Come ogni mattina Ted si svegliò al primo squillo della sveglia, la spense subito per non disturbare sua moglie che dormiva ancora, e si alzò dal letto.

Andò in bagno, fece pipì, e si infilò sotto la doccia. Solo allora gli sovvenne il pensiero che era il suo compleanno. Aveva cinquant’anni ora.

Secondo suo fratello questo più che un traguardo era l’inizio della fine. Ted si doveva sorbire questa tiritera ogni volta che si vedevano o si telefonavano, da ben quattro anni ormai. Cioè da quando suo fratello aveva superato questa soglia. Ora l’aveva fatto anche lui.

Non si sentiva vecchio però, né gli anni futuri gli apparivano grigi come suo fratello li dipingeva, lui si sentiva bene, certo non si sentiva agile e scattante come trent’anni prima ma era ancora abbastanza in forma. Si sentiva ancora forte e pieno di voglia di fare, e se aveva messo su un po’ di pancia e cominciava ad avere qualche ruga sul viso, la cosa non lo disturbava.

In verità Ted si sentiva felice, aveva una bella casa, una bella moglie, che a suo parere era la miglior donna che avrebbe potuto incontrare, e un bel figlio. Senza contare la sua officina.

Mentre finiva di lavarsi, si disse che in effetti si sentiva più felice ora di quando era giovane. Adesso era lui il capo mentre da giovane aveva dovuto sottostare alle richieste del suo padrone e mandar giù un bel po’ di rospi. Il giorno che si era licenziato per aprire una sua attività era uno dei suoi ricordi preferiti.

Quasi quanto quello del suo matrimonio, anche se questo a sua moglie Chloe non l’avrebbe mai detto, lei era fantastica certo, ma come qualsiasi altra donna non avrebbe apprezzato il paragone.

E poi c’era suo figlio Jack, ora era all’università, a New York, a studiare legge, gli mancava ed era un po’ dispiaciuto che avesse voluto andare a studiare così lontano, ma i ragazzi dovevano essere liberi di fare le loro scelte, così, come suo padre non si era opposto quando lui aveva mollato il liceo per andare a fare il meccanico , allo stesso modo lui aveva lasciato che Jack scegliesse da solo la sua strada. Finora aveva sempre scelto bene, e lui come padre ne era molto orgoglioso.

Ted uscì dalla doccia, si mise l’accappatoio e prese un asciugamano per asciugarsi i capelli, lui al contrario di suo fratello li aveva ancora tutti, anche se si stavano ingrigendo. Chloe diceva che il brizzolato gli donava.

Sì, riflettendoci, Ted decise che poteva ritenersi più che soddisfatto della sua vita, e che la mezz’età non lo impensieriva affatto. Avrebbe affrontato i prossimi anni con lo stesso spirito allegro ed ottimista, senza lasciare che l’idea della vecchiaia lo deprimesse.

Uscì dal bagno fischiettando, non vedeva l’ora che suo fratello gli telefonasse per fargli gli auguri di rito, gli avrebbe dimostrato che la vita non finiva certo a cinquant’anni e che lui, a differenza sua, aveva tutta l’intenzione di godersela.