e dormire assieme abbracciati sia col caldo asfissiante che, come Gerard adora, con il freddo pungente fuori.
“Sei meglio di un termosifone Gee… Posso abbracciarti?” Aveva detto Frank una delle prime notti passate assieme prima di addormentarsi, e da quella notte non ne è passata più nessuna senza loro due stretti in un abbraccio.
Frank è l’unica persona che Gerard tollera ad una distanza inferiore di 30 centimetri da sé anche in estate, anzi, più vicini sono meglio è, e mai potrà scordare come questa loro tendenza a stare appiccicati una volta li abbia messi entrambi così in imbarazzo!
Era uno stupido e pigro pomeriggio estivo e fuori non si respirava tanto caldo faceva, così che quale metodo migliore per combattere il caldo se non stare avvinghiati sul divano ad imboccarsi rispettivamente col gelato al cioccolato?
“Oh e questo deve essere Gerard!” Tanto erano presi ad imboccarsi e ridere che nessuno dei due si era reso conto dell’ingresso dell’amica di Donna, mamma di Gerard, in casa.
“E tu devi essere il suo ragazzo, piacere tesoro!”
Il fatto che nessuno dei due abbia dissentito a quella affermazione ancora oggi fa fantasticare Gerard, ma lo fa anche imbestialire per non aver trovato il coraggio di zittire le risatine nate tra i familiari viste le loro facce rosse e ammettere che sì, lui e Frank stanno insieme.
Ormai tutti in famiglia li considerano una coppia, tutti sono in attesa che uno dei due trovi il coraggio di uscire da questa “amicizia” e chiedere all’altro di diventare il suo ragazzo, tutti e anche loro stessi, tuttavia troppo impauriti per farlo.
Gerard potrebbe morire se Frank non ricambiasse i suoi sentimenti, anche se riflettendoci bene, forse è impossibile che questo possa avvenire, soprattutto dopo la doccia dell’estate scorsa…
Era un giorno davvero caldo tanto da risultare insopportabile perfino respirare, così che entrambi avevano acconsentito all’idea di farsi una doccia rinfrescante. Ovviamente però, nessuno dei due voleva sprecare tempo per lavarsi e dunque perdere minuti preziosi di conversazione, così che la proposta di Frank di mettersi il costume e lavarsi assieme venne apprezzata e approvata da entrambi.
“Mh G-Gee tutto bene…?”
Ovviamente uno stupido costumino poco poté frenare la fantasia di Gerard, così come non poté impedire ad una certa eccitazione di farsi notare.
“Posso uscire se vuoi, umh… sistemare le cose, non preoccuparti, dav-”
Ma, preso da chissà quale forma di coraggio, Gerard aveva risposto semplicemente tirandosi giù il costume e aspettando che Frank accettasse il chiaro invito di aiutarlo a “sistemare le cose”.
Gerard non potrà mai dimenticare la risposta di Frank, ovvero tirarsi via il costume a sua volta e abbracciare stretto a sé il suo amico.
Gerard non potrà nemmeno mai dimenticare il piccolo gemito uscito dalle labbra di Frank e nemmeno l’eccitazione immensa provata in quel momento, eccitazione e, oramai ne è praticamente convinto, amore.
“Oh Dio, scusate ragazzi!” Ma ovviamente non potrà nemmeno dimenticare mai l’imbarazzo indescrivibile provato nel vedere sua madre aprire la porta del bagno poco prima che la mano di Frank andasse a risolvere il piccolo problema.
“S-Scusa Gee!” Era stata la risposta imbarazzata di Frank, prima di correre fuori dalla doccia e lasciare il povero Gerard solo con un’erezione notevole e tanta tristezza nel cuore.
I giorni dopo passarono nell’imbarazzo, conclusosi in un abbraccio da parte di Frank e un “dimentichiamo tutto” che ancora oggi fa velare gli occhi del povero Gerard di lacrime.
Lui vorrebbe davvero tanto non dimenticare, vorrebbe tornare in quella doccia e finalmente dire a Frank quanto importante sia nella sua vita, ma oramai quel giorno è andato, e non passa un singolo istante nel quale Frank non sia nei suoi pensieri.


Pensa a lui talmente tanto che, per un istante, Gerard non è certo che la persona che in questo momento sta disegnando cuori nella neve davanti alla porta di casa sua sia davvero Frank o soltanto un'immagine frutto della sua fantasia.
È mattino presto e stranamente Gerard si è svegliato prima delle dieci, trascinato giù dal letto e affacciato alla finestra dove un Frank bardato con tanto sciarpa e cappello sta disegnando cuoricini nella neve.
Probabilmente il rumore che lo ha tirato giù dal letto deve essere stata una sua imprecazione, visto che il genio sta scavando nella neve gelida senza guanti. Gerard vorrebbe scendere per andare a scaldargli le mani prendendole nelle sue e soffiandoci sopra piano con aggiunta di bacino finale, ma invece rimane alla finestra a fissarlo dall’alto per godersi la scena.
Onestamente, ora che ci pensa, non ha la più vaga idea di cosa stia facendo e il perché, ma presto si accorge che accanto ai cuoricini si sta aggiungendo qualcos’altro.
“Porca troia quanto è fredda!” Per poco Gerard non si fa scoprire con una risata, ma gli basta leggere cosa Frank ha scritto nella neve per trasformare il suo sorriso in un’espressione sbigottita.
Il dubbio, se così lo si vuole ancora chiamare, che Frank provi qualcosa per lui c’è da tempo ed è fondato, ma quando qualcuno ti dice, o meglio ti scrive, “ti amo” nella neve a caratteri cubitali con mille cuoricini attorno non può che farti battere il cuore all’impazzata e farti sciogliere un pochino.
“vu srre mio ragzzo?” È ciò che poi si intravede scritto male e di fretta e, stavolta, Gerard è obbligato a ridere.
“Brutto stronzo che non sei altro!”
“Oh quante belle parole!” 
“Da quanto tempo mi stai spiando??”
“Abbastanza da sapere che oramai le tue mani saranno ghiaccioli Frankie!”
“Allora vieni a scaldarmele, stronzo!”
E Gerard non può che correre giù dalle scale alla velocità della luce per andare ad aprire la porta al suo Frank e… e cosa? Cosa dovrebbe fare ora?
Sono dentro a questa strana situazione di amicizia romantica da così tanto che ormai Gerard non ci sperava più e non sa se comportarsi come sempre oppure diventare ancora un pochino più intimi.
“Gerard sto morendo di freddo! Aprimi!”
Lui non sa davvero cosa dirgli, si è appena confessato, gli ha detto ti amo! Come dovrebbe fare? Dirglielo anche lui o far finta di niente? Dopotutto gli ha rovinato la sorpresa, magari ora non vorrà più essere il suo ragazzo, o magari non era per lui questo messaggio.
“Mh, Gee n-non… non fa nulla se, cioè… non importa se anche tu non provi, cioè… possiamo parlarne?”
Gerard sa che ogni momento che aspetta è un piccolo pezzettino di cuore di Frank che va in frantumi, ma è totalmente bloccato. Ci ha pensato sopra talmente tanto che ora che sta per accadere non ci crede e non sa che fare.
“Gee…? Vuoi che me ne torni a casa…? S-Scusa, non volevo rovinare tutto, s-scusami…”
Ma lì l’unico a star rovinando tutto è solo Gerard che, con la mano sulla maniglia, ancora non si è deciso ad aprire la porta.
“Scusa avrei voluto parlartene ma n-non trovavo il coraggio di dirtelo a voce! Non riuscivo più a tenermelo dentro perché, Dio, ti amo così tanto… Riesco a dirtelo ora solo perché non ti sto guardando negli occhi, anzi, forse non sei nemmeno dietro a questa porta, ma ti amo Gee, non faccio che pensare a te e, porca miseria, a quella dannata doccia dell’anno scorso, sei il mio chiodo fisso e… sì, sono solo un coglione che parla con la porta, lascia perdere… Meglio che vad-”
“Ma non voglio che tu vada via Frank.” E lo stringe forte a sé, per poi prendere il suo viso tra le mani e baciarlo.
Entrambi avevano sognato questo giorno così tante volte, innumerevoli, tanto che nessuno dei due ormai ci sperava più.
“Ti amo anch’io Frankie, grazie per averci fatti uscire da questa amicizia.”
“Beh, amicizia! Mi hai mostrato il tuo cazzo in doccia, non mi sembrava molto amichevole come cosa, anzi direi che-”
E ora che Gerard ha scoperto quanto bello sia baciare il suo Frank, non può più smettere.
“Senti, non vale tapparmi la bocca così ogni volta che parlo, lo sai?”
“Deduco che quindi non ti piaccia essere baciato…?”
“Stai zitto, coglione.” E stavolta è Frank a tappargli la bocca, per poi ridere piano e stringere forte a sé il suo Gerard.
“Mi hai fatto spaventare un sacco, temevo non ricambiassi e di aver fatto una figura di merda…”
“Beh, dopotutto ti ho mostrato il cazzo, è molto poco amichevole come cosa.” Ammette Gerard beandosi nel guardare le guanciotte arrossate di Frank.
“Vuoi rimostrarmelo…?”
“Perché no?”
Si chiudono la porta di casa alle spalle e, sperando di non aver svegliato nessuno, vanno in camera di Gerard.
Ora che ci pensano entrambi, poco cambierà il loro rapporto: erano già fidanzati da tempo, l’unica cosa che mancava erano i baci e il sesso, ma per il resto erano già una coppia bella che fatta.
“Se avessi dovuto aspettare te saremmo ancora qui a sperare in un miracolo!”
Ma stavolta, Gerard non può ribattere.
“Hai ragione Frankie, hai proprio ragione.”
 

  
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