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Autore: Athelye    12/01/2020    4 recensioni
“Vero, A-Yuan?”
Quella voce, profonda, familiare. L’aveva sentita spesso nei suoi sogni.
Da lì poteva vedere il cielo, dietro alla farfalla, avvolto in una sensazione di calore. Era in braccio a qualcuno?
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan Yuan/Lan Sizhui, Wei Ying/Wei WuXian
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non era strano vederlo con quella piccola creatura accanto a sé. Wei WuXian aveva sempre avuto un debole per adottare piccoli animali, quindi anche questa volta non doveva rappresentare un’eccezione.
 
Il piccolo A-Yuan si era messo a giocare agitando la farfalla di carta che Lan WangJi gli aveva preso, rispondendo ai suoi capricci. Wei WuXian l’aveva preso in giro per quello, dicendo che un domani avrebbe finito per viziare i suoi figli.
Lui, che non aveva fatto altro che dare corda alle sue richieste, farlo giocare, lanciarlo in aria e dondolarlo a testa in giù, provocando una serie di sguardi terrorizzati da parte della Seconda Giada Lan, che guardava il bambino come se fosse fatto di cristallo, capace di rompersi in qualsiasi momento e ad ogni tocco.
Wei Ying lo guardava come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto. Sorrideva con ogni suo sorriso e rideva con i suoi risolini. Forse era così che doveva sentirsi un padre, pensò l’altro mentre li guardava in silenzio.
 
Dopo gorgoglii contenti, mezze parole un po’ biasciate e risate allegre come i tintinnii di campanelle d’argento, Wei WuXian aveva preso in braccio il piccolo mentre camminavano, per cercare di farlo calmare da tutta quell’iperattività. Altrimenti poi chi lo tiene?, aveva detto con allegria.
A quel punto A-Yuan si era aggrappato al dizi nero di Wei Ying con tutte e due le manine, stringendolo come se ne fosse dipesa la sua vita. Poi aveva iniziato a mangiucchiarlo e l’uomo scosse la testa, già sgomento all’idea di dover ripulire più tardi il povero Chenqing da quella bavetta.
Dondolandolo con un ritmo cadenzato, iniziò a mormorare un motivo calmo, che gli veniva da chissà dove nel cuore, da un passato talmente lontano e spensierato che sembrava quello di qualcun altro.
Il bambino si lanciò in un paio di teneri e lunghi sbadigli, prima di crollare fra le braccia di Wei WuXian, aggrappandosi con una manina al colletto delle sue vesti nere.
“Sai Lan Zhan, stargli dietro è incredibilmente faticoso.” Disse, sorridendo a quel visino addormentato.
Lan WangJi diede un’occhiata ai due, senza aprire bocca, in attesa che quella pausa che voleva creare aspettativa terminasse.
“È dannatamente stancante, occuparsi di tutti i problemi a YiLing e prendermi anche cura di A-Yuan. Però..” Con le dita scostò delicatamente sulla fronte distesa dal sonno un ciuffetto di capelli, che minacciava di finire nella bocca appena aperta e ancora umidiccia del piccolo. “Però penso a tutte le volte che mi fa ridere, sorridere, e anche arrabbiare a volte. Penso a quando si agita talmente tanto giocando, che per farlo calmare gli dico che per crescere più in fretta deve fare come i ravanelli, e piantarsi in terra. Così lo aiuto a sistemarsi nell’orto. Wen Qinq mi rimprovera ogni volta, ma in fondo ride anche lei e A-Yuan si diverte, con tutti i vestiti pieni di terra.”
L’immagine aveva messo i brividi a Lan WangJi, però un sorriso accennato aveva comunque fatto capolino sulle sue labbra, non passando inosservato all’altro.
“Qualche sera fa stavamo disegnando. Qualsiasi cosa ci venisse in mente la mettevamo su carta. Ad un certo punto si è sporcato le mani di inchiostro e mi ha disegnato sul viso i baffi di un gatto, poi ha iniziato a lasciare impronte ovunque, e rideva come un matto!” Ridacchiò al pensiero. “Oh, Lan Zhan! Avresti dovuto vederlo, avrebbe riempito la tua divisa di manine nere, sarebbe stato fantastico!”
L’uomo sospirò. Non sarebbe stato affatto divertente dover ripulire dopo o spiegare l’accaduto, ma forse la scena lo sarebbe stata, sì.
“Insomma, fatto sta che eravamo così stanchi che, quando Wen Qing mi ha svegliato, ero ancora steso fra i fogli e con la faccia da gatto. A-Yuan invece dormiva accoccolato sul mio petto, aggrappato ai miei vestiti, e non siamo riusciti a svegliarlo in nessun modo, quindi ho finito per rimettermi a dormire lì. Non ti dico quant’ero intorpidito il giorno dopo!” Raccontò, allegro. Dopo qualche altro secondo di silenzio, aggiunse. “Mi riempie le giornate. Le illumina, nonostante siamo relegati in un luogo che trabocca oscurità. Non so come farei senza di lui, a farmi vibrare il cuore ogni volta che mi guarda e sorride.”
Potreste venire a Gusu, avrebbe voluto dire, ma la voce gentile di Wei WuXian gli impedì di farlo.
“La prima volta che è caduto davanti a me, sbucciandosi i gomiti ho letteralmente dato di matto. La Nonnina ha dovuto tirarmi una bastonata in testa per farmi calmare, facendomi notare che stava bene e che non si era fatto assolutamente niente. Ci credi, La Zhan?” Rise ancora, provocando un mugolio dal piccolo A-Yuan, forse una lamentela nel sonno.
“È giusto che tu ti sia preoccupato, Wei Ying.” Disse con tono gentile Lan WangJi.
“Nah, è stato totalmente irrazionale. A quest’età, i bambini non si fanno niente. Anche se rotolassero su un tappeto di chiodi, ne uscirebbero senza un graffio. E credimi, lo so per esperienza.”
“Dovresti comunque fare attenzione.”
“Sì, lo so.” Disse, cullando dolcemente A-Yuan nel suo sonno. “Spero solo che un giorno possa continuare a sorridere come fa ora, senza sentire il peso del suo nome. Non è colpa sua se il suo cognome è macchiato di sangue.”
Lan WangJi ricordava chiaramente il giorno in cui Wei WuXian aveva recuperato i superstiti innocenti del Clan Wen. Si era schierato da solo contro le maggiori Scuole per una giusta causa.
 
Continuarono a camminare chiacchierando. O meglio, Wei WuXian chiacchierava, Lan Zhan ascoltava e annuiva agli aneddoti sul piccolo A-Yuan, facendo solo sporadicamente qualche commento. Gli bastava guardare il modo entusiasta con cui l’altro parlava per sentirsi parte di quella felicità.
Il Patriarca di YiLing gli raccontò di quando erano andati a pesca insieme, finendo fradici a causa di un sasso scivoloso. Di quando gli aveva fatto vedere le stelle cadenti, facendogli esprimere tanti desideri quante erano le stelle. Di quando l’aveva piantato in terra la prima volta, di quando gli suonava il dizi per farlo addormentare, di quando A-Yuan gli aveva stretto la manina intorno all’indice con una forza inaudita la prima volta in un attacco di rabbia per un rimprovero che aveva trovato immotivato (si era mangiato degli omini di carta su cui Wei Ying voleva fare degli esperimenti), di quella volta in cui aveva assaggiato una zuppa piccante e si era messo a piangere..
Di tutte le volte in cui A-Yuan l’aveva reso felice e un po’ più spensierato in quell’Inferno che chiamavano casa.
Quando il piccolo aveva dato segni di svegliarsi, Wei WuXian riprese una delle farfalle di carta, facendola volteggiare sopra il viso di A-Yuan, che con gli occhi seguì i movimenti a otto di quelle finte ali gialle, come ipnotizzato, fino a riprendere sonno mugolando.
“Vero, A-Yuan?” Chiese con un sorriso così caldo e pieno di affetto. L’affermazione dell’uomo era ‘ti voglio davvero bene’, ma non serviva esplicitarla. Era così chiara in tutti quei gesti.
 
 
 
Non era strano vederlo con quella piccola creatura accanto a sé. Wei WuXian aveva sempre avuto un debole per adottare piccoli animali, quindi anche questa volta non rappresentava l’eccezione.
O perlomeno, questo era quello che aveva pensato Lan WangJi quando li aveva visti insieme. Superato il trauma di avere un esserino urlante attaccato alla gamba, forse ora capiva anche perché Wei Ying continuava ad adottare piccoli esserini bisognosi di protezione.
 
Ma questa volta almeno non gliel’avrebbe affidato, sparendo per sempre, no?
 
 
* * *
 
Il gruppo di ragazzi stava attraversando il campo di buon passo, chiacchierando e scambiandosi pareri sull’accaduto a Yueyang e nelle città precedenti, procedendo in fila per due. La giornata era bella, per fortuna, ma tutti sentivano che la loro meta, con tutta probabilità, non lo sarebbe stata.
Soprattutto date le premesse.
Una scia di gatti morti, andiamo, a quale roseo futuro poteva portare una traccia del genere?
Jin Ling intanto continuava a borbottare fra sé e sé delle lamentele per l’assenza di Fata, lanciando accidenti allo stupido asino di Mo XuanYu, facendo sorridere Lan SiZhui che camminava accanto a lui, divertito.
Nell’erba alta si intravedevano saltellare le cavallette, mentre nell’aria volteggiavano leggiadre delle farfalle colorate. Grazie anche a quell’atmosfera leggera, il clima fra i ragazzi era abbastanza disteso e quasi allegro, nonostante la vena di nervosismo di fondo che aveva spinto il gruppo in quella direzione, alla ricerca di chiunque stesse creando scompiglio in quel modo.
 
Lan SiZhui osservò il volo di una farfalla dalle ali di un intenso giallo paglierino che, dopo aver svolazzato a otto per un po’ sopra di loro, si posò su uno stelo d’erba abbastanza alto non molto distante da lui. Forse era stato anche quello ad attirare la sua attenzione.
Si fermò a guardarla, con una strana vibrazione nel petto a scaldarlo. Nella sua mente affiorò un’immagine, una mano grande e affusolata che faceva volteggiare una farfalla di carta di quel colore, e un sorriso. Un sorriso felice. O forse erano due?
“Vero, A-Yuan?”
Quella voce, profonda, familiare. L’aveva sentita spesso nei suoi sogni.
Da lì poteva vedere il cielo, dietro alla farfalla, avvolto in una sensazione di calore. Era in braccio a qualcuno?
 
“. . . hui?”
 
 
“Lan SiZhui?”
Il ragazzo si riscosse dai suoi pensieri, voltandosi verso la fonte di quel richiamo. Qualche passo avanti a lui, Jin Ling lo guardava con aria perplessa, forse anche leggermente preoccupata.
I due erano rimasti indietro rispetto agli altri, chissà da quanto Lan SiZhui era rimasto perso in quell’immagine riaffiorata nella sua memoria.
“Va tutto bene?”
Sbatté qualche volta le palpebre, poi si rese conto della propria posizione. Era chinato su quella farfalla, probabilmente assorto nei suoi pensieri. Aprì di più gli occhi e drizzò la schiena.
“Sì, sì, scusami. Stavo.. Ricordando qualcosa, credo?”
Jin Ling stava per chiedergli cosa, ma la voce di un ragazzo in testa al gruppo attirò la loro attenzione.
“Guardate! Là c’è una persona! Forse potrà darci qualche informazione!”
Lan SiZhui affiancò il ragazzo vestito d’oro con un sorriso raggiante, sentendo il cuore un po’ più caldo per quanto gli era appena successo. Anche se aveva i contorni sfumati, sapeva che era un bel ricordo, lo sentiva.
“Andiamo?”
Jin Ling lo osservò in silenzio, limitandosi ad annuire, stupito da quell’espressione luminosa. I suoi piedi si mossero da soli prima che potesse accorgersene, seguendo quella figura che camminava con grazia.








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Note dell’Autrice
Salve a tutti e BUON COMPLEANNO LAN SIZHUI!!
Dunque, questa OS non mi convince moltissimo in realtà, ma volevo qualcosa che fosse più ‘soft’ per il compleanno di Lan SiZhui. Inizialmente c’era solo la prima parte con il piccolo A-Yuan, terminante con quella nota agrodolce di Lan WangJi. Tuttavia, non potevo rinunciare a metterci neanche una gocciolina di ZhuiLing.
In più, l’altro giorno ho recuperato la seconda stagione del donghua che non avevo ancora avuto il tempo di guardare (non ce l’avevo neanche stavolta, ma ehi, chi sono io per reprimere i miei bisogni emotivi di sofferenza?), quindi un baby A-Yuan era d’obbligo.
Comunque, la prima parte è ovviamente un “missing moment” del giorno in cui si trovano al mercato, mentre la seconda del tragitto da Yueyang a Yi dei nostri intrepidi giovanotti.
Nella mia testolina bacata, mi ha sempre stretto il cuore il pensiero di Wei WuXian che lavora e si spende tutto il giorno per i pochi superstiti, distrutto e sgomento per i fallimenti con Wen Ning, poi anche se è stanco gioca con A-Yuan e gli si illumina la giornata, una delle poche gioie in quella landa desolata in cui sono costretti a vivere..
Quindi, beh, questo è quanto. Cose che mi hanno soddisfatta: essere riuscita a metterci un po’ di WangXian, a metterci un po’ di ZhuiLing, a lasciare il focus su A-Yuan; cose che non mi hanno soddisfatta: tutto il resto. Beh, vedo dei progressi u.u
 
Passando ai saluti, ringrazio la mia beta che legge e corregge, ringrazio e maledico Evelyn per avermi fatto conoscere questo universo stupendo che ha decisamente segnato in positivo il mio 2019, e ringrazio anche Deb per la pazienza e la consulenza psicologica del mio disagio.
Bene, detto ciò, ci si legge più avanti con un’altra OS sui ZhuiLing :3
 
Un abbraccissimo, people!
 
Athelyè ~ 
   
 
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