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Autore: LadyPalma    04/01/2020    15 recensioni
[Storia partecipante al contest "Perle di storia" indetto da mistery_koopa sul forum di EFP]
Singola drabble sul tema della mistica islamica, ambientata nel XIII secolo e con riferimenti specifici alla parte dell'Africa orientale dell'Impero islamico.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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Contesto: Città  - Stato Arabe dell’Africa Orientale (XIII-XVI secolo)
P
rompt: Pietra






 
 
Il centesimo nome
 
 




La lana ruvida avvolge il mio corpo e pietre aguzze feriscono i miei piedi, mentre mi unisco a questa danza meravigliosa.
Il maestro mi sussurra il dikr nell'orecchio e sono parte di un nuovo universo.
Gli Arabi sono venuti a distruggere, dicono.
Hanno strappato la nostra cultura, è vero, ma in cambio ci hanno lasciato il loro Dio.
Quante pietre ci sono volute per costruire il monastero che ho davanti?
E quante ne resteranno alla fine dei tempi?
Nella loro Arabia, gli Abbasidi affrontano il declino.
Ma qui, io continuo a danzare.
Sussurro i novantanove nomi e aggiungo il centesimo.
È la prima pietra di un edificio incrollabile.
Quello dell'anima.

 
 






 
NDA: La parte paratestuale sarà più lunga del testo, chiedo venia.
L’argomento che ho voluto trattare è la mistica islamica e i suoi monaci, i sufi (termine che significa “lana ruvida” per via di quello che indossavano). I monasteri dei sufi sono sorti tra la fine del XII e il XIII secolo in tutto l’Impero arabo, caratterizzandosi con la danza nella parte africana. La rivelazione del dikr, cioè il “centesimo nome di Dio” era il momento in cui un aspirante sufi veniva accolto nella congrega ed era speciale perché i fedeli normali conoscono solo novantanove nomi di Allah (il rosario islamico corrisponde infatti prorpio all’enunciazioni di questi novantanove nomi). Il riferimento alla danza e alla “cultura strappata” è per chiarire proprio il contesto geografico delle colonie africane orientali, mentre il riferimento al declino degli Abbasidi (che avviene nel 1258) è per sottolineare invece il contesto storico, che dunque nel lungo periodo proposto dal contest è quello iniziale, il XIII secolo.
Spero che la breve lettura vi sia piaciuta e, soprattutto, di avervi fatto conoscere qualcosa in più su un aspetto poco conosciuto della religione e della cultura islamica. Per chi volesse approfondire, consiglio i brevi e accessibili saggi “Breve storia dell’islam” di Montgomery-Watt e “L’Islam” di Alessandro Bausani, miei preziosi libri di testo per l’esame di Storia dei paesi islamici.
 
 
   
 
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