Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Europa91    05/01/2020    1 recensioni
[Ken x Uri]
“Quando ci siamo incontrati ero già un titano, non sarebbe cambiato nulla, non potevo cambiare ciò che ero, ciò che sono” “Mi avresti lasciato indietro così Uri?” [...]
Kenneth Ackerman è la guardia del corpo ed amante del vero sovrano dell’umanità Uri Reiss. Le loro esistenze scorrono tranquille all’interno delle mura fino a quando in seguito ad un’agguato Uri scopre di aver perso completamente la sua capacità di trasformarsi in titano e i suoi poteri.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kenny Ackerman, Uri Reiss
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
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Cap. XV Levi 

 

 

 

 

Rod aveva fatto il possibile per cercare di fargli cambiare idea, ma sapeva che non ci sarebbe riuscito, dopo 27 anni poteva dire di conoscere suo fratello; così quando Kenny Ackerman e Grisha Jaeger tornarono dalla missione fuori dalle mura, ad attenderli vicino ad una delle entrate segrete del muro Maria c’era Uri. Kenny inizialmente non era riuscito a muoversi per la sorpresa, non ci poteva e voleva credere, il sovrano in quei mesi di lontananza era diventato se possibile ancora più bello, gli corse incontro e si abbracciarono a metà strada, Kenny gli sollevò il viso e lo baciò davanti a tutti incurante di dove fossero, e che lo stessero osservando; Uri restò per quella che gli parve un’infinità stretto tra le sue braccia, fu Ackerman a parlare per primo 

 

“Cazzo se sei diventato grosso” disse spezzando tutto il precario romanticismo della scena 

 

“Hai visto quanto è cresciuto Levi? Manca davvero poco, oh Kenny non ci posso credere finalmente sei qui” disse tuffandosi nuovamente sulle sue labbra; intanto anche Carla Jaeger era corsa tra le braccia del marito, mentre Rod, poco distante, corrompeva tutti gli uomini della Legione Esplorativa presenti perché mantenessero il più assoluto riserbo sulla faccenda.

 

Kenny Ackerman e Grisha Jaeger avevano ucciso in quasi 3 mesi tutti e 20 i membri più importanti del governo di Marley, gettando la nazione nemica nel caos, nessuno però sembrava aver ipotizzato che i responsabili fossero gli eldiani residenti nell’isola di Paradise, si pensava principalmente a lotte di potere interne. Secondo Grisha, con il successo di quella missione sarebbero potuti vivere tranquillamente per ancora una ventina d’anni, senza ricevere altre minacce.

 

Il 15 dicembre Uri Reiss e Kenny Ackerman si sposarono nel distretto di Shinganshina, al cospetto di pochissimi ospiti selezionati. Per Uri quello fu il giorno più felice della sua vita. Per Kenny, lo stesso.

 

Al mattino del 25 dicembre il sovrano si alzò dal letto colpito da forti dolori al ventre, ci mise qualche secondo a capire che ormai era ora, stava per avere il bambino. Kenny attraversando una tempesta di neve corse a chiamare il dottor Jaeger. Furono ore veramente estenuanti, lo squartatore inizialmente aveva pensato di non assistere al parto, ma vedere la faccia di Uri così terrorizzata l’aveva convinto a restare, inoltre nonostante si fossero coperti le spalle per mesi combattendo insieme, non si fidava ancora pienamente di Grisha Jaeger. Levi venne alla luce al tramonto del 25 dicembre. Fu Kenny il primo a prenderlo tra le braccia. 

 

“È un maschio cazzo avevo ragione è un fottuto maschio” disse sorridendo genuinamente e mettendolo tra le braccia di un provato Uri. Il sovrano fissò a lungo il suo bambino, era semplicemente perfetto, aveva i capelli scuri di Kenny, ma la sua bocca, era un esserino minuscolo 

 

“È bellissimo Kenny” disse tra le lacrime 

 

“Ti amo Uri grazie” quelle parole fecero completamente sciogliere il biondo, non si aspettava minimamente che Kenny decidesse proprio in quel momento di dirglielo, gli aveva dato veramente il colpo di grazia, troppe emozioni per una giornata sola. Quello fu il secondo giorno più bello delle loro vite, la nascita di Levi.

 

Sia Uri che il dottor Jaeger avevano notato che i poteri da titano erano ritornati a neanche 24 ore dal parto, come anche le altre capacità del biondo; il sovrano era guarito subito da ogni ferita tanto che sembrava non avesse appena partorito, era tornato in forma e anche fisicamente non si sentiva debilitato o altro. Levi dormiva serenamente nella sua culla accanto al letto dei genitori, Kenny lo fissava completamente smarrito 

 

“Allora ti piace il nostro Levi?” Chiese dolcemente Uri abbracciandolo da dietro 

 

“Ho combattuto solo per questo, solo per questo cazzo di momento” ammise non sapendo come rispondere

 

“Lo so grazie” disse baciandolo con passione

 

“Eh no Uri non mi tentare che poi ti porto in camera e tu mi sforni un altro moccioso” il sovrano rise 

 

“Ahah andiamo Kenny vuoi veramente dirmi che non farai più l’amore con me perché ora hai paura che potremmo avere altri figli?” Ackerman arrossì distogliendo lo sguardo 

 

“Smettila Uri smettila subito” 

 

“Ma se non sto facendo niente” 

 

Levi decise che quello fosse il momento ideale per iniziare a piangere 

 

“Il pessimo tempismo del cazzo quello non l’ha perso” disse Kenny fissando Levi, questi apri debolmente gli occhi solo per rifilargli lo stesso identico sguardo 

 

“Eh no moccioso non ti azzardare a fare così” Uri sorrise, tutto era perfetto, la sua famiglia era perfetta. Era felice.

 

 

Levi aveva appena compiuto 5 mesi e stava piano piano iniziando a interagire col mondo, il sovrano era completamente innamorato di suo figlio, e non passava giorno senza che si vantasse con Carla di quanto il suo bambino somigliasse a Kenny 

 

“Ha i suoi capelli, il suo sguardo, guardalo e dimmi se non è una versione in miniatura di Kenny Ackerman!” Carla sorrise gentilmente 

 

“Però ha il tuo naso, la tua bocca ed è tutto piccolo e minuto come te, assolutamente adorabile” stavano ridendo insieme quando vennero avvicinate da un ufficiale del corpo di gendarmeria 

 

“Uri Reiss? Siamo qui per accompagnarvi a Mitras su ordine di vostro fratello” 

 

Uri smise immediatamente di sorridere, prese Levi e lo mise tra le braccia di Carla, fino all’ultimo non avrebbe voluto ma fu costretto ad utilizzare il suo potere sull’amica 

 

“Carla, va a casa da Grisha, ti affido Levi, quando arriverà Kenny tu non saprai dove sono ne cosa è successo, dimenticherai questa conversazione, dimenticherai questi mesi, ti dimenticherai di me, di Kenny e di Levi” disse prima di andarsene, lasciando suo figlio in lacrime tra le braccia della donna, dopo avergli dato un veloce bacio d’addio.

 

“Cosa cazzo sta succedendo Grisha?!?” 

 

Kenny era completamente impazzito, il dottor Jaeger gli aveva appena raccontato l’accaduto 

 

“Deve aver usato il suo potere su Carla, dice di non conoscere nessun Uri e non ha riconosciuto nemmeno te, non sa neppure chi sia Levi, mi dispiace Kenny non so come aiutarti” 

 

“Cosa cazzo dovrei fare Grisha? Mi ha mollato, lo sapevo cazzo che prima o poi sarebbe successo, ma lasciare anche Levi!! Non lo credevo capace di tanto” 

 

“Respira Kenny ci sarà un motivo sicuramente, conosci Uri” 

 

“So che l’ha fatto per proteggerci, è sempre stato un cazzo di egoista” disse sedendosi e calandosi stancamente il capello sugli occhi.

 

Alla fine prese una decisone, forse la decisione più difficile della sua vita, lasciò Shinganshina insieme a Levi, disse per sempre addio a Grisha e Carla Jaeger; ormai senza Uri non aveva senso restare in quel posto merdoso. Fece una breve sosta nella città sotterranea da sua sorella Kuchel, decise che gli avrebbe affidato Levi, era l’unica persona al mondo di cui si fidasse abbastanza da lasciargli crescere suo figlio;

 

“Ma Kenny ne sei sicuro? Voglio dire questo non è il posto ideale per crescere un bambino, e poi col mio lavoro!!“

 

“Sarà più al sicuro qui che in superficie, è un Ackerman, Kuchel, se uscirà mai da qui lo farà solo con le sue forze, per ora credimi è meglio che il mondo non sappia della sua esistenza” 

 

“Che ne è stato di sua madre?” Chiese Kuchel guardando tristemente suo fratello 

 

“Sua madre ha preferito abbandonarci, per me è morta” 

 

“E se dovesse tornare?” Chiese preoccupata 

 

“Credimi Kuchel, non tornerà, quando ha lasciato Levi, aveva già deciso ogni cosa cazzo, be’ ci si vede, ti manderò dei soldi ogni mese e ogni tanto passerò a trovarti e vedere come se la cava il moccioso”. 

 

 

Rivide Uri un anno dopo, era una cazzo di processione per le strade di Mitras, i loro occhi si incrociarono per un istante, sembrava fossero passati secoli dall’ultima volta, ma in fondo era così, era da tanto che non si parlavano, non si erano mai detti veramente addio, Uri se n’era semplicemente andando, decidendo per entrambi, e Kenny non aveva fatto nulla per cercarlo, per obbligarlo a restare, a tornare da loro. Senza darsi appuntamento si incontrarono in un giardino in riva ad un lago, dove erano soliti passeggiare insieme ai tempi della loro relazione, fu il sovrano il primo a rompere il silenzio 

 

“Levi?” Chiese distrattamente, come se stessero conversando del tempo 

 

“Cresce, sta bene” 

 

“È con tua sorella vero? Nella città sotterranea” 

 

“Le spie di Rod?” Fece Kenny per nulla sorpreso 

 

“No, le mie spie, credi che abbia semplicemente abbandonato mio figlio?” 

 

“Non l’hai fatto Uri?” 

 

“Si ho abbandonato mio marito e mio figlio, sono tornato ad essere il sovrano dell’umanità, è questo il mio compito e non ne sono pentito” 

 

“Perché?”

 

Chiese solo questo Kenny, avrebbe voluto chiedergli molte cose ma in quel momento era come se la sua mente si fosse semplicemente svuotata 

 

“Non potevo scappare in eterno, giocare ad essere una famiglia felice, crescere Levi, amarti, sarebbe solo stato più difficile dopo, quando avrei dovuto dirvi addio” ammise Uri 

 

“Kenny Io ti amo ancora” 

 

disse scoppiando a piangere, Kenny provò a resistere, a contrattaccare in qualche modo, ma quello era pur sempre Uri, e lui sapeva che avrebbe sempre perso contro di lui, così semplicemente l’abbracciò 

 

“Io sarò con te Uri, se mi vorrai ancora, posso tornare ad essere la tua guardia del corpo, possiamo tornare a come eravamo prima” Il sovrano continuava a piangere 

 

“Ti dovrò lasciare lo stesso, non mi restano molti anni” ammise 

 

“Be’ allora vediamo di viverci insieme quel cazzo che ci resta”.

 

 

Così Kenny era tornato al servizio di Uri, erano tornati ad essere amanti, tutto sembrava essere tornato allanormalità. Levi aveva circa 7 anni quando Ackerman andando per l’ennesima volta nella città sotterranea trovò sua sorella senza vita, e suo figlio a vegliarla; in quel momento negli occhi di Levi vide la stessa determinazione di Uri. Non ce la fece a voltarsi e lasciarlo indietro, quel bambino era pur sempre figlio suo e del biondo, non era mai stato un padre e mai lo sarebbe stato, ma gli avrebbe insegnato a sopravvivere, aveva i suoi cazzo di geni e tutta la determinazione e testardaggine di Uri, sarebbe stato un grande guerriero, non poteva permettere che suo figlio morisse di stenti in quel modo. 

 

 

“Portami da lui” 

 

Erano in riva al solito lago, Uri gli aveva appena confidato che non gli restava molto tempo e presto Frieda l’avrebbe divorato; Kenny allora gli aveva rivelato della morte di Kuchel e di come stava insegnando a Levi a cavarsela da solo. 

 

“Portami a vedere nostro figlio Kenny, voglio solo vederlo un ultima volta prima della fine ti prego” e lui non poté fare a meno che acconsentire.

 

Uri era visibilmente invecchiato e affaticato ma era comunque riuscito a raggiungere accompagnato da Kenny la città sotterranea, erano in incognito, nessuno doveva sapere dove fossero andati, nemmeno a Rod avevano dato spiegazioni. Quando entrarono nella piccola abitazione, il sovrano non poté fare a meno di notare che somigliava molto alla loro vecchia casa di Shinganshina, la casa dove era nato Levi, dove erano stati per un breve periodo una vera famiglia. Il bambino stava pulendo la cucina, rivolse ad entrambi uno sguardo d’ammonimento 

 

“Ho appena pulito, fate attenzione se volete entrare toglietevi le scarpe per favore” Uri sorrise 

 

“Moccioso del cazzo hai preso questa mania delle pulizie da tua madre” fu la risposta di Kenny 

 

“Non ricordo che facesse le pulizie” 

 

ammise Levi e Uri provò una leggera fitta al cuore, quel bambino ovviamente credeva che fosse Kuchel sua madre, be’ cosa poteva pretendere lui l’aveva abbandonato. 

 

“Sei un amico di Kenny?” 

 

Gli chiese Levi avvicinandosi, Uri sorrise, era ancora simile al bambino che ricordava, aveva i capelli nerissimi di Kenny e il suo sguardo tagliente, una faccia inespressiva e perennemente imbronciata ed era rimasto abbastanza minuto, però aveva il suo naso, la sua bocca, i suoi modi gentili e be’ a quanto pare la sua passione per l’igiene;

 

“Si sono un suo amico mi chiamo Uri e tu chi sei?” 

 

“Io sono Levi, Kenny mi ha preso con sé dopo che mia madre è morta, dice che vuole insegnarmi a sopravvivere” Uri sorrise rivedendo se stesso e Kenny in quel bambino 

 

“E tu cosa vuoi Levi?” Chiese divertito

 

“Voglio andarmene un giorno da questo posto di merda” Uri rimase di sasso ma Kenny sorrise 

 

“Scusa ma alla fine ha ereditato il mio linguaggio, su moccioso vieni che prepariamo qualcosa da mangiare per Uri!!” 

 

Il sovrano era felice, osservava completamente rapito suo marito e suo figlio cucinare insieme, pensò che avrebbe potuto vivere altri mille e più giorni così, fu come vedere una vita che fino ad allora aveva solo immaginato, la vita che avrebbero potuto condividere loro tre insieme, avrebbero potuto cucinare insieme tutti giorni,  condividere tantissime altre cose insieme come una vera famiglia; quando quella sera si congedarono dopo aver messo a letto Levi, Uri era però certo di aver fatto la scelta giusta. 

 

“Grazie per avermelo fatto conoscere, è davvero un bravo bambino” 

 

“Ti somiglia” disse semplicemente Kenny 

 

“A prima vista può sembrare un Ackerman fatto e finito ma io più ci parlo, più imparo a conoscerlo e più vedo te Uri cazzo, è un nanerottolo, malato di pulizie anche se ha vissuto in questa merda di città; e mette sempre prima gli altri rispetto a se stesso, quando l’ho trovato stava vegliando Kuchel, era morta da giorni cazzo ma aveva continuato a starle accanto” Uri gli strinse la mano 

 

“Ha preso da entrambi, sono felice di averlo potuto vedere un’ultima volta, di averlo potuto conoscere, sono felice di averlo lasciato, così non dovrà mai sapere di quanto io sia stato egoista” 

 

“Siamo stati entrambi degli egoisti, il miglior regalo che gli abbiamo fatto come genitori è stato quello di lasciarlo vivere in questo cazzo di posto, ma sono sicuro di una cosa Uri, prima o poi Levi uscirà da questa città di merda e conquisterà la sua libertà”.

 

 

Uri venne divorato la settimana dopo, non passò molto tempo che Kenny decise che Levi era pronto a cavarsela da solo. In realtà semplicemente non riusciva più a stare in sua compagnia, tutte le volte che parlava con Levi, Kenny rivedeva Uri, nel modo in cui impugnava un coltello, come parlava, come lo guardava. Non voleva essere un padre, non poteva essere un padre per lui, Kenny era solo un assassino, un semplice assassino a cui Uri aveva dato una seconda possibilità. Aveva amato il sovrano e da questo amore era nato Levi, il massimo che aveva fatto per quel bambino era stato insegnargli a combattere e sperava sarebbe bastato.

 

 

Anni dopo ricevette la notizia che l’umanità aveva un nuovo eroe, un ragazzo di nome Levi comparso dal nulla si era unito alla legione Esplorativa, veniva definito il soldato più forte dell’umanità, rise di gusto, lui in fondo l’aveva sempre saputo che dai suoi geni combinati a quelli di Uri sarebbe nato un fottuto mostro.

 

 

Era ormai giunta la fine anche per Kenny Ackerman, era felice di andarsene in quel modo, aveva combattuto contro Levi e aveva visto quanto fosse cresciuto; era riuscito a diventare un uomo forte e rispettato, era diventato migliore dei suoi stessi genitori pur avendo ereditato molto da entrambi; era fiero di Levi e forse l’unico rimpianto sarebbe stato quello di non averglielo potuto dire. Mentre attendeva la fine Kenny pensava solo a Uri, al loro primo incontro, al loro primo bacio, quando gli chiese di sposarlo, poi ricordi più dolorosi che aveva cercato per anni di dimenticare: la loro vita a Shinganshina, la scoperta di aspettare Levi e poi la sua nascita, il suo matrimonio con Uri e il giorno che li aveva lasciati. Rivide se stesso affidare Levi a sua sorella per poi tornare da Uri, Uri divorato da Frieda, Uri e sempre Uri. 

 

“Kenny?” 

 

Per un attimo gli sembrò persino di sentire la sua voce e a fatica decise di aprire gli occhi, ma c’era Levi davanti a lui, non Uri. Levi che lo guardava con un’espressione addolorata e incredula che però in quel momento era tutta la copia dell’uomo che aveva amato. Avrebbe voluto dirgli tante cose, rivelargli tutto, chiedergli perdono, ma non riuscì a fare nulla, solo confessare che Kuchel era in realtà sua sorella e affidargli il siero per la trasformazione in titano, quello fu il suo ultimo gesto da padre per Levi. Con le sue ultime forze Kenny Ackerman lasciava il destino dell’umanità al suo unico figlio, Levi era cresciuto da solo senza di lui ed Uri, era diventato un uomo meraviglioso, sapeva che avrebbe salvato l’umanità, avrebbe vinto dove lui e il biondo avevano fallito, se c’era stato qualcosa di giusto nella vita di Kenny quello era stato il suo amore per Uri, un amore per il quale era stato disposto a tutto anche a lasciare le mura, a uccidere, a tradire, ma così grande che aveva permesso la nascita di Levi. Lui e Uri se n’erano andati ma avevano lasciato all’umanità il loro più grande tesoro.

 

 

Levi fissava la tomba di Kenny Ackerman. 

 

“Sei venuto anche oggi” 

 

“Cosa vuoi Erwin?” 

 

“Nulla, davvero, sai non credevo ti avrebbe colpito così tanto la morte del Capitano Ackerman” 

 

“Era mio padre” disse Levi spiazzandolo. Erwin ora lo fissava senza parole 

 

“Io l’ho sempre saputo che era mio padre ma quel vigliacco non ha voluto dirmi nulla nemmeno alla fine” 

 

“Mi dispiace Levi” 

 

“Non dirlo Erwin, non ti azzardare, non voglio la tua cazzo di pietà, è stato un padre di merda, un pessimo padre, mi ha solo insegnato tutto quello che so” disse coprendosi il viso con una mano per nascondere le lacrime che iniziavano a venir fuori; non voleva, si era ripromesso che non avrebbe più pianto difronte ad Erwin 

 

“Mio padre è morto per un ideale in cui credeva, come il tuo, noi possiamo solo sperare di essere migliori di loro”’ disse Erwin abbracciandolo goffamente con l’unico braccio disponibile 

 

“Non devi preoccuparti Levi, puoi piangere davanti a me” glielo sussurrò all’orecchio e fu abbastanza perché Levi si abbandonasse completamente ad un pianto liberatorio, pianse per quella che aveva sempre creduto sua madre, pianse ricordando ogni minuto passato con Kenny e pianse ricordandosi anche di aver incontrato qualcun altro. 

 

“Ho appena ricordato una cosa strana” 

ammise osservando Erwin che lo teneva ancora avvinghiato a se.

 

“Dimmi” 

 

“No nulla non è importante”. 

 

Levi scoprì la verità sui suoi genitori quando i territori del muro Maria vennero riconquistati. Nella cantina del dottor Jaeger, in uno dei suoi diari era raccontata anche la storia segreta di Kenny Ackerman e Uri Reiss, la storia che nessuno avrebbe mai dovuto conoscere, la storia che si era conclusa con la nascita di Levi Ackerman, l’incarnazione delle Ali della Libertà.

 

 

[continua...]

 

 

 

 

 

 

Voilà!!! Finalmente finita, spero che il finale vi sia piaciuto come è piaciuto a me scriverlo, teoricamente questa storia non finisce qui, ha un seguito (incentrato su Levi ed Erwin) e sono altri 30 capitoli!! (Si quando scrivo Eruri divento prolissa). Ma non so ancora se pubblicarlo o meno, quindi mi affido al vostro giudizio. Intanto ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia e sono sopravvissuti. Un bacione a tutti e buon 2020!!!

  
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