Fan
fiction Hanamichi Finale
Arrivò
il giorno dopo. Sonoko si svegliò
abbastanza presto quella mattina. Si mise seduta, e spese qualche
minuto a
contemplare la stanza. Dalla finestra filtravano i deboli raggi
dell'alba e una
leggera brezza faceva muovere pigramente le tende. Un sorriso si fece
capolino
sul suo viso. Si sentiva molto meglio dopo la chiacchierata con Kyota.
Aveva
ragione, non doveva buttarsi giù. In fondo stava vivendo un
periodo abbastanza
buono. Aveva fatto molta pratica con sua zia quest'estate, aveva fatto
tante
amicizie e poteva seguire da vicino una squadra di basket come medico.
È vero,
il paragrafo amore non stava andando come voleva ma..
"io
sono Sonoko, sono una ragazza
normale, con un sogno normale e una vita normale" si disse, quasi come
un
mantra e con decisione uscì dal letto pronta ad affrontare
la giornata.
Oggi
c'era una partita da giocare e lei
avrebbe fatto la sua parte. Fece una colazione golosa e si prese tutto
il tempo
per prepararsi.
"come
ha detto Kyota, devo pensare a me"
proprio in quel momento suonarono alla porta "parli del diavolo..."
Infatti
"buongiorno
Kyota"
"salve"
rispose lui, la osservò e
sorrise
"vedo
che ti sei ripresa"
"già.
"
"brava,
è così che ti voglio. Ora
prendi le tue cose e andiamo. Devo portarti a scuola o..."
"no
no tranquillo, possiamo andare
direttamente allo stadio. Avviso Ayako" disse mentre si metteva in
spalla
il borsone e prendeva il cellulare.
Kyota
rimase lì un po' ad osservarla mentre
parlava al telefono, non solo si era ripresa, si era migliorata. Aveva
speso
del tempo per lei finalmente.
"perche
mi guardi così" gli
chiese accorgendosi che la stava fissando
"
sono felice che stai meglio e... Se
mi permetti sei ancora più carina"
" ma
smettilaaa" rispose
Sonoko arrossendo e dandogli un amichevole
schiaffo sul braccio.
Intanto
allo Shohoku la squadra era pronta
a partire per lo stadio.
"non
aspettiamo Sonoko?" chiese
Haruko che, guardandosi intorno, non aveva visto la ragazza.
Hahamichi
a quelle parole trasalí. Non era
venuta nemmeno oggi. Sarebbe addirittura disposta a lasciare la squadra
pur di
evitarlo? Come avrebbe fatto a parlarle se non si faceva vedere. Un
colpo lo
ridestó dai suoi pensieri
"ehi!
Mi sembra di averti fatto un bel
discorsetto ieri. Già hai perso l'entusiasmo?" disse Kyo.
Aveva visto
l'espressione di Hanamichi alla notizia che Sonoko non era arrivata, di
nuovo
quell'aria di disperazione, si potevano quasi vedere delle nuvolette
nere sopra
di lui. Quel ragazzo era fin troppo trasparente.
" si
si scusa" disse Hanamichi
" hai ragione, se si ostinerà a non farsi vedere
andrò a casa sua a non mi
muoverò di lì finché non
sarà disposta a parlarmi" finì. Giusto, non
doveva dimenticarlo. Doveva essere forte anche per lei,
perché lo sapeva che
lui era fatto per Sonoko. Avrebbe fatto di tutto per renderla felice.
"
così va meglio" gli disse Kyo
" no
possiamo andare" disse Ayako
" mi ha chiamato e ha detto che lei si sta già dirigendo
allo stadio"
"allora
andiamo" disse il
capitano alla squadra
"visto.?"disse
Kyo ad Hanamichi
" si.
Non mi lascerò scappare
l'occasione "
E
così lo Shohoku si mise in viaggio per la
partita.
Sonoko
era già arrivata e si era portata
avanti col lavoro. Era un po' nervosa, avrebbe rivisto Hanamichi e
già soli il
pensiero la metteva in agitazione.
A
quel pensiero sorrise. In fondo il trucco
era tutto lì, doveva solo ammettere la realtà.
Hanamichi gli piaceva e questo
indipendentemente da quello che aveva saputo o era successo. Non poteva
imporsi
di odiarlo solo perché l'eventuale distacco sarebbe stato
più semplice. Non era
giusto. Quindi per adesso si sarebbe anche accontentata di esserle
amica.
"
Sonoko. Caspita hai fatto proprio
presto" disse Ayako che era appena arrivata sulla panchina
"
buongiorno Ayako. Si, questa mattina
ho fatto presto" disse lei con un bel sorriso
"
ciao Sonoko. Wow, hai già preparato
tutto" disse Haruko
"mi
sono portata avanti col
lavoro" le rispose. Non sapeva bene cosa pensare su Haruko. In fondo
era
lei l'oggetto dei desideri di Hanamichi, o almeno lo era stata per un
po'. Ma
guardandola era una ragazza molto semplice ed anche un po' ingenua a
volte.
"oggi
è una partita importante, forse
per l'emozione mi sono svegliata troppo presto" disse lei a mo di scusa
" spero che i ragazzi siano in forma"
"oh
stai tranquilla che si sono
allenati come pazzi" disse Ayako mentre finiva di prepare gli appunti
da
scrivere "anzi puoi vederlo da te" le disse indicando con lo sguardo
dietro le sue spalle.
Infatti
lo Shohoku stava entrando in campo
e, a giudicare dagli sguardi, avevano intenzione di fare faville.
Hanamichi
era in fondo al gruppo e cominciò
ad allungare il collo verso la panchina ed eccola la.
Fu
come ricevere una boccata di aria fresca
dopo giorni e giorni di apnea. Come le era mancata, i suoi capelli, i
suoi
occhi, il suo viso tutto.
"hai
visto che è quí.? E mi sembra che
stia bene" disse Kyo
"già"
rispose Hanamichi
"perché
quel tono....? Oh." Kyo
gli fece quella domanda che però morì subito
perché forse aveva capito. Sonoko
in quel momento stava parlando Con Kyota che era in prima fila sugli
spalti e
sembrava divertirsi parecchio. Guardò la faccia di Hanamichi
che era come un
libro aperto. Stava pensando che era stato Kyota ad accompagnarla, era
stato
lui a farla stare meglio ed era lui che la stava facendo sorridere in
quel
momento. Ora aveva dua possibilità, o incazzarsi e fare una
scenata oppure
ributtarsi nella depressione di prima. Onestamente non sapeva quale
delle due
opzioni fosse la migliore.
"allora
come ti senti?" le disse
Kyota
"sto
benissimo, sono molto emozionata
per la partita" disse lei
"
l'hai visto?"
"si.
Ma non gli ho ancora
parlato" gli disse
"lo farai?" gli chiese
osservando
bene la sua espressione
"certo."
rispose prontamente
"brava
la mia ragazza, allora io mi
accomodo. A dopo" disse dirigendosi verso gli spalti
" a
dopo" gli disse salutandolo.
Bene adesso toccava a lei.
"aaaaaaah"
urlò " scu...
Scusa. Mi hai
spaventata
Hanamichi" infatti
di fronte a lei,
alto e possente c'era l'oggetto dei suoi pensieri.
" no
no, scusa tu. Ti sono piombato
alle spalle all'improvviso" disse Hanamichi. Sentimenti contrastanti lo
percorrevano, aveva sentito di nuovo la sua voce che diceva il suo nome
ma
adesso aveva paura di cosa potesse dirle quella voce. Ma doveva sapere.
"
come stai Sonoko? Non ti vedo da un
po' ed ero un po' preoccupato"
Sonoko
lo guardò. Che sciocca che era
stata, aveva sofferto anche lui. Riusciva a leggerlo nei suoi occhi.
"si,
sto bene. Grazie per esseri
preoccupato per me. Ho solo avuto un periodo un po'..... Particolare"
gli
disse con un bel sorriso
"
Sonoko io...." Hanamichi stava
iniziando a parlare ma Sonoko lo bloccò. Voleva scusarsi,
prima di qualsiasi
cosa volesse dirle.
"
aspetta Hanamichi. Ho
una cosa da dirti prima che perda il
coraggio" iniziò
Ecco
la scossa che gli attraversò il corpo.
Cosa gli avrebbe detto? Scusa ma non posso stare con un donnaiolo come
te? Che
era un idiota? O che si era resa conto che amava Kyota?
" io
ti devo chiedere scusa"
disse lei tutto d'un fiato
Hanamichi
era a dir poco sorpreso. Lei che
chiedeva scusa a Lui!
"in
questi giorni mi sono comportata
davvero da sciocca, con la squadra, con Kyo ma soprattutto con te. Tu
sei
sempre stato gentile con me ed io, a causa di un mio problema, sono
scappata
evitando i tutti da vigliacca, senza spiegazioni. Io spero solo che non
penserai male di me. " finí
Hanamichi
rimase senza parole tutto si
sarebbe aspettato tranne che delle scuse da parte sua.
Lei si stava scusando per quello che lui
aveva fatto. In primis era stato lui vigliacco perché
nonostante avesse saputo
cosa era successo non aveva mai provato a risolvere la situazione si
era limitato
a rimanere chiuso nel proprio dolore, che poi é la cosa che
gli ha
rinfacciato la Nobu-scimmia. E secondo, pensare male di lei? Lei che
era
l'essere più dolce, più altruista, più
intelligente, più tutto che avesse mai
conosciuto sperava che che non pensasse male di lei. Era davvero il
colmo. A
tal punto l'aveva ferita? A tal punto l'aveva fatta dubitare non solo
di lui ma
di lei stessa. E a quel pensiero si diede dello stupido, non stupido
era poco.
Come aveva potuto dimenticare? In clinica quante volte gli aveva
confidato la
sua insicurezza, della sua timidezza.
"
Sonoko quello che deve chiedere
scusa in ginocchio sono ioc sussurrò Hanamichi. Cavoli
quanto avrebbe voluto
prendersi a calci da solo
" no
Hanamichi, tu sei tu e non devi
mai chiedere scusa per quello" gli disse Sonoko
"
invece è proprio quello il
punto..." disse Hanamichi. Le stava facendo capire che aveva fatto un
errore di valutazione nei suoi confronti. Che pensava che fosse un
ragazzo
diverso e poi aveva scoperto il suo vero io? No, questo no. Doveva
spiegare,
lei doveva sapere che lo aveva cambiato. Ma non adesso. Non poteva in
così poco
tempo. Era tempo di prendere in mano la situazione.
"Sonoko
ascolta. Ho un grosso favore
da chiederti" le disse Hanamichi guardandola intensamente negli occhi.
Sonoko
fu scossa da un brivido. Quello
sguardo così determinato, non lo vedeva dalle prime volte
alla clinica. Quando
voleva tornare a giocare a tutti i costi.
"
dopo la partita vorrei poter parlare
in santa pace con te.. Con calma. Ti prego." aveva concluso quasi con
una
preghiera e Sonoko a quello sguardo così profondo e sincero
non poteva
resistere.
"va
bene. Tranquillo ti aspetto"
gli disse. Forse aveva ancora paura che lei scappasse prima della
partita.
"Hanamichi
si inizia" lo
richiamarono i compagni. A malincuore Hanamichi si allontanò
da Sonoko.
La
partita ebbe inizio, tutti gli occhi
erano ben incollati al campo, sarebbe stata una partita interessante
quindi
nessuno voleva perdersi niente ma almeno tre persone guardavano
insistentemente
il giocatore dai capelli rossi.
Hanamichi
bruciava letteralmente di grinta,
non ne sbagliava una. Se Akagi era considerato un ottimo difensore
Hanamichi
era paragonabile ad un muro in quel momento.
"Hanamichi
sta facendo faville"
disse Haruko
"
è vero, se continua così potrebbe
superare la sua media di rimbalzi e stoppate" disse Ayako mentre
leggeva i
suoi dati
" ma
guarda quell'idiota ha imparato a
giocare" disse Kyota sorridendo.
Sarebbe stato davvero interessante scontrarsi con lui
Con
una difesa del genere la squadra poteva
pensare tranquillamente all'attacco, infatti erano in vantaggio
già di una
decina di punti. Lo Shoyo con la perdita di Fujima e Hanagata aveva
perso
molto. Ma si doveva dire che lo Shohoku era diventato davvero molto
forti.
Infatti sia il Ryonan che il Kainan li stava studiando per bene. Erano
pericolosi. Non c'era più Akagi ma Hanamichi lo aveva
sostituito alla grande.
Da
parte sua Hanamichi aveva la testa alla
fine della partita. Voleva parlarle e dirle finalmente tutto. Non si
sarebbe di
nuovo nascosto, le avrebbe confessato cosa provava per lei, spiegarle
che tipo
di uomo era. Fedele, dolce, forte, determinato... Il tipo di uomo che
poteva
renderla felice e che potesse proteggerla. E poi stava scaricando tutta
la
tensione accumulata, sentiva una forza incredibile, nessuno sarebbe
riuscito a
passare.
La
partita era quasi finita. Lo Shoyo non
demordeva, il vantaggio era rimasto quasi invariato, bisognava solo
tenere
duro. Mancavano solo pochi minuti. Pochi minuti e avrebbero parlato,
pochi
minuti e la sua vita sarebbe cambiata sia in male che in bene.
Solo
pochi minuti.