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Autore: Alarnis    30/12/2019    2 recensioni
Il coltellino smarrito
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si sarebbero rivisti?
Con questa incertezza percorreva ancora ogni giorno quel sentiero, mentre in un bianco fazzoletto conservava con cura un prezioso tesoro di un’epoca triste.
 
***
 
Non era pesante ma quell’oggetto imbrattato sembrava di valore.
Il manico era di scuro legno, impreziosito da intagli di forma geometrica.
Era un piccolo coltello, di quelli dalla lama lucente e ripiegabile. Si intuiva dotato di molti altri attrezzi, ancora all'interno del manico ma pronti ad essere estratti per l'uso.
Era improbabile fosse d’argento, poiché la sua utilità non dipendeva da un metallo prezioso ma dal solido acciaio con cui era stato costruito.
Quando l’aveva scorto lungo quel sentiero solitamente trafficato dai villeggianti, tra la fanghiglia smossa dalla frana,  non aveva potuto resistere alla tentazione di raccoglierlo.

Si trattenne forse troppo a lungo nel rimirarlo perché l’imbrunire lo sorprese in quella serpentina tra i monti, solitaria, fiancheggiata dal bosco, ai margini del paese.

Percepì un rumore provenire dal fogliame. Un’impercettibile stormire di foglie.
Restò immobile: come un cervo nell’attesa. Di cosa? Non lo sapeva.
Cosa poteva essere o chi?
Era piuttosto buio per vedere distintamente. La luce era ormai fievole.
Si disprezzò di aver tardato.
Aveva piovuto molto in quei giorni e il terreno era zuppo d’acqua.
L’immobilità della strada non aiutava la sua inquietudine, nonché il silenzio che pervadeva la vallata sottostante al sentiero non poteva dirsi una certezza non ci fosse pericolo.
L’avrebbero sentito ma forse troppo tardi.

“Chi è là? Fatevi riconoscere!” richiese d’autorità.
Quando vide uscire l’uomo da un fitto groviglio di alberi indietreggiò. I suoi vestiti d'un color stinto narravano di una vita difficile.

Solo poche parole si sentì concedere: “Mi è molto caro. Non volevo andasse perduto nella guerra.”.
Il volto del soldato sembrava sollevato nel guardarlo, confortato fin nell'anima.

Prima che svanisse non poté che proferire “Lo costudirò per te.”.
   
 
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