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Autore: Claireroxy    06/01/2020    3 recensioni
La vita al numero 22B1 di Baker Street è sempre stata piacevole per la giovane detective Pyrrha Nikos. Ma, da quando condivide l'appartamento con l'aspirante medico Jaune Arc, ogni suo singolo ordine mentale è stato frantumato.
Ma questo è un mistero che Phyrra non vuole indagare a fondo.
[Arkos] [Altri personaggi solo menzionati] [Sherlock Holmes un-po'-BBC-un-po'-libri!AU]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cinder Fall, Emerald Sustrai, Jaune Arc, Mercury Black, Pyrrha Nikos
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Non ci posso davvero credere" commentò Jaune, sfilandosi il suo cappello di feltro. "Eppure, sembrava una ragazza così dolce..."
"È stata una grande attrice, e un'ancora più grande manipolatrice" concordò Pyrrha, dirigendosi verso la sua amata poltrona. "Ma ha commesso l'errore di non fidarsi troppo dei suoi colleghi: le dichiarazioni di Emerald sono state fondamentali per confermare la mia ipotesi."
"Che? Confermare?" Jaune lasciò perdere il togliersi la sua giacca, e si piazzò davanti a lei. La manica che gli penzolava dietro sembrava formare una coda. Pyrrha lo trovò adorabile, ma come sempre non ne fece menzione. "Hai capito che Cinder aveva ucciso Mercury? Da quando?"
Vicino alla poltrona, c'erano un violino scordato e il computer, aperto sul blog in cui Jaune descriveva sempre le loro indagini.
L'aveva aperto molto tempo fa per descrivere la sua vita, ma non sapeva mai come usarlo, le aveva rivelato.
"Ma le tue analisi, il modo in cui ci arrivi... sono così particolari! Devono venire ricordate. E poi, non devi preoccuparti: scrivendo di te, scriverei anche di me. Sono o non sono il tuo assistente, dopotutto?"
Lei adorava la sua vitalità, e il suo modo di vedere le cose, ma non aveva potuto evitare di dirgli che, secondo lei, ogni singola persona a Londra conoscesse già le sue imprese e il suo metodo di lavoro. In fondo, si limitava solo a fare deduzioni.
"Beh, tu dici così" le aveva fatto l'occhiolino lui, col suo sorriso smagliante, ed era stata grata che poi si fosse girato e non avesse notato il suo volto evidentemente scosso. "Ma secondo me, anche le persone fuori da Londra saranno incuriosite. E una volta che avranno scoperto che Baker Street esiste, che c'era un'agenzia investigativa e che ci lavoravo io... Eliminato l'impossibile, può rimanere solo la verità, no?"

Era quella la conversazione che aveva in mente, quando gli rispose.
"Semplicemente, pareva sapesse un po' troppo su quella famiglia per essere solo una conoscente." Si sedette sulla poltrona e chiuse gli occhi, pregustando il momento in cui avrebbe suonato il suo violino. "Una domanda qua, una là, ed è saltato fuori che Cinder era venuta ad abitare nel villaggio da poco, e in quello accanto era avvenuto un omicidio con modalità molto simili, qualche mese fa."
"Quello di Vacuo" completò Jaune, sedendosi sulla poltrona accanto alla sua. Si accorse finalmente della manica, e si tolse la giacca imbarazzato. "E quella chiacchierata che abbiamo fatto col capo..."
"Mi ha fatto trarre le conclusioni, esatto" confermò Pyrrha, per rendersi conto solo dopo che l'aveva interrotto. "Scusa!"
A volte, il suo cervello lavorava così veloce che gli altri non riuscivano a starle dietro. Questo era uno dei motivi per cui era diventata una delle detective più note di tutta Londra.
Ma a Jaune non importava se era più brava di lui. A Jaune non importava della sua fama: Jaune voleva solo un buon coinquilino con cui dividere l'affitto.
Le fece un gesto per dirle di non preoccuparsi, poi si alzò e si diresse in cucina.
"Vado a fare il tè, vuoi una tazza?"
"Sì, grazie." Pyrrha prese il violino, prima di rendersi conto di cosa avesse scordato di chiedergli. "Niente zucchero, per favore."
"Lo so, tranquilla!" le rispose lui dalla cucina.
Poi ci fu il solito rumore di stoviglie che cadevano.
La ragazza scosse la testa, ma tornò subito seria quando prese l'archetto fra le mani. Le prime note erano deboli, ma non passò molto tempo prima che lo strumento suonasse al pieno delle sue potenzialità.
L'arco scorreva su e giù sulle corde, sempre più veloce, sempre più secondo il ritmo del suo cuore, e ben presto per Pyrrha Nikos in quell'appartamento non ci fu altro che la musica. Lei, e la sua testa una volta tanto libera da macchinazioni.
E, come ultimamente accadeva sempre più spesso in queste situazioni, pensò subito a Jaune.
Dopo la sua offerta di collaborazione, che Pyrrha aveva accettato dopo molte riflessioni e metodi ideati per evitare di distrarsi troppo dal suo lavoro, si erano avvicinati ancora di più.
Lui la seguiva nelle indagini, dandole in qualche occasione un aiuto fondamentale. Certo, le ci voleva qualcosa in più per concentrarsi e dedurre che se non fosse stata sola, ma dopo molti anni di lavoro in proprio, avere qualcuno accanto era... rinfrescante. Rassicurante, quasi.
La musica le risuonò più dolce alle orecchie, anche se era la melodia che aveva suonato tante volte.
Ma Pyrrha sapeva che era inutile sperare.
Jaune la seguiva solo per curiosità, per avere qualcosa da scrivere, o al massimo per amicizia. Solo per quello, doveva ricordarsi.
E le andava bene così. Già i meccanismi della sua mente rallentavano ogni volta che lui era nelle vicinanze. Se lui l'avesse, addirittura, ricambiata...
"Ahiahiahiahiahi!"
"Jaune?" Pyrrha mollò il violino e si diresse subito in cucina. "Tutto bene?"
"A... posto." Parlava a denti stretti, alle spalle il lavandino, da cui usciva l'acqua. "Tutto sotto controllo. Non preoccuparti. Il tè sarà..."
"Il ghiaccio istantaneo è sotto il lavello" gli fece sapere Pyrrha, mentre prendeva la teiera lasciata sul fornello. Con uno strofinaccio, per assicurarsi di non venir bruciata anche lei.
"Come.... come fai a... ah, già." Jaune usò la mano libera per aprire la credenza, poi si accucciò e ritornò su trionfante il ghiaccio nella mano buona. Il tutto, senza togliere l'altra da sotto acqua.
Per fortuna, Pyrrha non si era ancora abituata alle stranezze del suo coinquilino.
"Due zollette, giusto?" chiese conferma, mentre versava la bevanda in due tazze.
"Aaaah, sì." Jaune annuì, e prese la sua tazza con la mano buona. L'acqua aveva smesso di uscire dal rubinetto.
"Grazie, Pyrrha" le disse con calore, mentre la detective si appoggiava al tavolo di fronte a lui. "A volte, non so come farei senza di te."
"Ah, non sottovalutarti, Jaune. Davvero" ribattè immediatamente lei, chiudendo il discorso. Sorseggiò il suo tè lentamente, per evitare che le sensazioni suscitate da quella frase rovinassero l'atmosfera che si era creata, fra di loro e nella sua testa.
Questo le doveva bastare, si ripeteva, per evitare che i suoi metodi d'indagine si compromettessero ancora.
Ma, con un Jaune che la fissava in quella piccola cucina, non poteva fare a meno di pensare che, un giorno, lui avrebbe capito.
E che sarebbe stato più coraggioso di lei.

Nickname su forum/EFP: Claire roxy/Claireroxy
Personaggi e pairing: Jaune, Pyrrha, Arkos, Cinder, Emerald, Mercury solo citati
Prompt: no
Numero parole: 1041
Note autore: Qua sotto, ma solo roba bonus

E all'ultimo sono riuscita a pubblicare!
Questa storia è un regalo per Aledic, dato che la terza modalità di partecipazione era proprio il Babbo Natale segreto.
Ammetto che la sfida è stata interessante: non avevamo molti fandom in comune io e l'autrice, anzi, praticamente solo questo e un libro. Ma sono rimasta un po' indietro con RWBY, e non neanche troppe coppie in comune (intendo, una era certa, ma non volevo fare una nuova Roman/Neo). A lei piace da impazzire la Arkos, ma io ho poche idee per loro in Canon... però ho visto mezza puntata di Sherlock BBC, e ho letto i libri originali, quindi mi è saltata subito in mente l'idea di AU! E Pyrrha Sherlock è complicata ma interessante da scrivere, spero quindi di averle fatto giustizia.
Non mi ricordo molto bene se Sherlock suonasse il violino nella serie (mi ricordo perfettamente del blog perché, tra tutte le cose, è quello che mi è rimasto più fisso della puntata. Bah) ma nei libri originali sì, e mi pareva azzeccasse molto con Phyrra!
Ok, smetto di parlare a vanvera. Alla prossima!
Claire

  
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