Le sue mani, gentili, strinsero la mano destra della giovane e la accostarono alle labbra, in un tenue bacio. Gelo. Nessun calore palpitava in quel corpo ancora incorrotto, grazie alle magie degli Alchimisti di Nueria.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
La
debole luce delle lucerne tremò nella cripta e creò
lunghe ombre sui muri, che sembrano animate da una forza infera.
Di
tanto in tanto, le lingue delle fiamme si adagiavano sul corpo,privo
di vita, di una giovane donna, vestita d’un lungo abito di seta
azzurra, che, carezzato dalla luce del fuoco, sembrava brillare di
più vivi splendori.
Si
spostavano sulle mani, ferme sul petto immobile, sfioravano il
modellato delicato del suo viso, circondato da lunghi capelli biondi,
disposti ad aureola.
Un
giovane uomo alto e robusto, bardato di una armatura argentea,
fissava il cadavere della giovane.
Corti
capelli rossi circondavano un viso dai lineamenti decisi, anche se
armonici e ombre nere, come una morsa, circondavano gli occhi verdi,
dal taglio allungato, rossi di lacrime.
Una
spada dall’elsa a croce pendeva al suo fianco e al collo era
appeso un ciondolo d’oro, terminante in una falce lunare,
incrostata di brillanti.
– Diana…
Diana… – singhiozzava il giovane cavaliere, il corpo
scosso da respiri affannosi. A cosa era servito vincere una difficile
guerra, pur di rivestirsi di gloria?
Aveva
eliminato un grave pericolo per il regno di Nueria?
Poco
prima della sua partenza, aveva avuto un ultimo, struggente incontro
con Diana e le aveva promesso che avrebbe combattuto per stornare
l’orribile minaccia degli Adoratori del Dio Diavolo, che si
erano tramutati in un esercito crudele e ben addestrato.
Quante
persone erano state sacrificate a quel culto sanguinario?
Fece
alcuni passi e si avvicinò al sarcofago, nel quale riposava il
corpo di Diana, poi le sue gambe, come prive di energia, crollarono
sul pavimento.
Le
sue mani, gentili, strinsero la mano destra della giovane e la
accostarono alle labbra, in un tenue bacio.
Gelo.Nessun
calore palpitava in quel corpo ancora incorrotto, grazie alle magie
degli Alchimisti di Nueria.
Theodore
sbarrò gli occhi e alzò la testa verso la volta. Di
quale colpa si era macchiata Diana, per meritare una simile, orrenda
sorte?
Perché
le Signore del Destino l’avevano punita?
Strinse
la mascella e un lampo d’ira riverberò nei suoi occhi
verdi. No, le Signore del Destino alcuna colpa avevano di quanto
accaduto.
Diana
era stata uccisa dalla crudeltà dell’uomo.
O
meglio, la sua vita era stata distrutta da una persona a lui vicina.
Sua
madre.
La
regina Marguerite, reggente al regno di Nueria, aveva fatto uccidere
Diana, colpevole di non essere adatta a lui, in quanto orfana di un
nobile minore.
Theodore
si prese la testa tra le mani, frenando a stento le lacrime. No, il
lignaggio di Diana non era la causa della sua sorte.
Lei
non tollerava il sentimento nato tra lui e Diana.
Per
il suo egoismo, così ipertrofico, lui doveva sacrificare i
suoi sentimenti al dovere dello stato.
Ma
lui, ormai schiavo compiaciuto dell’amore, aveva scelto di
eleggere quella giovane a sua regina.
E
ora lei giaceva inerte, in una cripta oscura, rischiarata dalla luce
di alcune lucerne.
– Non
finirà così. – ringhiò. La sofferenza, in
quel momento, era stata sostituita da una rabbia ardente, che
consumava il suo cuore, come un mostro famelico.
Lui
si era lasciato incantare dalle chimere della gloria e, a causa di
questo suo errore, Diana era morta.
L’aveva
abbandonata nelle procelle di un destino crudele.
Ma
quella morte bramava giustizia.
O
vendetta?
Ormai,
tutto si perdeva nella nebbia della sua mente.