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Autore: La_Birba    05/01/2020    3 recensioni
ciao a tutti :) questa storia l'ho pubblicata nel 2015 ma adesso la voglio correggere e modificare completamente.
Il nostro universo è diviso in quattro galassie, Nord, Est, Sud ed Ovest.
Quella del Nord, ovvero la mia, è la più ricca e benestante. La mia casata governa su tutto l'universo. Il Sud è simile ma molto più povero, solo qualche famiglia è benestante, in passato vi erano stati numerosi conflitti, che avevano portato solo più povertà, per la pretesa del trono e il mio matrimonio serviva a suggellare l'antica alleanza, così che nessuno potesse scordarsene. l'Est è composto da popolazioni di artigiani e costruttori, ogni cosa a palazzo è stata fabbricata da loro. La popolazione è molto più bassa di noi.
infine c'è l'Ovest, è la galassia più estesa e infatti quasi praticamente inesplorata. Ci sono circa tre milioni di pianeti contati al giorno d'oggi e non si sa quante stelle, ma nessuna traccia di vita.....FINO AD ORA.
non sono brava con i riassunti, lo so però datele una possibilità ;) grazie mille ;)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Prologo






“Principe! Principe, è ora di alzarvi”.

 

Maledizione! Quella vecchia megera doveva svegliarmi proprio in quel momento che stavo dormendo così bene? L'avrei fatta giustiziare prima o poi. Mi tirai su, ero ancora assonato ma quel giorno sarebbero arrivati i mercanti da tutte le galassie, non potevo di certo perdermi l'acquisto di qualche buona schiava. Venivano una volta ogni tre mesi e ogni volta che arrivavano portavano sempre buona mercanzia. Ero ancora nudo, suonai un piccolo campanellino per far arrivare le ragazze a vestirmi e a servirmi. Amavo circondarmi di schiave belle, da potermi compiacere in ogni modo, una di esse arrivò ben presto. Riempì la vasca e poi mi lavò. Aveva mani affusolate e delicate e sapeva massaggiarmi egregiamente tutto il corpo. Dopo me la portai a letto. Era la mia solita routine, adoravo essere il principe! Ero dannatamente pessimo come padrone ma non mi importava! Amavo sentire i gemiti sommessi, o vederle in ginocchio dinanzi a me. Era una cosa che le disgustava, forse per questo mi piaceva ancora di più!

I miei genitori non gradivano che io avessi tutte quelle schiave, ma non mi avevano mai impedito nulla. Facevo quello che volevo senza ascoltare il parere di nessuno. In realtà ero fidanzato, con una contessina della galassia del Sud, Vasilisia. Era un matrimonio per suggellare l'alleanza tra la mia galassia, quella del Nord e la loro. L'avevo vista un paio di volte, era una tipa normale niente di speciale, capelli biondi lunghi, pelle quasi bianca e occhi neri. Le classiche caratteristiche di tutta la popolazione. Siccome aveva solo diciannove anni, e dunque non ancora la maggiore età, ovvero i ventun'anni, non potevamo ancora sposarci e nel frattempo io me la spassavo come meglio credevo.

 

Il nostro universo è diviso in quattro galassie, Nord, Est, Sud ed Ovest.

Quella del Nord, ovvero la mia, è la più ricca e benestante. La mia casata governa su tutto l'universo. Abbiamo ogni genere di materia prima, e il territorio e disseminato di miniere traboccanti pietre preziose. È anche la più popolosa, la mia galassia comprende più di 2 milioni di pianeti e il doppio di stelle. Il Sud è simile ma molto più povero, solo qualche famiglia è benestante, in passato vi erano stati numerosi conflitti, che avevano portato solo più povertà, per la pretesa del trono e dunque il mio matrimonio serviva a suggellare l'antica alleanza, così che nessuno potesse scordarsene. Noi del Nord ma come anche quelli del Sud, abbiamo capelli e carnagione chiara e occhi scuri, tra il marrone e il nero.

Poi c'è l'Est, loro sono artigiani e costruttori, ogni cosa a palazzo è stata fabbricata da loro. La popolazione è molto più bassa di noi, i più alti mi arrivano all'altezza dell'inguine. Appunto per questa particolarità vengono chiamati Little, deriva da un nostro dialetto lontano; significa per appunto piccolo. Anch'essi sono piuttosto pallidi con capelli chiari ma già da bambini, ai maschi cresce una folta peluria su tutto il corpo.

Infine c'è l'Ovest, è la galassia più estesa e infatti quasi praticamente inesplorata. Ci sono circa tre milioni di pianeti contati al giorno d'oggi e non si sa quante stelle, ma nessuna traccia di vita. Non ci sono risorse e nessun tipo di materie prime. Ci sono comunque continui gruppi esplorativi, nessuno è mai riuscito a colonizzare alcun pianeta in quella zona perchè l'aria è inespirabile e quindi invivibile. È un fenomeno comunque inspiegabile.

 

Una volta raggiunto l'orgasmo e quindi finito il mio divertimento, mi feci vestire. Mi piaceva stuzzicarle i capezzoli o morderle le orecchie. Era divertente. Andai nelle cucine portandola con me e mi feci imboccare facendole però usare la bocca per passarmi il cibo. Sazio la mandai nella sua cuccetta insieme alle altre e raggiunsi i miei genitori nella sala del trono. Tutti mi salutarono con un inchino, adoravo il potere era una cosa che mi mandava in estasi. Non vedevo l'ora di diventare re, sarebbero sicuramente cambiate molte cose, in meglio! Mi sedetti sul mio trono centrale, in mezzo al re alla regina. Mio padre con un gesto diede il comando per far avvicinare la mercanzia. Le ragazze erano sempre le ultime cose che mostravano ed erano anche le uniche interessanti. Vi erano vari gioielli, mobili in puro cobeck, il materiale più costoso e resistente nell'universo. Era così malleabile che si poteva costruire qualunque cosa con esso, da vetri a vestiti. Le armature delle guardie erano fatte con quello. Rimasi ore ad annoiarmi aspettando una sola cosa. Questa volta i mercanti erano molti di più, con tutte cose inutili. Una volta finito il giro sarebbero andati a fare mercato in città per far comprare a duchi e conti. Mia madre, Lady Ryleane, era un'amante dei gioielli. Ne aveva una collezione spaventosa, di ogni genere e colore. Era una donna ancora molto bella nonostante i quasi 42 anni di vita. Sembrava ancora una ragazzina. Era una persona dolce, davvero troppo dolce, e tutto il regna stravedeva per lei. Mio padre ne era stato attratto, secondo me almeno, per il suo seno enorme. Si erano conosciuti ad un ballo in maschera per festeggiare la "Krist-kita". Era un'usanza vecchia di secoli, una volta all'anno le nostre cinque lune si allineavano, ed era un giorno senza luce, e quindi si faceva un banchetto in maschera che durava 24 ore. Popolani, conti e reali, non c'era nessun ceto sociale in quel giorno. Lei era una semplice ragazza della Galassia del Sud e quella sera, mi avevano raccontato, lei si era vestita con corsetto rosso fuoco e una gonna gigantesca. Se lo era creato lei, mio padre era subito stato attirato e avevano ballato insieme fino all'alba. Quando lui scoprì i natali di lei, non gli interessò e le chiese comunque di sposarlo. E vissero per sempre felici e contenti, circa.

Tornando a me, ero cresciuto nell'amore ed ero stato sicuramente troppo viziato. Ma non mi interessava. Mi appissolai un paio di volte durante quell'assurda sfilata che per me era poco interessante. Dopo un'infinità di tempo ecco che finalmente sfilavano le schiave. In genere erano o dell'Est o del Sud, alcune madri di famiglia che non potevano permettersi nulla altre erano ladre o truffatrici. C'erano anche schiavi uomini, ma non mi interessavano per ovvi motivi. Mi rizzai meglio sulla sedia per osservarle meglio, i loro sguardi erano un misto tra paura e sconforto. Alcune erano più sfacciate e mi mandavano baci o strizzavano l'occhio,

Una gabbia coperta da un telo attirò la mia attenzione. In genere tutte le schiave erano in piedi legate, la sotto sentivo dei strani rumori.

“Cosa c'è lì dietro?”

“Maestà, lieto della vostra domanda, questa è una rarità. L'ho portata proprio per voi. È una selvaggia della galassia dell'Ovest! L'unica della sua specie!”

Le sue parole avevano attirato ancor di più la mia attenzione. Ero curioso di vedere questa fantomatica ragazza e non ero il solo. Tutta la corte lì riunita erano stupiti da quelle parole. Si alzò un brusio di incognite. Scoperchiò la gabbia. Tutto quel vociare si interruppe all'istante. Tutti noi osservavamo quella strana creatura completamente diversa da noi. Aveva la carnagione più scura, era come il colore dell'ambra, poi occhi azzurri come il cielo e lunghi capelli marroni lisci. Le orecchie non erano come le nostre erano più lunghe e a punta. I mugolii che sentivo erano dovuti ai suoi lamenti, era stata imbavagliata e legata mani e piedi. Mi alzai e scesi per osservarla più da vicino. Era davvero molto carina, il fascino della selvaggia. Aveva addosso dei lembi che le coprivano appena le sue grazie. Sull'addome e sugli arti aveva dei strani segni neri. Sorrisi.

“Hai fatto un ottimo lavoro mio caro mercante. Sarai ricompensato come devi. La pagherò il doppio del suo prezzo.”

L'uomo non si aspettava probabilmente una simile ricompensa, mi si gettò ai piedi tessendo le mie lodi e ringraziandomi. Ordinai alle guardie di portarla in camera mia. Avrei piacevolmente fatto la sua conoscenza più tardi. Non durò poi molto la sfilata della merce, mio padre comprò un nuovo giardiniere, nulla di interessante. Dovetti poi pranzare con la mia famiglia prima di ritirarmi nelle mie stanze per potermi divertire con il mio nuovo giocattolo.

“Tesoro non credi che dovresti smetterla di comprare schiave? Vasilisia non approverebbe”.

Mia madre era sempre apprensiva. Alzai le spalle, il parere di quella sconosciuta non mi sarebbe importato nulla. Trangugiai il tutto molto velocemente e poi corsi in camera. La ragazza stava dando spallate alla gabbia, peccato per lei che era fatta di cobeck. Chiusi la mia porta a chiave e poi mi avvicinai a lei.

“Calmati, adesso ti libero se fai la brava”

Lei sembrò tranquillizzarsi, mi stava studiando. Aprii la serratura. Mi diede una testata, io preso in contropiede indietreggiai e caddi a terra. Lei, che nel frattempo non so in che modo si era slegata i piedi, corse contro la porta prendendola a spallate, quando non ci riuscì provò contro la finestra, peccato che ogni cosa in camera mia fosse fatta di cobeck. Era terrorizzata non sapeva che fare vidi nel suo sguardo lo smarrimento. Era ancora imbavagliata e con le mani legate. Sembrava un animale selvatico. Io mi avvicinai con cautela. Vedendomi sempre più vicino, indietreggio e cadde a terra. La corda era stretta e le era rimasto il segno sulla caviglia, le doleva probabilmente. Mi misi sopra di lei in un lampo. Si continuava a dimenare così le tirai uno schiaffo. Vidi stupore nei suoi occhi, probabilmente nessuno l'aveva mai picchiata ma non mi importava. Si calmò, le slegai la mani con un piccolo pugnale e poi le tolsi il bavaglio.

“Ora fai la brava!”

Mi alzai per posare l'arma lei mi aggredì da dietro e mi piantò i denti nel collo. Trattenni il grido di dolore. Quella maledetta voleva le maniere forti e le avrebbe avute! La trattenni su di me e andai a sbattere contro l'angolo del mobile. La sentii gemere di dolore. Lasciò la presa, la scaraventai sul letto e poi fui subito su di lei. La immobilizzai sotto di me nuovamente. Le tirai un altro schiaffo che la fece svenire. Finalmente un po' di tranquillità, tirai un sospiro di sollievo, scoppiai poi a ridere. Amavo le sfide, era stata l'unica che si era opposta al mio volere, era stata davvero un ottimo acquisto!

 

Era proprio minuta, la presi in braccio senza problemi e le legai le mani a uno dei pilastri del mio letto a baldacchino. Non prima di averla spogliata, notai che i gli strani disegni erano anche intorno ai capezzoli. Non era molto formosa però aveva il suo fascino. Carezzai il suo corpo inerme, per un attimo molto breve fui dolce, ebbi quasi paura di romperla da quanto sembrava fragile. Tornai presto in me, andai nel mio bagno personale e riempii un secchio d'acqua ghiacciata, dopodiché gliela versai addosso. Si risvegliò subito, la sua prima immagine fu il mio volto sorridente. Provò a strattonare la corda ma era legata fin troppo bene, notò poi d'essere nuda e sul suo volto comparve un certo rossore. Mi ringhiò contro e mi soffiò come una bestia spaventata che cerca di intimidire il nemico.

“Stai buona e non ti accadrà nulla di male”

Ricevetti come risposta un ringhio. Le presi il mento tra le mani e la baciai. Non l'avevo di certo comprata per essere un soprammobile! Mi morse il labbro facendomelo sanguinare, maledetta! Le tirai un altro schiaffo. Decisi allora di non fare le cose con calma ma di velocizzarle, ero già eccitato, al diavolo i preamboli e presi in mano la situazione. Le divaricai le gambe anche se lei provò a respingermi tirandomi dei calci ma ero nettamente più forte. Gridò strani versi ma le tappai velocemente la bocca, l'avrei fatta mia non mi importava se contro il suo volere. Infilai due dita nella sua apertura e notai con piacere il fatto che fosse stretta simbolo di verginità. Sarà strano ma non mi ero mai fatto una alle prime armi, in genere le schiave avevano la mia età o erano più grandi e quindi certe esperienze le avevano già vissute. Quando finalmente riuscii a liberarmi difficilmente dei miei indumenti..

 

“Principe, principe. È venuta la vostra futura sposa a trovarvi. Vi sta aspettando insieme al conte e alla contessa nella sala dei ricevimenti”.

"Al diavolo!" gridai.

Quella vecchia megera proprio ora doveva interrompermi?! Che diavolo volevano inoltre quei mentecatti? Non c'eravamo già visti lo scorso mese? Sospirai alzando gli occhi al cielo. Lasciai la presa su di lei ancora tremante. Sembrò rilassarsi leggermente quando mi vide rivestire. La sbattei contro il letto sovrastandola con il mio peso.

“Non abbiamo finito! Continueremo il discorso più tardi! Aspettami pronta!”

Glielo sussurrai e poi le feci l'occhiolino. Lei stava ancora tremando sotto di me, mi alzai e uscii dalla mia stanza sperando che se ne andassero presto. Odiavo quegli inutili incontri!








tadan :D se pensavate ai principi della disney questa storia di certo non fa per voi XD non so ma mi piacciono i personaggi antieroe e un po' stronzi, come ho già detto l'avevo pubblicata anni fa e l'avevo anche finita ma non ero soddisfatta e quindi ho voluto riprenderla in mano. Grazie per aver letto questo primo capitolo, se volete farmi sapere cosa ne pensate siete i benvenuti e soprattutto le critiche costruttive son ben accette perchè servono alla crescita :) quindi grazie e alla prossima ;)

  
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