Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Aliasor    12/01/2020    2 recensioni
-Seguito de "La farfalla senza occhi"
Dal capitolo tre: " Gatto e Pavone/ La Coccinella e l’Ape son nella regnatela,/ Quando, oh quando arriverà il pranzo? Nell’alba del crepuscolo insanguinato/ La Farfalla e il Mostro della Licia muoiono/ Chi è davanti nella bara?"
Oltre dieci anni dopo la sconfitta di Chimaira le cose Parigi sono ormai tornate tranquille.
Il secondo Papillon ormai è dalla parte degli eroi, Marinette e Adrien sono finalmente una coppia, qualcuno ha messo su famiglia.
Tutto questo verrà interrotto dal ritorno di una persona. O di una cosa.
Contemporaneamente appare Shelly che dovrebbe essere ormai morta. Cosa sta succedendo? E come è possibile l'apparizione di altri due Papillon?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nooroo, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

<< Qual è il tuo piano?>> Mael saltò su un tetto, non credeva che il Kwami del topo potesse essere così utile.
Si sarebbe fatto chiamare “Capitan Squittio”! Sì, aveva pessimo gusto per i nomi e nessuno lo avrebbe chiamato in quel modo. Troppo idiota.
<< Troviamo uno degli alleati di Prince, lo rapiamo e lo torturiamo.>>
<< ...>> Mael rimase confuso. << Okay, non discuto con il tipo che si è inciso la carne con un coltello, ma… come lo troviamo?>>
Johan si girò. << Ho fatto quello che questa città non ha mai fatto negli ultimi 40 anni. Un onesta indagine di polizia. Se avessero avuto l’idea di cercare le mappe catastali, avrebbero trovato subito il nascondiglio segreto di tuo nonno. Era registrato come “giardino sotterraneo”, questo sarebbe successo se la polizia parigina non si fosse fissata con multe e impedire di dar da mangiare ai piccioni.>>
Era una battuta quella? Più o meno.
Aveva davvero fatto una semplice indagine indagando su chiunque fosse giunto a Parigi recentemente. Aveva analizzato ogni turista che non fosse ancora ripartito ed aveva inviato Pouff, Duusuu e il Nooroo parallelo a spiarli. Ci aveva messo un po’ di tempo, ma aveva scoperto qualcosa di interessante.
Solo una persona risultava dalle sue indagini.
E aveva scoperto anche qualcos’altro di cui non voleva parlare. Dirlo o meno non gli avrebbe causato problemi emotivi, ma li avrebbe causati ai suoi due alleati.
Certe cose rimettono in discussione il tuo mondo e già erano messi male.
<< Johan, ci stai nascondendo qualcosa?>>
Arlette, da dietro il velo del pavone, lo chiamò. Era dannatamente intuitiva.
<< Non ho nulla da nascondere Arlette.>> Sbadigliò.
Non aveva assunto abbastanza zucchero, vista la sua intelligenza il cervello bruciava il triplo degli zuccheri rispetto a una persona normale. Se non ne assumeva abbastanza tendeva ad assopirsi.
Avrebbero fatto una sosta a casa sua per recuperare qualche dolce dal frigo. Funzionava più o meno come un Kwami.
La ragazza si fermò.
<< Non mi muoverò da qui sino a quando non mi dirai tutto, Johan!>>
Il giovane si fermò. Se ci teneva tanto allora glielo avrebbe detto.
<< Ne sei certa? Questo potrebbe distruggerti. Rovinarti. O persino distruggere quel motivo “per alzarti al mattino e non impiccarti” se ne andrebbe via. Onestamente ho sentito qualcosa persino io a scoprirlo. Ho trovato quell’errore nella mia storia. E nella tua.>>
Non comprese. Quale errore comune intendeva?
<< L’amnesia infantile. Io ricordo tutto da quando sono nato, assolutamente tutto. E anche troppo bene. Tu hai lo stesso problema, vero?>>
<< Sì, non è un mistero. Ma non vedo cosa ci sia di strano, anche Yukio Mishima in “Confessioni di una maschera” racconta la medesima cosa, no?>>
<< Sì, ma non ricordava tutto. Anche chi ha una memoria fotografica non supera questo stato. Io e te invece ricordiamo tutto, dalla nostra prima poppata al primo vagito. Ho fatto un paio di ricerche alla facoltà di biologia e di antropologia, pare sia un mezzo evoluto d’emergenza ereditato da un genitore. Nel nostro caso nostro padre: Endrick Axelle.>>
I due rimasero fermi ad ascoltare le parole di Johan, cosa significava? Suo padre era Endrick? No, dai, era impossibile.
La ragazza rise, fare certi scherzi era di cattivo gusto.
Uno scherzo crudele. Infame. Sbagliato.
Gli urlò contro.
Gli vomitò tutto addosso.
<< Hai finito? Sì, sono il tuo fratellastro, ma se te lo chiedi la risposta è no. Tuo padre non ha tradito Chloé, sono il risultato di un’inseminazione artificiale, tuo padre non ne sapeva nulla.>>
Dio, le cose potevano solo peggiorare se gli avesse detto anche l’altro segreto.
Quello più brutto e schifoso. Quello che avrebbe distrutto completamente Arlette.
Forse aveva un rigurgito di umanità, forse per questo non voleva dirglielo.
Era qualcosa che anche lui aveva remore a dirlo. Il suo cervello sapeva cosa significasse una notizia del genere.
Decisero di fermarsi qualche minuto prima di ripartire, lei doveva metabolizzare la notizia.
Johan chiamò a sé Mael, doveva dire qualcosa al ragazzone.
<< Cosa significa che quella era solo metà della verità, Johan?!>> Mael chiese sottovoce. E perché lo stava dicendo proprio a lui? << C’è altro di peggiore?>>
Johan si grattò il braccio.
<< Sì. Cosa succederebbe se ti dicessi che...>> Prese fiato. << Sua madre non è Chloé Bourgeois, ma Lila Rossi?>>





Okay, colpetto di scena. Contenti?
Rileggendo le due storia o pensato che potevo fare di meglio, okay che l'ho creato per svago, ma... probabilmente farò un remake in futuro.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Aliasor