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Autore: MilesRedwing    02/01/2020    2 recensioni
Autoparodia dei decepticon preferiti dedicata a Capodanno 2020.
Cita e incrocia TfPrime, TfAnimated e i fumetti More Than Meets The Eye/Lost Light
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, DJD/Decepticon Justice Division, Sorpresa, Starscream
Note: Cross-over, Nonsense, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Transformers: Prime, Transformers Animated
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Per i temerari :)
La seguente fanfiction è più che altro una autoparodia/tributo a Oc e personaggi dell'universo di Transformers Prime e dei fumetti Mtmte. Nell'elenco c'è solo la Djd, nel fandom se li leggete ce ne sono altri (Overlabbra/Overlord) in ogni caso qui li nominiamo solamente, non è praticamente necessario conoscere alcuno.
È dissacrante, irriverente, da non prendere da esempio e per certi versi anche una satira su come *non scrivere necessariamente* i personaggi ;)
Ci sono dei riferimenti a Sick of Seek, la mia long, ma non sono direttamente collegate.
Per il resto ecco come Tarn, Redwing, Starscream e Sari Sumdac trascorrerebbero il Capodanno 2020 in una città spaziale di mia invenzione in cui le cose non vanno esattamente come in ogni continuità hasbro.

Speciali ringraziamenti a _Cthylla_

🥂🎊



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                  31 CLICKS TO THE FALL
                                    Atto I

La Peaceful Tiranny.
Baluardo di giustizia e fermezza, affilatissima lancia dalla guida cosmica interstellare, a capo della Decepticon Justice Division, corpo di Esecutori di prima scelta a difendere la grande Causa del Gladiatore Megatronus dal Senato, e dall'Alto Consiglio di Iacon, l'ultimo del ciclo, perfino, si stagliava nei cieli di Messatine.

Al suo interno ogni professionalissimo membro dell'equipaggio disponeva i preparativi per provvedere il 31 di vernario, il mese che nelle loro cifre corrispondeva a dicembre, a disporre di armi, fluidi freddi, constructed cold e Lista per catturare e giustiziare la feccia dei traditori del Cosmo, autobot o meno.

Il Generale Damus G. Ebenezer Breaker, "Tarn", ex Capitano di caravella sonica, al secolo Comandante della tremenda fregata, pronto nei suoi quartieri festeggiava quel joor fondamentale e peculiare nell'esistenza di un mech ...
Come qualunque altro giorno del vorn, ringraziando la sua reliquia, simbolo della vocazione che venerava, la prima edizione di Towards Peace di Megatronus di Kaon, incorniciata e fatta rilegare da un alto artigiano di Crystal che subito dopo aveva ucciso con i propri servosistemi.
Per far sì che alcuno potesse trafugargliela.
A dirvi la verità, come Tarn infatti esige, Megatron dei tempi correnti non era più degno di una cotale speranza riposta nel suo essere, difatti si era spento e acceso due volte, tradendo la cifratura originale ed era indegnamente passato al nemico, ordinando a tutti i soldati di cessare il fuoco e proclamando la Causa terminata.
E per tale ragione, per Ebenezer quello non sarebbe mai potuto essere un termine di ciclo da celebrare.

All'interno di detta ciurmaglia, comunque, differenti erano le prospettive, le professionalità e di conseguenza i capodanni dei cosiddetti, ciascuno intento in una lamentela o solfa diversa.

"Ve lo dico io cosa dobbiamo fare nel 2020, dobbiamo sostituire queste stracazzo di connessioni intercavo! Porco Primus questa roba è più sfasciata del t-cog che mi avete consegnato la settimana scorsa! E quel robot non aveva più neanche gli attacchi al posto giusto! Del suo t cog e del processore di Kaon, il che è tutto dire!"
La minuta ma mordace Nicole di Micronus Prime, 39vorn minicon isterica maggiormente conosciuta come Nickel, il medico di bordo, aveva poi una spiccata propensione per comprendere le situazioni problematiche, anche nei giorni di festa ed affrontarle con il tatto e la gestualità degne della sua cultura di datazione.
"A proposito, dove si è andato a cacciare quel figlio di puttana di una scheda madre usata?!"
"Vos ha ragione, Nickel" le rispose al posto del ricercato l'unità di morte atroce e strangolamento conosciuta come Tesarus, tentando di tradurre il vernacolare dell'addetto all'intelligence, Vos, seduto accanto a lui.
"Kaon ci è rimasto male per Ashley."
L'addetto non sembrò essere d'accordo con quella interpretazione.

Il suo gemello in arme, invece, Helex, era quello che in altri lidi chiamavano fonderia o "strozzatoio" pressoché l'incubo di qualsiasi mech cresciuto con il sogno delle modalità aggiornate e costosissime alla Velocitron.
"No." E colui che litigava puntualmente con la tritatutto.
"Ha detto che l'ha superata Ashley. Non vuole che Nickel gli dia il destronium, il fifone. Si è nascosto nella stiva."
Sbraitò piccato e savio, e sulla ciurma tutta e sul primo ufficiale, considerato pure in primis che avrebbe voluto lui chiamarsi primo ufficiale.
"Ho detto che Kaon è triste per Ashley"
Ringhiò imperterrito Tesarus "e non è nella stiva. È nella stufa."
"Lo dovrei sapere o no se è nella stufa, Tess?!"
Il massacratore dalle lame ancora intrise di pezzi di scarto pareva dirsi piuttosto arroccato sulle sue convinzioni, Helex sul punto di renderlo materia prima.
Una vocetta insolente e tuttavia virile li colse dall'alto delle assi del soffitto.
"Non ci sono rimasto male per Ashley, non sono un fifone, Helex, ma odio il destronium e le enerstud, scusa, Nickel, preferirei potermi sedere comodo tutto l'anno, come vuole il detto e non sono né nella stiva né nella stufa,Tess, per cui sconfitta vostra. E adesso scusatevi con me, da bravi, anche tu, Vos, se non volete che lo sappia il capo, non è una ... *spettacolare* esperienza che volete fare, credetemi.
Kaon, il vice di Damus, non era per nulla un soggetto da augurarsi, che le sue tesla fossero accese oppure no.
Bastava la sua boccuccia.


Ashley, invece, pressoché nominata, altri non era che l'unità di svago bionda preferita, ma questo il Capitano ancora non lo sapeva quando l'aveva conosciuta in missione, di uno dei Listati più succulenti per Tarn di Messatine: Blitzwing.
Ora, il reo era scappato quel giorno ed era scappato per colpa sua, sventura per la scimmietta elettrica d'una sedia, quando aveva perso tempo a corteggiare la doppia lancia dalle anche sculettanti e i seni prorompenti, la quale era d'accordo con il jet-carro armato pazzoide e che aveva ben provveduto drogarlo e giocargli la guardia non solo del prigioniero catturato, ma dell'intera prigione che lo Sterminatore gli aveva "prestato" per l'occasione - una fonderia.

"Quando avrò finito con te vedremo se troverai ancora tanto divertente l'idea di sederti su un'infiltrata!! O di sederti e basta!!"
"Comandante, sia ragionevole, aveva una quarta!"
"Per colpa tua devo non solo recuperare 115 mecha al servizio del mio acerrimo, ma devo anche rimandare l'inseguimento della nave di Overlord per la milionesima volta!!"


Inutile dire quante rincorse, bastonate senza pietà e sfuriate a toni di voce rocamente improponibili avesse dovuto subire l'elettrificaio da parte del Comandante della Djd, una volta tornato a bordo della Peaceful Tiranny; però forse il vero dramma che attanagliava Amp ( perché il suo vero nome era quello) non era né Ashley né l'esser castigato, quanto piuttosto essersi disonorato, beccandosi nella ritirata un proiettile nella spalla sinistra, cosa che al di là dell'aspetto invalidante, era un'onta morale enorme per un assassino provetto come lui.
O per un luogotenente in generale.
I vice Decepticon erano tagliagole, teaditori, nel migliore dei casi, non potevano farsi giudicare mammolette.
E per tacere delle femme. Ebbe il sentore lo avrebbero etichettato dell'altra sponda. Non che Kaon avesse qualcosa in contrario,ma ce l'aveva a dover restare senza fanciulle più di 24 megacicli, e ce l'aveva con il Generale, che ancora lo puniva come si faceva con le protoforme e le reclute, per tali ragioni era di pessimo umore quella mattina.
E quando una sedia elettrica è di pessimo umore, il totale delle volte c'è  ben poco da fare.


"In nome del nostro caro, premuroso Comandante che ieri per colpa vostra mi ha quasi scorticato vivo, adesso voi pulirete la nave e sarete al mio servizio, per qualunque mia richiesta, anche tu." Scendendo dal trespolo insolito sul quale usava appollaiarsi a testa in giù, le assi del lucernario in alto, ribadì nuovamente al vernacolare, unico più minuto esclusa Nickel, che intanto espresse educatissima il suo smaccato disaccordo.
"Magari non te le ha suonate abbastanza, lo vogliamo chiamare?"
"Oh, non sarà necessario, credimi"
Arrivati a quel punto Kaon aveva anche assunto la tipica e diabolica espressione della vendetta, riferita a qualunque torto subito nella storia personale a venirgli in mente all'istante.
"Vos ha ragione" Tess prese il tecnico a scusa di nuovo. "È Capodanno oggi! Cioè la vigilia. Credo."
"Ah, auguri. Non che mi importi!" Si mangiucchio gli artigli il vice.
Helex fulminò Tess per lui:
"Capo - Danno. Si festeggia il giro completo di Cybertron attorno a non so come si chiami la luna più grossa, allora?! Siamo forse terrestri? Ehhh ha girato la stella! Evviva."Quasi a dire che gli organici fossero tutti poco intelletto dotati e che anche la tritatutto lo fosse.
Quello lo spintonò verso i comandi
e la fonderia scostò Kaon in malo modo, mentre questi sghignazzava ancora, ignobile e si avviò ai suoi quartieri, trovandosi davanti una valanga di collera e acciaio kalise in tutta la sua rifinitura viola contornata di doppi cannoni a fusione.
"G-Generale!"
"Helex. Questa è una giornata lavorativa" si limitò a impartire Ebenezer Breaker inamovibile.
"Voi stavate bighellonando?" Scandì abbassando la voce ogni sillaba trascorrente.
"Stavano, Tarn" riprese la scimmietta, borioso. "Stavano ed infatti li stavo, ammonendo come tu fai sempre."
Accennò una piccola riverenza e porse al Comandante un datapad di localizzazione, mentre la minicon faceva la linguaccia e mimava una fine alquanto orrida per lui con uno scalpello laser e un servomeccanismo.
"Inoltre ho trovato quello che mi hai intimato di cercare, "padrone". " Non mancò ovviamente di canzonare persino lo Sterminatore nel suo disegno di ripicca personale.
Purtroppo, visto che Tarn non disse nulla e nella più crudelmente nota tradizione decepticon lo lasciò terminare per scoprirne gli scopi infidi, castigandolo poi, Kaon aggiunse, furbastro, spavaldo e beffardo, sotto gli innesti dei baffi che aveva deliberatamente reinstallato:
"C'è qualcos'altro ch'io possa fare per te?"
Con un tono tanto idiota e falso da provocare nella Divisione espressioni sconcertate e di pura angustia per il suo destino.
Dal suo canto, Tarn, con la migliore eleganza di cui fosse mai stato capace - ed era un mech d'altri tempi, di grande cultura e un gentiluomo, in specie, veniva da una casta antica e nobile e aveva numerevoli diletti e passatempi, oltre a torturare i traditori - prese delicatamente il tablet dai servo del Capitano, gli dette una letta e lo ripose preciso sul quadro comandi.
Poi si disfò dei pezzi rimastigli addosso dalla deflagrazione dell'ultimo fase sei terminato con il solo proferire.
Poi badò di allacciare al meglio gli agganci della maschera.
Poi si lustrò gli innesti degli enormi stivali e fu lì che Helex e Tesarus iniziarono a giocarsi la testa della sedia.
Poi accese i monitor centrali, vi collegò le ricerche di Kaon e, avuta la conferma, improvvisamente si voltò e lo trascinò per tutta la navata del ponte di volo della Peaceful Tiranny per un recettore audio, finendo per sbatterlo incerimonioso sulla sua postazione.
"Ahi, ahi, ahi, ahi, ahio!! S-Santo cielo, che cosa ho detto?!"
Si limitò al di là di qualunque spiegazione petita, a quel punto, a stringere in una morsa il collo di Amp da dietro e sussurrare pacato nello stesso recettore che ancora martoriava tra i digit:
"Solo io ammonisco e prendo iniziativa qui. E specialmente, verso quello stramaledetto bivacco di processori disattivati dalle peste cybonica di Brusher16.
Amp"
"Ma-Ma io veramen ..."
"Taci! Come, Vos? Sei sicuro?"
Il tecnico disse qualche parola in vosniano arcaico, al solito solo Ebenezer lo comprendeva e questo da una parte era rassicurante, quasi, per quanto inerente la sua figura, da un'altra ancora più terrificante pensando alle crudezze e ai suggerimenti vari nascosti ogni volta all'equipaggio.
"Se io vado all'Inferno tu vieni con me."
Rimarcò intanto Kaon, crudo e feroce, squadrando Vos, sfrigolante.
"Silenzio, ho detto."
Intervenne il Generale, raccattato un prod a frustino da 22: funzionava, oh se funzionava!
La Djd riteneva bene quanto Tarn in realtà fosse la maggior parte delle volte alquanto paziente con le loro mancanze, specie con il luogotenente e con Helex, nonostante i capricci di Tesarus non gli passassero esattamente inosservati, ma c'erano momenti, come il corrente, in cui sembrava preso, attanagliato e talmente rancoroso da certi demoni e fantasmi del passato da mostrarsi in grado di spingerli candidamente a capestri ben peggiori di quelli dei rei della sua Lista.

"Umpf" sbuffò Kaon.
"Brusher16, borgo costruito sul frame di un titano spento corrispondente ai cityspeaker, si trova nel quadrante ovest di Cybertron, in linea di navicella" si sistemò schiarendosi la scatola vocale lamentevole e roca, sulla dura tela di Tyger Pax della poltrona, nella maniera possibile a qualcuno che aveva passato la notte a essere rincorso e preso a legnate sul retro del sedile e dello schienale, in senso letterale.
"Vi sono stati trovati resti del passaggio di tu sai chi, Tarn, aahoo, sst!" Proseguì il vice, massaggiandosi la spalla martoriata.
L'Inquisitore prese posto al timone, con Nickel alla sua destra e scannerizzò ancora le carte di bordo, raggelò Kaon e ringhiò un sommesso mugolio di allerta, prima di esplodere.
"Mhm"
La scimmietta scattò con i servo avanti.
"Insomma se ci andiamo ... non è mica perché è il 31! Lo so che alla periferia della città peggio ipercontrollata del nostro Cosmo ci sono i migliori locali notturni, ma devi credermi, sto lavorando per t ..."
"Nickel."
Decise di rivolgersi alla dottoressa per non strangolarlo e perché aveva il sentore di averlo già fatto ed essersene pentito.
Malauguratezza a lui e alla sua bontà d'animo.
"Effettivamente, Tarn, ci sono cinque testimoni, Kaon non ha torto." Sbraitò lei.
"Ecco, visto? Sono bravo!" Si fece i complimenti da solo l'animale.
"Anche se sono ..."
"Cosa, Nickel?"
"Nicky, mi passi una di quelle sacche di fluidi craniali, per piacere? Ho bisogno di un cuscino, ow, che male!"
"Anche se sono cosa?!"
"Ma quindi oggi non ci riforniamo?"
"Boh. I biscotti li hai finiti. Anche l'olio e le ruote"
"Non è vero! Sei stato tu!"
"È stato il cane."
Quell'ultimo dell'anno alla fine dei giochi stava sul serio tramutandosi in un teatrino sconquassato di dissacratori dissacrati da se stessi.
Un po'come le soap opera che piacevano alla nipote della "feccia dissacranterrima rea di crimini finanche contro se stesso", secondo la definizione di Damus, femmeseeker vosniana per tutto opposta all'unità a comando di Brusher, una giovane cyborg, di appena 23 vorn, dai capelli fulvi e i caratteri indianeggianti.


"In pratica la marmocchia che comanda lì si chiama Sari Sumdac e possiede un deh come dannazione a Solus si chiama, un ... un" tentava di spiegare Nickel a Ebenezer, ormai sul punto di sussurrarsi alla morte da solo.
"Cosa? Un cosa, per amor di Megatron?!"
"Spa?" Iniziò dunque a proporre Kaon.
E a proporre in un certo ambito terminologico.
"Discoteca? Serate? Dj? Cane?! Gatto? Camaro? Chevrolet Beat Camaro? Pasta e patate?! Chevrolet Beat Camaro parlante? Moto nera e oro che ama la natura? Codini? Una chiave magica? Tipo in lista o con prevendita? È la figlia di uno scienziato cretino che ha stilato un patto mortale con Megatron e lei quindi non sa di essere un cyborg? Aspetta ma il cenone lo facciamo? Perché ve lo dico, si doveva prenotare almeno cinque settimane prima ... meglio pari, allora sei. Andiamo a nome mio? 113 viene con noi, ehi, Tess ci pensi tu?"
Il tutto mentre imperturbabile apriva e chiudeva una penna touch screen con una clip scorticando gli audio del Generale.
Era in quei momenti che Tarn malediceva il suo essere nato point one percenter con un dono madornale e letale.
Se non avesse avuto la possibilità di spegnere chi aveva di fronte solo parlandoci, forse non avrebbe dovuto subire la tentazione di giungere ogni volta a:
"Io lo ammazzo"
"Noo, poi chi si occuperebbe delle comunicazioni? Tu non sai accendere uno smartphone, Tarn."
"Ma usiamo i metodi tradizionali, Nickel. Anche i segnali di fumo se necessario!"
"Brusher ... possiede un plotone al posto di un popolo, tipo città militare, ma non è corretto perché sono contrari alla guerra, a qualsiasi forma di Prime e autobot ..." continuò Nicole paziente, neanche stesse dividendo i marmocchi che litigavano per il pandoro di Altheix.
"E questa è solo una gratitudine da concedere loro." La interruppe Tarn.
"Ai decepticon, a Megatron e ad abbassare la voce, è un crimine. Anzi in realtà è un posto tanto ligio al dovere che nell'anno in cui è stata fondata mezza popolazione venne trucidata per aver osato respirare e applaudire. E subito dopo sono state fatte scrivere lavagne punitive ripetitive ai sopravvissuti, interrogandoli in aritmetica e facendo loro indossare cappelli da asino."
A quelle parole a Kaon e a Tarn vennero due fastidiosissimi pruriti, in zone opposte del frame, al primo, uno che lo spinse solerte a sgusciare via dalla postazione, indi dal ponte e al secondo uno che lo spinse ad agguantare la sedia  per una turbina neanche si fosse trattato di una mosca elettrica e impedirgli ogni forma di fuga attuabile.
Le cinque dita da reinstallazione post empurata erano di nuovo ben impresse attorno alla sua gola.
"E secondo questo impiastro" scandì baritonale e severo, trascinando Kaon dietro di sé mentre questi si aggrappò al cane a cui Helex era ancora attaccato
"Dovremmo fermarci lì?!"
"Signore, sono solo due joor!" Stridette la sedia tre ottave sopra il suo tono, dimenandosi e scalciando, non mancando pure di aggrapparsi ai comandi disposti intorno alle mura della prima cabina con gli esili artigli.
"Il tempo che i porti per i t-cog riaprano il 2, eh come dire sono le feste, non possiamo andarci, cerchi di controllare la sua ira e comunque nemmeno Overlabbr ..."
"TAAACI!!"
Kaon avvertì un lieve cigolio misto a bruciore nei suoi giunti, specie quelli dell'hardrive e quelli della spalla, così decise di appressarsi a Nickel, punzecchiarla con un digit, appendere il muso e accontentarlo.

Il Generale ponderò qualche nanoclick, rigirò le carte, la data e i numeri su di esse, il vorn - in spark suo arrivò a bestemmiare Towards Peace - si girò furioso verso l'intero equipaggio e rimarcò:
"Fortuna che conosco una suddetta che può rivelarcisi di aiuto in questa dannata storiaccia.
Ma ti avverto, Capitano!" Iniziò facendogli cenno di avvicinarsi, cosa che il vice sapientemente ignorò
"Fai un solo, un miserrimo, minuscolo errore quando saremo lì, come portarmi scarti rubati o femmine a raggirarti oppure lasciare qualcuno a caso e farmici tornare rigirando la Perla" (così chiamava la nave se non Tiranny)
"E io ..."
Evitò di abbassare oltre. Sbatté invece bestiale un pugno chiuso contro la parete, ne estrasse accuratamente un laser di illuminazione laterale, lo scartò dal rivestimento in cristallo, rompendone ogni scheggia a servo nudi, giunto alla lampadina la frantumò in mille pezzi e poi vi incedette sopra, sempre vis a vis con Kaon.
"A proposito, Rei presenti?!"
Tesarus gli fece notare con l'indice che la sedia era ormai svenuta da cinque nanocicli.
"Secondo i manuali un constructed cold più di un megaciclo non ci rimane: che tesoro, io non lo sveglio." Pensò Nickel tra sé, non lo disse, non voleva dare a Tarn ulteriore dispiacere, rivelandogli che per oltre un megaciclo non era riuscito a zittirlo.

"Quindi dobbiamo spegnere le lampadine. Ahhhh!" L'intuizione del secolo da parte del trituratore.
"No, Tess! Devi prima sbucciarle." Lo spintonò Helex. "Devo sempre spiegarti le cose."
113 fu l'unico ad avvicinarsi all'unico vero padrone, leccargli una giuntura e mugolare lamentoso in suo soccorso.

Insomma, la Djd era un gruppo di assassini esperti, come avete avuto modo di notare, tuttavia la cosa che ogni risma la smontava puntuale, come in ogni storia decepticon che si rispettasse, era solo e soltanto una: l'essere una disgraziata, amabilmente miserabile famigliola di pazzi, organizzatasi all'ultimo per l'ultimo dell'anno.







"È inammissibile. Inaccettabile, io, io non riesco ... Isabeau!! Isabeau, buttalo subito fuori! Spegnilo! Decapitalo! Chiama la Decepticon Justice Division!"
La nasale, acuta e penetrante vocetta di conio Skyfire di colei che gridava a braccia conserte in piedi sulla bert a baldacchino non serbava gli stessi tratti sovverchianti di quella di Tarn di Messatine, eppure si ripercosse sui recettori di Rattrap, il maggiordomo-vice di suo zio Starscream Skyfire e anche inevitabilmente di sua madre Sunstorm, in una maniera tanto atroce da farglielo venire qualche dubbio.
"Signorina principessa ehrr ..." si fece scudo con un peluche " l'accesso a Brusher16 è vietato fino a nuovo ordine per via del conflitto di interessi avuto nel vorn 19 ..."
"Non mi interessa un drone marcio dei vorn spenti e dei trattati, idiota, io devo vedere mia cugina acquisita! Di quinto grado, ho pagato per trascorrere un Capodanno da urlo e se non posso andarci almeno rivoglio gli shanix, questo che mia madre lo voglia oppure che non lo voglia! Sono sicura" stridé ancora, esercitando quale regale bellezza umile e per nulla avara, sull'ignavo malcapitato il potere che deteneva ereditato dalla linea dello zio, la Corruzione, in grado di soggiogare qualunque affare di materia compatibile con la porpora rossa vosniana delle scariche del portatore.
Indi tutta la cybermateria
"Che troverai un modo per accontentarmi."
Redwing Supernova Josephina Skyfire era veramente una spina nei semiassi, esattamente come ciascun membro della sua regale e antichissima stirpe.
In quel frangente, l'ex vice di Megatronus il Gladiatore, Astrum, nella miglior finitura bordeaux che avesse mai avuto l'onore di indossare sulle proprie ali, schioccando i tacchi dei razzi degli stivali sul marmoreo pavimento varcò la scorrevole della stanzetta della nipote, trovandosi a schivare un predacon di tela imbottita, resemblante Predaking del Mare di Ruggine in scala ridotta, che per colpa di Rattrap volò dritto sulla sua antenna rossa.
"Cattivella!" Diede in escandescenza il Lord Comandante.
"Che cos'è mai questo baccano?! Se svegli zio Thucker i preziosi non posso rubarglieli!" Incrociò gli artigli abnormi al torace e dilaniò il maggiordomo per sbaglio, quello si lamentò, sfogandosi del lavoro affibiatogli e risolse di andarsene, indignato, mentre la Governante, Isabeau di Uraya, una predacon falco, lo sostituiva abilissima, porgendo alla miss isterica una camomilla corretta con high grade extra forte da Messatine.
"Grazie, 'Bella." Si ricompose intanto la giovinastra, pettinando la lunga treccia argentea.
Poi tinse le carnose labbra violacee con della tinta nero pece, direttamente da Wyconia Prax. Poi avvinse le ciocche mosse e vellutate con dei fili gioiello da Crystal City.
Infine, risolse di indossare le sue calzature armamento preferite, finitura bianco avorio, lucidate con bava di lilleth e dal tacco triplicato, come quelli di suo zio, dopo aver montato i missili a polso ai guanti viola.
Poi, mentre Starscream si era degnamente accomodato composto sulla bert ancora sfatta da quella mattina, si era appollaiata con la testolina e il busto sulle sue gambe e aveva preso a manifestare il suo disappunto, senza emozioni, lacrime o risa, secondo la migliore tradizione della Casata.
"ZIO STAAAAAAAAAR!!!"
"Che vuoi?! Che c'è?! Perché, perché a me, che cosa ho mai fatto a Primus o a Solus o all'Unicron perché scegliessero tutti e tre di utilizzarmi come Tarn Breaker utilizza i t-cog, eh?!?"
A quelle incoraggianti e premurose parole di conforto dal suo compagno di giochi e miglior tutore di sempre, Redwing alzò un sopracciglio, mise il broncio in una smorfia che esterni avrebbero definito tenera, ingenui, sedé composta per un nanosecondo, gli sorrise, gli diede un buffetto ... poi si trasformò in un F-16 lilla e dorato e volò via.
"Problema risolto, lo faccio da sola."

Astrum Varian Skyfire che in verità era spesso chiamato Starscream, se non con altri poco lusinghieri epiteti, impiegò un buon breem (quindi alcuni minuti, diciamo 7-8) per rendersi conto dell'accaduto e quando lo fece, prima contorse il volto principesco in una delle sue tipiche espressioni di shock, a seguito si trasformò anch'egli, raggiungendo il più vicino attrezzo di comunicazione per impartire a Reduvja una lezione esemplare con la quale riteneva fosse giunto il momento di educarla a dovere.

"Pronto, si, sto parlando con la Djd? Mi passi il suo Comandante. "
Attorcigliando il cavo della console tra i digit e tra le grinfie oblunghe e aguzze, aggiunse, in un ghigno efferato e diabolicamente lascivo:
"Maaah e felice anno nuovo." 
 
 
  
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