Storia scritta per la Secret Santa Wincest
Prompt 3 di Amy 

Tutti si accorgono che tra Dean e Sam c'è qualcosa di speciale: dal commesso del supermarket agli amici più stretti. Tutti capiscono cosa c'è alla base di quel rapporto quasi morboso tranne, beh... Sam e Dean!




L’amore è una fanfiction



 

“Buona giornata anche a lei e, mi raccomando, mi saluti suo marito!” Rispose sorridendo l’attempato signore porgendogli il resto. Sam sorrise imbarazzato, fece un piccolo cenno di assenso con il capo e raccolse in fretta e furia le buste della spesa che lo attendevano sul rullo della cassa. 
Uscito dal negozio fu investito da una brezza fresca; quella mattina il meteo era stato generoso con il Kansas, regalandogli una giornata soleggiata che avrebbe sciolto gli ultimi cumuli di neve sporca. 
Poco distante, appoggiato all’Impala, Dean lo stava aspettando. 
“Ce ne hai messo di tempo.” Lo stuzzicò. “La nuova commessa ti ha fatto scoprire le meraviglie del magazzino?” Lo prese in giro rovistando all’interno della sporta alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare. Aprì la busta di manzo essiccato ed emise un grugnito di soddisfazione quando gli effluvi della carne raggiunsero le sue narici, quindi se ne infilò un pezzo in bocca. 
“Veramente era un uomo.” Ribatté Sam e Dean quasi sputò il suo manzo. “Fratello, mi sorprendi.” Gli posò teatralmente una mano sulla. “In effetti ho sempre pensato che non ci sapessi fare con le donne, ma…”
Il minore sorrise, spingendolo scherzosamente. “Idiota.” 
Il fratello fece il giro dell’auto, rispondendo con l’ormai tipico “puttana”. Mise in moto, lanciando il sacchetto ormai vuoto sui sedili posteriori. Il minore sollevò un sopracciglio per mostrare la sua disapprovazione. 
“Che c’è?” Domandò l’altro masticando l’ultimo pezzo di carne. Ricevette l’occhiata tipica che inviavano le madri preoccupate ai figli e sbuffò, stizzito. “Beh, è buono. Tu, coniglio-mangia-verdure, ovviamente non puoi comprendere.”
Restarono per gran parte del tragitto in silenzio, ma quando ormai si trovarono in prossimità del bunker Sam disse: “Ci scambiano per una coppia.”
Dean inchiodò di colpo, voltandosi di scatto verso il fratello. “Chi?” Tuonò. 
Il minore si strinse nelle spalle, non troppo sorpreso dalla reazione dell’altro. “Beh, un po’ tutti. Oggi il cassiere mi ha detto di salutare mio marito, ieri la signora della posta mi ha chiesto come stava il mio compagno, insomma tutti in città pensano, beh…” Lo fissò sperando che avrebbe concluso da solo la frase, cosa che non avvenne. “Credono che siamo fidanzati.”
Il maggiore lo guardò sconvolto e sbottò. “Ma lo sanno che siamo fratelli?”
Sam fece spallucce. Percorsero in silenzio un paio di metri, quindi Dean riprese il discorso. “Credi che quella pazza di Becky sia coinvolta? Dopo aver tentato di sposarti adesso ci vuole vedere insieme come coppia?”
Lo spilungone rabbrividì al pensiero della loro superfan. Il ricordo della volta in cui l’aveva drogato, costringendolo a sposarla a Las Vegas per poi legarlo al loro talamo era ancora vivido nella sua mente. Lo scacciò il più in fretta possibile: avrebbe voluto dimenticare quell’episodio. 
“Non credo si tratti di lei. In città nessuno sa chi siamo, non immaginano nemmeno che ci siano delle storie su di noi.”
Dean annuì poco convinto. 
“Insomma, sono passati anni, credo che ormai Becky abbia trovato un nuovo hobby, non penso sia ancora fissata con noi.” Suppose Sam.
Il fratello scosse vigorosamente la testa. “Si tratta di una pazza! Non riuscirà mai a farsi una vita senza di noi. Siamo il suo spettacolo preferito solo che lei, a differenza di Chuck, non può decidere il nostro destino, perciò scrive fanfiction per creare una sua versione della nostra storia.”

Il bunker era silenzioso, come sempre nell’ultimo periodo. Entrambi provarono una fitta di nostalgia al pensiero che Jack non avrebbe più potuto accoglierli con la sua faccia da cucciolo smarrito e Castiel, beh, chissà dove si trovava in quel momento (in realtà Dean non era poi molto turbato dalla sua assenza). Sam prese il portatile dalla sua stanza e si sedette al lungo tavolo del soggiorno. Mentre attendeva che il browser caricasse, carezzò con un dito le loro iniziali incise nel legno. 
“Ecco qui.” Disse per attirate l’attenzione del maggiore. “Questo è il sito in cui solitamente Becky pubblica le nostre storie, ma pare non ci siano aggiornamenti da…” Sgranò gli occhi sorpreso. “Beh, da almeno un paio d’anni.” 
Dean si sfregò le mani soddisfatto, pronto per una maratona di Scooby Doo. 
“Però ci sono tantissime storie slash.” Lo fermò Sam. Il maggiore si bloccò di colpo. “Cosa?”
L’altro sospirò. “Storie slash, cioè in cui la coppia è formata da due maschi.”
“Ma che caz…?” Prese una sedia e si accomodò di fianco al fratello leggendo con lui ciò che era scritto sullo schermo. “DEAN PER CASTIEL?!” Urlò indignato. “Chi sono questi pazzi? Come può qualcuno immaginare che io stia con un angelo in trench e ali da piccione?”
Sam scosse la testa, non ne aveva idea. 
“E incest sarebbe?” Domandò curioso il più grande. 
“…Incesto?”
“Relazione tra me e te?”
“Ehm, sì?”
“Ok, ok, devono essere dei pazzi, giusto? Siamo fratelli! E questo PWP cosa vuol dire?”
Sam rispose senza nemmeno pensarci. “Plot what plot ovvero storie con scene di sesso senza una trama.”
Continuarono lo scambio di battute per alcuni minuti, Dean domandava il significato di certe abbreviazioni e il fratello lo illuminava con brevi affermazioni, senza mai esitare nemmeno un momento. 
Alla fine Sam si passò le mani sul viso, cercando con gli occhi una bottiglia di birra. 
“Quindi, in pratica” si riprese il fratello “siamo una coppia incest” alzò un dito per iniziare l’elenco di tutte le cose che aveva appena appreso e lo avevano sconvolto “Ci sono persona che ci shippano, ma non vuol dire che ci stanno derubando, una certa Darlene_ ha scritto la nostra prima volta in una stanza di motel e successivamente ha raccontato di noi due che facciamo sesso sui sedili posteriori della mia piccola, siamo praticamente sempre da rating rosso…” Ormai teneva solo più il mignolo abbassato. Lo rimirò per qualche istante, quindi lo sollevò, dicendo: “Ah, giusto! C’è una matta che scrive delle culofic! In cui tu o io ci prendiamo supposte e clisteri su per il deretano. Perfetto, davvero fantastico, Sammy.” Si alzò e tracannò del whiskey ignorando l’occhiataccia del fratello. “A proposito, come fai a sapere tutte queste cose sulle fanfiction?” Domandò a bruciapelo. 
Le guance di Sam si imporporarono. “Beh, le conoscono tutti, no?” Ovviamente Dean non se la bevve e continuò a guardarlo inquisitorio. “Forse… Oh, hai sentito?” Finse di tendere l’orecchio. Additò la porta d’ingresso. “Sì, sì, è il campanello.” Si alzò velocemente, quasi rovesciando la sedia. “Vado io, non ti preoccupare.” Scappò via, inseguito dalla voce del fratello che precisava che il bunker non era dotato di campanello. 

Quella sera Sam non si presentò a cena, preferendo sgranocchiare uno snack in camera sua, con un libro sotto al naso. Dean decise di accendere il portatile e lesse alcune fanfiction su di loro. Protetto dalle pareti della sua camera ne cercò una a rating rosso e ne gustò ogni singola parola. Ovviamente se qualcuno glielo avesse chiesto avrebbe negato anche sotto tortura, ma mentre la storia si dipanava sotto ai suoi occhi si immaginava davvero Sam nudo sulla lavatrice. Forse in fondo quelle scrittrici fuori di testa non era del tutto matte, ma Dean non lo avrebbe mai ammesso. 




Ciao a tutti, piano piano sto pubblicando tutte le storie create per i vari advent calendar e regali natalizi, spero che questo racconto vi abbia fatto sorridere almeno per un istante.