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Autore: Fiore di Giada    09/01/2020    1 recensioni
Le sue mani, gentili, strinsero la mano destra della giovane e la accostarono alle labbra, in un tenue bacio.
Gelo.
Nessun calore palpitava in quel corpo ancora incorrotto, grazie alle magie degli Alchimisti di Nueria.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La debole luce delle lucerne tremò nella cripta e creò lunghe ombre sui muri, che sembrano animate da una forza infera.
Di tanto in tanto, le lingue delle fiamme si adagiavano sul corpo,privo di vita, di una giovane donna, vestita d’un lungo abito di seta azzurra, che, carezzato dalla luce del fuoco, sembrava brillare di più vivi splendori.
Si spostavano sulle mani, ferme sul petto immobile, sfioravano il modellato delicato del suo viso, circondato da lunghi capelli biondi, disposti ad aureola.
Un giovane uomo alto e robusto, bardato di una armatura argentea, fissava il cadavere della giovane.
Corti capelli rossi circondavano un viso dai lineamenti decisi, anche se armonici e ombre nere, come una morsa, circondavano gli occhi verdi, dal taglio allungato, rossi di lacrime.
Una spada dall’elsa a croce pendeva al suo fianco e al collo era appeso un ciondolo d’oro, terminante in una falce lunare, incrostata di brillanti.
Diana… Diana… – singhiozzava il giovane cavaliere, il corpo scosso da respiri affannosi. A cosa era servito vincere una difficile guerra, pur di rivestirsi di gloria?
Aveva eliminato un grave pericolo per il regno di Nueria?
Poco prima della sua partenza, aveva avuto un ultimo, struggente incontro con Diana e le aveva promesso che avrebbe combattuto per stornare l’orribile minaccia degli Adoratori del Dio Diavolo, che si erano tramutati in un esercito crudele e ben addestrato.
Quante persone erano state sacrificate a quel culto sanguinario?
Fece alcuni passi e si avvicinò al sarcofago, nel quale riposava il corpo di Diana, poi le sue gambe, come prive di energia, crollarono sul pavimento.
Le sue mani, gentili, strinsero la mano destra della giovane e la accostarono alle labbra, in un tenue bacio.
Gelo.
Nessun calore palpitava in quel corpo ancora incorrotto, grazie alle magie degli Alchimisti di Nueria.
Theodore sbarrò gli occhi e alzò la testa verso la volta. Di quale colpa si era macchiata Diana, per meritare una simile, orrenda sorte?
Perché le Signore del Destino l’avevano punita?
Strinse la mascella e un lampo d’ira riverberò nei suoi occhi verdi. No, le Signore del Destino alcuna colpa avevano di quanto accaduto.
Diana era stata uccisa dalla crudeltà dell’uomo.
O meglio, la sua vita era stata distrutta da una persona a lui vicina.
Sua madre.
La regina Marguerite, reggente al regno di Nueria, aveva fatto uccidere Diana, colpevole di non essere adatta a lui, in quanto orfana di un nobile minore.
Theodore si prese la testa tra le mani, frenando a stento le lacrime. No, il lignaggio di Diana non era la causa della sua sorte.
Lei non tollerava il sentimento nato tra lui e Diana.
Per il suo egoismo, così ipertrofico, lui doveva sacrificare i suoi sentimenti al dovere dello stato.
Ma lui, ormai schiavo compiaciuto dell’amore, aveva scelto di eleggere quella giovane a sua regina.
E ora lei giaceva inerte, in una cripta oscura, rischiarata dalla luce di alcune lucerne.
Non finirà così. – ringhiò. La sofferenza, in quel momento, era stata sostituita da una rabbia ardente, che consumava il suo cuore, come un mostro famelico.
Lui si era lasciato incantare dalle chimere della gloria e, a causa di questo suo errore, Diana era morta.
L’aveva abbandonata nelle procelle di un destino crudele.
Ma quella morte bramava giustizia.
O vendetta?
Ormai, tutto si perdeva nella nebbia della sua mente.








   
 
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