Seduta sul tavolo della sala riccamente addobbata, Reina dondolò le gambe soppesando la proposta che le era stata appena rivolta.
«Devo pensarci.»
Hiroto le si fece vicino posando i palmi delle mani accanto a quelli della ragazza ed inclinando il busto per arrivarle ad una manciata di centimetri di distanza.
«Mi aspettavo una reazione diversa.» ammise.
«Non mi aspettavo di arrivare a questo punto.» replicò lei, sfiorandogli le dita con le proprie.
«E non credi che sia ora di fare qualcosa di concreto?»
Yagami arricciò le labbra pensierosa, mettendole involontariamente in risalto, e Hiroto le si fece ancora più vicino: «Così mi tenti, lo sai, no?» sussurrò con gli occhi fissi sulla bocca di lei.
La ragazza lo spintonò leggermente verso dietro: «Stavamo parlando di Tatsuya e Midorikawa, rimani concentrato!»
Hiroto rise e assecondò la spinta, ma la prese per mano tirandola verso di sé e la giovane, ritrovatasi sbilanciata in avanti, finì inevitabilmente fra le sue braccia.
«Se mi sono distratto è solo per colpa tua.» rimbeccò lui.
Reina non replicò, ma sorrise senza essere vista mentre poggiava la fronte sul petto di lui, stringendo fra le dita la stoffa della felpa da lui indossata; rimase in silenzio in quella posizione per qualche secondo mentre il ragazzo si arrischiava a posare i palmi della mani sui suoi fianchi e poi, in assenza di opposizioni, circondarle la vita con le braccia.
«Facciamolo dai.» mormorò la ragazza dopo qualche attimo di riflessione «Quei due sarebbero capaci di rimanere “migliori amici” per l’eternità.»
«Allora io prendo Tatsuya e tu Midorikawa.»
«Con Tatsuya ho già affrontato più volte l’argomento, me ne occupo io.» si oppose la giovane, allontanandosi da lui quel tanto che bastava per guardarlo in volto senza dover lasciare tuttavia la presa dalla sua felpa.
Hiroto scosse la testa: «I tuoi consigli non devono essere stati tanto efficaci se ci troviamo in questa situazione.» la canzonò, guadagnandosi un’espressione indignata da parte di lei «E poi le probabilità che Midorikawa si apra con me sono praticamente inesistenti.» le fece notare, stroncando ogni possibile replica.
«Vediamo se con Tatsuya sai fare meglio di me, allora.» borbottò la ragazza, allontanandosi fino a poggiarsi di nuovo contro il tavolo ed incrociando le braccia al petto, visibilmente indispettita.
«Mi stai sfidando?» chiese Hiroto, inarcando un sopracciglio.
«...sì.»
«Allora scommettiamo: se io riesco a spronare Tatsuya a dichiararsi entro la fine dell’anno, tu mi concederai un appuntamento.» disse, allungando la mano verso di lei.
Reina lo fissò negli occhi ed annuì, stendendo a sua volta il braccio verso l’altro: «Se invece dovesse essere Midorikawa a dichiararsi per primo entro la fine dell’anno, tu porterai la squadra al luna park e salirai con me su tutte le attrazioni che vorrò provare.»
Hiroto si irrigidì: «Tutte?»
«Tutte.» confermò lei, sbattendo le ciglia e sorridendo innocentemente.
Lui le strinse la mano con riluttanza e poi, velocemente, si chinò per rubarle un breve bacio a tradimento sulle labbra, trattenendo una risata divertita agli occhi sgranati e le guance lievemente arrossate di lei.
«HIROTO!»
«Tutte queste decorazioni mi confondono, credevo di aver visto del vischio sopra le nostre teste.» si scusò, alzando le spalle mentre indietreggiava verso l’uscita dalla stanza.
Reina lo guardò sparire nel corridoio e, scuotendo la testa con un leggero sorriso divertito, si affrettò ad inseguirlo.






Buon anno! ♥
Nei piani iniziali questo capitolo -lo so, è cortino, ma è l’antefatto- avrebbe dovuto fare la sua apparizione qualche giorno fa, ma ehi! volete mettere la soddisfazione di pubblicare questa prima parte nel giorno del compleanno di Hiroto?
Spero di aver suscitato il vostro interesse :3
Ci risentiamo sempre in settimana con la seconda parte!
Marty