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Autore: AmbraPop    05/01/2020    0 recensioni
Yorihisa Hodo è un professore universitario giapponese egli è anche uno scrittore.
Però dalla morte di sua moglie Ophelia, non ha scritto romanzi d'amore.
L'incontro con una giovane donna Italiana, cambierà tutto.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La giornata era ormai giunta al termine, e una classe universitaria concludeva l'ultima lezione di letteratura per la giornata. 
«Bene, per oggi la lezione è finita, ci vediamo domani!»
Tutti gli studenti se ne andarono, e Yorihisa rimase da solo nell'aula.
Era dall'inizio della giornata, che percepiva qualcosa, forse un cambiamento in ambito lavorativo, no, neanche, il suo lavoro andava bene, pur essendo un professore. 
«Forse, dovrei andare all'Audire stasera, probabilmente, gli altri mi aspettano.»

Tornato a casa, si cambiò e verso sera decise di andare al bar per raggiungere i suoi amici, conosciuti al bar.

Hideaki Kodama, il poliziotto e detective del gruppo, un gran simpaticone, aveva avuto una moglie, ma con quest'ultima avevano divorziato. 
Mamoru Arashiro, l'avvocato, non si sa molto del suo passato, si sa solo che la sua fidanzata, Rina, si suicidò. 
Ryunosuke Yuze, il CEO di una industria di lingerie, non si sa nulla della sua vita sentimentale. 
E per finire, Soichiro Toyouzumi, proprietario del bar e abile bartender, molto devoto al suo lavoro.

L'unico che restava, era lui, Yorihisa, prima la morte della figlia, poi la morte della donna amata, la vita non gli dava pace, e anche se gliela avesse data... 
«È impossibile, la mia vita, non mi darà mai pace.»

In quel momento era cosciente che arrivato all'Audire avrebbe trovato la sua seconda famiglia, che lo aspettava, per parlare del più e del meno. 
Ma quella sera, arrivò un'ospite inaspettata. 
«Non succede mai nulla di nuovo, vero Yuzey?» chiese Hideaki a Ryunosuke ed egli rispose:«Già, ormai non mi stupisco neanchè più di tanto, Yorihisa, tu che ne pensi?» 
Si girò verso l'amico pensieroso ed egli rispose:«Mh, avete ragione...»

La porta si aprì per rivelare, una giovane donna che parlava al telefono, aveva tanti documenti in mano. 
«Mamma, il lavoro...sta andando bene sono solo stanca morta, no, tranquilla, sto tornando ora a casa, no, non sono in un locale, ci sentiamo.» attaccò il telefono e appena alzò lo sguardo vide i cinque uomini seduti. 
«My gosh...*sumima...» disse la ragazza, balbettava in una lingua strana, almeno per loro era strana. 
Italiano, inglese?giapponese? 
Hideaki si alzò e andò verso la ragazza:«Ti sei persa?» chiese lui e lei rispose:«In realtà no...è solo che, sapete...beh ecco, non credevo che foste così impegnati a chiaccherare, nella frenesia sono entrata qui senza pensarci, spero di non avervi disturbato.»
Soichiro si avvicinò alla ragazza e con un lieve inchino la fece accomodare. 
«Non ha disturbato per niente, c'è sempre posto per una persona in più.» disse lui.

Erano tutti affascinati, una donna straniera...nella loro oasi?
Non poteva essere vero, non che non ne avessero vista una nella loro vita.

La ragazza, si sedette silenziosamente, il gruppo la osservava, erano tutti increduli, chi più chi meno. 
«Desidero un cocktail, **sensei.» chiese la ragazza e Soichiro le chiese:«Quale desidera?» 
«Decida lei, sensei.» rispose lei e con fare distratto vide una foto sul suo telefono. 
Le lacrime caddero senza pensarci due volte, se ne resero tutti conto e Soichiro le porse il cocktail. 
«Un caprioska alla fragola, per la signorina.» 
«Grazie...» rispose lei, nel mentre il gruppo l'osservava da lontano.

«Signori, non ci trovo nulla di strano, infondo è solo una giovane donna.» disse Yorihisa e Mamoru aggiunse:«Si...ma...»
«Niente, ma, andrò a parlarle, infondo ho conosciuto tanti studenti stranieri nella mia carriera, non è difficile, è solo una fanciulla indifesa.»

«Posso sedermi accanto a te, signorina?» chiese Yorihisa ed ella rispose:«Certo...signore.» 
Prima che i due iniziassero a parlare, piombo' il silenzio, nessuno parlava, neanche Hideaki, di solito quello più chiaccherone. 
«Mi manca la mia casa...mi mancano i miei amici.» bisbigliava la ragazza, Yorihisa capì subito di cosa stava parlando e le si avvicinò senza fare rumore. 
«Hai nostalgia di casa?» chiese lui e lei rispose:«Si...tanta.» 
Yorihisa iniziò a farle tante domande, lei continuava a rispondere, nonostante fossero solo due semplici sconosciuti.

«Beh, non si può dire che Yorihisa non sia bravo a rompere il ghiaccio, soprattutto con una giovane donna.» disse Ryunosuke e Mamoru aggiunse:«Mi ha battuto, di solito sono io quello che riesce a rompere il ghiaccio.»

Yorihisa mentre i due discutevano erano impegnati a scherzare.

La giovane era grata a Yorihisa, in quella metropoli aveva finalmente una spalla su cui piangere, le colleghe erano vipere solo perché era una straniera e lei non sapeva a chi parlare.

«La ringrazio signore...» disse singhiozzando e Yorihisa rispose:«Si figuri...è il minimo da fare per una fanciulla in difficoltà».

La giovane lasciò il bar e tornando a casa, più vedeva il panorama e ripensava a quell'uomo che l'aveva aiutata, avrebbe voluto tanto rivederlo.

*Avevo voglia di mettere un po' di realismo, quindi ho messo l'inizio della frase, scusa in romaji. 
**In giappone i bartender vengono chiamati Sensei

 

   
 
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