Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Maqry    15/01/2020    8 recensioni
La vita non è una ballata, mio tesoro.
Un giorno potrai essere costretta ad apprendere questa realtà a tue spese.”

1- AryaxGendry
2- MissandeixJorah
3- RobbxTheon
4- DaenerysxJon
5- SansaxJon
Raccolta d'amore (?) in storie sparse, partecipante alla "Challenge delle sei coppie" indetta da GiuniaPalma/LadyPalma sul forum di EFP
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Arya Stark, Daenerys Targaryen, Missandei, Robb Stark, Sansa Stark
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando si prende una vita

(AryaxGendry) 



 




Ci sono parti di sé che si perdono, quando si prende una vita.
È il prezzo che si paga per aver ucciso: via un frammento d’anima, via un pezzetto di cuore – taglia, recidi, via.
Ogni volta che infilza con la parte aguzza, ogni veleno versato è un nuovo squarcio anche in lei, a volte inferto per necessità, altre per ferina vendetta, altre per ordine di Jaquen.
È l’equilibrio precario su cui si regge un mondo in cui i leoni decapitano i lupi, in cui si vince o si muore e non possono esserci terre di nessuno.
 
“Esiste un Unico Dio, e il suo nome è Morte.”
 
Ci sono parti di sé che si perdono, quando si prende una vita.
Può essere un sogno a venire reciso, una maschera a scivolare a terra, un’emozione a dissolversi nel vuoto: devi dare qualcosa in cambio.
Quello che un assassino impara è come tornare nuovamente un intero pronto a ghermire un’altra manciata di battiti – e preparato a spaccarsi ancora e ancora e ancora.
Alla Casa del Bianco e del Nero insegnano come ricucire le fenditure incise nel proprio spirito, come rattopparle insieme con la cinica freddezza di chi tiene il conto di ogni uomo morto o ancora da uccidere.
 
“Joffrey, Regina Cersei, Walder Frey, Meryn Trant…”
 
Ci sono parti di sé che si perdono, quando si prende una vita.
Un bravo assassino sa rammendare le labbra dello strappo ma la stoffa dilaniata non si può recuperare – ogni volta uno scampolo in meno.
Forse è un monito per ricordarti chi sei adesso, forse è la cura per dimenticare chi eri prima.
E allora l’anima si rattrappisce di qui e si altera di là, in alcuni punti compare un bitorzolo e in altri l’orlo viene lasciato sbrindellato.
Non è che sia particolarmente brava con ago e filo, lei, era Sansa a ricevere le lodi compiaciute di septa Mordane.
 
“I tuoi punti sono tutti storti, Arya!”
 
Ci sono parti di sé che si perdono, quando si prende una vita.
Eppure ogni volta Arya si rialza in piedi, le mani insudiciate di sangue e l’animo che le va sempre più stretto, pulisce scrupolosamente Ago e attende il prossimo volto.
Ma cambia sempre più a ogni sospiro che sottrae – cambia, si adatta, fa la muta.
Si trasfigura in punta di lama nel tempo del lancio di una moneta. Testa o croce, spada o freccia, viva o morta?
È Arry, una coppiera dei Lannister, Una Ragazza, una mendicante cieca, Nessuno – Arya Stark di Grande Inverno, di nuovo.
 
“Piccola, vado a nord. Finalmente torno a casa!”
 
Ci sono cose che non si può più essere, quando si prende una vita.
Dopo essere stata un lupo tra le pecore, dopo aver cacciato, sbranato, assaggiato la carne fresca.
Non si può più essere una lady – e chi lo è mai stata? –, non si può essere una principessa o un cavaliere che difende i deboli, una bambina che gioca alla lotta o un’amante.
Non si può tornare ad essere nemmeno Arry, quando pondera la possibilità di farsi fuorilegge insieme a Gendry o prova a convincerlo a seguirla a Delta delle Acque.
 
“E io non ho mai avuto una famiglia.” “Potrei essere io la tua famiglia.”
 
Ci sono cose che non si può più essere, quando si prende una vita.
Non si può tornare indietro dopo essere salpate su una nave diretta a levante, dopo aver varcato le gambe dischiuse del Titano e aver distribuito morte insieme a ostriche e molluschi.
Semplicemente ci sono persone che si smette di essere, pezzi di sé che sono perduti per sempre – eppure...
Eppure ci sono laghi blu arsi dalle fiamme che le fanno vagheggiare di essere di nuovo Arry, una servetta, chiunque fosse la bambina che si accompagnava alla Fratellanza Senza Vessilli.
 
Ti trovo bene, intendo.” “Grazie, anche io.”
 
Ci sono cose che non si può più essere, quando si prende una vita.
E cose che Arya non dovrebbe più desiderare: come riavvolgere il tempo, essere lieve e innocente, perdonare – amare.
Perché è altro ormai, e forse questo gli altri non possono capirlo, lui non può capirlo. E se non può comprendere allora non può nemmeno amare – amarla.
Sa che ha ucciso – Jon le ha raccontato della spedizione oltre la Barriera e dell’apprendista fabbro che è voluto andare con loro – ma una cosa è farlo per autodifesa, un’altra essere stata membro della cerchia degli Uomini senza Volto. Una cosa sono i Non Morti, un’altra l’intera casata Frey – non tutte le morti hanno lo stesso peso.
E se non sa, se non coglie, allora non può nemmeno guardarla veramente. Non può amarla.
Ma se riuscisse a vedere… oh, se ci riuscisse!
 
“Conosco la morte,” primo centro. “La morte ha molti volti,” secondo centro. “Sono ansiosa di vedere questo,” terzo centro.
 
Ci sono cose che non si può più essere, quando si prende una vita.
Cose che non dovrebbe desiderare e aneliti che non dovrebbero infiammarla fin dentro le ossa, perché lei è stata lupo, è stata Nessuno, è stata Morte.
Ma Gendry annuisce e sorride – ammirato, ammaliato, stupito? –, annuisce e sorride e viene a cercarla prima della battaglia. Ha guardato, compreso, accettato – può amarla, forse.
Può farlo anche lei per una sola notte, l’ultima prima di danzare sul ciglio che divide vittime e predatori – silenziosa come un’ombra, leggera come una piuma, veloce come una vipera.
Domani tornerà impenetrabile e irriducibile, forte come un orso e feroce come un furetto, metalupo pronto a dilaniare le pecore. Stanotte può concedersi il lusso di riesumare il vecchio abito da ragazzino in marcia verso la Barriera, in fuga da Harrenhal.
E Gendry è di nuovo il suo branco.
 
Voglio sapere cosa si prova, prima di andarmene.”
 
Ci sono brame che possono divampare nella notte e si può amare per una notte – almeno provarci.
Si possono sciogliere i lacci della camicia e fingere di non essere un’anima stretta e rappezzata da assassina, finché il desiderio scivola ustionante tra le loro carni e i gemiti si infrangono sulle labbra dell’altro.
Poi cala la Lunga Notte e inizia la guardia – si uccide.
E, di nuovo, ci sono cose che non si può più essere quando si prende una vita, nemmeno a volerlo.
 
Ma io non sono una lady. Non lo sono mai stata: non fa per me.”
 
 
 
 

 
 
NdA
Non so bene cosa io ci faccia qui a pubblicare sul fandom di Game of Thrones, mai mi sarei sognata di scrivere qualcosa a riguardo decisamente ben oltre il mio confortevole angolino di Harry Potter. Ma ho iniziato a leggere la saga dopo il finale dell’ottava stagione (urgh!) e i personaggi hanno iniziato ad avere per me una consistenza vera, poi ho scoperto la “Challenge delle sei coppie” di LadyPalma e niente, frittata fatta (in realtà dovevo studiare filologia d’autore e cercavo un motivo per non farlo).
Questa breve sciocchezzuola partecipa quindi alla challenge come coppia OTP e non ha niente a che vedere con l’idea iniziale di un finale felice che mi ero proposta di regalare a Gendry e Arya, e che spero possa esserci almeno nei libri (?). Bisogna anche dire che non sarebbe stato molto coerente farlo avvenire nella serie, dato come hanno reso Arya nelle ultime stagioni. Per cui il mio è un mezzo tentativo di giustificare il canon della serie e lasciarmi comunque uno spiraglio di speranza che qualcosa ci fosse sotto sotto.
Unica cosa: la terza stagione l’ho vista mezza vita fa, non ricordo se Arya valuti la possibilità di entrare nella Fratellanza come Gendry, nel caso prendetela come una piccola licenza. I dialoghi sono ovviamente tratti dalla serie (tranne quello della septa che la sgrida per il cucito, ricordo la scena vagamente ma non sono riuscita a ritrovarla per trascriverla esattamente).
Direi che è tutto, grazie mille per aver letto fin qui!
A presto (spero)!
 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Maqry