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Autore: Exeregen    03/01/2020    1 recensioni
Kakashi Hatake ha visto diversi Natali negli anni e ogni volta , questo evento , lo destabilizza.
C'è stato un Natale però che si possa dire abbia "amato..."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Più contesti
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IL NATALE DI KAKASHI

 

La vigilia di Natale ormai è arrivata...

è una di quelle festività dove si dice di essere "buoni" e ... alcune volte rido al solo pensiero...

Vorrei vedere Madara e Kaguya a Natale , eh.

Purtroppo parlo con un tono terribilmente scettico e annoiato e potrei giustificarmi dicendo che è una cosa del mio carattere , ma questo giorno mi stabilizza ogni anno.

Mio padre mi raccontava sempre che mamma era fissata con il Natale... e poi c'era Rin : lei adobbava mezzo quartiere tutta da sola.

"Dobbiamo sentirci positivi in questo periodo! E' già dura pensare al futuro , ma ... voglio aprire uno spiraglio di felicità nei cuori cupi delle persone ... almeno in questo giorno"

 

Rin lo diceva ogni anno , anche nel periodo che avrebbe preceduto ... gli eventi del Monte Kannabi.

Obito indossava sempre la solita ridicola sciarpa regalatogli dalla nonna e sorrideva come un pagliaccio.

Quella sciarpa era più vecchia del villaggio stesso : Rin , notando questa cosa , si era offerta di rammendarla e ... cosa ve lo dico a fare , vi potete ben immaginare la felicità di Obito.

Io non ho mai sentito vicina questa festività e la cosa è peggiorata quando sono entrato negli ANBU : il Villaggio in festa e gli altri ANBU, maschere su tavolo , in una stanza con poca luce , a giocare a carte.

Io leggevo , come ogni giorno , in attesa di un ordine o di un emergenza.

Mi si invitava spesso a giocare a carte con loro , ma io rifiutavo volentieri.

Ne ho visti di Natali e "sentiti" veramente pochi per davvero : mi ricordo quando il Team 7 , ancora composto da marmocchi , mi regalò una sciarpa.

"Ero-sennin dice che esistono poche copie di questa ... roba!"

Ho pianto.

No , sul serio ... volevo farlo : era una sciarpa a gadget limitato del Paradiso della Pomiciata con una piccola citazione in kanji.

Quel giorno Sakura suggerii di andare a vedere i fuochi di artificio e ... non mi sentivo di rifiutare.

Ero un tipo solitario , ma il loro entusiasmo era contagioso ... persino Sasuke sorrideva ogni tanto.

Ora li guardo , adulti , in un angolo della stanza , con Gai vicino che come al solito straparla di cose sulla giovinezza e la vecchiaia.

Hanno insistito per farmi unire a loro e ... ne sono felice.

Poi vedo un altra generazione davanti a me , con un Boruto insistente che mi chiede delle mie gesta del passato.

"All'accademia si parlava spesso del Sesto Hokage e delle sue eroiche gesta!"

Boruto mi stordiva un orecchio , preso dall'entusiasmo e mi riempiva di tremila domande.

Sarada , la figlia di Sasuke e Sakura , cercava di contenerlo.

"Ma cos'hai oggi? Non importunare il Sesto!"

Il Sesto , eh?

Gai poi si mise in mezzo , super eccitato come un bambino...

"Non volete sapere delle mie eroiche gesta?! La mia gloriosa gioventù!!"

... ma venne ignorato.

Mi stavo per schiarire la voce per accontentare Boruto e chi mi volesse ascoltare.

Mitsuki era in disparte e gli feci il gesto di avvicinarsi , anche se rimase un po spaesato.

Naruto , che stava finendo di preparare la grande tavola con Hinata , lasciò tutto e si precipitò ad ascoltare le mie storie.

Sasuke rientrò dalla veranda e si mise in un angolo ad ascoltare.

Sakura e Hinata , mentre sistemavano le ultime cose sulla tavola , buttavano un occhio da questa parte.

Gli parlai di tante cose , forse omettendo qualche particolare.

Gli raccontai di mio padre , della storia dei suoi compagni Hoshi e Taro* , di quanto la vita degli shinobi fosse davvero dura.

"Non sono un eroe e molte delle mie storie sulla mia vita non hanno tanti spiragli di luce , ma molta oscurità , eppure ... tutto quello che ho vissuto mi ha portato qui , in mezzo a voi ... in questa stanza luminosissima piena di luce e piena di sorrisi e speranze per il presente e il futuro.

Sarò diventato un sentimentale con il tempo , colpa di un vecchio amico del passato e di quello che ho al mio fianco ora – grazie Gai - , ma sono felice di essere qui"

 

Tirai fuori da una borsa la vecchia sciarpa che mi regalò il Team 7 in passato e Sakura si precipitò subito da me

 

"Ma quella ... ancora ce l'ha? Oh , è ridotta malissimo ... ci penso io , va bene?

La farò ritornare come nuova e in settimana la riavrà indietro"

 

Rimasi quasi imbambolato , quasi come un deja vu di un passato ancora più lontano.

Le cedetti la sciarpa e , lei con cura , la poggiò da una parte.

 

"Grazie , Sakura"

 

Ci sedemmo tutti al tavolo imbastito di tante cose buone e tutti cominciarono a fissarmi.

Stavo per avvicinare un boccone al viso e nessuno intendeva distogliere lo sguardo.

 

"Ancora la storia del volto dietro alla maschera? Dopo tutto questo tempo?"

 

E in coro mi risposero "Sempre" , contagiando così anche la nuova generazione.

 

Beh , se lo sono meritati , credo che li farò contenti.

 

...forse.

 

 

FINE CAPITOLO

 

*Hoshi e Taro sono personaggi immaginari della storia di Konoha no Shiroi Kiba (Sakumo Gaiden) scritta da La Fra.

   
 
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