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Autore: GladiaDelmarre    15/01/2020    11 recensioni
Essere sospesi è quasi come volare.
Crowley non ha più ali candide, ma di tenebra.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage
- Questa storia fa parte della serie 'Sense of Life '
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Essere sospesi è quasi come volare.
 
Non importa che siano corde a sorreggerlo. Le stesse che sono state tirate e strette sulla sua carne, affondando e lasciando solchi.
Quelle stesse corde, sopra di lui, sono state elegantemente foggiate a rappresentare delle ali scarne, quasi uno scheletro. Bianche ossa tese, spoglie, pallide nella penombra.
 
Crowley non ha più ali candide, ma di tenebra.
 
Aziraphale le ama.
 
Ci affonda le dita quando fanno l’amore e lui non riesce a tenerle chiuse. Sfiora la parte piumosa, la più tenera, si aggrappa alla base muscolosa vicino le scapole, o passa le dita tra le lunghe remiganti se Crowley lo racchiude nel buio del loro abbraccio.
 
Ora lui le tiene costrette sotto la pelle.
Le scapole quasi si toccano, le spalle tese indietro, le braccia strettamente annodate ricadono indietro lungo la piega concava della dorsale.
 
Due bande nere stringono il petto stirando leggermente la pelle. Respira piano esponendo ritmicamente le costole.
La sua bella bocca è socchiusa in una piega dolente, così come le sopracciglia, inarcate appena. Sotto le palpebre chiuse, gli occhi restano vigili, mobili.
 
Una lunga onda ramata ricade in avanti, coprendogli una delle due guance e scendendo molto più in basso, a sfiorare il pavimento di legno color mogano della libreria. I capelli sono umidi di un lieve sudore. Gli lasciano esposta la nuca, e il collo incurvato verso il basso mostra piccoli incavi, laddove le vertebre si distaccano appena le une dalle altre.
 
La libreria è immersa nella penombra e il pozzo centrale, circolare, è adornato dalla scultura vivente di Crowley, costretto dai lacci che lo fanno appena ondeggiare, come sospinto dal vento. C’è silenzio. La luce lo illumina impietosa, tagliando ombre nette sul corpo sottile, piegato in una curva innaturale.
 


Aziraphale è diventato bravo.
 
Ha letto molto, sperimentato di più.
 
Nodi eleganti ornano le sue cosce, sostenendo l’incavo tenero dell’inguine, gli allargano le gambe esponendo il sesso rigido e teso, eccitato, fremente. Intoccato.
Aziraphale non lo sfiora, lo guarda soltanto parlando sommesso, carezzandolo col suono della voce.
 

E’ così vulnerabile in questo momento.
 


Cuore e corpo si offrono ad Aziraphale nella loro interezza.

   
 
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