Film > Altro
Segui la storia  |       
Autore: Tide    07/01/2020    0 recensioni
[Non è un paese per vecchi]
Anton Chigur, dopo l'incidente alla fine del film, viene accolto da una donna singolare.
Potrebbe essere una storia d'amore, se non si trattasse di Anton e Crystal.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 8
 
Venne a piovere. Melany era entusiasta, Crystal sistemava ogni cosa come era necessario in un giorno di pioggia, Anton osservava l’acqua sulla finestra esattamente come ogni altra cosa, con attenzione, come diversivo. Il braccio era quasi guarito, ormai, e ad ogni modo probabilmente non sarebbe mai migliorato più di così. Manteneva il tono muscolare con i suoi esercizi e aveva smesso di utilizzare il tutore provvisorio, ma gli avrebbe comunque dato delle noie anche in futuro.
Crystal teneva una pistola e dei soldi in un cassetto della cucina. Sapeva che lui se n’era accorto, ma non li nascose, né mise sotto chiave: sarebbe stato inutile.
Smise di piovere e Melany chiese alla madre se poteva smettere di studiare e andare a cercare le ossa.
“Domani” rispose Crystal “Ora è bagnato per terra.”
“Se piove escono le ossa.” Spiegava Melany “E quando smette vado a raccoglierle. Quando ne avrò abbastanza farò un altro acchiappa-vento.”  
Il giorno dopo la bambina esaminava il terreno al di là della strada e Crystal la osservava dalla soglia del negozio, richiamandola quando si allontanava troppo.
Quando rientrarono in casa per l’ora di pranzo, Melany posò in mezzo al tavolo un teschio di cane, orgogliosa del bottino.
“Toglilo. Va disinfettato” le disse Crystal.
La bambina obbedì e andò a mettere il teschio per terra, nel portico sul retro.
 
Quella sera Melany andò a cercare ossa dietro casa. Crystal aveva portato un’altra sedia sul portico e lei e Anton osservavano le ricerche della bambina.
“Non ti somiglia.” Disse con calma l’uomo.
“Non è mia. L’ho trovata e l’ho tenuta.”
“Perché l’hai tenuta?”
“Perché l’ho trovata.”
“Poteva trovarla chiunque.”
“Ma l’ho trovata io.”  
“E dunque?”chiese ancora Anton, attento.
“Le cose accadono.”concluse Crystal con fermezza.
Anton annuì.
Rimasero in silenzio. Melany sollevò un osso per mostrarlo alla madre, poi tornò a cercare per terra.
“Potremmo restare qui finché non ci cresce l’edera addosso, noi.” Osservò Crystal.
“Qui non cresce l’edera.” Rispose semplicemente Anton.
Crystal annuì, senza distogliere lo sguardo da avanti a sé
“Non mette radici.” Concordò.
Melany tornò con una manciata di ossa, fiera dei suoi ritrovamenti e li posò accanto al teschio di cane.
“Ora andiamo a dormire.”ordinò Crystal alzandosi e prendendo la sedia.
 
Crystal mise Melany a letto, chiuse la porta, poi si affacciò alla cucina, dove Anton attendeva il suo turno di preparasi per andare a dormire. Ormai era guarito: poteva usare il braccio, non zoppicava che lievemente e aveva recuperato le energie.
“Ti pagano?” gli chiese Crystal, guardandolo con i suoi occhi fermi e freddi.
“Per cosa?”
“Per uccidere.”
“A volte.”
“E le altre volte?”
“Destino.”
Lei annuì piano, come se se lo fosse aspettata
“Sei il nostro destino?” chiese impassibile.
Anton non rispose
“Le cose accadono.” Disse la donna “Ma Melany non deve accorgersi di nulla.”
Se ne andò, si coricò e dopo un po’si addormentò.
 
“Mamma …”
Crystal aprì gli occhi su Melany, che le rivolgeva uno sguardo un po’spaesato
“Mamma, non c’è più Anton.”
Crystal si mise a sedere, poi si alzò. Melany le mostrò il letto vuoto dell’uomo, poi la portò in cucina. Crystal aprì il cassetto dove teneva i soldi e la pistola ed era vuoto.
“Guarda, mamma!” esclamò invece  Melany, correndo a prendere due monetine posate sul tavolo. Ne porse una alla madre e poggiò l’altra sul pollice della mano destra chiusa, come per provare a lanciarla. Crystal la interruppe, la prese per mano e la guidò fuori casa. Si diressero al garage e videro che la macchina era sparita.
“Ha preso la macchina.” Osservò Melany con un certo rammarico “Vuol dire che se n’è andato?
“Sì.”
“E tornerà?”
Crystal si strinse un poco nelle spalle:
“Forse.” disse “Serve a tutti un posto dove tornare da vecchi.”
Melany non chiese più nulla, si voltò a guardare la lunga strada ritta e vuota e poi l’orizzonte. Chiuse la mano , poggiò la monetina sul pollice e la fece saltare. La riprese senza guardare se fosse testa o croce.
“Secondo me torna, prima o poi.” Disse.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Tide