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Autore: queenjane    05/01/2020    5 recensioni
Su Massimiliano d'Asburgo, dal testo "Sposo di Carlotta del Belgio nel 1857, lei era fanatica, ambiziosa e intrigante, voleva il potere, che finché non nacque Rodolfo, l’erede al trono del Kaiser, nel 1858, Massimiliano era il principe ereditario, dopo lui e Carlotta erano meno di nulla, figure rappresentative, eleganti piume di pavone.
Sognavano un luogo diverso, un regno, ebbero un traumatico altrove, il trono messicano a cui assisero nel 1864."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Et nunc manet '
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Su Massimiliano d’Asburgo, detto Max, si era sussurrato  per un pezzo che fosse il figlio segreto dell’Aiglon, Napoleone Francesco Giuseppe Carlo, prole di Napoleone I, principe e erede decaduto a duca, amico e (forse amante, per i pettegoli) di Sophie di Baviera.

Sophie, definita  il solo uomo della casa di Asburgo, per  il suo carattere fermo e deciso in una corte di larve.

Max, il prediletto di sua madre, il secondogenito da amare  e viziare, ragazzo, poi giovane uomo  aveva sempre sofferto di essere SOLO  l’erede apparente, di non avere troni o regni, soltanto i sogni erano il suo dominio impossibile fino a quando ne fu stufo.

Amava le lingue e la poesia, suo poeta prediletto era Heine, si dilettava nelle scienze e nella botanica.
Fu un mirabile ammiraglio nella Marina austriaca e un navigatore instancabile, visitò il Brasile e Madera e Corfù.



Governò il Lombardo Veneto e fu un ottimo viceré, a lungo lo rimpiansero, alla fine del 1859, dopo le pesanti disfatte delle guerre di indipendenza italiane,  volevano lui come imperatore al posto del fratello maggiore, il Kaiser Franz Joseph.


Sposo di Carlotta del Belgio nel 1857, lei era fanatica, ambiziosa e intrigante, voleva il potere, che finché non nacque Rodolfo, l’erede al trono del Kaiser, nel 1858, Massimiliano era il principe ereditario, dopo lui e Carlotta erano meno di nulla, figure rappresentative, eleganti piume di pavone.
Sognavano un luogo diverso, un regno, ebbero un traumatico altrove, il trono messicano a cui assisero nel 1864.
Vi furono rivolte furiose, lei tornò pazza, i nervi ceduti, lui dentro una bara, che lo avevano fucilato.. a Queretero, nel 1867,  ad opera dei repubblicani le pallottole come fiamme lanciate dai draghi doratii.


Aveva 35 anni.

Il corpo fu imbalsamato, prima di essere ricondotto in Europa, a Vienna, per la sepoltura Cripta dei Cappuccini, avello di tutti gli Asburgo.
 
   
 
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