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Autore: Zamia    13/01/2020    2 recensioni
Ranma è un perfetto Mr Darcy, scontroso e timido ma coraggioso e capace di grandi gesti d'amore; Akane è un'Elizabeth Bennet vivace e piena di vita ma con una certa propensione a fraintendere ciò che Ranma dice. Siete pronti ad affrontare questo crossover che ci condurrà, attraverso fraintendimenti e personaggi comici, ad uno splendido lieto fine?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 22
 
Una mattina, circa una settimana dopo il fidanzamento di Tofu con Kasumi, si sentì bussare alla porta. Era Kodachi.
Lo sbalordimento di Akane fu al di là di ogni aspettativa. Kodachi entrò nella stanza con un'aria più sgarbata del solito, non rispose al saluto di Akane se non con un lieve cenno del capo, e si mise a sedere senza dire una parola. Poi disse con molta freddezza:
"Spero che tu stia bene.”
La ragazza rispose molto concisamente di sì.
"Avete un parco molto piccolo qui", affermò Kodachi dopo un breve silenzio.
"Certo, non è nulla in confronto al tuo.”
"Questo salotto dev'essere molto scomodo nei pomeriggi d'estate; le finestre danno tutte a ponente."
"Non ci stiamo mai nel pomeriggio” rispose Akane e poi cambiando discorso chiese: “Come stanno Kuno e Sayuri?”
"Stavano benissimo. Li ho visti l'altro ieri sera."
Akane era molto perplessa non spiegandosi l’origine di quella visita. Aveva pensato che, trovandosi a passare di lì, si fosse fermata per portarle i saluti della sua amica e per informarla sullo stato di salute di suo fratello e sua moglie ma non sembrava così visto il tono e la reticenza a parlare. Ad un certo punto Kodachi, alzandosi, disse ad Akane:
"Sono qui perché ho bisogno di parlarti. Accompagnami fuori a fare un giro nel boschetto.”
Akane obbedì. Uscirono di casa e procedettero in silenzio per un po', lungo il sentiero di ghiaia che conduceva al boschetto; Akane aveva deciso di non fare nessun tentativo di conversazione. Quella donna sembrava più insolente ed antipatica del solito.
"Come ho mai potuto pensare che fosse la sposa adatta per Ranma?" si disse, mentre la guardava in volto.
Non appena entrate nel boschetto, Kodachi iniziò così:
"Non avrai certo nessuna difficoltà a capire il motivo del mio viaggio fin qui.”
Akane la guardò con genuino stupore.
"Ti stai davvero sbagliando. Non riesco in nessun modo a spiegarmi l'onore di vederti qui."

"Akane", replicò la rosa nera in tono irato, "dovresti saperlo che con me non si scherza. Ma per quanto tu preferisca non dire la verità vedrai che io non avrò remore a dirla tutta. Il mio carattere è stato sempre famoso per la sua sincerità e franchezza, e in un caso importante come questo non ho certo intenzione di cambiare. Una voce di natura molto allarmante mi è arrivata due giorni fa. Mi è stato detto che tu hai mire sul mio futuro sposo, Ranma Saotome e che con chissà che arte di seduzione lo hai convinto a farti una proposta di matrimonio. Anche se so che dev'essere una scandalosa menzogna, anche se non voglio offenderlo al punto di supporre che sia vero, ho immediatamente deciso di venire qui, per metterti al corrente della mia opinione."
"Se credi impossibile che sia vero", disse Akane, arrossendo dallo stupore e dallo sdegno, "mi meraviglio che ti sia presa il disturbo di venire fin qui. Qual è il vero scopo della tua visita?"
"Esigere che una notizia del genere venga immediatamente e pubblicamente smentita."
"La tua venuta qui, da me e dalla mia famiglia" disse Akane freddamente, "contribuirà piuttosto a confermarla, se una voce del genere esiste davvero."
"Insisti nel dire di non saperne nulla? Non è una voce fatta circolare ad arte da te? Non sai che una voce del genere è ampiamente diffusa? Da che è girata la voce del matrimonio di tua sorella con Tofu molti hanno dato per scontato che a quello ne seguirà ben presto un altro, il tuo con il mio Ranma!"
"Io non ne ho mai sentito parlare."
"E puoi dichiarare che questa notizia non ha nessun fondamento?"
"Non pretendo di possedere la tua stessa franchezza. Tu puoi fare domande alle quali io potrei scegliere di non rispondere."
"Questo non è tollerabile, Akane! esigo una risposta soddisfacente. Ranma ti ha fatto una proposta di matrimonio?"
"Hai tu stessa affermato che è impossibile."
"Dovrebbe esserlo; deve esserlo, se lui ha ancora l'uso della ragione. Ma le tue arti di seduzione potrebbero, in un momento di infatuazione, avergli fatto dimenticare ciò che deve a me. Potresti averlo adescato."
"Se l'avessi fatto, sarei l'ultima persona ad ammetterlo."
"Akane, ti rendi conto di chi sono io? Io sono la persona che più tiene a lui nel mondo, e ho il diritto di conoscere i suoi interessi più intimi. Fammi essere ancora più chiara. Questa unione, alla quale hai la presunzione di aspirare, non potrà mai avere luogo. No, mai. Ranma è fidanzato con me. E ora che cosa hai da dire?"
"Solo questo: che se è così, non hai alcun motivo di supporre che lui abbia fatto una proposta a me."
Kodachi esitò per un istante, e poi replicò:
"Il fidanzamento tra noi è di un genere particolare. Fin dall’inizio della nostra conoscenza siamo stati destinati l'uno all'altra. Dal primo momento che ci siamo visti io ho saputo che era l’uomo giusto per me e questo mio desiderio non potrà essere ostacolato da una giovane donna di nascita inferiore, senza nessun rilievo sociale, e peraltro per niente carina!”
"Se non c'è nessun altro ostacolo al mio matrimonio con Ranma, non sarà la consapevolezza del fatto che tu credi che voi siate destinati, a impedirmelo. Se Ranma Saotome non è legato a te né dall'onore né dall'affetto, perché mai non può fare una scelta diversa? E se sono io quella scelta, perché mai non dovrei accettarlo?"
"Perché lo vieta l'onore, il decoro, la prudenza, anzi, l'interesse. Sì, Akane, l'interesse. Unire le nostre palestre e i nostri averi è il nostro obiettivo sin dall’inizio del nostro sodalizio. Come potremmo lavorare insieme se lui non sposerà me? Come avrei potuto sopportare quelle palestre spoglie e senza carattere se non lo avessi amato? Se lui non mi riamasse, non potrei supportare più né le sue palestre né le sue idee. Vuoi la sua rovina?”
"Questa terribile disgrazia", replicò Akane. "potrebbe anche cogliere te e non lui. Magari è lui che non supporterebbe più le tue palestre pacchiane se lo mettessi alle strette. E’ bravo ed è amato da allievi e dipendenti. Non credo che potresti rovinarlo facilmente!”
"Ragazza ostinata e testarda! Ascoltami in silenzio. Io e Ranma siamo fatti l'uno per l'altra. Discendiamo da famiglie rispettabili, onorate e antiche. I patrimoni sono eccellenti da entrambi i lati. E che cosa dovrebbe dividerli? Le pretese venute dal nulla di una giovane donna senza un nome famoso e senza ricchezze. Non è tollerabile! Ma non può essere, non sarà così."
"Quali che siano le mie origini", disse Akane, "se Ranma non ha obiezioni da fare, a te non deve interessare."
"Dimmi, una volta per tutte, sei fidanzata con lui?"
"No."
Kodachi sembrò soddisfatta.
"E mi prometti di non impegnarti mai in questo fidanzamento?"
"Non farò mai una promessa del genere."
"Akane, sono sconvolta e stupita. Mi aspettavo una donna più ragionevole. Ma non illuderti che io possa rinunciare. Non andrò via finché non mi avrai dato le rassicurazioni che esigo."
"E io sicuramente non le darò mai. Non mi lascio intimidire da qualcosa di così irragionevole. Vuoi che Ranma sposi te? fare questa promessa renderebbe forse più probabile il vostro matrimonio? Supponendo che lui sia innamorato di me, il mio rifiuto di accettare la sua mano gli farebbe desiderare di concederla a te? Permettimi di dire, Kodachi, che gli argomenti che hai usato per supportare questa straordinaria richiesta sono tanto futili quanto è insensata la richiesta. Hai largamente frainteso il mio carattere, se ritieni che io possa essere influenzata da tentativi come questi. Quanto approvi Ranma questa intromissione nei suoi affari, non sono in grado di dirlo; ma tu non hai sicuramente nessun diritto di interessarti dei miei. Ti devo pregare, quindi, di non essere importunata oltre su questo argomento."
"Non così in fretta, per cortesia. Non ho affatto finito. A tutte le obiezioni che ho già esposto, ne ho un'altra da aggiungere. Non sono all'oscuro dei particolari della vergognosa fuga di tua sorella. E una ragazza del genere dovrebbe diventare cognata del mio Ranma? Ed essere imparentata con il mio socio in affari? Ne andrebbe del buon nome di tutta la nostra attività!”
"Ormai non puoi avere più nulla da dire", rispose lei indignata. "Mi hai insultata in tutti i modi possibili. Devo pregarti di andare via."
Tornarono indietro. Kodachi era furibonda.
 
"Non hai nessun riguardo per l'onore e la reputazione mia e di Ranma! Ragazza insensibile ed egoista! Non hai nessun rispetto per i nostri patrimoni e i nostri affari! Vuoi farlo davvero cadere in disgrazia?"
"Kodachi, non ho più nulla da dire. Conosci le mie opinioni."
"Sei dunque decisa ad averlo?"
"Non ho detto nulla di simile. Sono solo decisa ad agire nel modo che, a mio giudizio, possa rendermi felice, senza renderne conto a te o ad altre persone che mi sono totalmente estranee."
"E sia. Rifiuti, quindi, di esaudire i miei desideri. E allora ti metterò di fronte ai suoi. Vedrai che tra te e me sceglierà me. Sono io quella più bella in fondo! E quella con maggiori capacità. Il nostro matrimonio sarà fatto anche per il suo bene. Tu, invece, sei decisa a rovinarlo agli occhi di tutti i suoi amici, e a esporlo al disprezzo del mondo perché se dovesse scegliere te si imparenterebbe con un maschiaccio, una donna priva di grazia e di modi da signora."
"Nelle questioni di cuore", replicò Akane," né i soldi né i beni hanno alcuna influenza per me e se un po' lo conosco neanche per Ranma. E quanto al risentimento della famiglia, o all'indignazione del mondo, se lui fosse felice in un eventuale matrimonio con me, non penso che le persone che gli vogliono bene sarebbero contrarie. E questo è tutto ciò che importa… Del resto del mondo non mi interessa nulla."
"Questo è ciò che pensi! Questa è la tua decisione finale! Molto bene. D'ora in poi saprò come agire. Non credere, Akane, che la tua ambizione sarà mai appagata. Sono venuta per metterti alla prova. Speravo di trovarti ragionevole; ma stai pur certa che la spunterò."
E con queste parole prese congedo.

Il turbamento provocato in Akane da quella straordinaria visita non poteva essere superato facilmente; né lei poté, per molte ore, pensarci meno che ininterrottamente. Kodachi, a quanto sembrava, si era in effetti presa il disturbo di quel viaggio al solo scopo di rompere il suo presunto fidanzamento con Ranma Saotome. Un progetto davvero razionale! ma su quale fosse l'origine delle voci sul loro fidanzamento, Akane non riusciva a immaginarlo; finché non si rese conto che il fatto di essere lui amico intimo del dottor Tofu, e lei sorella di Kasumi, sarebbe bastato, in un momento in cui l'attesa di un matrimonio rendeva tutti desiderosi che ce ne fosse un altro, a giustificare l'ipotesi. Lei stessa non aveva omesso di pensare che il matrimonio della sorella li avrebbe portati a stare più spesso insieme.
E i genitori di Sayuri (poiché si era convinta che quella voce fosse arrivata a Kodachi attraverso la loro corrispondenza con i Kuno) avevano solo messo per iscritto, come quasi certo e imminente, quello che lei aveva sperato possibile in un ipotetico futuro.
Nel ripensare alle affermazioni di Kodachi, tuttavia, non poté fare a meno di sentirsi a disagio sulle possibili conseguenze del persistere di quella intromissione. Da ciò che aveva detto circa la sua determinazione nell'impedire il loro matrimonio, ad Akane venne in mente che doveva aver pensato di parlarne anche a Ranma; e su come lui avrebbe potuto reagire a una simile descrizione dei mali connessi a un legame con lei, non osava pronunciarsi. Non conosceva esattamente quanto fosse affezionato a Kodachi, o quanto il suo patrimonio dipendesse dalle azioni di lei, e se prima lui aveva esitato sul da farsi, come spesso era sembrato, i consigli e le imposizioni di una persona così determinata come Kodachi avrebbero potuto fugare ogni dubbio, e farlo decidere una volta per tutte a scegliere la situazione più comoda. In quel caso non sarebbe più tornato.
 
"Se, quindi, entro qualche giorno dovesse arrivare tramite il dottor Tofu una scusa di Ranma per non tornare più a Nerima", aggiunse tra sé "saprò come interpretarla. Allora abbandonerò ogni speranza, ogni desiderio sulla sua costanza. Se si accontenterà solo di rimpiangermi, quando avrebbe potuto avere il mio affetto e la mia mano, io smetterò subito di avere qualsiasi rimpianto per lui."
Il giorno dopo, mentre scendeva le scale, si imbatté nel padre, che usciva dalla biblioteca con in mano una lettera.
"Akane", disse lui, "stavo venendo a cercarti; vieni in camera mia."
Lei lo seguì, e la sua curiosità di sapere che cosa avesse da dirle fu accresciuta dal supporre che fosse in qualche modo collegata alla lettera che aveva in mano. All'improvviso le venne in mente che potesse essere di Kodachi, e si figurò con sgomento tutte le conseguenti spiegazioni.
Seguì il padre ed entrambi si sedettero.
Poi egli disse:
"Stamattina ho ricevuto una lettera che mi ha estremamente stupito. Dato che riguarda soprattutto te, devi conoscerne il contenuto. Non sapevo che anche tu fossi in procinto di sposarti. Lascia che mi congratuli con te, figliola, mi hai fatto felice!"
Il rossore avvampò le guance di Akane, nell'immediata certezza che la lettera fosse di Ranma, invece che della sua socia; non riusciva a decidersi se essere più contenta che si fosse finalmente dichiarato, o più offesa per la lettera indirizzata al padre anziché a lei, quando il padre proseguì:
"Sembri aver capito. Su argomenti come questi le signorine hanno una grande perspicacia. La lettera è di Tatewaki Kuno."
"Di Kuno! e che cosa può avere da dire lui?"
"Comincia con le congratulazioni per le nozze imminenti di Kasumi, delle quali sembra sia venuto a conoscenza dalla sorella di Sayuri. Quello che ti riguarda è la parte che segue. Avendoti perciò offerto le sincere congratulazioni mie e di Sayuri per questo felice evento, lasciami ora aggiungere un breve accenno su un altro argomento, del quale siamo stati informati dalla stessa fonte. La cara Akane, a quanto sembra, sposerà un giovane con splendide proprietà, ricco e di bell’aspetto nonché particolarmente noto nel suo ambiente. Eppure, nonostante tutte queste tentazioni, lasciate che io vi metta in guardia sui mali in cui potreste incorrere con una precipitosa accettazione delle proposte del gentiluomo, delle quali, naturalmente, sarete propensi ad approfittare immediatamente. Il motivo per cui vi metto in guardia è il seguente. Mia sorella Kodachi si opporrà con tutti i mezzi a questo matrimonio, essendo lei stessa legata a Ranma Saotome da un profondo sodalizio.
"Capito? si tratta di Ranma Saotome! Ora, Akane, credo di averti sorpreso. Avrebbero potut oscegliere un uomo, all'interno della cerchia delle nostre conoscenze, il cui nome potesse smentire con più efficacia ciò che hanno riportato? Ranma non guarda mai una donna se non per vederne i difetti, e tu non sei mai stata degnata di uno sguardo!!"
Akane cercò di unirsi all'allegria del padre, ma riuscì soltanto ad abbozzare un sorriso stentato. Il suo spirito non si era mai espresso in modo così poco gradevole per lei.
"Non sei divertita?"
"Oh! sì. Ti prego, continua a leggere."
Dopo aver accennato alle voci su questo matrimonio a mia sorella lei ha espresso la sua opinione al riguardo in maniera molto decisa ed è emerso chiaramente che non avrebbe mai permesso un’unione così vergognosa. Io stesso in passato ho invitato Ranma più volte a prendersi cura di Kodachi e ho deposto in lui le mie speranze sulla felicità di mia sorella. Sentire queste notizie tendenziose mi riempie di dolore e di rammarico. Ma so che Akane non sarà così avventata da opporsi al volere di una donna come mia sorella. Confido nella sua capacità di riconoscere il pericolo quando lo vede. Lei userà qualunque mezzo per avere il suo Ranma”
“E ti prego Akane, che cosa ha detto Kodachi di questa voce? È venuta proprio per minacciarti?"
A questa domanda la figlia rispose solo con una risata, e poiché era stata fatta senza il minimo sospetto, non ebbe il fastidio di sentirsela ripetere.
 
Angolo dell’autrice: leggete le pagine del manga che allego! Lo spunto per il capitolo viene da qui.
Baci!
   
 
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